Riccardo Ricolta
Dalle prime formulazioni a Torino e, tal-volta, in altre regioni nel XV e XVI secolo di istituzioni con caratteristiche analoghe a quelle delle Camere di Commercio; al pro-getto di legge per istituzione delle Camere di Commercio, italiane nel 1861, alle at-tuali strutture camerali, la storia non sol-tanto economico-sociale ha offerto esempi che, tutti, sostanzialmente si inquadrano in parametri di sostegno all'economia provin-ciale in un ampio spettro di linee program-matiche e, assai spesso, di realizzazioni concrete e di tracce operative.
Parallelamente, nel corso degli anni e delle mutevoli vicende collegate ai cambiamenti nel tessuto economico, anche l'organismo camerale ha ampliato e approfondito la gamma degli interventi promozionali e, del pari, ha affinato numerosi contenuti degli stessi estendendo nel contempo la raziona-lizzazione dei servizi offerti agli operatori con particolare riferimento a quelli del commercio con l'estero ed assimilati. D'altra parte occorre sottolineare che nella provincia di Torino, al di là di alcuni dati negativi di recente emersi su strutturazione a livello del reddito individuale, la realtà produttiva ha consentito nel 1984 circa 5 miliardi di dollari di esportazioni (10 mila milardi di lire) con un saldo positivo di cir-ca 1150 miliardi di lire rispetto ai flussi importativi.
È su questa realtà, quindi, che sul piano
provinciale vanno calibrati atteggiamenti ed interventi di sostegno agli scambi con l'estero cercando, pur nel logico contempe-ramento degli interessi, di privilegiare la componente export.
Non sembri superfluo, al riguardo, traccia-re alcune indicazioni sulle principali ope-razioni dell'ente camerale in termini di commercio estero.
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L'Ente camerale organizza la gamma dei servizi agli operatori di commercio estero, secondo un'ottica improntata a due funzio-ni fondamentali, una burocratico-am-ministrativa ed una promozionale.
A T T I V I T À A M M I N I S T R A T I V A La prima si articola nel complesso di ope-razioni che consentono alle aziende, com-patibilmente con le risorse di personale, di operare con l'estero nel modo più rapido e funzionale. L'intonazione amministrativa di questo complesso di servizi chiarisce la loro funzione di supporto a relazioni estere già instaurate o di agevole messa in opera. Si sintetizzano qui di seguito caratteristi-che e modalità di utilizzo.
A - Certificati d'origine e visti estero È la sezione abilitata ad emettere certificati d'origine CEE per merci nazionali o nazio-nalizzate. È possibile anche l'emissione di certificato d'origine per merci non comuni-tarie purché venga provata l'origine effetti-va mediante presentazione di bollette do-ganali, fatture estere vistate da una dogana comunitaria, certificati d'origine.
Parallelamente, poiché di regola il certifi-cato d'origine è accompagnato dalla fattura
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da indirizzare al cliente estero, quest'ulti-mo documento, che può individualmente ricevere un visto per l'origine comunitaria o la congruità dei prezzi export ivi esposti, viene vistato per la congruità dei prezzi export riportati. Analoga procedura è se-guita con riferimento ai listini dei prezzi di vendita per l'estero, per i quali le strategie di marketing possono consigliare l'adozio-ne di livelli difformi da quelli in vigore per il territorio nazionale.
Procedure simili sono adottate per le fattu-re proforma per le quali va sottolineato che, in arco temporale di ragionevole am-piezza, non devono proporsi differenze si-gnificative rispetto alla fattura definitiva. Nel 30% dei casi i visti di cui sopra sono completati, soprattutto per prodotti desti-nati ad alcuni Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, dalla legalizzazione di fir-ma del funzionario camerale da parte di un delegato del Ministero dell'Industria, Uffi-cio Provinciale competente (UPICA). Le richieste per certificazioni di clausole discriminatorie contro taluni Paesi non sono avallate dalle Camere di Commercio per ovvie motivazioni di ordine politico di-plomatico, per cui ci si limita a legalizzare la firma del legale rappresentante o del procuratore dell'azienda interessata. B - Altre certificazioni
• Certificati per la riesportazione di caffè:
questi documenti (modulo R) debbono ac-compagnare i carichi di caffè precedente-mente importati dai Paesi membri dell'I-C O (International dell'I-Coffee Organization) di Londra e che, quando sono in vigore i con-tingenti, sono assoggettati al pagamento di un diritto espresso da un bollino applicato sul certificato d'origine emesso dal Paese, africano, asiatico o sudamericano, esporta-tore del caffè o sul carico stesso.
Questo complesso di mezzi finanziari ha la funzione di consentire la costituzione di un fondo per la ridistribuzione di valuta fra i Paesi produttori di non elevato standard economico.
In Italia, ed alcune aziende a Torino ope-rano con continuità e su quantitativi note-voli, il caffè viene normalmente torrefatto e successivamente riesportato raggiungen-do numerosi Paesi.
• Certificati per importazione, riesporta-zione e frazionamento del cacao: come per
il caffè anche per questo prodotto coloniale vigono un sistema di contingentamento, un
ORIGINALE
Form approved by the: Modulo approvato da:
CERTIFICATE OF RE-EXPORT FORM R
CERTIFICA TO DI RIESPORTATONE MODULO R
INTERNATIONAL COFFEE ORGANIZATION 22 Berners Street, London W1P 4DD, England
PART A: FOR USE BY ISSUING AUTHORITY
PARTE A: DA COMPILARE DALL'AUTORITÀ CHE RILASCIA IL CERTIFICATO
Valid for importation or replacement until Valido per l'importazione o la sostituzione fino a! 2. Reference No.
N.ro di riferimento Country Code Codice del Paese 5 9 Port Code Codice del Porto Serial No. N.ro d'Ordine 3. Country of re-export
Paese riesportatore ITALIA 4. Country of destination
Paese di destinazione 5. Name of ship/other carrier
Nome della nave/o altro mezzo di trasporto 6. Port of loading/intermediate ports Porto d'imbarco/porto di transito 7. Date of shipment
Data di spedizione 8. Leave blank Lasciare in bianco
9. Port or point of destination Porto o luogo di destinazione 10. ICO Identification Mark
Contrassegno ICO
/ /
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/ /
/ /
11. Number of bags or other containers N.ro dei sacchi o altri contenitori
Total Totale
12. Description of coffee Descrizione del caffè
•
Green (Crude) Verde (crudo)•
Roasted Torrefatto•
Solubile Soluble•
Other Altro13. Net weight of shipment Peso netto de! lotto
14. Unit weight I I Unità di I 1 k9 15. Other marks and other relevant information
Altri contrassegni e altre informazioni pertinenti
It is hereby certified that the coffee described above is being re-exported from the country issuing this Certificate Si attesta che il caffè sopra descritto è in corso di riesportazione da! Paese che emette il presente Certificato 16. Customs of issuing country
Timbro della Dogana
Date
Data Signature of authorized Customs Officer Firma dei funzionario di Dogana Delegato
17. Stamp of Certyfying Agency Timbro dell'Agenzia Certificatrice
Date of issue Data di rilascio
Signature of authorized Certifying Officer Firma de! funzionario autorizzato PART B: FOR USE WHEN CERTIFICATE IS COLLECTED. COMPLETED CERTIFICATE TO BE FORWARDED TO THE ICO
PARTE B: DA COMPILARE QUANDO IL CERTIFICATO VIENE RITIRATO. IL CERTIFICATO COMPLETATO DEVE ESSERE INVIATO ALL'ICQ 18. NOTATION BY CUSTOMS SERVICE
ANNOTAZIONI DELLA DOGANA
Certificate collected and coffee imported or placed under Customs control
Certificato ritirato e caffè importato o posto sotto controllo doganale
Customs entry number Numero di prò t. doganale Observations Osservazioni
Quantity (if different from boxes 11 or 13) Quantità (se diverse dalle caselle 11 o 13) Place
Luogo Date Data Customs stamp of collecting country Timbro della Dogana che ritira il Certificato
Signature or equivalent of authorized Customs Officer Firma o equivalente de! Funzionario di Dogana Delegato
19. NOTATION BY CERTIFYING AGENCY OTHER THAN CUSTOMS ANNOTAZIONI DELL'AGENZIA CERTIFICATRICE Certificate collected and credited to Transit Stamp Account Certificato ritirato e credito portato sui conto delle Marche di Transito
Observations Osservazioni
Place
Luogo Data Date Stamp of Certifying Agency
Timbro dell'Agenzia Certificatrice
Signature of authorized Certifying Officer Firma de! Funzionario Autorizzato
fondo comune, un insieme di Paesi m e m -bri e non mem-bri dell'Accordo sul Cacao gestito dall'ICCO (International Cacao Or-ganization) con sede a Londra.
La Camera di Commercio di Torino è una delle poche (4-5) in Italia abilitata
all'emis-sione di certificati che consentono, previo pagamento all'Istituto Commercio Estero di diritti (bollini) espressi in cents di dolla-ro, di operare con Paesi membri e non membri dell'Accordo, di frazionare i cari-chi, di esportare il cacao lavorato.
1 Speditore - Expédlteur • Conslgner - Expedldor A -ORIGINALE ORIGINALE COMUNITÀ EUROPEA COMMUNAUTÉ EUROPÉENNE
EUROPEAN COMMUNITY COMUNIDAD EUROPEA
CERTIFICATO DI ORIGINE CERTIFICAI D'ORIGINE
CERTIFICATE OF ORIGIN CERTIFICADO DE ORIGEN
2 Destinatario • Destinatarie - Consignee - Destinatario
COMUNITÀ EUROPEA COMMUNAUTÉ EUROPÉENNE
EUROPEAN COMMUNITY COMUNIDAD EUROPEA
CERTIFICATO DI ORIGINE CERTIFICAI D'ORIGINE
CERTIFICATE OF ORIGIN CERTIFICADO DE ORIGEN
COMUNITÀ EUROPEA COMMUNAUTÉ EUROPÉENNE
EUROPEAN COMMUNITY COMUNIDAD EUROPEA
CERTIFICATO DI ORIGINE CERTIFICAI D'ORIGINE
CERTIFICATE OF ORIGIN CERTIFICADO DE ORIGEN
3 Paese d'origina - Pays d'origina • Country of orlgln • Pala da orlgen
4 Informazioni riguardanti II trasporto (Indicazione facoltativa) Informatlons relatives au transport
Transport detalls • Expedlclon
5 Osservazioni - Remarques - Remarks - Observaclones 4 Informazioni riguardanti II trasporto (Indicazione facoltativa)
Informatlons relatives au transport Transport detalls • Expedlclon
6 N. d'ordine; marche, numeri, quantità e nature del colli; denominazione delle merci N° d'ordre; marques, numéros. nombre et nature dee colle; déslgnatlon dee marchandlses Item oumber; marks, numbers, number and klnd of packages; descrlptlon of goods N° de ordeo; marcas, numeros, nombre y naturaleza de los bult08; designaclon de las mercanclas
7 Quantità Ouantlté Ouantlty Cantltad
8 La s o t t o s c r i t t a A u t o r i t à c e r t i f i c a c h e le m e r c i s o p r a e l e n c a t e s o n o o r i g i n a r i e d e l p a e s e m e n z i o n a t o n e l r i q u a d r o 3
L'Autorité soussignée certifie que les marchandises désignées cl-dessus sont origlnaires du pays flgurant dans la case N° 3 The underslgned Authority certifles that the goods described above originate in the country shown in box 3 La Autoridad infrascata certifica que las mercanclas designadas son origlnarias del paia Indicado en la casllla N° 3
Luogo • data dal rilascio; denominazione, Arma a timbro dall'autorità compatente Lleu et date de déllvrance; déslgnatlon, signature et cachet de l'autorlté compétente Place and date of Issue; name, signature and stamp of competent authority Lugar y fecha de expedlclon; designaclon, firma y sai lo de la autoridad compatente
stampati a cura dell'UNlONCAMERE e distribuiti dalla Camara di Commercio
Copia od originale, a seconda dei casi, del certificato sono inviati all'Union Camere di Roma ed all'ICCO di Londra.
• Visti e certificazioni per le più svariate esigenze del commercio internazionale fra
le quali dichiarazioni in lingua straniera sulle principali caratteristiche dell'azienda, sulla presenza o meno di divieti all'espor-tazione di un determinato prodotto, sulla congruità di tariffe d'intermediazione, sconti, agenzie in numerosi Paesi,
dichia-razioni di sorveglianza su metodi di fabbri-cazione, imballaggio, spedizione di merci, presenza di delegazioni estere sul territorio italiano, validità di aziende per agevolazio-ni doganali o valutarie.
• Istruttoria di pratiche per esportatori di
prodotti enologici in Paesi per cui è richie-sto il marchio INE rilasciato dall'ICE (Isti-tuto Commercio Estero).
C - Fornitura agli operatori di stampati Quali dichiarazioni di importazione, auto-rizzazioni di import-export, schede tecni-che per importazione di prodotti tessili. D - Emissione di carnet TIR e ATA Per la prima procedura si effettua anche l'istruzione delle domande per l'iscrizione della ditta al Registro TIR, tenuto dall'U-nione Italiana delle Camere di Commer-cio.
I Carnet TIR sono utilizzati per trasporti in Paesi extracomunitari e consentono, di regola, l'attraversamento delle frontiere in-termedie senza controlli doganali sul ca-rico.
I Carnet A T A consentono la temporanea esportazione nei Paesi aderenti alle relative Convenzioni di prodotti destinati a fiere ed esposizioni oppure utilizzati come campio-ni commerciali o materiale professionale. Per valori superiori alle 300.000 lire è ri-chiesta una garanzia finanziaria pari alla metà del valore doganale della merce. Dal 1985 la Camera di Commercio distri-buisce, per conto della Dogana Italiana, anche i cosiddetti Carnets Comunitari che consentono la circolazione fra i Paesi CEE delle merci, in armonia con le sopracitate Convenzioni, senza garanzia finanziaria. E - Numero meccanografico
La sigla M81 indica il codice della provin-cia di Torino. 11 numero che segue, rigoro-samente progressivo, viene assegnato alle ditte che operano con l'estero a qualsiasi titolo, per esigenze collegate al controllo sui movimenti valutari effettuati dall'Uffi-cio Italiano Cambi.
Le tre sezioni che compongono il modulo sono suddivise per l'operatore, l'ufficio ca-merale e l'ICE di R o m a .
Per l'assegnazione del numero meccano-grafico occorre la presenza del titolare o del legale rappresentante che sottoscriva la richiesta ed è altresì necessario che
Pazien-da sia iscritta al Registro delle Ditte e, se commerciale, sia iscritta al Registro Eser-centi il commercio.
A T T I V I T À P R O M O Z I O N A L E Abbraccia le classiche componenti del-l'informazione, formazione, promozione, marketing, assistenza, consulenza.
Informazione
Corrispondenza da tutto il mondo, circola-rizzata telefonicamente o tramite lettera oppure inserita in un bollettino quindici-nale inviato in circa 10 mila copie in tutto il Piemonte.
Ulteriore diffusione, per richieste ed offerte di particolare interesse può avvenire attra-verso inserzioni sulla stampa politica od economica.
Con riferimento ai mercati esteri sono utilizzati gli uffici ICE, le Camere di C o m -mercio miste e quelle estere.
Analogamente si opera per la diffusione di notizie o normative che potenzialmente in-teressano l'operatore con l'estero.
Formazione
In questo filone sono da comprendere sia i corsi professionali, organizzati tramite il Centro Estero Camere Commercio Pie-montesi, sia i seminari posti in essere diret-tamente dall'Ente con riferimento a nor-mative CEE, agevolazioni fiscali o finan-ziarie, opportunità commerciali.
Promozione - Marketing
La gamma tradizionale dei servizi quali l'organizzazione di missioni commerciali, partecipazioni a fiere e mostre, accogli-mento di delegazioni estere si è ultima-mente arricchita di strumenti che colmano le precedenti lacune.
In primo luogo le collaborazioni continua-tive con Enti e Associazioni estere, una presenza costante presso le istituzioni co-munitarie, la messa a punto di strumenti di indagine e di diffusione dell'informazione di marketing consentita dalle innovazioni tecnologiche, i finanziamenti specifici per iniziative di potenziale e verificato inte-resse.
Si sintetizzano gli interventi di riepilogo: — fiere e mostre e missioni commerciali all'estero;
— accoglimento di delegazioni estere;
— finanziamento a consorzi o altre forme associative export;
— finanziamenti, secondo lo spirito della legge 394/81, per iniziative in Paesi extra-comunitari;
— servizi di marketing secondo una strate-gia che utilizza gli archivi elettronici Cer-ved:
1) IT IS: panorama macroeconomico del Paese;
2) IBIS: strutture commerciali e aziende potenzialmente interessate ad operare con l'Italia;
3) SDOI: domande ed offerte internazio-nali di prodotti;
4) STEN: servizio gare ed appalti interna-zionali;
5) SDOE: operatori italiani di commercio estero;
6) M A R K : studi di mercati su settori, prodotti, Paesi tratti dall'Economist;
7) OCSE: statistiche commerciali di im-port exim-port dei Paesi aderenti; 8) ISTAT: valore globale e quantità
del-l'import export nazionale; 9) SFEI: principali fiere ed esposizioni nel
mondo;
10) serie di cataloghi stranieri sulle princi-pali attività di interesse integrati, da riviste specializzate.
Consulenza - Assistenza
Collaborazione di sportello con l'utenza sfruttando esperienza e capacità professio-nali nonché la numerosa e molteplice do-cumentazione di Commercio estero. Per si-tuazioni di particolare complessità l'assi-stenza è assicurata con la disponibilità a contattare gli uffici italiani all'estero o le varie organizzazioni estere, tra le quali hanno assunto di recente un crescente rilie-vo gli Istituti Bancari.
E infine codificata una notevole attività di supporto, nei settori valutario e contrat-tualistico da parte di esperti e professioni-sti con i quali si assicura una rapida presa di contatto.
Le note che precedono sono necessaria-mente concise ma direttanecessaria-mente, via telex o telefono, la struttura camerale è in grado di fornire ulteriori delucidazioni sugli argo-menti che coinvolgono l'operatore con l'e-stero.