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Indice di visibilità dei soggetti intervistati.

Per prima cosa possiamo notare che le unità di informazione con un soggetto intervistato sono circa un quarto del totale delle unità: ciò vuol dire che solo in un caso su quattro i giornalisti hanno scelto di chiedere e riportare opinioni o informazioni direttamente dagli interessati.

Soggetti intervistati 41% 15% 16% 13% 9% 6% Associazioni Pubblico Commercianti Politici/diplomatici Gruppo artistico Studenti

Nella maggior parte dei casi hanno optato per scrivere basandosi su conoscenze o ricerche personali e su ciò che hanno visto partecipando all’evento stesso.

Non sorprende che poco meno della metà delle apparizioni, unico soggetto intervistato maggiore, sia attribuito al soggetto intervistato “associazioni” (quarantatre volte, 41%): poiché le associazioni sono ufficiali, hanno una sede e dei referenti è più semplice entrare in contatto con esse piuttosto che con il singolo cittadino straniero, che potrebbe essere restio a parlare con un giornalista, a volte visto come un nemico.37 Inoltre, come ha affermato anche Auguin in riferimento ai festeggiamenti per il Capodanno cinese di Parigi, sono le associazioni ad essere le protagoniste degli eventi, quelle che colgono l’occasione per mostrare la propria presenza nel territorio.38

Seguono i soggetti intervistati a frequenza intermedia. Diciotto apparizioni (17,1%) per il “pubblico” e sedici (15,2%) per i “commercianti”: nel secondo caso si tratta dei proprietari di ristoranti e supermercati asiatici a cui vengono richieste curiosità sul Capodanno cinese, informazioni sui menu preparati per l’occasione o sulle scelta di tenere aperto il proprio locale. Per quanto riguarda il pubblico, negli articoli riportati è formato sia da francesi interessati alle usanze di un’altra cultura, che da asiatici o discendenti di asiatici non membri delle associazioni organizzatrici. Come noteremo nei prossimi paragrafi, il pubblico, sia che fosse presente con la consapevolezza di essere parte di un evento come la danza del leone, sia che si trovasse lì per caso, è generalmente entusiasta di un’attività come questa, che porta movimento nel quartiere e permette di essere trasportati, almeno per qualche ora, in un’atmosfera esotica come quella della Cina tradizionale, con i suoi usi e costumi.

Gli interventi dei “membri della classe politica e diplomatica” sono stati contati nel numero di tredici (12,3%): incrociando i dati, si potrà notare come questi soggetti intervistati siano legati al soggetto “saluti cerimoniali”. Entrambe le parti (francese e cinese) hanno un ruolo importante in eventi di questo tipo atti al riconoscimento della comunità, come sottolineato da Estelle Auguin.39 Come noteremo, dal 1981 non sono mancati i momenti di tensione: in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno 1990, ad esempio, i politici francesi non hanno mancato di sottolineare la propria condanna per gli eventi di Piazza Tian’anmen del 4 giugno 1989.40

Nove unità (8,6%) riportano le voci di membri dei “gruppi artistici” che hanno reso possibile lo svolgimento degli spettacoli che hanno animato le serate di gala organizzate dalla comunità

37 C

HARON, “La presse…”, op. cit., p. 41. 38 A

UGUIN,“Le Nouvel An…”, op. cit., p. 2. 39 Ivi, p. 6.

40

vietnamita in occasione dei Capodanni 1981 e 1989: per l’evento del 1989, in particolare, sono stati intervistati i giovani che facevano parte della seconda generazione di vietnamiti a Lione e che si erano impegnati, non sempre in maniera costante, nella preparazione dello spettacolo.41 È interessante notare che l’autore di questo articolo è un membro della comunità vietnamita, che quindi conosce direttamente l’argomento di cui scrive.

Come nel caso dei soggetti, anche tra i soggetti intervistati gli studenti sono citati poco (unico soggetto intervistato minore) poiché gli articoli a loro dedicati vertono su altre questioni, come l’aumento dei numeri e i loro successi nelle Università e scuole della città: le loro voci sono riportate in sei unità di informazione (5,8 %). Ai giovani vengono chieste le modalità con cui festeggiavano il Capodanno a casa e quali sono i cambiamenti derivanti dal trovarsi a vivere in un altro continente a migliaia di chilometri di distanza dalla propria famiglia.

In questo paragrafo sono stati presentati gli indici di visibilità per i soggetti e i soggetti intervistati: come abbiamo potuto notare, ci sono pochi temi presenti in molte unità (Capodanno, evento e attività in particolare) e altri meno ripetuti, ma diversificati. La frequenza di alcuni soggetti permette di capire su quali elementi i giornalisti hanno focalizzato l’attenzione per fare un ritratto della comunità asiatica tramite la sua festa tradizionale più importante: il Capodanno cinese come festa, con le tradizioni e i significati che porta con sé anche all’estero; l’evento da pubblicizzare che crea il legame più diretto con il territorio lionese; le attività effettuate durante gli eventi che mostrano ai lettori francesi cosa propone esattamente una comunità immigrata come quella asiatica per le sue celebrazioni tipiche, forse per cercare di farla percepire meno lontana di quello che potrebbe apparire all’inizio a causa delle differenze fisiche e culturali.42

5.2.2.5 L’indice di parzialità per categoria

Come per l’indice globale di parzialità, il valore delle unità non neutre per categoria serve per capire quanto i giornalisti abbiano enfatizzato le notizie date riguardo a ogni soggetto.

41 Qg-Tri T

RAN DIEP , “Les jeunes vietnamiens tiennent Têt”, Lyon Libération, 10/02/1989. 42

Ricordiamo che l’analisi è stata fatta sugli articoli apparsi nei quotidiani locali, il cui obiettivo è raccontare gli avvenimenti del territorio di loro competenza: le comunità straniere sono parte integrante del territorio e perciò sono argomento di scrittura. Ai giornalisti (e alla direzione del giornale) spetta la scelta sulla modalità di trattazione di questo tema, se come soggetto politico legato a situazioni negative o come parte della comunità di cui parlare anche in caso di eventi come il Capodanno.

Nella Tabella 5.9 vedremo qual è l’indice per ogni tema trattato, vale a dire quante unità parziali si trovano per ogni soggetto. Le percentuali sono in riferimento al numero di unità di ogni categoria e l’analisi sarà fatta in relazione alla parzialità globale.

Totale unità

Unità neutre % neutre Unità parziali % parzialità

1. Comunità vietnamita 23 16 69,6% 7 30,4% 2. Saluti cerimoniali 14 5 35,7% 8 57,1% 3. Attività 58 33 56,9% 25 43,1% 4. Cibi 34 21 61,8% 13 38,2% 5. Evento 91 70 76,9% 21 23% 6. Capodanno 96 67 69,8% 29 30,2% 7. Associazione 21 10 47,6% 11 52,4% 8. Zodiaco 32 22 68,8% 10 31,2% 9. Luoghi 4 2 50% 2 50% 10. Presenti all’evento 20 12 60% 8 40% 11.Comunità cinese 40 25 62,5% 15 37,5% 12. Gemellaggio 6 4 66,7% 2 33,3% 13. Commerci 17 11 64,7% 6 35,3% 14. Studenti 3 3 100% 0 0% 15. Madrepatria 7 6 85,7% 1 14,3%

Tabella 5.9 Indice di parzialità per categoria.

Come abbiamo visto nel paragrafo 5.2.2.1, l’indice globale di parzialità è del 34%, per cui anche negli indici per categoria la media si attesta intorno a questo valore, pur con alcune eccezioni, di cui due in particolare sono significative.

La prima singolarità riguarda il soggetto “saluti cerimoniali” per il quale l’indice di parzialità è del 57%; la seconda è per il tema “associazioni”, il cui indice è di poco inferiore (52,4%). Non è una casualità che questi due soggetti siano quelli con un valore di parzialità superiore alla media: i discorsi di saluto tenuti dagli invitati più importanti a una cerimonia o a una cena non sono mai completamente neutrali, ma cercano di onorare l’ospite. In un’occasione festiva ma formale come le cene di gala per il Capodanno cinese, i discorsi pronunciati da politici francesi e diplomatici cinesi hanno l’obiettivo di celebrare e riconoscere una comunità immigrata il cui Paese di origine è la Cina, uno dei più importanti (se non il più importante) partner economico43: ciò non significa che glorificano la Repubblica Popolare Cinese e la sua diaspora, ma quanto meno non la considerano come un tema di cui parlare in maniera piatta. Il secondo soggetto con un indice di parzialità al di sopra della media è l’ “associazione”: come ha affermato Estelle Auguin, le vere protagoniste dei festeggiamenti per il Capodanno cinese all’estero più che i singoli cittadini sono le associazioni, che approfittano di questi

43

eventi per mostrarsi alla società nel suo complesso e portare in primo piano le proprie specificità culturali.44

Un altro indice di parzialità superiore alla media è riferito alle attività effettuate durante gli eventi (43,1%): per quanto la comunità sfrutti questi festeggiamenti per affermare la propria particolarità all’interno della società45, i giornalisti li descrivono in modo meno neutrale per mostrare ai lettori francesi come una comunità immigrata possa interagire con il territorio e con la popolazione locale, aprendo la strada per una maggiore conoscenza e integrazione, soprattutto nel periodo successivo all’arrivo in massa dei rifugiati.

Un ragionamento simile può essere fatto per il soggetto “presenti all’evento”, la cui parzialità è del 40% su una media del 34%: i partecipanti che vengono riportati sono nella maggior parte dei casi i politici e i diplomatici, gli stessi che tengono i discorsi di saluto, e la cui presenza è funzionale al riconoscimento dell’importanza della comunità asiatica.46

Passando ai temi con un indice inferiore alla media, si può dire che quello che si nota maggiormente è relativo al soggetto “evento”: è il secondo per visibilità (novantuno ricorrenze), ma la sua parzialità è del 23%. Questo perché al contrario delle descrizioni delle attività, in queste unità vengono fornite le informazioni più tecniche sulla tipologia di evento (danza del leone alla Guillotière o cena di gala), sugli orari, i luoghi e le modalità di prenotazione per chiunque fosse interessato a partecipare.

Gli indici di parzialità degli altri soggetti si attestano attorno alla media.

5.2.2.6 L’indice di orientamento per categoria

Nel paragrafo 5.2.2.2 abbiamo visto l’indice di orientamento globale della copertura di stampa. Vediamo ora l’indice di orientamento di ogni categoria, cioè la percentuale di positività o negatività in relazione al totale delle unità per ogni soggetto.

Nella Tabella 5.10 è stato riportato il riassunto delle percentuali.

Leggendo i dati della tabella possiamo notare che tutti gli indici hanno un orientamento positivo, con una media del 29,3%+, e in molti casi le percentuali sono le stesse dell’indice di parzialità: questo perché le unità negative sono molto poche (nove su un totale di 466 unità).

44 Ivi, p. 2. 45A

UGUIN,“Le Nouvel An…”, op. cit., p. 4. 46

Come nel caso della parzialità, il valore più elevato fa riferimento ai “saluti cerimoniali” (57,1%+): più l’orientamento e la parzialità sono elevati, maggiore è l’impatto che una categoria ha nel complesso della copertura della stampa.47

Totale unità Unità positive Unità negative % orientamento

1. Comunità vietnamita 23 7 0 30,4%+ 2. Saluti cerimoniali 14 8 0 57,1%+ 3. Attività 58 22 3 32,8%+ 4. Cibi 34 13 0 38,2%+ 5. Evento 91 20 1 20,9%+ 6. Capodanno 96 29 0 30,2%+ 7. Associazione 21 10 1 42,9%+ 8. Zodiaco 32 9 1 25%+ 9. Luoghi 4 2 0 50%+ 10. Presenti all’evento 20 7 1 30%+ 11. Comunità cinese 40 14 1 32,5%+ 12. Gemellaggio 6 1 1 0% 13. Commerci 17 6 0 35,3%+ 14. Studenti 3 0 0 0% 15. Madrepatria 7 1 0 14,3%+

Tabella 5.10 Indice di orientamento per categoria.

Citando Charon abbiamo avuto modo di riflettere sul fatto che la stampa locale, pur avendo il dovere di scrivere di avvenimenti e persone del territorio in cui si trova ad operare, non può magnificare una comunità immigrata e le sue attività per non incorrere nel boicottaggio da parte della popolazione autoctona48: questo può essere uno dei motivi per cui i valori di orientamento, pur essendo positivi, non sono particolarmente elevati. Si discosta dalla media la percentuale riferita ai discorsi di saluto, che sono tenuti dai politici locali, che vogliono mantenere un buon rapporto con una parte degli abitanti potenzialmente elettori, e dai diplomatici cinesi, che non vogliono inimicarsi le comunità della diaspora, i cui redditi sono la prima fonte di investimento nelle aree di emigrazione del Sud della Cina.49

5.2.2.7 L’indice di peso-tendenza per categoria

L’ultimo indice che analizziamo è il peso-tendenza e per prima cosa riprendiamo la definizione spiegata nel capitolo 4: lo scopo di questo indice è mostrare il peso di ogni categoria in relazione all’indice di tendenza-impatto riferito all’insieme della copertura della stampa presa in considerazione.50

Per calcolarlo viene sottratta la percentuale delle unità parziali negative alle unità parziali positive; il risultato viene diviso per il numero delle unità parziali totali. Essendo un indice

47 C

HARTIER, Mésurer…, op. cit., p. 117. 48 C

HARON, “La presse…”, op. cit., p. 41. 49 A

UGUIN,“Le Nouvel An…”, op. cit., p. 7 50

riferito alle categorie, ogni soggetto avrà il proprio peso-tendenza, la cui somma corrisponderà all’indice globale di tendenza-impatto, che quantifica la percentuale di impatto delle unità parziali sul totale.

(Unità positive) – (Unità negative) x 100= (Unità positive) – (Unità negative) x 100= Unità parziali totali 158

La Tabella 5.11 riporta gli indici di peso-tendenza per ogni soggetto.

Unità positive Unità negative Indice di peso-tendenza

1. Comunità vietnamita 7 0 4,43%+ 2. Saluti cerimoniali 8 0 5,06%+ 3. Attività 22 3 12,03%+ 4. Cibi 13 0 8,23%+ 5. Evento 20 1 12,03%+ 6. Capodanno 29 0 18,35%+ 7. Associazione 10 1 5,70%+ 8. Zodiaco 9 1 5,06%+ 9. Luoghi 2 0 1,27%+ 10. Presenti all’evento 7 1 3,80%+ 11. Comunità cinese 14 1 8,23%+ 12. Gemellaggio 1 1 0% 13. Commerci 6 0 3,80%+ 14. Studenti 0 0 0% 15. Madrepatria 1 0 0,63%+ Totale 149 9 88,62%+

Tabella 5.11 Indice di peso-tendenza per categoria.

Dai dati dell’ultima colonna possiamo osservare che i tre soggetti con l’indice di peso- tendenza più elevato sono quelli il cui indice di visibilità è maggiore: “Capodanno” (18,35%+), “Attività” ed “Evento” (12,03%+ ciascuno). Ciò significa che il primo tema pesa per il 18,35% nell’insieme delle unità di parte di tutta la ricerca: non è un tema maggiore, ma di importanza intermedia.

I risultati del calcolo di questo indice sono simili a quelli dell’indice di visibilità per categoria, seppur leggermente inferiori in dieci casi su quindici: esclusi i tre soggetti sopracitati e due temi che non hanno alcun peso parziale, il peso degli altri si attesta intorno al 5% per argomento. Perciò il peso positivo apportato dai soli soggetti “Capodanno”, “Attività” ed “Evento” corrisponde a un terzo del peso-tendenza totale, mostrando che questi soggetti hanno un impatto maggiore nella copertura della stampa e di conseguenza nella scelta del punto di vista di trattazione del tema, senza dimenticare il messaggio da passare al lettore: la comunità asiatica festeggia il proprio Capodanno con degli eventi aperti a tutti coloro che sono interessati, in cui si svolgono delle attività come la danza del leone, gli spettacoli con canti e balli tipici, a beneficio non solo del gruppo immigrato, che ha la possibilità di mantenere le tradizioni anche al di fuori della madrepatria, ma anche della popolazione locale, che ha la possibilità di scoprire un mondo nuovo.

Il Grafico 5.4 riporta i valori dei tre indici per categoria analizzati nei paragrafi precedenti: i dati sono stati riuniti per poter avere una visione grafica d’insieme di somiglianze e differenze delle percentuali emerse dai calcoli. Notiamo che gli indici di parzialità e orientamento hanno valori simili, mentre il peso-tendenza, dovendo sommare tutte le frazioni, risulta molto più basso.

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Indici di parzialità, orientamento e peso-tendenza per categoria

% Parzialità % Orientamento % Peso-tendenza

Grafico 5.4 Indici di parzialità, orientamento e peso-tendenza per categoria.

In conclusione, dall’analisi dei sette indici formulati da Lise Chartier in Mesurer

l’insaisissable sulla base del lavoro di Violette Naville-Morin L’Ecriture de presse del 1969

possiamo notare che in relazione al Capodanno cinese i quotidiani lionesi trattano molti soggetti differenti (quindici) per cui non emergono temi maggiori con una percentuale di visibilità particolarmente elevata (il valore più alto di visibilità è il 20,6% del soggetto “Capodanno”); le associazioni sono l’unico soggetto intervistato maggiore, con una percentuale del 41,7%. Per quanto riguarda l’indice di parzialità per categoria solo i soggetti “saluti cerimoniali” (57,1%) e “associazione” (52,4%) hanno un valore superiore al 50%: ciò è dovuto alla natura dei temi stessi, che si prestano ad essere oggetto di valutazioni positive, nel primo caso perché si tratta di discorsi di saluto, nel secondo perché si parla degli organizzatori di festeggiamenti (ben riusciti) che coinvolgono una parte di popolazione. A livello globale per le 466 unità di informazione analizzate è emerso che l’indice di parzialità è del 34%, un valore in linea con la media proposta da Chartier sulla base di numerosi studi sul discorso di stampa.

L’indice di orientamento globale è del 30%+: un valore non elevato che forse mostra la reticenza dei giornalisti a esprimere dei giudizi marcatamente positivi verso una comunità immigrata, seppur presente nel territorio da almeno trent’anni.

L’indice globale di tendenza-impatto dell’88,6%+ mette in evidenza l’impatto positivo di questi articoli nel periodo del Capodanno cinese.

Si può dire quindi che la stampa locale lionese si occupi della comunità asiatica in occasione del Capodanno e metta in mostra in particolare le caratteristiche positive delle associazioni che si occupano dell’organizzazione dei festeggiamenti e le parole pronunciate da politici e diplomatici in queste occasioni ufficiali.

Dopo aver analizzato gli indici di valutazione, nel prossimo capitolo vedremo il contenuto lessicale di ogni soggetto e soggetto intervistato per capire quali termini vengono utilizzati maggiormente nel corso degli anni e quali sono state le variazioni nelle descrizioni.

Figura 5.1 Capodanno cinese a Lione, 29/01/2012. 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个 个 个个 个

CAPITOLO 6

CASE STUDY: L’EVOLUZIONE DEL RITRATTO DELLA COMUNITÀ ASIATICA