Capitolo 2: Pratiche turistico-ricreative esistenti in loco
2.3 Città di Firenze
Firenze è il capoluogo della Toscana, nonché il cuore dell’Area metropolitana che comprende Firenze-Prato-Pistoia. Crocevia della storia dell’Italia, la città sorge al centro della pianura alluvionale, sulle rive dell’Arno. L’equilibrio tra il fiume e i colli circostanti immerge questo gioiello storico in un panorama dal fascino sensazionale, offrendo molti itinerari percorribili a piedi, in bici, in auto o con i mezzi pubblici. Con i suoi 382.910 abitanti125, è la più popolata della regione, ed una delle più abitate in Italia. La provincia di Firenze conta ben 42 comuni, occupando una superfice di circa 3.500 Km². La città, grande centro culturale, economico, finanziario, universitario e patrimonio dell’UNESCO dal 1982, viene classificata come una delle mete turistiche più belle del mondo126. Firenze offre ai turisti un’importante rete di servizi pubblici, in modo tale da poter consentire al viaggiatore un tranquillo e rilassante soggiorno. Per coloro che arrivano in aereo, agli aeroporti Amerigo Vespucci di Firenze, al Galileo Galilei di Pisa o al Guglielmo Marconi di Bologna, possono sfruttare le navette ed i molteplici bus (quali Terravision, Busitalia e Appennino Shuttle), che mettono in comunicazione i punti di sbarco con il centro della
124 Informazioni disponibili nel sito web del parco: http://www.pavoniere.it/ 125 Dati aggiornati al 28-02-2016
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città. Importanti sono anche i collegamenti ferroviari che permettono un trasporto nazionale ed internazionale, unendo la stazione di Firenze SMN, situata a pochi minuti dal Duomo, con i poli urbani italiani più importanti, attraverso treni regionali ed ad alta velocità di due diverse compagnie: Trenitalia ed Italo. Grazie alle diverse autolinee di autobus (CAP, LAZZI, BUSITALIA, COPIT e ATAF), è possibile raggiungere diverse località dislocate in tutta la regione, senza disporre di nessun tour organizzato. Firenze gode anche di una ricca rete autostradale, che unisce la città con le località marittime della costa, quali Pisa e Livorno, e con Bologna e Roma.
Le prime notizie del capoluogo toscano nascono con le prime occupazioni romane del 59 A.C., quando un piccolo villaggio di nome Florentia, fu dato alla luce sopra un antico insediamento etrusco per dare rifugio ai veterani delle campagne di Cesare127. La sua posizione strategica, posta sulle rive del fiume Arno e sulla Cassia, conferisce alla città una notevole importanza come centro di comunicazione e di commercio. Infatti già dall’età imperiale il corso d’acqua venne utilizzato per trasportare merci ed uomini dal Tirreno verso la città, mentre la corrente fu utilizzata per la fluitazione dei legnami dal Valdarno e dal Casentino fino a Pisa. Proprio durante questo periodo, nella zona più bassa rispetto al corso dell’Arno, al di fuori della mura, nacque il culto per la dea Iside, somma regolatrice delle piene fluviali, poiché il fiume non ancora dragato ed i suoi argini edificati, era fonte di timore per possibili inondazioni che potevano distruggere le campagne. I romani si impegnarono da subito ad effettuare un controllo ed una regimazione delle acque, fonte di economia per la città, attraverso lo scalo di canali, la costruzione di ponti, acquedotti e condutture, l’erezione degli argini128. Il ruolo di Firenze fu ridotto durante il Medioevo,
quando i Longobardi trascurarono la città, trasferendo il capoluogo della regione a Lucca, abbandonando così anche le tecniche di regolamentazione dei fiumi. L’Arno, ormai privo di ogni controllo, si espanse nella pianura alluvionale, formando numerosi acquitrini intorno alle mura e circondando il centro urbano. Solo con Carlo Magno la città riacquistò prestigio ed importanza, diventando contea ed ottenendo l’autonomia comunale dalla contessa Matilde di Canossa. Le sponde furono progressivamente occupate dai cittadini, il letto del fiume circoscritto e la corrente indirizzata in un percorso prestabilito, evitando una possibile espansione al di fuori dell’alveo. Furono costruite le pescaie, che permettevano
127 S. Ardito, Sentieri di Firenze. 47 passeggiate nella natura e nella storia, Roma, Iter Edizioni, 2008, pag. 9-
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F. Salvestrini, Libera città su fiume regale. Firenze e l’Arno dall’Antichità al Quattrocento, Firenze, Nardini editore, 2005
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di sfruttare la forza motrice del fiume anche nei periodi di secca, attivando mulini e gualchiere. Dopo la morte della contessa, la città, fu di nuovo sede di violenti scontri tra Guelfi e Ghibellini che a partire dal 1215 si protrassero per diversi anni. Con la nascita del Borgo di San Frediano, al di là d’Arno, fu necessario edificare nuovi collegamenti tra le due sponde, oltre all’unico ponte già esistente, Ponte Vecchio. Durante questi anni aumentarono anche i punti di approdo nel tratto urbano, dedicati alla raccolta del legname ed allo sbarco merci, come nei pressi di Santa Croce e della piazza di Ognissanti. Dal 1434 al 1743 il potere cittadino fu ereditato dalla famiglia de’ Medici129, i quali, da Cosimo il
Vecchio fino ad Anna Maria Luisa, hanno lottato per proteggere Firenze, valorizzando in tutti gli anni il suo patrimonio culturale ed artistico. Il Granducato di Toscana, costituito da Cosimo I nel 1570, fu ereditato dai duchi di Lorena, che ne riavviarono l’economia, ormai in piena crisi. Tra il 1865 e il 1870 fu per un breve periodo capitale del Regno, in attesa della conquista di Roma. Il 4 Novembre del 1966 la città vive un’autentica catastrofe, l’esondazione del fiume Arno, che provocò ingenti danni al patrimonio artistico di musei e chiese. Moltissime persone provenienti da tutto il mondo accorsero per dare aiuto e per cercare di salvare in extremis parte delle opere conosciute a livello internazionale.
Oggi il capoluogo toscano è un punto di riferimento per i turisti che ogni giorno si mettono in file, lunghe anche diverse ore, per ammirare i beni storico- artistici che i musei ospitano130. Dedichiamo solo alcune righe a descrivere i luoghi che hanno reso Firenze una delle mete più ambite a livello mondiale. Di importante rilievo sono sicuramente la Galleria degli Uffizi, fondata nel 1581 da Francesco de’ Medici nel celebre palazzo progettato da Vasari e che oggi ospita un’importante collezioni di dipinti del XIII-XVIII e statue romaniche, e la Galleria dell’Accademia, che fu costruita nel Settecento come ambiente didattico dell’attigua Accademia di Belle Arti ma oggi famosa principalmente per la statua del David e dei “prigioni” di Michelangelo. Oltre a questi due musei, fulcro del turismo fiorentino, ne sono presenti molti altri in città, con flussi ridotti, dove troviamo collezioni di statue, armerie, affreschi ed elementi scientifici.
Firenze è famosa anche per le sue innumerevoli chiese monumentali, tra cui spicca la cattedrale di Santa Maria del Fiore, la cui costruzione fu iniziata da Arnolfo di Cambio alla fine del Duecento ed inaugurata nel 1436, con il termine della immensa cupola, capolavoro d’ingegneria di Filippo Brunelleschi. Nota come “Pantheon delle glorie italiane” è invece
129Hale J.R., Firenze e i Medici. Storia di una città e di una famiglia, Milano, Mursia, 1980
130 Informazioni reperibili dal sito web del turismo fiorentino: http://www.firenzeturismo.it/ e nei numerosi
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la chiesa di Santa Croce, dove ogni anno nell’omonima piazza si svolgono le partite del calcio storico fiorentino, che è sede degli illustri sepolcri di Michelangelo, Galileo, Machiavelli, Rossini, Foscolo ed Alfieri. Oltre alle strutture religiose che riempiono il centro storico, ricche di dipinti di personaggi illustri quali Masaccio, Giotto, Brunelleschi, le vie e le piazze sono adornate dalle facciate di splendidi palazzi ed antiche residenze della famiglia Medici. I principali sono Palazzo Vecchio, situato nella celebre piazza della Signoria e progettato da Arnolfo di Cambio, scelto come sede del governo e residenza da Cosimo I nel 1540, e Palazzo Pitti, uno dei più importanti complessi monumentali fiorentini progettato nel 400 per Luca Pitti, ed ampliato successivamente dalle famiglie de’ Medici, dei Lorena e dei Savoia, con l’aggiunta degli splendidi giardini all’italiana di Boboli. Il punto più suggestivo per i turisti ed anche per i fiorentini è Piazzale Michelangelo, il luogo panoramico della città, posizionato sulla collina al lato dell’Arno, dietro porta San Niccolò, da cui si può ammirare dall’alto nel suo splendore la città.
Figura 34: Veduta della cattedrale di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio. Immagini tratte dai siti web www.insideinferno.com e www.it.wikipedia.org