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La seta, la Camera di Commercio di Lione e le Missioni in Estremo Oriente (1895) Come abbiamo visto nel paragrafo 2.1 i legami tra Francia e Cina risalgono a tempi non

LIONE E LA CINA NELLA PRIMA METÀ DEL XX SECOLO

2.2 La seta, la Camera di Commercio di Lione e le Missioni in Estremo Oriente (1895) Come abbiamo visto nel paragrafo 2.1 i legami tra Francia e Cina risalgono a tempi non

recenti, anche se la maggior parte degli immigrati è arrivata nell’esagono nel corso dell’ultimo secolo, scegliendo di stanziarsi nella capitale. Parigi non è però l’unica città ad avere a che fare con i discendenti degli abitanti dell’ex Celeste Impero: Lione, capoluogo della regione Rhône-Alpes, descritta da Arminjon come “un grand marché, un centre de négoce et des capitaux”40 e considerata come la città più occidentale della Via della Seta, ha avuto uno stretto rapporto con l’Estremo Oriente grazie alla sua fiorente industria serica, sviluppatasi nell’epoca della Restaurazione.41 Alla metà del XIX secolo i commercianti francesi, in seguito alla malattia dei bachi da seta che ne causò la decimazione, decisero di stabilire dei contatti diretti con i produttori dell’Asia orientale per evitare la mediazione dell’Inghilterra, monopolista dei traffici marittimi intercontinentali, stabilendo i collegamenti tramite i servizi navali delle Messageries Maritimes dal porto di Marsiglia.42

La prima missione francese in Cina, nota col nome di Mission Lagrenée, dal nome del capo della delegazione, fu del 1843 e durò fino al 1846, con due anni di soggiorno effettivo all’estero. Obiettivi primari: osservare le tecniche cinesi di lavorazione della seta grezza e stabilire delle relazioni commerciali per approvvigionare in maniera vantaggiosa le aziende seriche francesi e lionesi in particolare. Al rientro in patria furono organizzate delle esposizioni per mostrare ai lavoratori della seta i nuovi strumenti conosciuti e le tipologie di stoffe trovate. 43

La Mission lyonnaise d’exploration commerciale en Chine risale al 1895: l’idea partì dal console di Francia, Monsieur Haas, ad Hankou (distretto dell’attuale Wuhan) nel 1894.

38 I dati dal 1911 al 1990 riportano le cifre fornite da Pairault in L’intégration silencieuse. La petite entreprise

chinoise en France su statistiche INSEE. I dati del 1999 riportano le cifre fornite da Carine Pina-Guerassimoff in

“The new Chinese migrants in France”, sempre tratti dalle statistiche INSEE. I dati del 2008 si possono trovare nel sito dell’INSEE all’indirizzo http://www.insee.fr/fr/ffc/figure/immigrespaysnais.xls .

39 INSEE, Répartition des immigrés par pays de naissance, in “INSEE”, 2008,

http://www.insee.fr/fr/themes/tableau.asp?ref_id=immigrespaysnais&reg_id=0 (20/02/2012). 40 A

RMINJON,La population…, op. cit., p. 20.

41 Ivi, p. 54. 42 Ibid. 43

Durante la seduta del 9 novembre 1894 il Presidente della Camera di Commercio lesse la lettera inviata dal Sindacato dei Mercanti di Seta il 18 ottobre dello stesso anno in cui

[…] le Syndicat des Marchands de Soie fait connaître son avis sur la proposition faite par M. Haas consul de France en Hankéon relative à l’envoi à Tchung-King d’un délégué qui serait chargé par la Chambre de faire une étude approfondie de la production de la soie du chêne et de la soie du mûrier.44

L’altro punto su cui insisteva la lettera del Sindacato fu l’importanza commerciale del Sichuan e delle province confinanti, alle quali si sarebbe potuti arrivare direttamente dai possedimenti francesi del Tonchino, invece che attraverso la lunga via fluviale del Fiume Azzurro (Cháng Jiāng ), mettendo a profitto dell’influenza francese questa corrente commerciale45: per questo il secondo obiettivo della missione fu un sopralluogo nell’area meridionale della Cina.

La preparazione durò un anno: tredici delegati partirono da Marsiglia il 13 settembre 1895, alla presenza del console Haas, il quale si trovava per caso in Francia in quel periodo.46 Alla fine del XIX secolo la colonizzazione della Cina da parte delle nazioni europee era già iniziata: nei discorsi formali precedenti l’inizio della missione i membri della Camera di Commercio di Lione non mancarono di sottolineare questo aspetto, in relazione allo sviluppo dell’industria cittadina. Ulysse Pila, organizzatore e commissario delegato della missione, affermò che

[…] de tous les points du monde qui ont été ouverts dans ces derniers temps à l’expansion française, l’Extrême-Orient est celui qui a le plus séduit l’ambition du commerce de notre région lyonnaise et offert le plus d’attraits à son initiative. C’est que par son commerce de la soie, par des traditions séculaires, elle connaissait mieux ces régions de l’Asie, d’où lui est venue sa grande industrie, celle qui devait faire sa gloire et sa fortune, la fabriques des soieries; c’est que par le récit de ses nombreux voyageurs, elle se rendait compte qu’en Indo-Chine plus qu’ailleurs, elle trouverait les éléments d’un trafic particulièrement adaptés à ses aptitudes et à

44 Chambre de Commerce de Lyon, Procès verbaux, op. cit., 09/11/1894. Tr. mia: “Il Sindacato dei Mercanti di Seta rende nota la propria opinione sulla proposta fatta da M. Haas, console di Francia a Hankéon, relativa all’invio a Chongqing di un delegato incaricato dalla Camera di fare uno studio approfondito sulla produzione della seta dalla quercia e dal gelso.”

45 Ibid. 46

Chambre de Commerce de Lyon, Compte rendu des travaux de la Chambre de Commerce de Lyon, Lyon, Imprimerie du Salut Public, 1896, p. 320. Parteciparono alla missione: il console di prima classe Emile Rocher (capo missione); il segretario generale, diplomato in scienze politiche, Henri Brenier; il medico della marina Dr. Deblenne; per la delegazione lionese: due filatori di seta, un commerciante e due ingegneri; cinque commercianti o produttori, delegati delle Camere di Commercio di Bordeaux, Lille, Roanne, Roubaix e Marsiglia.

ses besoins. […] C’est pourquoi les initiatives privées ne se sont point fait attendre: des maisons lyonnaises se sont créés en Chine, au Japon, en Cochinchine, au Tonkin […].47

Come abbiamo potuto leggere dai verbali delle sedute della Camera di Commercio di Lione, già alla metà del XIX secolo erano stati stabiliti dei legami con la Cina, grazie all’industria della seta, fibra per cui sia la città francese che, soprattutto, il gigante asiatico, sono famosi. Ad occuparsi di questi contatti furono dei francesi, ma la presenza di queste relazioni è sicuramente stata una motivazione non trascurabile nella scelta di istituire in questa città i primi corsi di lingua cinese in Francia48, di fondarvi l’Istituto franco-cinese nel 1921 e di prospettarsi come possibile alternativa a Parigi per gli immigrati provenienti dalla Cina nel corso del XX secolo. Grazie all’interesse della Camera di Commercio, come detto, già nel 1900 fu istituito a Lione il primo corso di lingua cinese in Francia tenuto dal Professor Maurice Courant, membro-chiave del futuro Istituto franco-cinese.49

Nel prossimo paragrafo vedremo qual è stata la presenza cinese media nel corso del XX secolo a Lione e nel dipartimento del Rodano.