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Terremoto in Nepal, rintracciati 5 italiani: altri 5 ancora da contatt are

Nel documento RASSEGNA STAMPA del 30/04/2015 (pagine 78-82)

Intanto si susseguono le storie di superstiti rimasti vivi per miracolo. Un uomo che è stato costretto a bere la sua urina per sopravvivere è stato tratto in salvo in Nepal dopo essere rimasto imprigionato sotto le macerie di un albergo per 82 ore.

Rishi Khanal, 27 anni, aveva appena finito di pranzare ed era salito al secondo piano dell'hotel di Kathmandu quando il terremoto ha colpito sabato scorso: l'uomo è rimasto intrappolato con un piede schiacciato dalle macerie. «Avevo qualche speranza ma ieri mi sono arreso - ha raccontato dal suo letto di ospedale -. Le mie unghie erano diventate bianche e le mie labbra cominciavano a screpolarsi... Ero sicuro che non sarebbe venuto nessuno, ero sicuro che sarei morto». Khanal era circondato da cadaveri ma ha continuato a battere contro le macerie nella speranza di farsi sentire: «Non si sentiva niente.

Ho continuato a battere contro le macerie e alla fine qualcuno ha risposto ed è venuto in mio aiuto - ha proseguito -. Sono rimasto senza mangiare e non avevo niente da bere, quindi ho bevuto la mia urina».

Terremoto in Nepal, rintracciati 5 italiani: altri 5 ancora da contatt

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| Giornalettismo

«La Luna si è capovolta». Tutte le bufale sul terremoto in Nepal 29/04/2015 - di Valentina Spotti

Mentre Kathmandu è una città fantasma e continua la conta delle vittime, sul web si diffondono falsi allarmi e vere e proprie bufale

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«La Luna si è capovolta». Tutte le bufale sul terremoto in Nepal

A quattro giorni dalle violentissime scosse di terremoto che hanno devastato il Nepal, sul web si moltiplicano le bufale e le famose catene che chiedono la diffusione di notizie e informazioni piuttosto fantasiose e, sopratutto, false. Come quella, circolata in India via WhatsApp, che parlava della Luna capovolta a causa del sisma.

Foto: EPA/SEDAT SUNA ANSA

TERREMOTO IN NEPAL: IL VIDEO (FALSO) DELLA PISCINA DELLHOTEL - È la BBC a raccogliere alcune di queste catene che si sono diffuse subito dopo la tragedia in Nepal: tra quelle circolate a livello globale cè lormai famoso video che mostra gli effetti della scossa sullacqua di una piscina di un hotel. Come Giornalettismo aveva spiegato già qualche giorno fa, quel video non proviene dalle telecamere di sicurezza di un hotel di Kathmandu, e non ha nulla a che fare con il terremoto in Nepal. Quelle immagini sono state riprese quattro anni fa in un hotel di Mexicali, città sul confine tra Messico e California, durante un terremoto che colpì larea il 4 aprile del 2010. Il video, già presente da tempo su YouTube, è tornato virale dopo essere stato ricaricato e spacciato come relativo al terremoto nepalese.

TERREMOTO IN NEPAL: LEDIFICIO CHE CROLLA. MA IN EGITTO - Un altro video attribuito al sisma in Nepal, mostrerebbe invece un edificio che collassa, sbriciolandosi nel giro di una manciata di secondi. Quelle immagini, diventate virali anche a causa della loro drammaticità, sono però state girate in Egitto nel 2013 (nel video si sentono chiaramente i presenti parlare in arabo) e, nei commenti al video su YouTube, molti utenti fanno notare come si tratti di un falso.

LEGGI ANCHE: Terremoto Nepal, dieci italiani mancano all'appello

TERREMOTO IN NEPAL: IL FALSO MESSAGGIO DELLA NASA - Non ci sono però soltanto le false attribuzioni, ma anche vere e proprie notizie che si sono diffuse di account in account: come spiega la BBC nelle zone dellIndia colpite dal sisma è circolato un messaggio falsamente attribuito alla NASA e al governo indiano con lavviso di nuove scosse di intensità ancora superiore a quella di sabato. A Patna, la capitale dello stato indiano del Bihar, il messaggio è diventato virale e le persone sono scese per le strade in preda al panico.

Il messaggio circolato in India Foto via: BBC

TERREMOTO IN NEPAL: LA LUNA SI È CAPOVOLTA - Infine, sempre in India e sempre via WhatsApp, è circolato

«La Luna si è capovolta». Tutte le bufale sul terremoto in Nepal

un altro messaggio, con uninformazione ancora più incredibile, che avvertiva gli utenti a prestare attenzione alla Luna che si sarebbe capovolta in seguito alla scossa in Nepal. «Ho ricevuto questo messaggio che diceva che la Luna era sottosopra ha riferito al network indiano Abp Ravi Shankar, un cittadino di Patna Sono uscito a controllare e la Luna mi sembrava normale. Mi sembrava soltanto una diceria, così non ho inoltrato il messaggio ai miei amici».

TERREMOTO IN NEPAL: UNA TRAGEDIA UMANITARIA - Nel frattempo, in Nepal prosegue la conta delle vittime:

i morti accertati sono ormai cinquemila, ma il governo nepalese ha fatto sapere di temere addirittura diecimila vittime.

Questo perché alcuni dei villaggi più remoti, sommersi dalle frane che si sono originate dopo il sisma, sono ancora completamente isolati e non si può sapere con certezza la situazione in quelle zone. Nella capitale Kathmandu moltissimi edifici sono crollati e la città, senza acqua né energia elettrica, è diventata una città fantasma. Finora ci sono 4 vittime italiane accertate, ma dieci nostri connazionali risultano attualmente irreperibili.

(Photocredit copertina: Sunil Sharma/Xinhua/ZUMA Wire ANSA)

«La Luna si è capovolta». Tutte le bufale sul terremoto in Nepal

Terremoto Nepal, tre italiani mancano all'appello | Giornalettismo

Terremoto Nepal, tre italiani mancano allappello 29/04/2015 - di Redazione

Oltre 375 connazionali hanno avvertito la Farnesina, ma ancora di tre persone non si sa nulla

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Terremoto Nepal, tre italiani mancano allappello

Terremoto in Nepal, tre ora gli italiani che mancano allappello: 375 gli italiani che si sono messi in contatto con le famiglie o comunque con la Farnesina, ma di dieci dei nostri connazionali ancora non cè notizia e inizia ad esserci ansia per le loro condizioni, scrivono i giornali; iniziano a fluire le comunicazioni anche fra i presenti in Nepal e le famiglie, ma di alcuni italiani non si sa ancora nulla. «Continua lintenso lavoro dellUnità di Crisi della Farnesina per il rimpatrio dei connazionali con ogni mezzo disponibile, impiegando mezzi militari in collaborazione con il Comando Operativo Interforze e voli commerciali in partenza da Kathmandu. Il primo nucleo di connazionali è atteso a Milano nella prima mattinata di domani, imbarcato dallUnità di Crisi in un volo commerciale. Altri due voli civili sono in partenza domani dalla capitale nepalese per Abu Dhabi, e proseguiranno verso Roma e Milano, in base alle necessità dei connazionali», si legge in una nota del ministero degli Esteri. «Le autorità nepalesi hanno appena autorizzato latterraggio a Kathmandu del C130 in attesa da ieri a New Delhi, che caricherà un residuo gruppo di connazionali che non ha trovato collocazione sul velivolo civile prosegue la nota -. E appena partito da Pratica di Mare un altro velivolo militare, con personale

dellUnita di Crisi, della Protezione Civile e con materiale per linstallazione di un posto medico avanzato. Al momento è sceso a tre il numero dei connazionali che lUnita di Crisi sta ancora cercando di rintracciare».

VEDI Rassegna stampa video, le prime pagine di oggi mercoledì 29 aprile

Nel documento RASSEGNA STAMPA del 30/04/2015 (pagine 78-82)