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capeggiato dal dotto Maggi (che il gruppo ha fatto l'attentato). Digilio collocava la cena presso la trattoria di Soffiati 21 •

Nel documento 16/11/20l O (pagine 62-66)

Il 4.5.1996 Digilio faceva nuove rivelazioni sulla strage di Brescia. Dopo aver parlato di Minetto e della sua attività in riferimento ad un capannone a Monfalcone riferiva:

G.1. - Va bene, andiamo avanti. Ci sono altre cose, se no le faccio delle domande, qualcosa che Lei può aggiungerci, adesso a parte le varie notizie che noi stiamo raccogliendo come accertamenti?

1- Le posso dare una conferma a una notizia importante....

G.I-. sentiamo

I. - ... che, dopo l'avviso, da parte del dottore, che ci sarebbe stata un'esplosione...

G.1. - Quindi, la, cena con Minetto, no? ..

I. - Sì, la cena con Minetto.

G.1. -... quella che si è fatta a Colognola, sì Quella cena, sì, con Bruno, Minetto e Marcello, sì?

I. - Sì, con Bruno Soffiati... sì. - " Marcello fu mandato a Mestre, a ritirare una valigetta ventiquattr'ore, che conteneva una quindicina di ,candelotti, e non .so se era dinamite, gerignite, o qualcosa del genere, e avevano un aspetto ben diverso da quelli che avevo visto, tanto che... da quelli che avevo visto in precedenza...

G.1. - Diversi da quelli...

I. - Del Rotelli.

G.1. - .,. che sappiamo che erano... e Lei ne aveva già parlato.

/. - Sì. Credo che fossero quelli che rubò, ad Arzignago, il Delfo Zorzi... credo, non lo so.

G.1. - Comunque erano diversi...

I. - Erano diversi.

G.1. - Dunque, scusi, racconti; sono cose che sono collegate, comunque le...

/. - Sì. Il Delfo Zorzi non accettò l'incarico, dal dottore, di eseguire l'attentato.

G.1. del dottor Maggi?

I. - Sì. .. perciò, il dottore fu costretto a mandare un'altra persona. Il Delfo dice che metteva a disposizione l'esplosivo e il congegno e che si arrangiassero.

Fu mandato il Soffiati e me lo vidi arrivare, in Via Stella, 13, con la ventiquattr'ore, con dentro una quindicina di candelotti e anche un congegno; un congegno, tra l'altro, pericolosissimo perché aveva già i contatti connessi ...

G.1. - Quelli elettrici? ...

1.- Quelli elettrici, sì. Scopersi dov'era l'inganno e dissi a Soffiati: "Guarda che qui ti volevano condannare al silenzio della morte.

G.1. - Quindi era a rischio, anche chi li trasportava ...

I. - Sì, era a rischio, anche chi li trasportava.

G.1. - E come era fatto, questo congegno?

I. - Era' una sveglia con un contatto sul perno delle lancette e una vite al centro del vetro Non era proprio un vetro, era una copertura di plastica.

G.1. - Sì. Quindi quella vite che si fa accendere, poi?

I. - Sì sì, la quale, andando là, a toccare il quadrante, chiudeva il circuito.

21 l'indicazione, se riferita alla strage di Bresciaèerronea posto che la trattoria sarà aperta dal Soffiati dopo la strage

G.1. - Con le lancette, logicamente

I. •Sì, bastava solo che una mano d'uomo afferrasse la sveglia, che quel piccolo sforzo

G.1. - la faccia della sveglia, no?

I.• Sì poteva far scendere la punta della vite e toccare il piano del quadrante e sarebbe immediatamente scattato il meccanismo.

G.1. - Che tipo di sveglia era?

I. • Era una vecchia sveglia da contadini, si vedeva vecchissima G.1. - Sì.

I. che faceva rumore come di (pp.ii., fuori microf.)...

G.1. - Di metallo I. • Sì.

G.1. - Cioè faceva gong gong?

I. • Sì... aveva un grosso bilanciere.

G.1. - E le lancette c'erano?

I. • Le lancette erano visibili, però erano state piegate verso l'alto, il che significa che, se uno doveva porre l'ora, potevano toccarsi e sarebbe avvenuto lì, il contatto.

G.1. - Quindi. .. piegate verso l'alto, a punta, per facilitare il contatto?

I. • Sì. Spiegai l'inganno, al Soffiati, e lo consigliai di buttare il congegno nell'Adige...

G.1. - perché era molto pericoloso, insomma...

I.•... perché era molto pericoloso.

G.1. - E com'era andato, Soffiati, a prendere questo affare?

I.· In treno, mi disse.

G.1. - A Mestre?

I.· Sì, e tornò in treno.

G.1. - E dove doveva andare?

I. • Mi disse di aiutarlo a renderlo trasportabile e a rendere inefficace quel congegno, perché aveva paura di essere picchiato, se non si presentava a Milano.

G.1. - Per portarlo, per consegnarlo?

I. • Per consegnarlo ....

G.1. - Ho capito.

I. • Disse che lì c'era gente terribile (p.i., pronuncia non chiara) é io non so se fossero ancora attive, le (pp.ii., fuori microf.).

G.1. - Senta, c'era una pila?

I.• C'era una pila da4volt e mezzo.

G.I.- Praticamente, quella comune?

I. • Quella comune. Erano i soliti congegni che avevo visto fare, a Paese, al famoso professor Lino Franco.

G.I.- Sì. .. quello di cui abbiamo già parlato, no?

lo •di cui abbiamo illustrato e già parlato. Per questo non mi fu. difficile capire G.1. - Riconoscere un po' il meccanismo...

I. . Sì... di capire come funzionava, anche perché avevo paura che potesse saltare da un momento all'altro, con lui presente e io presente, lì. Fu giocoforza...

G.1. - Eravate proprio in un appartamento?

I. •Sì. Mi feci forza, proprio, e assicuro che fu uno dei momenti più terribili della mia esistenza...

G.1. - Cioè avete aperto la valigetta proprio?

I.·Sì

G.1. - E c'eravate solo voi due?

I.• Sì, Dottore.

G.1. - Senta questo è dopo quella famosa cena di Minetto, che si è detto poco fa, con Lino?

I.. Sì sì sì, Dottore.

G.I.- E quanto dopo

I.• Quattro o cinque giorni.

G.1. - dopo la cena con Minetto e Soffiati?

I.• lo credo, il tempo che il Soffiati andasse a Mestre, a recuperare i materiali e a portarli a Milano, e non so, esattamente, come sia funzionato (pp.ii. , fuori microf.) .

G.1. - Ecco, senta, Lei, dopo quanto tempo da questa partenza di Soffiati, per Milano...

Cosa succede, dopo questa partenza per Milano? Cioè, che fatto awiene?

I. . Eh, che seppi di questa tremenda esplosione, a Brescia.

G.1. - Ho capito. Questo...

I. •Il Soffiati lo vidi molto accasciato...

G.1. - Dopo?

I.• Sì.

G.1. - Senta, ma questo... ,nel giro di pochissimo?

I.• Di poco tempo, sì.

G.1. -Cioè pochi giorni?

I.• Pochi giorni, sì.

G. I. - E il Soffiati era distrutto, dopo?

I.• Sì, il Soffiati (pp.ii., fuori microf.) G.1. - Alla fine?

I.• Comunque, io gli dissi: "Lascia stare, che, questi (pp.ii., rumori di fondo) dei pazzi e dei criminali".

G.1. - Lei glielo disse?

I.• Sì, e mi giurò... e infatti, dopo qualche mese, sparì dall'Italia e credo che cominciò a frequentare la (pp.ii., rumori di fondo)..

G.1. - Quindi si sganciò?

I.• Si sganciò, infatti, da Ordine Nuovo.

G.1. - Quindi, lui entrò in rotta definitiva, con Zorzi e con gli altri?

I.• Sì. Mi sembra che con una pistola messa alla cintura frequentasse Mestre, il Soffiati (pp.ii., rumori di fondo), alla ricerca di Delfo Zorzi ...

G.1. - perché c'era proprio un odio?

I.• per fargliela pagare: aveva capito che l'altro lo voleva uccidere.

G.1. - Senta una cosa, adesso... Poi, Lei approfondirà questo argomento, con i colleghi di Brescia, e adesso lo prendiamo spontaneamente, così come Lei l'ha detto.

I.• Sì sì.

G.1. - Una sola cosa si può aggiungere...

I. •Si.

G.I.- " Soffiati, Lei dice, andò, da Verona, a Mestre, a prendere questo congegno e, chi lo mandò da Verona, a Mestre

I. • ", dottor Maggi... perché il Delfo Zorzi si era rifiutato di effettuare l'operazione.

G.1. - Cioè non ci stava, questa volta?

I. • Non ci stava. Disse che evidentemente... e io lo seppi dal Marcello, che si vede scaricata addosso tutta una (pp.ii., voci sovrapp.)...

G.1. - Tutto il peggio della storia?

I. • Sì.

G.1. - Va bene. Senta, adesso, questo argomento qua, detto così, diciamo, così come ha ritenuto spontaneamente riferirlo, lo scriviamo, poi, io, owiamente, trasmetterò ai colleghi di Brescia, per l'approfondimento.

I. . Ecco, sì, è come me lo ricordo, dopo tutti quegli anni passati e le emozioni passate, e Lei mi deve capire.

.

~

...

G./. - Ho capito, ho capito, va bene. Sospendiamo...

I. -Ho fatto il possibile, per darle una inquadratura.

G./. - Quindi, questo è dopo la cena di Rovigo e dopo la cena di Minetto...

I. -Sì.

G./. - E' una prosecuzione?

I. -Sì, e posso dirle quanto segue: la cena di Rovigo fu preludio di tante altre cene, in Italia settentrionale...

G./. - Sì. In quell'anno lì? - Siamo ,nel...

I. - Di lì a pochi mesi si videro gli effetti. ..

G./.- Di quell'incontro?

I. - dell'ordinanza del generale Westmorgan, che c'erano, incontri tra civili e militari...

G./. - E si pensava al colpo di Stato; ormai?

I. -Ormai, già si stava preparando, sì, quel colpo di Stato.

G./. E siamo nel... ?

I. - Siamo nella fine '74. Dunque, all'hotel "Parco dei Principi" fu fatta, la riunione, il 5maggio del1975.

G.1. - '65?

I. - '75.

G.1. - AI "Parco dei Principi", la riunione, po, è del '65.

I. - Non penso proprio. Beh, insomma, questa cementazione fra civili e militari...

e a Rovigo andava benissimo, perchè il dottore era famosissimo e conosceva militari e conosceva anche civili; è uno dei tanti esempi e tanti esperimenti effettuati a livello nazionale. E' una mia osservzione (voci sovrapposte)

G.1. - Va bene, cioè lo vede come lo sviluppo di un programma, lei?

I. - Sì ... di un programma.

omissis

G.1. - Quando ci fu la cena di Minetto, no?, quella Minetto - Maggi, quella, diciamo, a Colognola - e l'altra volta avevamo detto che Maggi comunica che doveva avvenire un fatto, uno terroristico, grosso -,disse la località (pp, ii . , voci sovrapp.)?

I. - ... senza entrare in specificazioni non disse la località, disse "in alta Italia".

G.1. - Disse "in alta Italia", senza specificare la città, o il luogo, insomma?

I. - Si.

G.1. - Dopo quella cena, Lei si trova, poi, a Verona ...

I. - Mi trovo spaesato...

G.1. - Ed è rimasto a Verona?

I. - lo non rimasi a Verona,' in Via Stella, 13, (pp.ii., fuori microf.) di Marcello..

G.1. - E pochi giorni dopo.

I. - Pochi giorni dopo, poi..

G.1. - .. , lui parte e ritorna, praticamente?

I. - ...e ritorna, praticamente, esatto.

G.1. - Quindi sapeva di trovarLa, poi, in Via Stella, insomma?

I. - Sissignore.

G.1. - Quindi, Lei nonè più tornato a Venezia, invece?

I. - No.

G.1. - Sì, beh, dopo è tornato a Venezia, logicamente, tempo dopo, insomma, qualche giorno dopo, immagino. Senta, Lei cosa gli ha detto, a Marcello, quando l'ha

visto con quell'affare lì, dopoil fatto? Gli ha detto.o'

I. - Gli ho detto: "Marcello, dai le dimissioni e vattene, va' a trovarti un lavoro serio...

G.1. - Quindi. di sganciarsi dal gruppo?

I. - ...é sganciati da questa gente".

G.1. - Ho capito. Quindi, sganciarsi da chi?

I .• Dal Maggi e dall'altro, lì Maggi e (pp.ii., voci sovrapp.).

Viene riletto il verbale e Digilio afferma che prima di dire certe cose aveva

Nel documento 16/11/20l O (pagine 62-66)

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