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Strettamente legate all’esperienza dei «Nuovi Doveri», di cui riprendono e sviluppano l’impegno nel duplice versante del rinnovamento della cultura pedagogica degli insegnanti e della riforma della scuola, sono le due collane di pedagogia dirette da Lombardo Radice per l’editore Sandron: «Studi pedagogici. Collezione dei Nuovi doveri» e «Pedagogisti ed educatori antichi e moderni».

Nella presentazione editoriale programmatica della prima collana, pubblicata sulla rivista a firma La Direzione dei Nuovi Doveri, Giuseppe Lombardo Radice chiariva: «La funzione di questa serie di studi [sarà] quella di disciplinare le discussioni sulla scuola che richiameranno via via l’interesse del pubblico italiano. […] Perciò oltre a coloro che riflettendo sull’opera educativa, lavoreranno a combattere e a superare il pedagogismo, cioè il verbalismo dei precetti e delle didattiche particolari, hanno diritto alla parola i maestri che siano provveduti di concreta e viva cultura: filologi, storici, naturalisti, matematici, i quali, appunto perché profondi nelle loro materie, sanno anche oltrepassarle, e vederle in quell’armonico insieme che è la scuola. Oltre a questi, la parola spetterà agli uomini politici, agli utopisti come ai combattenti, compenetrati di un fervido ideale della vita sociale, dal quale la scuola venga a essere giustificata, innalzata al grado della più alta funzione dello Stato. […] La collezione ha dunque come motto: “Per la pedagogia, contro il pedagogismo”, e, per tenervisi fedele, pubblicherà: 1. Studi filosofici. 2. Progetti concreti di riforme. 3. Studi di storia delle istituzioni educative italiane e della civiltà italica in generale. 4. Scritti politici. 5. Guide bibliografiche per gli insegnanti e per gli studiosi»183.

La collana fu avviata con il volume Scuola e filosofia di Giovanni Gentile, una raccolta di studi e interventi del filosofo di Castelvetrano sull’insegnamento secondario.184 In essa vennero pubblicate inoltre la già citata La Riforma della scuola media di Salvemini e Galletti e, come terzo volume, Saggi di propaganda politica e pedagogica (1907-1910), dello stesso Lombardo Radice185.

183

Cit. in R. SANI, Editori per la scuola. …, cit., p. 146, n. 135.

184

G. GENTILE, Scuola e filosofia. Concetti fondamentali e saggi di pedagogia sulla scuola

media, Sandron, Palermo, 1908. 185

Nella dedica Lombardo Radice dava una chiara testimonianza della propria profonda stima e ammirazione nei confronti di Salvemini: «maestro e compagno di lotta di ogni onesto

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Attraverso la collana «Pedagogisti ed educatori antichi e moderni», lo studioso etneo si proponeva di «mettere in circolazione un buon numero di libri adatti a formare una migliore coscienza pedagogica nazionale, fornendo ai giovani alti esempi ed ispirazioni per l’opera di rinnovamento sociale che essi sono destinati a promuovere, contro lo scetticismo e la mala volontà delle classi dirigenti, finora poco curanti della dignità del paese, e contro il particolarismo e la microcefalia degli specialisti, i quali hanno abbassato di tanto il valore dell’educazione scolastica nazionale»186.

La collana, inaugurata nel 1910 con la pubblicazione degli Scritti Pedagogici di Herder, scelti e tradotti da Gemma Harasim, «con l’aggiunta di alcune pagine di Wolfango Goethe su Herder», prevedeva la pubblicazione di «circa 50 volumi in 16°, di varia mole di cui la maggior parte sarà di accurate traduzioni o ristampe di intere opere classiche intorno all’educazione; il rimanente dei volumi saranno formati di passi scelti che valgano a dare una idea precisa di un indirizzo pedagogico o di un gruppo di scrittori secondari, ma caratterizzanti un periodo storico; o di uno speciale problema sociale educativo»187. La collezione conobbe notevole impulso con la pubblicazione della Didattica Magna di Amos Comenius, introdotta dallo stesso Lombardo Radice, gli Scritti pedagogici di Herbart, tradotti da Marpillero, le

educatore». La pubblicazione della collana venne dal 1810 di fatto sospesa per riprendere

soltanto nel I dopoguerra.

186

Cfr. Catalogo Generale della Casa editrice Remo Sandron, Palermo, Sandron, 1911, cit. in R. SANI, Editori per la scuola … cit., p. 147. «Altre nazioni d’Europa – scriveva inoltre Lombardo Radice nella presentazione editoriale della collana – posseggono vaste raccolte di scrittori pedagogici, d’ogni tempo e d’ogni lingua; basti ricordare la Germania che ha, oltre i mirabili “Monumenta Germaniae Paedagogica”, numerose collezioni di grandissimo valore. […] In Italia non avevamo avuto fin’ora nessuna collezione che potesse resistere anche lontanamente al confronto: pochi timidi e debolissimi tentativi. Ma oggi c’è indubbiamente un risveglio di attività intellettuale in ogni campo di studi e particolarmente negli studi filosofici, pedagogici e politici; pare che il giovane nostro paese senta e soffra le lacune della sua cultura e voglia riguadagnare il terreno perduto. […] Era tempo perciò che sorgesse anche fra noi una vasta raccolta di classici di pedagogia». (Ibidem).

187

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Quattordici lezioni sull’insegnamento accademico di Schelling, oltre ad altri contributi di storia dell’educazione e della scuola188

.

188

L’elenco dei primi volumi pubblicati comprende: G. G. HERDER, Scritti pedagogici. Scelti e tradotti da G. Harasim, con introduzione, note bibliografiche e con l’aggiunta di alcune pagine di Wolfango Goethe su Herder, Palermo, Sandron, 1910; G. A. COMENIUS,

Didattica Magna. Tradotta da V. Gualtieri sull’edizione critica dell’Hultgren condotta sulla

stampa originale di Amsterdam. Con introduzione ed appendice di G. Lombardo Radice, ivi, 1911 (2a ed. : 1913); G. F. HERBART, Scritti pedagogici: pedagogia generale dedotta dal

fine dell’educazione, 1806. Vol. I. Pedagogia generale; vol. II. Disegno di lezioni di

pedagogia, 1835-1841. Traduzioni e note di G. Marpillero, ivi, 1913-1915; E. SCHELLING,

Quattordici lezioni sull’insegnamento accademico. Traduzione e introduzione di L. Visconti,

ivi, 1914; N. TERSAGHI, L’educazione presso i Greci. Esposizione storica integrata da una larga scelta di passi di scrittori greci, ivi, 1910; G. MANACORDA, Storia della scuola in

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