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Anche qui occorrerà riportare ampi stralci dell'incidente probatorio limitando, peraltro, le dichiarazioni a quelle che riguardano esclusivamente la strage di

Nel documento 16/11/20l O (pagine 110-155)

Brescia anche se l'incidente ripercorrerà ampiamente le dichiarazioni rese da Digilio in relazione soprattutto al procedimento relativo alla strage di Piazza Fontana.

Udienza 17.1.2001

DOMANDA - Lei sa che ci occupiamo della strage di Piazza della Loggia, della strage di Brescia, verificatasi il 28 Maggio del 1974. Prima di farle delle altre domande, lei mi risponda solo "sì" o "no", poi l'argomento verrà approfondito in un secondo tempo, lei ha conosciuto Marcello Soffiati?

RISPOSTA - Sì, sì.

DOMANDA - Ha conosciuto Carlo Maria Maggi?

RISPOSTA - Sì, sì.

DOMANDA - Ha conosciuto Delfo Zorzi?

RISPOSTA - Sì, l'ho conosciuto.

DOMANDA - Ha conosciuto Sergio Minetto?

RISPOSTA - Certamente, in casa della famiglia Soffiati.

DOMANDA - Poi, più avanti, parleremo meglio, più approfonditamente, di come si è verificata questa conoscenza, come ha conosciuto queste persone. Poco fa, le ho fatto riferimento a quell'awenimento, a quell'attentato verificatosi il 28 Maggio 1974. Volevo sapere: lei, in quel periodo, nel periodo immediatamente antecedente o successivo a questo fatto delittuoso, ha frequentato queste persone che ho appena nominato?

RISPOSTA - Sì, signore.

DOMANDA - Si sono verificati dei fatti particolari in questo periodo - io mi riferisco, appunto, all'Aprile, al Maggio, al Giugno 1974 - che l'hanno colpita particolarmente e che possono avere un qualche interesse per il processo del quale ci stiamo occupando?

RISPOSTA - Certamente.

DOMANDA - Vuole riferire questi fatti?

RISPOSTA • Come ho precedentemente chiarito, io ho avuto notizia di una riunione in quel di Rovigo e, in più, ho partecipato a una riunione a casa di Marcello Soffiati e del padre Bruno, alla presenza di Minetto, alla presenza del dottor Maggi. Dunque, c'ero io, Marcello Soffiati, il dottor Maggi.

(omissis)

DOMANDA - Lei ha nominato poco fa, se non ricordo male, una riunione svolta a Rovigo, di cui non ha ancora esternato il contenuto, e ha parlato di una riunione svoltasi a casa di Soffiati. Soffiati, chi? Marcello oppure Bruno?

RISPOSTA· Soffiati Bruno, ma, praticamente, convivono nella stessa casa.

DOMANDA - Era la stessa casa?

RISPOSTA· Sì,è la stessa casa.

DOMANDA - Questi due signori, i Soffiati, avevano anche qualche esercizio pubblico? Ricorda se avevano un esercizio pubblico?

RISPOSTA· Una trattoria.

DOMANDA - Dov'era questa trattoria?

RISPOSTA· Questa trattoria si trovava in cima al paese di Colognola ai Colli.

DOMANDA - Colognola ai Colli, ma dove abitavanoi Soffiati?

RISPOSTA • Finché il Marcello Soffiati non prese in gestione la trattoria (incomprensibile), lui (incomprensibile) sempre. Prima, viveva (incomprensibile), ma una volta presa in affitto la trattoria, la parte superiore della trattoria la dedicò esclusivamente (incomprensibile) e lui (incomprensibile) trattoria.

DOMANDA - Non è molto chiaro. Torniamo a questa riunione, che lei dice essersi verificata a casa di chi? Lei ha detto che, praticamente, abitavano insieme?

RISPOSTA· Sì.

DOMANDA - Erano due appartamenti diversi oppure lo stesso appartamento, Marcello e Bruno Soffiati?

RISPOSTA • Il padre e il figlio amavano, a volte, festeggiare il genetliaco dell'uno o dell'altro e quell'anno, pertanto, ci trovammo a casa del signor Bruno Soffiati. Il Marcello era lì a casa del signor Bruno Soffiati e lì invitava questi amici, diciamo, solo quando temeva che la cosa non potesse dare troppo lavoro ai propri genitori (incomprensibile). Comunque, una volta (incomprensibile) il Marcello Soffiati (incomprensibile). Era un camionista, amico di Marcello Soffiati, e, inoltre, quello che abbiamo nominato prima, quello della contestazione, il Minetto Sergio, e, in più, mi presentò il Dottor Maggi (incomprensibile).

DOMANDA - Non ho capito: "quello della contestazione" allude a Minetto?

RISPOSTA· Sì.

(omissis)

DOMANDA - E c'era lei, qualcun altro? No? Non c'era nessun altro?

RISPOSTA· lo, Minetto e Dario Persico DOMANDA - C'era Dario Persic?

RISPOSTA· Persico (omissis)

DOMANDA - Volevo dirle, Digilio, che dei presenti parleremo un altro momento, fra poco, perché bisogna prima capire che riunione era, perché vi sarete visti anche altre volte, quindi bisogna vedere che cosa è successo in questa riunione per capire di che cosa stiamo parlando. Ora, io volevo chiederle: rispetto al 28 Maggio 1974, quindi il giorno della strage, questa riunione quando si colloca? E' prima, dopo? Se è prima, quanto tempo prima? Seè dopo, quanto tempo dopo?

RISPOSTA • Praticamente, una ventina di giorni, quasi un mese prima della strage di Brescia.

DOMANDA - Una ventina di giorni, quasi un mese, ha detto?

RISPOSTA • Sì. Il motivo di questa riunione consisteva nel fatto che era previsto un movimento di esplosivo, per cui già l'anno precedente il MINEnO aveva, chiamiamola così, passato "una circolare", cioè, passato voce a tutti i giovani, a tutti gli aderenti a Ordine Nuovo, sia di Verona, sia del paese di Minetto, anche a quelli di Venezia, che nessuno, senza l'autorizzazione di Sergio Minetto, avrebbe potuto spostare armi o esplosivo.

(Incomprensibile) spiegarlo chiaramente (incomprensibile).

(omissis)

RISPOSTA· Per cortesia, posso spiegare ciò che è avvenuto in quella riunione a Colognola ai Colli?

GIP - Ce lo deve spiegare e le garantisco che né il Pubblico Ministero né i Difensori la interromperanno fino a che non ha terminato di spiegare quello che si ricorda.

Prego!

RISPOSTA • Allora, il Dottor MAGGI disse ai presenti di cui abbiamo parlato che stessero tutti bene attenti che, nelle settimane successive al giorno in cui avevamo fatto questa riunione, sarebbe potuto accadere un attentato di dimensioni tali da poter allarmare le Autorità e che, quindi, sarebbero state senza dubbio effettuate delle perquisizioni, dicendo inoltre di non farsi trovare con armi, munizioni o altro a casa. Detto questo, a parte problemi momentanei, durante il pranzo, io (incomprensibile), quanto al fatto che, data l'amicizia che mi legava a Marcello, gli chiesi spiegazioni in quanto lui era sempre molto, molto bene informato. E, pertanto, il Marcello mi riferiva della riunione che era stata fatta a Rovigo, in cui era prevista un'azione da parte di qualche gruppo di Ordine Nuovo, un'azione fatta durante un attentato terroristico per spaventare le Sinistre. Così mi disse Marcello Soffiati (incomprensibile), anzi, c'è un'altra cosa qui.

DOMANDA - Dica!

RISPOSTA· Avvenne, dopo questo pranzo a Colognola ai Colli, il 28 Maggio avvenne l'attentato di cui parlarono tutti i giornali e la radio e, parlando con il Marcello Soffiati, seppi che il MINETTO, per esempio, lasciò Verona per recarsi fino a Brescia (incomprensibile), cercando informazioni. Le informazioni erano le seguenti: il Minetto aveva un referente, un ufficiale Americano, a Ghedi, presso l'Areoporto di Ghedi (incomprensibile). Il Minetto, pertanto, (incomprensibile) informazioni su come (incomprensibile), in quanto che l'opinione pubblica era stata particolarmente scossa. Queste sono le notizie che mi ha dato Marcello. Il capo della rete americana alla quale faceva capo il Minetto era un ufficiale Americano di nome "Jeames HOOVER", (incomprensibile) vicino all'Areoporto di Ghedi.

DOMANDA - Digilio, facciamo un piccolo passo indietro.

RISPOSTA· Sì, mi dica.

DOMANDA - lo non ho capito bene quel discorso che poi siè interrotto sull'eccezione dell'Avvocato 8ezicheri. Può ripetere quel concetto che faceva riferimento a Minetto, al trasporto degli esplosivi, quello con cui aveva introdotto il discorso?

RISPOSTA· Sì, sarò molto chiaro: in realtà, siccome precedentemente a questa riunione.

DOMANDA - Stiamo parlando della riunione di Colognola?

RISPOSTA· Di Colognola, sì. Praticamente, ai primi di... a metà Aprile, dunque, era successo che...

DOMANDA - Cioè, a metà Aprile, quello che sta raccontando?

GIP - Facciamolo parlare senza interruzioni! Vada avanti.

RISPOSTA· (Incomprensibile) il pranzo, a metà Aprile, a fine Maggio, cioè, al 28 di Maggio, c'è stata la bomba in Piazza della Loggia. Allora, la questione è che io...

DOMANDA - Stava parlando di Minetto e degli esplosivi.

RISPOSTA - Esatto. C'era stato un (incomprensibile) di nastri, di nome "Lino", che aveva preso contatti con un ufficiale dell'organizzazione (incomprensibile) a Cipro e questo aveva creato dei fastidi, tantoè vero che i Servizi Segreti Italiani ne (incomprensibile) punto hanno fatto delle indagini.

Minetto, (incomprensibile) dai suoi superiori, disse che non si sarebbe dovuto fare nessun utilizzo né di armi e munizioni, che sarebbe stato pericoloso, addirittura, dannoso all'organizzazione di Ordine Nuovo e che (incomprensibile). Per poter avere (incomprensibile), né nessuno avrebbe potuto (incomprensibile).

DOMANDA - Vogliamo completare questo discorso di Minetto, delle disposizioni di Minetto? Non ho capito: c'è un nesso tra questa riunione e queste disposizioni che aveva dato Minetto?

RISPOSTA - Sì, signore.

DOMANDA - Mi riferisco alla riunione di Colognola.

RISPOSTA - Il nesso è che un ufficiale Americano aveva riferito a Minetto che erano in corso delle indagini, perché elementi di estrema Destra avevano portato in Italia, (incomprensibile) e, più esattamente, (incomprensibile) una quantità notevole di armi. Siccome le armi, queste, furono date ad appartenenti (incomprensibile), come a Brescia, fecero delle (incomprensibile).

DOMANDA - Senta, Digilio, lasciamo perdere un momento questa questione di Minetto, vedremo poi, semmai leggendo che cosa è stato verbalizzato, nelle prossime udienze, se si potrà recuperare il discorso. Lei ha parlato di questa cena a Colognola?

RISPOSTA - Sì.

DOMANDA - Innanzitutto, le dico una cosa a mo' di contestazione: è la prima volta che, parlando di questa cena, parla della presenza di Dario PERSIC.

(omissis)

DOMANDA - C'è questo fatto, come mai? E' sicuro che era presente anche Dario Persic? Se ne è sicuro, è una cosa che le è venuta in mente oggi, ripensandoci bene? Può dare una spiegazione di questo?

RISPOSTA - Questa storia, chiedo scusa, mi sembra alquanto irrisoria.

Comunque, il fatto che mi sia ricordato di Dario PERSIC era perché, ogni volta che ci si ritrovava a Colognola ai Colli, veniva sempre a trovarci e veniva a chiacchierare con ... Comunque, se io mi sono ricordato di lui adesso, èperché ho avuto un flash.

DOMANDA - Dario Persic è presente anche nel momento in cui Maggi fa quel discorso dell'attentato? E' presente a tutta la cena?

RISPOSTA - Sì.

DOMANDA - Ha sentito questi discorsi che ha riferito lei poco fa?

RISPOSTA - Certo, se non era sordo, caspital Comunque, quello che credo importante e che chiedo di chiarire è, primo, che il Marcello Soffiati, mio collega per quanto riguarda i collegamenti con la strage, il Marcello Soffiati mi disse che fu fatta una riunione precedente a Rovigo.

DOMANDA - Le disse quando ci fu questa riunione? Volendola collocare nel tempo?

RISPOSTA - Volendola collocare nel tempo, praticamente, si può dire...

DOMANDA - Quanto tempo prima questa cena?

GIP - Lasciamolo rispondere, per cortesia!

RISPOSTA - Posso parlare?

DOMANDA - Prego, parli!

RISPOSTA - Dunque, fu, praticamente, ai primi di Marzo.

DOMANDA - Ai primi di?

RISPOSTA - Marzo del 1974. Lo ricordo bene perché c'era un pesco in giardino e quello era proprio fiorito in quei giorni. Comunque, l'importante è che

questa riunione a Rovigo fu fatta non solo fra appartenenti a Ordine Nuovo, ma anche con la presenza di ufficiali, sia Americani che Italiani.

DOMANDA - Per esempio? Può ricordare qualche nome?

RISPOSTA • Ricordo che c'era un Americano, tale RICHARD, e, poi, un altro che si chiamava CHARLES, che veniva chiamato normalmente Charles. Il tutto è importante che, dopo questa cena a Colognola, io fui chiamato telefonicamente da Marcello, che aveva assolutamente bisogno di parlarmi.

Pertanto, io andai a Verona e presi contatti con Marcello.

DOMANDA - Quando? Quanto tempo dopo rispetto alla cena di Colognola?

RISPOSTA· Praticamente, 15 giorni. La mia curiosità per questa sua pressante richiesta di essere presente a Verona mi diede questo risultato: il Soffianti disse che, purtroppo, la persona scelta per fare l'attentato era stata il Delfo ZORZI, ma costui declinò la responsabilità del lavoro.

GIP Si fermi un attimo. lo ho capito: "Mi disse che la persona prescelta per l'attentato era Delfo Zorzi"?

RISPOSTA· Era Delfo Zorzi.

GIP - E, poi, cos'ha detto?

RISPOSTA • Ho detto che era stato prescelto, a Rovigo, da questa gente, il Delfo Zorzi, ma il Delfo Zorzi non accettò e disse che lui avrebbe potuto solamente mettere a disposizione materiali per l'esplosione.

DOMANDA - Cosa intende per "materiali"?

RISPOSTA • Intendo l'esplosivo e il congegno per attivarlo. Mi spiegò il Marcello SOFFIATI che, dal momento che il Delfo Zorzi rinunciava a obbedire a questa richiesta, fu incaricato espressamente dal Dottor MAGGI di passare da Delfo ZORZI e di ritirare una valigetta nella quale vi era quello che (incomprensibile), ma non sarei stato, ovviamente, in grado di dare, cioè, di dare l'esplosivo e un congegno; e, poi, quel congegno, cannocchiali. Soffiati Marcello, dunque, mi spiegò che, nel percorso da Mestre a Verona, si era accorto che la valigia dava degli strani rumori. In effetti, appoggiandola sopra il comò, a casa sua, poté vedere, appunto, immediatamente, che, aperta, la valigia conteneva una grossa sveglia e (incomprensibile) probabilmente (incomprensibile) il movimento del braccio aveva fatto sì che si muovesse una parte interna della sveglia dentro la valigia, una specie di ruota animata (incomprensibile), che viene normalmente chiamata "bilanciere". Il bilanciere, quindi, praticamente, caricando la sveglia con la chiave, ma, in questo caso, evidentemente, dato che la sveglia doveva essere montata e (incomprensibile), era successo che (incomprensibile), in quanto le vibrazioni a cui era stata sottoposta la valigetta diedero forza al bilanciere, il quale aveva un suo (incomprensibile), di (incomprensibile). Ricaricò un po' la sveglietta, tant'è che (incomprensibile) ha sentito muoverla, vibrare. Quindi, il Marcello Soffiati mi disse che lui non avrebbe voluto (incomprensibile), per paura che potessero scoppiare (incomprensibile) nella valigia. Il Marcello Soffianti era anche lui, come me, un uomo che viveva con quello che gli davano (incomprensibile), una volta tanto. lo lo consideravo un camerata (incomprensibile). Allora, puntai e mi resi conto che una vite al centro del vetro, nella parte superiore della sveglia, era stata fissata in maniera esagerata, era stata fissata col cacciavite con troppa forza. In effetti, avrebbe potuto, al passaggio delle lancette, che notai che erano state (incomprensibile), lancette che risultavano state piegate con una pinzetta (incomprensibile). Mi resi conto che queste lancette non avrebbero potuto riuscire nel loro giro sui quadranti, bensì che avrebbero potuto bloccarsi.

Cercai di metterle un po' a posto. Consigliai a Marcello di non andare in giro con troppo materiale. La sveglia si vedeva il meccanismo, ma per una sveglia, anche se l'avessero fermato, non gli sarebbe successo niente.

~. .

Pertanto, gli dissi: "Cerca di togliere una parte del materiale esplosivo, perché, se ti fermano, questa volta...".

DOMANDA - Quanto materiale esplosivo c'era?

RISPOSTA· Forse, forse, una quindicina di candelotti di dinamite. Il Marcello ne tolse 4 o 5 e li mise dentro in frigorifero.

DOMANDA - Perché li tolse?

RISPOSTA· Prego?

DOMANDA - A che scopo li tolse?

RISPOSTA • Li tolse perché, in caso di una perquIsIzione, sarebbe stato difficile per lui riuscire a nascondere tutto quel materiale. Infatti, io gli consigliai di buttarlo nell'Adige, ma non so, mi pare che poi questo non lo fece. Poi prese la valigetta, mi ringraziò, (incomprensibile) e mi disse:

"Purtroppo, non posso dirti dove vado, in quanto ho appuntamento con un vecchio aderente alle S.A.M.". (Incomprensibile). Fatto sta che, dopo una quindicina di giorni, seppi dai giornali e dalla radio che ci fu una esplosione terribile a Brescia.

DOMANDA - Cos'ha detto, una decina di giorni?

RISPOSTA· Sì.

DOMANDA - Soffiati fece qualche commento dopo la strage di Brescia?

RISPOSTA· Il Soffiati fece commenti in questo senso, che disse: "Se gli Americani continueranno a farci percorrere questa strada, noi, come Destra, saremo finiti. (Incomprensibile) rifiutarsi di seguire una condotta di questo genere". Disse poi: "(Incomprensibile)". Comunque, questo è quanto io ricordo.

DOMANDA - Adesso, le devo chiedere alcune precisazioni.

RISPOSTA· (Incomprensibile) che io ho relazionato (incomprensibile).

DOMANDA - Adesso, le devo chiedere alcune spiegazioni ulteriori e le devo fare alcune piccole contestazioni. Se non ho capito male, lei ha detto che si è recato a Verona perché Soffiati le ha telefonato, l'ha contattata? Ho capito bene?

RISPOSTA· Sì, signore. Siccome il tono era un po' concitato e io avevo detto che non avevo nessuna voglia di andarci, lui tanto ha pregato e ha insistito che io ho capito che doveva avere qualche problema. (Incomprensibile).

DOMANDA - Lei, quando è stato sentito recentemente da noi, il 5 Dicembre del 2000 (05.12.00), effettivamente, ha detto le cose come le dice oggi e cioè: "Quanto all'episodio della valigetta, devo aggiungere che Marcello Soffiati mi telefonò a casa circa una settimana prima", etc. Però, quando è stato sentito, sempre da noi, il 15 Maggio del 1996 (15.05.96), quindi 4 anni prima, aveva detto una cosa leggermente diversa.

RISPOSTA· Cioè?

DOMANDA - Mi riferisco alla trascrizione; a pagina 9, per esempio, c'è scritto: "Fu il Soffiati a spiegarmi poi nei dettagli cosa stava per awenire in seguito, quando tornò da Venezia con questa valigetta di cui ho parlato". Un po' più avanti: "lo ero a Verona, in Via Stella 13, a casa di Marcello, dove lui mi aveva lasciato" - pagina 9, 15 Maggio 1996. A pagina 25 dello stesso interrogatorio, si legge: "Quella sera che hanno fatto la cena lì, praticamente, io mi trovavo collocato a Colognola e dissi. .. e fu ... il Marcello mi disse: «Ma non ti preoccupare, mangia qui da me e, dopo, puoi andare a dormire lì a casa mia», e mi accompagnò in macchina fino a casa sua, in Via Stella 13, e lì mi lasciò". Questo, a pagina 25.

RISPOSTA· Esattamente.

DOMANDA - A pagina 28, in fondo, e questo corrisponde a quello che avevo prima indicato come 25, ultima riga: "Quella sera che hanno fatto la cena lì, praticamente, io mi trovai collocato a Colognola e dissi. .. e fu ... Marcello mi disse: «Ma non ti preoccupare, mangia qua da me e, dopo, puoi andare a dormire lì a casa mia, lì a...», e mi accompagnò in macchina fino a casa sua, in Via Stella 13, e lì mi

lasciò". Le viene chiesto: "Ah, lei era a casa da qualche giorno solamente di Soffiati?". E lei conferma: "Da qualche giorno, sì. Solamente lui sapeva che ero lì".

"Ma era in quella casa dalla... dalla cena a Colognola ai Colli... dalla cena a Colognola ai Colli?"."Dalla cena a Colognola". Quindi, diciamo che, quando è stato sentito il 15 Maggio, riassumendo quello che c'è scritto qui, lei, terminata la cena, sarebbe stato accompagnato in macchina a casa da Marcello Soffiati, a Verona, in Via Stella 13, e lì, sostanzialmente, sarebbe rimasto e, poi, ci sarebbe stato l'episodio che ha appena descritto di Soffiati che le ha mostrato l'ordigno. Mentre invece, sia in quest'ultimo interrogatorio che le ho citato poco fa, sia oggi, lei dice che ci si è recato a seguito di una telefonata. Riflettendoci bene, cosa ricorda adesso? Qual è la versione esatta? Soffiati la accompagnò in macchina dopo la cena o si recò in un secondo tempo, dopo che le telefonò Soffiati?

RISPOSTA • Soffiati mi portò praticamente a Verona, in Via Stella, dove io riposai e, al mattino seguente, il primo treno per Venezia lo presi e me ne tornai a casa per i fatti miei. La telefonata fu fatta a casa mia, a Venezia, da Marcello avenne dopo questa riunione. E, d'altronde, doveva pur darmi, Soffiati, il tempo di andare a prendere la valigetta e le altre cose, visto che lo Zorzi si era ormai rifiutato di eseguire l'attentato.

DOMANDA - Quindi, se non ho capito male, è andato due volte, in sostanza, in Via Stella?

RISPOSTA· Sì, signore.

DOMANDA - Una prima volta accompagnato da Soffiati, però, poi, è tornato a Venezia; poi c'è stata la telefonata ed è ritornato a Verona? Ho capito bene?

RISPOSTA· Sì, in treno.

DOMANDA - In treno?

RISPOSTA· Sì, signore.

DOMANDA - Quando Soffiati le ha telefonato, le ha spiegato, le ha parlato genericamente che aveva bisogno di vederla, le ha detto che aveva bisogno di vederla o le ha spiegato, le ha anticipato già quale sarebbe stato il motivo della sua convocazione?

RISPOSTA • (Incomprensibile): "Ma cosa vuoi? Tu mi telefoni e potrebbero controllarti". Il Marcello Soffiati, in fin dei conti, (incomprensibile). Mi telefonò con tutte le precauzioni, perché lui, sicuramente, si trovava un po' nei guai e non per colpa sua, per colpa dei camerati. E chiesi allora di spiegar qualcosa bene in faccia, cosa che, appunto, fece poi. lo lo sentii per telefono (incomprensibile).

DOMANDA - Soffiati, questo discorso della riunione di Rovigo, il discorso con cui le ha spiegato il perché delle parole di Maggi, quando lo ha fatto esattamente?

RISPOSTA • Praticamente, i primi di Marzo. lo l'ho già detto prima, i primi di Marzo.

DOMANDA - No, non ci siamo capiti bene. lei ha detto che, ai primi di Marzo, secondo il racconto di Soffiati, ci sarebbe stata la riunione in Rovigo. Poi, aveva detto che la cena di Colognola è stata ... prima ha detto 20 giorni, poi 30 prima della strage di Piazza della Loggia. Quindi, andiamo grosso modo ai primi di Maggio. lo volevo sapere: il discorso sulla riunione di Rovigo quando è stato fatto?

RISPOSTA • In Aprile, mentre a Marzo ci fu la riunione a Colognola. Nello

RISPOSTA • In Aprile, mentre a Marzo ci fu la riunione a Colognola. Nello

Nel documento 16/11/20l O (pagine 110-155)

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