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Débat public, concertation préalable ed inchiesta pubblica L’antesignano modello francese, tradotto nella legge Barnier del

Spesa in infrastrutture ultimi 10 anni in mld di euro

4.2 L’art 22 del Codice ed il DPCM 78/2018: open government meet government by discussion, il confront dialogico

4.2.2 Débat public, concertation préalable ed inchiesta pubblica L’antesignano modello francese, tradotto nella legge Barnier del

febbraio 1995, ha rappresentato il prototipo ed il termine di paragone degli istituti partecipativi dei singoli Paesi europei e della legislazione comunitaria in generale (cfr. Regolamento UE n. 347/2013 del 17 aprile)78.

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M.MAURO,V.ONIDA,G.QUAGLIARELLO,L.VIOLANTE, Relazione finale

del Gruppo di Lavoro sulle riforme istituzionali, in www.osservatorioaic.it, n. 00/2013, pp. 7-8. In Francia il caposaldo è la Loi n. 95-101 du 2 février 1995 (cd. legge Barnier) relative au renforcement de la protection de l'environnement, più volte modificata da Loi n. 2002-276 du 27 février 2002 relative à la démocratie de proximité; da cd. legge Grenelle II (Loi n. 2010- 788 du 12 juillet 2010 portant engagement national pour l'environnement; da

Loi n. 2012-1460 du 27 décembre 2012 relative à la mise en ouvre du principe

de participation du public défini à l'article 7 de la Charte de l'environnement; da Loi n. 2018-148 du 2 mars 2018 ratifiant les ordonnances n. 2016-1058 du 3 août 2016 relative à la modification des règles applicables à l'évaluation environnementale des projets, plans et programmes et n. 2016-1060 du 3 août 2016 portant réforme des procédures destinées à assurer l'information et la participation du public à l'élaboration de certaines décisions susceptibles d'avoir une incidence sur l'environnement. La consultazione pubblica è un istituto contemplato all’interno del Code de l'environnement, che vi dedica l’intero titolo II rubricato Information et participation des citoyens. Senato

della Repubblica, IMPACT ASSESSMENT OFFICE, Una nuova forma di

partecipazione: il dibattito pubblico sulle grandi opere infrastrutturali, a cura

di STAFANO MARCI,cit., p. 7.

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A tenore dell’art. 9 co. 4-5 (che si riporta per stralcio con elisioni e nella versione italiana): «Il promotore del progetto, […], elabora e presenta un

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Più volte nel lavoro si è fatto riferimento al débat public, ora si ritiene di evidenziarne esclusivamente gli aspetti di maggior pregnanza, dando per noto il testo legislativo (almeno nei suoi tratti essenziali).

La partecipazione conferisce piena legittimità democratica alle scelte pubbliche (art. L120-1). Si è detto più volte: l’istituto in parola fluttua tra la matrice legislativa e quella amministrativa. La concertation préalable (partecipazione preliminare) opera più sul piano propedeutico strategico-pianificatorio rispetto a quello postumo amministrativo-attuativo ed è estesa oltre che alle opere pubbliche e private anche ai piani e programmi di interesse nazionale.

Ci si chiede però come i cittadini, oltre il cd. sapere pratico, possano anche padroneggiare argomentazioni affatto semplici; sono tali le implicazioni socio-economiche e le ricadute sulla gestione del territorio rivenienti della realizzazione di un’opera.

concetto di partecipazione del pubblico all'autorità competente, […]. L'autorità competente richiede delle modifiche o approva il concetto di partecipazione del pubblico entro tre mesi; nel farlo, l'autorità competente prende in considerazione qualsiasi forma di partecipazione e consultazione pubbliche avvenute prima dell'inizio del procedimento di rilascio delle auto- rizzazioni. Qualora intenda introdurre modifiche significative a un concetto approvato, il promotore del progetto ne informa l'autorità competente che, a sua volta, può richiedere che siano apportate modifiche.

Il promotore del progetto o, qualora stabilito dal diritto nazionale, l'autorità competente svolge almeno una consultazione pubblica prima della presentazione del fascicolo di domanda definitivo e completo all'autorità competente, […]. La consultazione pubblica informa le parti interessate […] in merito al progetto nella fase iniziale e contribuisce a individuare i siti e le vie più adatti e le questioni rilevanti da trattare nel fascicolo di domanda. […]. Il promotore del progetto redige una relazione che sintetizza i risultati delle attività relative alla partecipazione del pubblico prima della presentazione del fascicolo di domanda, comprese le attività avvenute prima dell'inizio del procedimento di rilascio delle autorizzazioni. Il promotore del progetto presenta tale relazione insieme al fascicolo di domanda all'autorità competen- te. Questi risultati sono debitamente presi in considerazione nella decisione globale».

https://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2013:115:0039: 0075:it:PDF, pp. 51-52.

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Beninteso, queste materie sono espressamente contemplate dalla

normativa.

Appare abnorme richiedere al profano quivis de populo la formulazione di osservazioni, critiche, censure e proposte sorrette da motivazioni coerenti in temi a lui perlopiù sconosciuti; tali dovrebbero considerarsi almeno l’opportunità, la necessità e l’impostazione tecnico-teorica dell’opera.

Concretamente più praticabile strada che origina dalla facoltà concessa agli altri attori istituzionali partecipanti al dibattito di licenziare propri cahiers d’acteurs da contrapporre al dossier di

progetto del maître d'ouvrage (che mediamente consta di 100

pagine)79.

Ritornando all’istituto di cui si discorre, il compito di monitoraggio e vigilanza è affidato alla Commission national du

débat public (CNDP), strutturata in guisa di AAI.

La Commissione nulla può rilevare sul merito della vicenda. Successivamente i compiti prettamente esecutivi e gestionali saranno affidati ad una sottocommissione la cui composizione è variabile da 3 a 10 membri e prende il nome di commission

particulière du débat public (CPDP)80.

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Sebbene ne sia realizzata anche una versione più snella da ribaltare nell’utilità di ciascun nucleo familiare interessato (appunto).

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Si ritiene doverosa una critica. A legger i contributi dottrinali consultati si trova traccia di questa asserzione: «i componenti della commissione speciale non devono necessariamente avere esperienze precedenti nel campo del dibattito pubblico, né è richiesta una competenza nel campo del progetto sottoposto al dibattito. Le caratteristiche personali richieste sono la

disponibilità, la capacità di adattamento, un carattere socievole e aperto, una buona propensione all'ascolto e all'equilibrio, la capacità di gestire

interazioni su materie che possono suscitare a volte una forte opposizione e di conquistare la fiducia di tutti i soggetti coinvolti». Il buon senso pare davvero riduttivo su tematiche infrastrutturali ed energetiche di primario ordine. Ivi, p. 11. L’organo collegiale di cui si discorre è assimilabile al coordinatore del

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La composizione dell’organo generale di cui si discorre (CNDP) è

affatto diversa dall’omologo italiano; in effetti qui la partecipazione pare equamente suddivisa tra Stato centrale ed istituzioni locali. Appare maggiormente autorevole data la partecipazione di una nutrita schiera di giudici delle magistrature superiori81.

Così Vipiana: «quasi tutti i membri non hanno una designazione ministeriale, il che conferma l’indipendenza della Commissione rispetto all’esecutivo»82

. C’è da rimarcare che la composizione attuale è il frutto di modifiche legislative, che hanno portato i membri da 18 a 21 ed infine agli attuali 25.

81

C.BOVA, Gli istituti del débat public e dell’enquête public, in G. C. DE

MARTIN,D.BOLOGNINO, Democrazia partecipativa e nuove prospettive della

cittadinanza, CEDAM, 2010, p. 235.

82

P.VIPIANA, La disciplina del dibattito pubblico nel regolamento attuativo

del Codice degli Appalti, tra anticipazioni regionali e suggestioni francesi, in Federalismi, cit., p. 15. 3 2 4 2 6 6 2

Composizione della Commissione