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La caccia al nero sui treni per l'Austria "Profughi respinti è come l' apartheid"

Nel documento RASSEGNA STAMPA del 30/04/2015 (pagine 138-143)

Protezione civile?».

Guido De Angelis, delegato di base del Siulp, lavora al commissariato Ps del Brennero. «Sì, abbiamo fatto delle collette fra noi poliziotti, prima che aprisse Volontarius. Cibo e coperte, latte per i piccoli. Ma l'abbiamo fatto per noi stessi. Torni a casa, trovi moglie e figli, un letto e un pasto caldo. Se non hai fatto nulla per questa povera gente che scappa da guerra e fame, come ti puoi sentire?».

Alle 12,01 il treno 88 parte per l'Austria. Anche qui la Trilaterale blocca gli accessi. Quindici eritrei restano a terra.

Un'anziana signora bionda nella carrozza 257 fa dei segni al Polizei austriaco. Indica la toilette, fa capire che c'è un nero nascosto lì. Questi invasori vanno respinti. Ma si apre la porta della carrozza 258. Un'altra donna allunga una mano e offre 20 euro a una bambina eritrea. «Buona fortuna», le dice.

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La caccia al nero sui treni per l'Austria "Profughi respinti è come l'

apartheid"

- Repubblica.it

Nepal, fuga da Kathmandu: previsto esodo di 300 mila persone. Capitale sollevata di un metro (reuters)

La gente teme nuove scosse e epidemie. Scoppiano tafferugli. Il governo cerca di mettere a disposizione mezzi gratuiti.

L'Onu: 8 milioni di persone coinvolte, un milione e mezzo necessita di cibo. Il bilancio dei morti supera le 5 mila unità.

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Nepal, fuga da Kathmandu: previsto esodo di 300 mila persone. Capitale

sollevata di un metro

Nepal, come sostenere le popolazioni colpite

KATHMANDU - Più di 100 mila persone hanno già lasciato Kathmandu, la capitale del Nepal devastata dal potente terremoto di sabato, dirette in altre regioni del Paese. Le condizioni nelle tendopoli tirate su in fretta, la scarsità di viveri e di acqua, il terrore di nuove scosse e delle epidemie hanno innescato l'esodo e le autorità stanno tentando di controllare la situazione con grandi difficoltà.

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Si stima, secondo dati riportati dal sito del Washington Post, che nelle prossime ore fino a 300 mila persone potrebbero abbandonare la città, oltre un decimo degli abitanti. A un checkpoint sulla principale autostrada, fonti ufficiali hanno riferito di oltre 300 fra autobus e pullman sovraccarichi transitati dalle 5 del mattino, un numero 10 volte superiore a una giornata normale. Molti si dirigono verso regioni lontane, da cui sono originari, fuori dalla valle della capitale.

TERREMOTO IN NEPAL, SPECIALE VIDEO

Il governo sta cercando di potenziare i collegamenti e di mettere a disposizione mezzi gratuiti. Ma le centinaia di migliaia di persone ammassate davanti ai terminal e alle stazioni stanno creando caos e seri problemi di sicurezza. Nelle ultime ore le autorità sono state costrette a mandare la polizia antisommossa alla stazione ferroviaria e intorno al Parlamento, dove una folla disperata si era riunita nella speranza di procurarsi uno dei bonus promessi dal governo poter salire a bordo di uno dei bus.

Terremoto in Nepal, l'esodo da Kathmandu: gli scontri

Kathmandu sollevata di un metro. Kathmandu si è sollevata di un metro per effetto del terremoto: è la prima misura ottenuta dallo spazio, in base ai dati del satellite europeo Sentinel 1A, elaborata dall'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IREA-CNR) di Napoli.

Scontri con polizia. La gente, esasperata, ha cominciato a protestare e sono scoppiati tafferugli e sporadici scontri:

"Aspettiamo dall'alba, ci hanno detto che ci sarebbero stati 250 autobus, ma non ne è arrivato neppure uno", ha spiegato Kishor Kavre, uno studente di 25 anni deciso come altre migliaia di persone a lasciare la città devastata. Ma le decine di migliaia di senza tetto che hanno deciso di rimanere a Kathmandu, sono in fila pazientemente nei punti di distribuzione di acqua e viveri. Sono molti i punti di distribuzione auto-organizzati agli angoli delle strade.

Dedicated group of volunteers headed up by my Guest house owner. Organized themselves supplies for

#NepalEarthquake. pic.twitter.com/ek5KBJHVpj - ClarkBentson (@ClarkBentson) April 29, 2015

Le ricerche degli italiani. I primi italiani bloccati in Nepal stanno rientrando in Italia da Kathmandu con voli commerciali

"reperiti e messi a disposizione dall'Unità di crisi". La Farnesina è anche entrata in contatto con sette italiani che

risultavano non rintracciabili. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri precisando che ne restano altri tre da rintracciare. In una nota, la Farnesina scrive: "Al momento è sceso a tre il numero dei connazionali che l'Unità di Crisi sta ancora

cercando di rintracciare". Lo ha reso noto la Farnesina aggiungendo che "continua l'intenso lavoro dell'Unità di Crisi della Farnesina per il rimpatrio dei connazionali con ogni mezzo disponibile, impiegando mezzi militari in collaborazione con il Comando Operativo Interforze e voli commerciali in partenza da Kathmandu. Il primo nucleo di connazionali è atteso a Milano nella prima mattinata di domani, imbarcato dall'Unità di Crisi in un volo commerciale. Altri due voli civili sono in partenza domani dalla capitale nepalese per Abu Dhabi, e proseguiranno verso Roma e Milano, in base alle necessità dei connazionali. Quattro i connazionali morti.

Bilancio. L'Onu stima che 8 milioni di persone siano state coinvolte direttamente o indirettamente dal sisma e che quasi un milione e mezzo necessiti di assistenza alimentare. Il bilancio dei morti del terremoto di magnitudo 7,8, il più grave

Nepal, fuga da Kathmandu: previsto esodo di 300 mila persone. Capitale

sollevata di un metro

che ha colpito il Nepal negli ultimi 80 anni, ha superato le 5 mila unità ma le autorità temono che si arrivi a 10 mila.

Almeno 8 mila I feriti.

Nepal: le immagini del disastro, si temono 10.000 vittime

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I soccorsi. Permane problematico l'intervento dei soccorsi, soprattutto nelle aree più remote, a causa del maltempo e delle frane che hanno bloccato le vie di comunicazione. Il Nepal ha chiesto alle squadre straniere di non venire perché sono già in numero sufficiente nel Paese. Lo ha dichiarato un alto responsabile dell'Onu. Il coordinatore delle Nazioni Unite per il Nepal, Jamie McGoldrick, ha spiegato che "ritengono di avere mezzi sufficienti per far fronte alle ricerche e alle operazioni di soccorso". "Quelle che sono già in viaggio possono venire ma alle altre viene chiesto di non venire", ha aggiunto. L'aeroporto di Kathmandu, dotato di una sola pista, fa grande fatica a gestire un numero di voli molto più del normale. Un aereo umanitario inviato lunedì dalla Francia carico di aiuti di urgenza questa mattina era ancora bloccato ad Abu Dhabi, perché non aveva ricevuto l'autorizzazione per atterrare nella capitale nepalese. In partenza, su un volo militare, i primi aiuti umanitari dall'Italia per il Nepal. All'aeroporto di Pratica di Mare sono in corso le operazioni di imballaggio del materiale che nelle prossime ore sarà caricato su un velivolo KC-767 del 14/o Stormo dell'Aeronautica. A bordo dell'aereo anche team di soccorritori.

Sopravvissuti. Un uomo è stato estratto vivo da una casa crollata a Kathmandu quasi 82 ore dopo il terremoto. Il 28enne era intrappolato, senza cibo né acqua e con tre corpi accanto, in una stanza di un'abitazione a Gongabu, un quartiere settentrionale della capitale, riferisce il Nepali Times. E 'stato salvato da una squadra di polizia nepalese e di soccorritori francesi.

Nepal: tre giorni sotto le macerie, salvo

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Un secondo uomo, anch'egli intrappolato, ha parlato con i soccorritori, ma è morto prima che potesse essere liberato.

Secondo quanto riportano le Nazioni Unite, solo 14 persone sono state trovate ancora vive sotto le macerie dal giorno della scossa.

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C'è anche un neonato di quattro mesi tra le persone salvate. Il piccolo, riferisce il sito Kathmandutoday.com che pubblica anche le foto del miracoloso salvataggio, è stato trovato vivo dopo aver trascorso 22 ore sotto le macerie della sua abitazione crollata a Bhaktapur, nella valle di Kathmandu.

Recuperati corpi di due stranieri uccisi dalla valanga di ieri. Le squadre di soccorso nepalesi hanno trovato i corpi di due cittadini stranieri uccisi dalla valanga che ieri ha travolto un villaggio nel parco nazionale di Langtang, a nord della capitale Katmandu. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno del Nepal, aggiungendo che i soccorritori hanno localizzato e portato via in elicottero molti dei 250 scalatori stranieri che risultavano dispersi dal distaccamento della valanga, provocata dal terremoto di magnitudo 7.9 di sabato scorso. Le nazionalità dei due scalatori morti non sono note, ha riferito ancora il ministero, aggiungendo che le operazioni di soccorso sono state completate. Gli scalatori dispersi, molti dei quali provenienti da Israele, si sono disputati il cibo portato dai soccorritori e i posti sugli elicotteri, dopo che i residenti della zona hanno negato loro aiuto.

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sollevata di un metro

| Vita Cattolica

Avviata una raccolta fondi diocesana

Nel documento RASSEGNA STAMPA del 30/04/2015 (pagine 138-143)