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Codice progetto e nome 2.1 - Sviluppo rete epidemiologia ambientale

Descrizione Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la conoscenza del rapporto tra inquinanti ambientali e salute attraverso il monitoraggio degli inquinanti a cui è esposta la popolazione e il potenziamento della sorveglianza epidemiologica, nonché la formazione degli operatori della prevenzione sul tema ambiente e salute e comunicazione del rischio.

Da tempo la Regione Emilia-Romagna è impegnata a sostenere studi e approfondimenti su questo tema sia attraverso progetti direttamente finanziati (es. Moniter e Supersito), sia partecipando come capofila o unità operativa in diversi progetti finanziati dal CCM (es. CCM 2009-Sorveglianza epidemiologica di popolazioni residenti in siti contaminati; CCM 2010-Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti). Queste attività sono state possibili grazie alla forte integrazione tra strutture regionali (le Direzioni Generali Sanità e Ambiente), i Dipartimenti di Sanità pubblica delle AUsl, ARPA, Istituto Zooprofilattico. La partecipazione a questi studi ha consentito un forte sviluppo delle competenze in ambito analitico, nelle valutazioni di esposizione, nella valutazione del rischio tossicologico e nella gestione e conduzione di studi epidemiologici.

Il presente Piano Regionale della Prevenzione rappresenta l’occasione per potenziare le relazioni interistituzionali già attivate in relazione ai progetti regionali condotti negli ultimi anni e per meglio definire compiti e ruoli. Si lavorerà quindi per la creazione di una rete a supporto dell’attività di epidemiologia ambientale, strutturata da snodi di riferimento con cui i diversi portatori di interesse e Istituzioni potranno confrontarsi in fase di risposta alle richieste di conoscenza sul rapporto ambiente-salute, e per la pianificazione e realizzazione di eventuali studi motivati da interessi specifici locali. La rete avrà il duplice obiettivo di accrescere e diffondere sul territorio le conoscenze, affiancando gli operatori locali nella gestione delle problematiche su ambiente e salute, e produrre risultati di buona solidità scientifica, collaborando con il livello locale nel reperimento delle informazioni e gestione delle indagini.

In riferimento, poi, agli studi di esposizione su contaminanti ambientali si conferma l’interesse a lavorare sull’inquinamento atmosferico date le specifiche condizioni del bacino padano e l’adozione nel 2014 del Piano regionale per la qualità dell’aria (PAIR 2020). In particolare si completerà lo studio denominato Supersito, approvato con DGR n. 428/2010 finalizzato al miglioramento delle conoscenze sulle emissioni, sui processi di formazione e sulla composizione degli inquinanti secondari in atmosfera, nonché alla valutazione del rischio per la salute umana tramite metodi di risk assessment tossicologico e indagini epidemiologiche sugli effetti a breve e lungo termine dell’esposizione della popolazione a inquinamento atmosferico. La comprensione della relazione tra salute ed esposizione a inquinanti atmosferici verrà inoltre approfondita in specifiche situazioni locali caratterizzate dalla presenza di impianti industriali che destano preoccupazioni nella popolazione:

• uno studio sulla città di Ravenna in rapporto all’inquinamento da traffico, riscaldamento, industrie e porto;

• ulteriori approfondimenti sull’esposizione alle emissioni da inceneritore a Parma e Modena;

• uno studio sui cementifici e sul loro impatto in relazione all’utilizzo di combustibili tradizionali e alternativi.

Questo lavoro sull’inquinamento atmosferico sarà completato con studi e approfondimenti sugli effetti sulla salute da esposizione a contaminanti ambientali presenti in matrici diverse dall’aria ed esplicanti il loro effetto

per via alimentare. Questo lavoro è già stato avviato con l’istituzione di un “Gruppo regionale per il monitoraggio ed il controllo dei contaminanti nell’ambiente, nelle produzioni animali e nelle produzioni vegetali della Regione Emilia-Romagna” avvenuta con DGR 735/2011 che ha gestito la fase di approfondimenti conoscitivi richiesti dal Ministero della salute sui Siti di Interesse Nazionale (SIN). Questa esperienza si è rivelata utile e da confermare con la finalità di definire e attuare un piano di monitoraggio integrato tra componente ambientale e alimentare che consenta di meglio identificare i possibili inquinanti presenti nel territorio e eventuali aree a rischio sulla base della definizione delle fonti di emissione presenti o in via di realizzazione.

Gruppo beneficiario prioritario La popolazione è il principale destinatario del progetto per le ricadute degli studi e approfondimenti condotti dalla rete di epidemiologia ambientale; in questa logica si configurano come soggetti beneficiari anche gli operatori di AUsl, ARPA, IZSLER che faranno parte della rete e che verranno sostenuti con una formazione specifica per orientare il loro lavoro.

Setting identificato per l’azione La Comunità Gruppi di interesse (destinatari,

sostenitori o operatori)

Enti Locali; Direzioni generali della Regione Emilia-Romagna; Aziende sanitarie; ARPA; IZSLER; Comitati e Associazioni.

Prove di efficacia NA

Trasversalità (intersettoriale,

multisettoriale) per il progetto Il progetto è per definizione caratterizzato da un’ampia trasversalità proponendosi appunto l’obiettivo di coinvolgere in una rete strutturata Enti e Istituzioni diverse.

Attività principali Definizione e formalizzazione della rete di epidemiologia ambientale con individuazione dei nodi e delle specifiche competenze

Organizzazione e realizzazione di iniziative di formazione declinate in modo specifico rispetto al target da raggiungere che è rappresentato da: operatori coinvolti nella rete (DSP, ARPA, IZS), altri operatori non direttamente impegnati nella rete, MMG e PLS

Finalizzazione degli studi in corso:

• Supersito

• S.In.A.T.Ra (Ravenna)

• Sorveglianza sanitaria del termovalorizzatore – Il progetto P.A.I.P (Parma),

• Attività di studio epidemiologico e di biomonitoraggio sull’esposizione all’inceneritore di Modena Stesura rapporti dei risultati ottenuti dagli studi condotti e divulgazione.

Avvio di uno studio dedicato ai cementifici e al loro impatto in relazione all’utilizzo di combustibili tradizionali e alternativi.

Supporto alle attività di informazione/comunicazione legate a specifici interessi e richieste.

Supporto alla pianificazione e realizzazione di nuovi studi di interesse specifico locale o legati a indicazioni nazionali (ad es. decreto CEM e altri).

Istituzione del Gruppo regionale per il monitoraggio ed il controllo dei contaminanti nell’ambiente, nelle produzioni animali e nelle produzioni vegetali.

Definizione e implementazione del piano di monitoraggio integrato tra componente ambientale e alimentare.

Rischi e management Occorre presidiare la programmazione integrata delle attività, anche per contenere l’eventuale frammentazione legata a puntuali interessi e richieste locali.

Sostenibilità Le esperienze già in corso confermano l'efficacia delle azioni e la sostenibilità del progetto.

Cronogramma progetto 2.1 "Sviluppo rete epidemiologia ambientale"

2015 2016 2017 2018

Attività principali III IV I II III IV I II III IV I II III IV

Definizione e formalizzazione della rete di

epidemiologia ambientale X X X X

Progettazione e realizzazione iniziative di

formazione operatori X X X X X X X X X X X X

Finalizzazione studi in corso X X X X X X

Elaborazione dati e produzione report

sugli studi in corso X X X X X X

Ideazione e realizzazione progetto

cementifici X X X X X X X X

Istituzione gruppo contaminanti X X

Definizione piano di monitoraggio

integrato ambiente/alimenti X X X X

Implementazione piano di monitoraggio

integrato ambiente/alimenti X X X X X X X X X X X X

Elenco indicatori (con evidenziato quello sentinella)

Indicatori di processo Fonte Formula

Valore di partenza (baseline)

2016 2017 2018

Adozione atto istitutivo della rete di epidemiologia

ambientale Ricognizione

ad hoc NA No Sì

Adozione atto istitutivo del gruppo regionale contaminanti Ricognizione

ad hoc NA No Sì

N.ro report finali degli studi avviati Ricognizione

ad hoc NA 0 2 3 1

N.ro articoli pubblicati sulla letteratura scientifica Ricognizione

ad hoc NA 1 1 3 1

% operatori formati Ricognizione

ad hoc

n.ro operatori formati (esterni e interni alla rete) / n.ro operatori target x 100

10 10 30 50

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