Un'analisi dell'IREA-CNR indica uno spostamento del suolo di circa 3 centimetri, con una deformazione massima di circa 1 metro, registrati a seguito dei fenomeni sismici in atto i Nepal e del violento terremoto di magnitudo 7.8 del 25 aprile scorso
Mercoledi 29 Aprile 2015 - ATTUALITA'
Le acquisizioni radar del satellite di nuova generazione Sentinel-1A del Programma Europeo Copernicus hanno
consentito di analizzare i fenomeni sismici in atto in Nepal, nonché gli effetti permanenti dei movimenti del suolo causati dal violento terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito il Nepal il 25 aprile 2015.
"Lo studio - spiega una nota del CNR - è stato condotto da un team di ricercatori dell'Istituto per il Rilevamento
Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IREA-CNR) di Napoli mediante l'interferometria differenziale, la tecnica che permette di misurare dallo spazio spostamenti del terreno anche dell'ordine di pochi centimetri su aree molto estese. La figura mostra l'interferogramma ottenuto, ossia la mappa della deformazione indotta in superficie dall'evento sismico, in un intervallo temporale che va dal 17 al 29 aprile 2015".
"Ognuna delle fasce di colore (frange) - spiega ancora il CNR - indica uno spostamento del suolo di circa 3 centimetri, con una deformazione massima di circa 1 metro. Tale spostamento è avvenuto a seguito del terremoto e delle successive scosse, ed è la risposta della superficie alla dislocazione sul piano di faglia in profondità. L'attività svolta è stata realizzata nell'ambito dell'accordo tra IREA-CNR e Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e del progetto TEP-Quick Win dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA)".
red/pc (fonre: CNR)
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Nell'immagine la mappa della deformazione indotta in superficie dall'evento sismico, nell'intervallo temporale dal 17 al 29 aprile 2015. Ognuna delle fasce di colore (frange) indica uno spostamento del suolo di circa 3 centimetri, con una deformazione massima di circa 1 metro (fonte: CNR)
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Terremoto Nepal: le deformazioni del suolo misurate dallo spazio
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NEPAL: CAMION DEL WFP STANNO DISTRIBUENDO ALIMENTI. 1,4 MLN DI PERSONE HANNO URGENTE BISOGNO DI CIBO
Il tempo è un fattore essenziale nel portare cibo a coloro che ne hanno un urgente bisogno: i camion carichi di cibo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) hanno raggiunto ieri una delle zone nepalesi più devastate dal sisma. Sono circa 1,4 milioni di persone hanno urgente bisogno di assistenza alimentare
Mercoledi 29 Aprile 2015 - ESTERI
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) sta organizzando un'operazione di emergenza per assistere i sopravvissuti al terremoto in Nepal. Ieri camion del WFP carichi di cibo hanno raggiunto il distretto di Gorkha, una delle aree più gravemente colpite.
Nei prossimi tre mesi, il WFP prevede di fornire cibo a 1,4 milioni di persone con urgente bisogno di assistenza, per un costo di 116,5 milioni di dollari. L'avvio di distribuzioni di riso è previsto per oggi (mercoledì 29 aprile) a Gorkha, con scorte di cui il WFP già disponeva nel paese per le sue operazioni preesistenti al terremoto.
A Gorkha, le frane e le strade dissestate rendono difficile per i camion con cibo WFP raggiungere i sopravvissuti. Un elicottero arriverà sul posto per trasportare cibo verso villaggi più remoti inaccessibili via terra. Nei prossimi giorni, scorte alimentari d'emergenza, inclusi i biscotti altamente energetici, verranno trasportati nel paese via aerea, dal Bangladeh e da Dubai.
Un aereo dalla base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) gestita dal WFP in Malesia, è arrivato a Katmandu nella mattinata di ieri portando strutture ospedaliere da campo, materiale medico e operatori umanitari.
Lo staff nepalese e gli operatori internazionali stanno lavorando alacremente per aiutare chi ha bisogno di assistenza umanitaria. Il tempo è un fattore essenziale nel portare cibo a coloro che ne hanno un urgente bisogno.
Oltre alle distribuzioni di cibo, il WFP, guida del Cluster logistico per l'intera comunità umanitaria, sta inoltre fornendo supporto logistico per il complesso delle operazioni di assistenza in Nepal. Il WFP spera di avere operativi due elicotteri nei prossimi giorni, per il trasporto sia di materiale umanitario che a di operatori umanitari nelle aree più duramente colpite.
All'Aeroporto Internazionale di Tribhuvan di Katmandu, il WFP sta attualmente gestendo un polo di soccorso per la gestione e la consegna dei numerosi carichi umanitari in arrivo nel paese: l'Area di Azione Umanitaria è stata aperta lo scorso mese nell'ambito delle attività di preparazione alle emergenze condotte dal WFP insieme al governo del Nepal, che si concentrano ormai da molti anni sulla preparazione a simili emergenze. In veste di co-gestore del Cluster di
Telecomunicazioni d'Emergenza, il WFP agevola inoltre i sistemi di comunicazione della comunità umanitaria.
Al fine di sostenere le operazioni di logistica, telecomunicazioni e trasporto aereo per l'intera comunità umanitaria, il WFP ha bisogno di 34 milioni di dollari per i prossimi tre mesi.
Si stima che fino a 8 milioni di persone siano state colpite dal terremoto. Stime iniziali provenienti dalle squadre di valutazione del WFP - che hanno lavorato su immagini satellitari e dati esistenti - indicano che circa 1,4 milioni di persone hanno urgente bisogno di assistenza alimentare. Cinque squadre stanno effettuando valutazioni sul campo in 11 distretti per una verifica di tali dati.
red/pc
(fonte: WFP)
Nepal: camion del WFP stanno distribuendo alimenti. 1,4 mln di persone
hanno urgente bisogno di cibo
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TERREMOTO NEPAL: 5.057 VITTIME. COLPITO OLTRE UN QUARTO DELLA POPOLAZIONE
Si stima che siano 8 milioni le persone colpite dalle conseguenze del terremoto che sabato ha devastato il Nepal, oltre un quarto della popolazione del Paese. Il bilancio di vittime e feriti continua a salire: oltre 5mila persone sono morte e 10mila ferite. Intanto i soccorsi cominciano ad arrivare nelle zone più remote
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Mercoledi 29 Aprile 2015 - ESTERI
I soccorsi cominciano ad arrivare nei villaggi più remoti del Nepal, colpiti anch'essi dal devastante terremoto del 25 aprile che ha causato la morte di 5.057 persone, numero che potrebbe ancora crescere.
In questi paesi non è rimasto quasi nulla: solo mattoni, polvere e fango. Le svariate scosse che si sono susseguite nei giorni scorsi hanno causato anche numerose frane che si sono abbattute su alcuni di questi piccoli villaggi montani: vicino a Ghodatabela si temono 250 dispersi. I sopravvissuti di questi piccoli paesi stanno ancora aspettando cibo, acqua, tende, medicinali e nel mentre cercano di arrangiarsi con ciò che trovano tra le macerie.
Secondo quanto riportato dalla BBC oltre 8 milioni di persone in 39 distretti stanno subendo le conseguenze del sisma, si tratta di oltre un quarto dell'intera popolazione del Nepal, stimata in 27,8 milioni di persone. Oltre 10mila persone sono rimaste ferite, mentre si stima che 1,4 milioni siano in grave emergenza alimentare e almeno 450mila siano sfollate.
Le autorità locali parlano di un'emergenza che durerà per i prossimi 5 anni: non è rimasto più nulla.
Redazione/sm
Terremoto Nepal: 5.057 vittime. Colpito oltre un quarto della popolazi
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"DALLA TRAGEDIA ALLE MODERNE TECNOLOGIE PER LA PROTEZIONE SISMICA": DUE GIORNI DI STUDIO AD AVEZZANO
"Avezzano 1915-2015: cento anni di ingegneria sismica. Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica": il 29 e 30 maggio ad Avezzano (AQ) due seminari in cui si studierà come è cambiato nel tempo il modo di difendersi dai terremoti e quali sono oggi le migliori tecnologie antisismiche a disposizione
Mercoledi 29 Aprile 2015 - ATTUALITA'
Si terranno ad Avezzano (AQ) il 29 e 30 maggio due intense giornate di studio a titolo "AVEZZANO 1915 - 2015:
CENTO ANNI DI INGEGNERIA SISMICA - Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica". Si tratta di due seminari di approfondimento incentrati sulla prevenzione sismica, a partire dalla conoscenza della pericolosità sismica di un territorio per arrivare ai metodi di adeguamento e isolamento sismico, della loro applicazione e relativa risposta.
La partecipazione ai seminari consente l'attribuzione di Crediti Formativi Professionali per gli ingegneri: 4 CFP per il Seminario A; 5 CFP per il Seminario B. In parallelo ai seminari si svolgerà un'esposizione di tecniche e sistemi antisismici.
Questo il programma delle giornate:
Seminario A - 29 maggio 2015 (4 CFP per Ingegneri) 09:00
Sessione I - Introducono e coordinano GIOVANNI DI PANGRAZIO (Sindaco di Avezzano) - ALESSANDRO MARTELLI (Presidente GLIS e Vicepresidente ASSISi)
09.30
GIOVANBATTISTA PITONI (Presidente dell'Istituzione Centenario Terremoto Marsica 12 gennaio 2013 - anno 2015) ARMANDO ZAMBRANO (Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri)
PASQUALE FELICETTI (Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) ELIO MASCIOVECCHIO (Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia dell'Aquila)
GIUSEPPE DI PANGRAZIO (Presidente del Consiglio Regionale dell'Abruzzo)
LUIGI BARBIERI (Sindaco di San Giuliano di Puglia, Soggetto Attuatore per la Ricostruzione), PIERFEDERICO DE PARI (Segretario Nazionale del Collegio Nazionale dei Geologi)
LUIGI BOSCO (Assessore alle infrastrutture e grandi opere, lavori pubblici, protezione civile e risparmio energetico del Comune di Catania)
PAOLA INVERARDI (Rettore dell'Universita dell'Aquila)
11:30 Pausa caffe 12.00
GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA (Universita di Roma La Sapienza): Il terremoto del 13 gennaio 1915 e la pericolosita sismica dell'area
12.30
EMANUELA GUIDOBONI (Academia Europaea): Difendersi dai terremoti: un filo rosso nella storia 13:00 Pranzo
14:15 Sessione II - Introducono e presiedono PAOLO CLEMENTE (ENEA, socio GLIS e ASSISi) -ELIO
"Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica": du
e giorni di studio ad Avezzano
MASCIOVECCHIO (Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia dell'Aquila)
14.30
FU LIN ZHOU (Universita di Guangzhou, Cina, Presidente di ASSISi): Earthquake tragedy and application of seismic isolation, energy dissipation and other seismic control systems to protect structures in China
15.15
TAIKI SAITO (Presidente dell'International Committee della JSSI , membro del consiglio direttivo ASSISi) Behavior of response controlled and seismically isolated buildings during severe earthquakes in Japan
16:00 Pausa caffe
16.30 GIANMARIO BENZONI (Universita della California a San Diego, USA, socio onorario GLIS, Vicepresidente ASSISi): Considerazioni progettuali associate alla risposta di isolatori sismici e dissipatori di energia a scala reale
17.15 ALESSANDRO MARTELLI (Presidente GLIS e Vicepresidente ASSISi) Alcune importanti iniziative parlamentari sulla prevenzione sismica
17.45 GIUSEPPE CAPORALE (La Repubblica): Il ruolo dei media per una corretta informazione 18.15 Discussione
19.00 Chiusura
Seminario B - 30 maggio 2015 (5 CFP per Ingegneri) 09:15
Sessione I - Introducono e presiedono: WALTER BELLOTTA (Ingegnere in Avezzano, socio GLIS), MASSIMO FORNI (ENEA, Segretario generale GLIS e ASSISi)
09:30
ALESSANDRO MARTELLI (Presidente GLIS e Vicepresidente ASSISi): Progettare in zona sismica nel terzo millennio:
le moderne tecnologie
10.00 PAOLO CLEMENTE (ENEA, socio GLIS e ASSISi): Dal terremoto di Avezzano (1915) a quello dell'Aquila (2009): evoluzione dei criteri di progettazione
10:30 Pausa caffe
11.00 ANTONELLO SALVATORI (Universita dell'Aquila, membro del consiglio direttivo GLIS): Il terremoto dell'Aquila del 2009: i danni e la ricostruzione
11.30 CLAUDIO MODENA (Universita di Padova, socio GLIS): Danneggiamento e recupero degli edifici storici:
l'esperienza dell'Aquila
12.00 GIUSEPPE RICCIARDI (Universita di Messina, socio GLIS): Nuove frontiere della sperimentazione in Europa: il laboratorio CERISI dell'Universita di Messina
12.30 Pranzo
13:45 Sessione II - Introducono e presiedono
GIANMARIO BENZONI (Universita della California a San Diego, USA, socio onorario GLIS, Vicepresidente ASSISi) ANTONELLO SALVATORI (Universita dell'Aquila, membro del consiglio direttivo GLIS)
14:00 ALESSANDRO DE STEFANO (Politecnico di Torino, membro del consiglio direttivo GLIS): Dispositivi d'isolamento sismico: comportamento sperimentale e modellazione numerica
14.30 MASSIMO FORNI (ENEA, Segretario generale GLIS e ASSISi): L'isolamento sismico degli impianti a rischio di incidente rilevante
"Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica": du
e giorni di studio ad Avezzano
15:00 Pausa caffe
15:30 DANIELE CORSETTI (Ingegnere in Fabriano, membro del consiglio direttivo GLIS): Applicazione dell'isolamento sismico per il miglioramento sismico di edifici danneggiati nel terremoto aquilano
16.00 WALTER BELLOTTA (Ingegnere in Avezzano, socio GLIS): L'isolamento sismico conviene: il progetto di un edificio a Avezzano
16.30 Tavola rotonda - Introducono e moderano GIUSEPPE CAPORALE (La Repubblica) - ALESSANDRO MARTELLI (Presidente GLIS e Vicepresidente ASSISi)
Intervengono:
- tutti i relatori
- rappresentante ANTEL
- GIAN CARLO GIULIANI (SEWC-IG, socio GLIS ed ASSISi) - MARIA GRAZIA PICCININI (CO-PREV)
17.30 Chiusura
Per info: Ing. Massimo Forni, Segretario Generale GLIS, tel.: 051 6098554, fax: 051-6098544, [email protected]
"Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica": du
e giorni di studio ad Avezzano
I geologi: "Dopo il Nepal ecco dove colpirà il prossimo terremoto" - IlGiornale.it
I geologi: "Dopo il Nepal ecco dove colpirà il prossimo terremoto"
Gli scienzati dell'Us Geologica Survey sono convinti che sia aumentato il rischio terremoto di magnitudo superiore a 8 in California
Andrea Riva - Mer, 29/04/2015 - 09:38
Ieri il Nepal, oggi la California. È questa la conclusione alla quale sono arrivati alcuni geologi americani dell'Us
Geologica Survey. Secondo gli scienziati, dopo il sisma che ha raso al suolo Kathmandu, è aumentato il rischio terremoto di magnitudo superiore a 8 in California.
Secondo il report redatto dall'Usgs, il rischio terremoto in California è passato dal 4,7% al 7%, in quanto lo stato
americano si trova in corrispondenza della faglia di Sant'Andrea, che nasce dall'incontro di due placche: quella Pacifica e quella del Nord America. Tom Jordan, direttore del Southern California Earthquake Center e co-autore dello studio, ha spiegato: "Negli ultimi anni siamo stati fortunati: l'attività sismica è stato relativamente bassa nell'ultimo secolo, ma sappiamo che le placche continuano a spingere sulla faglia di Sant'Andrea e un terremoto potente è inevitabile".
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I geologi: "Ecco dove sarà il prossimo terremoto"
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