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Villa Medicea di Poggio a Caiano e le Cascine di Tavola

Capitolo 2: Pratiche turistico-ricreative esistenti in loco

2.2 Città di Prato

2.2.3 Villa Medicea di Poggio a Caiano e le Cascine di Tavola

Lungo il percorso del torrente Ombrone, in provincia di Prato, troviamo la Villa di Poggio a Caiano120, antico gioiello di epoca medicea collegato alle cascine di Tavola,

dove ancora oggi sono presenti importanti opere di ristrutturazione della tenuta e dell’antico porto interno.

119 Informazioni disponibili nel sito web del Comune di Prato: http://www.comune.prato.it/ 120 Firenze musei, La villa medicea di Poggio a Caiano, Livorno, Sillabe, 2000

Agriesti L, Scardigno M., Le cascine di Tavola e la villa Medicea di Poggio a Caiano. Dall’analisi storica all’uso

delle risorse, Roma, Trevi editore, 1982

Agriesti L., Campioni G., Ferrara G., Le cascine di Tavola a Prato- dal Rinascimento al nuovo rinascimento, Firenze, Ibiskos editrice, 1990

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Figura 32: Veduta della Villa medicea di Poggio a Caiano. Immagine tratta dal sito web www.italianbotanicalheritage.com

L’area fu acquistata nel tardo Quattrocento da Lorenzo De' Medici, detto il Magnifico, che vi fece costruire una tenuta agricola, inaugurata nel 1477. Il progetto affidato a Giuliano da Sangallo prevedeva la ristrutturazione di un casale in rovina denominato Ambra, due poderi e un mulino. La villa è situata al centro di un poggio, ultima propaggine del Montalbano, in una posizione strategica protesa a promontorio verso l'Ombrone e la piana, sopra la strada, che unisce Firenze e Pistoia. È uno dei primi esempi di architettura rinascimentale che fonde elementi classici (in particolare Vitruvio) con quelli caratteristici dell'architettura signorile rurale toscana. Evidente la lezione dell'Alberti, a partire dalla scelta del luogo su cui l’edificio sorge, fino a giungere alla simmetria e all'armonia delle proporzioni. Molte sono state le modifiche apportate alla parte esterna, negli anni successivi ai Medici, le principali riconducibili con la restaurazione del 1819 dove, oltre alle riparazioni e ai lavori di riordino della parte interna alla villa, molte innovazioni sono state effettuate nel giardino con la costruzione della limonaia, solenne opera di Pasquale Poccianti, e il completamento del parco all'inglese.

Inizialmente i giardini erano molto semplici, di stile italiano, simili alle ville vicine di Castello e della Pietraia, privo di fontane e di decorazioni. Nell’Ottocento la zona boschiva, dedicata alla caccia, è stata ampliata, i viali ombreggiati sono stati alternati con zone caratteristiche in chiave romantica ed è stato costruito un laghetto e un tempio dedicato alla dea Diana. Oggi il parco è visitabile, nonostante problemi di carente manutenzione, essendosi notevolmente ridotto, per limitatezza di fondi, l'impiego di

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giardinieri. La parte più curata resta il bel giardino all'italiana davanti alla limonaia, con aiuole geometriche che ritagliano vialetti, dipanandosi da una fontana dal grosso invaso circolare, e la parte del parco all’inglese che si propaga fino al corso dell’Ombrone. All’interno della villa l’occhio viene subito colpito dagli affreschi che decorano le pareti di tutte le stanze, tra i pittor più importanti troviamo Filippo Lippi, Pontormo e Andrea del Sarto.

La struttura oggi è protetta dall’UNESCO “Ville e Giardini medicei in Toscana” ed è stata dichiarata un patrimonio dell’umanità dal 2013, insieme agli altri palazzi medicei toscani121.

Alle pendici del promontorio, appena superato il torrente Ombrone, un tempo attraversabile grazie al ponte Leopoldo II122, che come abbiamo detto nel capitolo precedente, fu costruito nel 1833 e di cui oggi rimangono solo alcuni elementi, troviamo il complesso delle Cascine di Tavola, un'area naturale protetta di interesse locale che faceva parte della tenuta annessa alla Villa Medicea di Poggio a Caiano. In particolare era la porzione posta nella piana alla sinistra del fiume Ombrone, di fronte alla collina dalla quale domina l’edificio voluto da Lorenzo il Magnifico sulla sponda destra. L’area di 299 ha, in cui sono situate le cascine, era un tempo un ambiente formato da boschi e paludi. Durante il medioevo la città di Prato iniziò un lungo processo di bonifica del territorio, grazie all’utilizzo delle gore che portavano l’acqua verso l’Ombrone. Oggi il parco è situato interamente sotto il comune di Prato, facilitandone così la gestione delle risorse che offre.

I Medici e successivamente i Granduchi di Toscana hanno trasformato il territorio ed hanno costruito numerosi edifici sparsi. All’interno del parco troviamo la tenuta delle Cascine, costruita sempre da Giuliano da Sangallo, durante il primo cantiere della villa, per gestire le attività agricole e di allevamento. La struttura, un tempo circondata da un fossato, è accessibile solo da un arco che porta davanti ad un’enorme vasca, adibita all’epoca a vivaio di pesci. Oltre all’antiche cascine, sono molte le costruzioni presenti

121 Il Sito seriale “Ville e giardini medicei in Toscana” è formato da un totale di 14 ville e giardini della famiglia

Medici ubicati nelle colline toscane. I criteri scelti per la candidatura a Patrimonio dell’umanità sono elencati nei siti web: http://www.sitiunesco.it/ e http://whc.unesco.org/

122 Prima della costruzione del ponte Leopoldo II il collegamento tra le due sponde del torrente Ombrone

avveniva attraverso i due ponti pubblici esistenti. Successivamente l'esigenza della corte di avere un collegamento privato porta il Granduca a commissionarne la costruzione.

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tra cui troviamo la Casa del Guardia, il Parco della Rimembranza, la Casa del Caciaio, il Podere delle Polline, la Rimessa delle barche123.

Figura 33: Foto storiche Cascine di Tavola, in ordine dall'alto da sinistra verso destra troviamo: attracco delle barche, con accanto la Rimessa; ponte dell'ombrellino, situato lungo i canali navigabili all'interno del parco; Podere del Guardia; Podere delle Polline; cortile interno della Fattoria Medicea; veduta del lato sud della Fattoria.

Immagini tratte dal libro: A. Capuccini, Le Cascine di Tavola. Il luogo, la memoria, la gente, Prato, Artcolor, 2003

All’interno del parco, oltre a poter visitare gli edifici storici appartenuti ai Medici, è possibile seguire una serie di percorsi, segnati da un’adeguata cartellonistica, che si

123 Luogo in cui venivano messe le barche durante la stagione di secca, usate per percorrere i canali delle

cascine, oggi non più allagati, che erano in parte navigabili, come una vera e propria "via d'acqua" che collegava il giardino della Villa, l'edificio delle Cascine, le Pavoniere, conducendo sino ai fiumi Ombrone ed Arno.

Oggi alcuni degli edifici presenti all’interno del parco sono in parte abbandonati ed in stato evidente di degrado, mentre altri sono inseriti in un progetto di restauro promosso dal Comune di Prato, come la Rimessa delle Barche e la casa del Caciaio. Per quanto riguarda la Fattoria Medicea sono molti i cantieri aperti per la rimessa del casolare, ma durante gli ultimi anni i lavori sono stati interrotti, lasciando l’edificio ad un suo lento disfacimento.

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snodano in tutta la zona. Le segnalazioni spiegano la flora e la fauna presente adesso nel luogo, ma illustrano anche tutti gli animali esotici che i Medici avevano fatto liberare nel parco per la caccia, tra cui i pavoni, i conigli spagnoli e i daini bianchi. Molte inoltre sono le specie che furono introdotte come simbolo di bellezza e sfoggio di lusso, tra cui le giraffe e i leoni.

L'insieme che ne risulta è un paesaggio agricolo, naturale ed antropico particolarmente ricco ed ameno, che trova un suo ordine, di matrice tipicamente umanistica, in un sistema di canali artificiali e filari alberati realizzato come rete funzionale sia agli utilizzi agricoli che a quelli commerciali di svago.

Gli appassionati di golf possono recarsi al Parco delle Pavoniere124, un’area quadrangolare, chiusa da mura, posta all'estremità Nord della tenuta, che fu sistemata ai primi dell’Ottocento come parco di tipo romantico con vialetti, corsi d’acqua, ponti e alberature. Oggi il luogo, sfruttando la conformità del terreno, è stato trasformato in un importante country club e campo da golf, dove oltre a praticare lo sport è possibile utilizzare le piscine, la sauna e il ristorante.