La Missione e il Concilio Vaticano II
5.2. Il concilio ecumenico Vaticano II:
un concilio missionario
Annunciato a sorpresa il 25 gennaio 1959, il concilio ecumenico Vaticano II fu indetto ufficialmente il 25 dicembre 1961. Fin da subito il papa Giovanni XXIII volle lasciar chiaro che si sarebbe trattato di un concilio pastorale, più che dogmatico. Un concilio che voleva ravvivare la speranza nei popoli, costruendo ponti di amicizia fra le varie culture, piuttosto che lanciare nuovi, eventuali anatemi.
Questo perché, con l’applicazione delle costituzioni e dei decreti conciliari che sarebbero stati emanati – aveva più tardi sottolineato esplicitamente Paolo VI – si voleva
“rendere la Chiesa del XX secolo sempre più idonea ad annunciare il Vangelo all’umanità”… (EN 2).
Per questo, quella che può considerarsi la “carta magna” del Concilio è senz’altro la
“Gaudium et spes”, del 7 dicembre 1965.
Continuamente spinta dallo Spirito del Risorto, ci ricorda la costituzione, la Chiesa missionaria deve mantenersi in cammino, senza mai cedere alla testazione di accomodarsi. Più che geografica, la sua missione dovrà essere ora specificamente antropologica, avendo come priorità quella di “visitare” tutti quei gruppi umani che:
- vivendo “oggi una fase nuova della loro storia” (GS 4), - rivendicano particolari “aspirazioni” (GS 9),
- e si pongono gli “interrogativi più profondi” (GS 10).
Concilio e carisma: il ritorno alle fonti
“Il rinnovamento della vita religiosa comporta sia il continuo ritorno alle fonti di ogni forma di vita cristiana e allo spirito primitivo degli istituti, sia l’adattamento degli istituti stessi alle mutate condizioni dei tempi. Questo rinnovamento, sotto l’influsso dello Spirito Santo e la guida della Chiesa, deve attuarsi secondo i seguenti principi”… (PC 2).
Il primo dei due principi indicati dal decreto sul rinnovamento della vita religiosa
“Perfectæ Caritatis”, si riferisce alla “sequela Christi” come “norma fondamentale” e
“regola suprema” della vita consacrata.
Il secondo, poi, dice di guardare ai Fondatori per mantenere vivo, e costantemente approfondito, il carisma proprio degli stessi, cioè quell’aspetto particolare del Vangelo che essi hanno colto e si sono impegnati a testimoniare, conferendo all’istituzione da loro fondata una “fisionomia propria”, o identità.
125
Per quanto ci riguarda, non c’è dubbio essere Lc 4,16-19 il passo evangelico da considerare come nostra “norma fondamentale” e “regola suprema”:
“Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato … e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione … per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”.
Ora, tali categorie elencate da Gesù nella sinagoga di Nazaret si trovano, in sintesi, nella scelta definitiva di Daniele Comboni per “i più poveri e abbandonati”.
Poveri, o meglio, impoveriti e abbandonati che, per il nostro Fondatore, assunsero ben presto le caratteristiche molto concrete delle schiave e degli schiavi africani.
E credo si possa tranquillamente asserire che, per lui, la “Nigrizia” aveva assunto un volto ben definito: quello della schiavitù.
Altrimenti, perché Daniele Comboni avrebbe modificato il titolo originale del suo
“Piano per l’Africa”, mettendo rigenerazione al posto di “conversione”?
Chi, più delle vittime della tratta, aveva bisogno di essere “rigenerato”, dopo essere state private della libertà e considerate oggetti, merce di scambio?
Riascoltiamo, solo per un attimo, la voce di S. Daniele:
“È da molti anni che mi sono consacrato a quest’opera difficile e quasi disperata. Per salvare gli Africani dalla schiavitù ho deciso, con i miei valorosi compagni di fatiche, di affrontare la fame, la sete, il caldo e i pericoli della vita …
(S 2303). È la missione vera di Gesù Cristo, che è venuto nel mondo per liberare gli schiavi, a rendere a tutti la libertà, e costituirli fratelli suoi e figli di un medesimo Padre che sta nei cieli”… (S 3603).
Due anni dopo la conclusione del Concilio (1967), la S. Sede convocò in assemblea generale tutte le Superiore maggiori delle congregazioni d’Italia per chiedere loro di convocare un Capitolo “speciale” che garantisse l’applicazione delle norme conciliari.
Capitolo che noi celebrammo nel 1969-70).
Nel frattempo, però, si aprirono nella nostra storia alcune nuove pagine molto dolorose, come:
- l’espulsione di tutti i missionari e missionarie dal Sudan (cf AMN, 33, pp. 38-55); - la tragedia del Congo (cf AMN, 33, pp. 56-77).
5.3. Il Capitolo “straordinario” del 1969-70 (cf AMN, 33, pp. 96-111).
“La congregazione dovrà riacquistare la sua fisionomia totalmente missionaria. Tutti i nostri sforzi dovranno essere diretti in questo senso.
Come prima meta abbiamo perciò il ridimensionamento delle opere che dovranno essere in funzione dell’evangelizzazione … secondo lo spirito forte e generoso che il nostro fondatore, mons. Daniele Comboni, ci ha lasciato in eredità, secondo il desiderio della Chiesa del concilio Vaticano II e le direttive dei Documenti elaborati dal Capitolo … da poco terminato”…
(M. Federica Bettari, settembre 1970)
126
Uno degli ultimi compiti del XII Capitolo generale speciale, celebrato a Roma nel 1960-70, era stato quello di procedere anche alla ristrutturazione delle Regioni, in funzione dell’evangelizzazione, che alla fine presentò il seguente:
Quadro della congregazione - 1970
Circoscrizione Curia generalizia: 3 comunità a Boccea + Via Paolina (Roma) // Nduye (Congo) e Obo (RCA, 1968)
Regione Veneta: Casa Madre + 5 comunità; Arco (3), Castion, Centa, Lendinara (2), Novaglie, Longare, Lugagnano, Padova, Pianezze, Quinzano, Roverchiara, S. Antonio del Pasubio, S. Giorgio Valpolicella, S. Pietro in Cariano, Trento, Venezia.
Lombardo Emiliana: Erba, Bergamo, Brescia, Bologna, Capo di Ponte, Carraia, Castel S. Pietro, Corroux, Crema, Edolo, Firenze, Mapello, Milano, Panzano, Rebbio, S. Felice del Benaco, S. Marino, Venegono.
Centro-Meridionale: Pescara (2), Bolognano, Grottammare, Montelapiano, Napoli, Osimo, Roma (3), Sulmona, Tornareccio, Troia,
Vasto (2), Villaricca.
Anglo-Irish: Londra (2), Llandrindod, Mirfield.
Egitto: Cairo-Zamalek (8), Hélouan, Assuan (2), Alessandria (4), Meadi (2).
Sudan: Khartum (5), Omdurman (2), Atbara, El Obeid, Port Sudan, Kadugli, En Nahud.
Uganda: Gulu (4), Aber, Aboke, Alito, Aliwang, Angal, Arua, Lacor (2), Lodonga, Lira, Maraca, Matany, Morulem, Moroto, Moyo, Nabiltuk, Nyapea, Padibe, Orumbari, Warr (2).
Etiopia: Asmara (12), Acria, Assab, Awasa, Embatkalla, Decamerè, Gondar, Mai-Edegà, Massaua, Senafè, Tullo.
Mozambico: Carapira, Alua, Mossuril, Mueria, Memba, Netia.
Statunitense: Richmond (2), Mobile, Lansdale.
Brasile: Vitória (2), João Neiva, Nova Venécia, S. Mateus (2), Ibiraçu, Linhares, S. Gabriel da Palha (2).
Ecuador: Esmeraldas, Las Palmas, Limones, Muisne, Quito, S. Lorenzo.
Delegazione Iberica: Madrid, Corella, Moncada, Viseu.
Kenya: Karatina, Laisamis, Marsabit, Ngandu.
Il Capitolo, venne spiegato in seguito, ritenne opportuno ridimensionare le Regioni su base nazionale per:
a) poter avere un’unica linea di condotta con le rispettive Autorità locali;
b) facilitare lo scambio di personale nelle varie circoscrizioni;
c) ridurre il numero delle Capitolari di diritto.
Cioè, riducendo il numero delle Capitolari di diritto, si garantiva alla base la possibilità di avere la maggioranza, mediante le delegate, nei Capitoli seguenti. Per questo
127
motivo, al momento di stabilire il numero delle delegate, la Direzione generale dovrebbe fare in modo che le delegate elette dalla base superino sempre il 50% del totale.
Sussidiarietà e collegialità
Alla nuova Direzione generale, poi, che risultò formata da:
- M. Federica Bettari, superiora generale, - M. Fiorentina Buontoso, vicaria generale, - M. Barbare Mac Dermott, seconda assistente, - M. Bartolomea Pedretti, terza assistente, - M. Aldina Martini, quarta assistente,
il Capitolo diede alcune “direttive fondamentali” per esercitare l’autorità secondo lo spirito del concilio Vaticano II, cioè mediante la sussidiarietà, la collegialità e il dialogo…
Un altro avvertimento importante ricevuto dalla nuova Direzione generale fu quello del diritto, e del dovere, che ogni Missionaria Comboniana ha di andare in missione, senza nessuna deroga. Per questo si incoraggiò anche la pratica dell’avvicendamento nei compiti e della rotazione nei vari servizi.
1970 – 2022
(una storia ancora da scrivere) Concluso il Capitolo “speciale”, si riprende il cammino che ci vide percorrere le seguenti tappe:
1972: celebrazione del 1° centenario di vita della Congregazione.
Il 15 marzo si apre la prima comunità in Messico, con le sorelle M. Emma Gazzaniga, Alessandra Lugo, Agnese Rinaldi e Concetta Vallarta.
1973: le comunità dello Zaïre e della Repubblica Centrafricana vengono erette a Delegazione.
Si apre una comunità anche in Ciad.
1975: autorizzata l’apertura di una comunità nello Zambia.
1976: celebrazione del XIII Capitolo generale. Membri della congregazione: 2172.
Direzione generale eletta: M. Fiorentina Buontoso, Romanilla Mazzi, Carmen Mendez Martin, Giannamalia Garlini, Anna Maria Robbi.
1977: apertura di una comunità a Dubai (Emirati Arabi) e a Graz (Austria).
1979: apertura della prima comunità in Perù.
1980, 12 febbraio: † la superiora generale in carica, M. Fiorentina Buontoso.
10 luglio: apertura del XIV Capitolo generale.
Vengono elette: M. Emilia Grassi, Liliana Sommacampagna, Franca Maria Fusato, Giuseppina Tresoldi e Donata Pacini.
La congregazione conta 2.145 membri.
1985: apertura di una comunità a Lima, in Perù.
1986, 15 marzo: suor Alma Lomboni e suor Piedade de Jesus Figueira vengono rapite dai guerriglieri in Mozambico. Saranno liberate nel mese di agosto seguente.
128 1° agosto: apertura del XV Capitolo generale.
Vengono elette: Giuseppina Tresoldi, Bianca M. Dughi, M. Rosaria Gallo, M. Filomena Di Nello e Teresa Irene Yago Abril.
1987, 14 febbraio: in Uganda, evacuazione da Kalongo; 21 febbraio: ritiro da Alito;
marzo: evacuazione da Aliwang…
Mozambico: situazione critica a causa della guerriglia…
Approvato il nuovo testo della Regola di Vita.
1989: apertura di una comunità in Malawi.
1990: trattative per la pace in Mozambico…
La Lord’s Liberation Armi comincia a rapire i minori in Uganda…
1991, 8 giugno: apertura di una comunità in Costa Rica
1992, 21 settembre: apertura del XVI Capitolo generale. Vengono elette: Mariangela Sardi, Pilar Justo Bragado, Libanos Ayele, Franca M. Fusato e Giovanna Sguazza La congregazione conta 1.969 membri e 247 comunità.
1994, 26 marzo: il Servo di Dio Daniele Comboni viene dichiarato “Venerabile”.
1996: 17 marzo: il Venerabile Daniele Comboni viene dichiarato “Beato”.
9 ottobre: ad Aboke (Uganda) vengono rapite 139 studentesse…
1997: apertura di comunità in Camerun e in Togo.
1998: apertura di comunità in Colombia (Medellin) e in Germania.
9 settembre: apertura del XVII Capitolo generale. Vengono elette:
Adele Brambilla, Annunziata Giannotti, Aparecida Gonçalves, Margit Foster e Luciana Zonta.
1999: apertura di una comunità in Polonia.
2000, 12 luglio: apertura di una comunità in Guatemala
2001, 14 marzo: viene creato lo “Studium Madri Nigrizia”, per favorire la ricerca storica. Coordinatrice: suor Maria Vidale.
2003: 5 ottobre: Canonizzazione del Beato Daniele Comboni.
2004, 21 agosto: apertura del XVIII Capitolo generale. Vengono elette: Adele
Brambilla, Dorina Tadiello, Bianca Brasciani, Elisa Kidanè e M. Helena Freitas.
La congregazione conta 1.659 membri e 225 comunità.
2007, 15 giugno: trasferimento della Casa generalizia a Viale Tito Livio, 24 – Roma.
2008, gennaio: “Combonifem” prende il posto di “Raggio”…
Per quanto si riferisce alla nostra storia, viene a mancare una fonte…
2010, 1° settembre: apertura del XIX Capitolo generale. Vengono elette: Luzia Premoli, Marisa Zorzan, Anne Marie Quigg, Rosemary Nassali, Marina Cassarino.
Apertura di una comunità in Benin.
2012, 6 marzo: apertura di comunità nello Sri Lanka e in Sudafrica.
2014, 12 giugno: la Serva di Dio M. Giuseppa Scandola viene dichiarata “Venerabile”.
2016, 1° settembre: apertura del XX Capitolo generale. Vengono elette: Luigia Coccia, Rosa Matilde Téllez S., Kudusan Debesai, Eulalia Capdevilla, Ida Colombo.
La congregazione conta 1.250 membri e 165 comunità.
129
Indice
Capitolo 1°: Ricordando gli antecedenti ……….………..………. pag. 3
1.1. Il concilio Vaticano I rilancia l’Opera Comboniana ………….… “ 7
1.2. Le Pie Madri della Nigrizia ………... “ 9
1.3. Maria Bollezzoli ……… “ 14
1.4. In Africa con Daniele Comboni ……… “ 18
1.5. I primi semi caduti nel solco ………. “ 25
1.6. Verso una sistemazione definitiva degli Istituti ……… “ 28
1.7. L’ultima “giornata” del Padre ……… “ 32
Capitolo 2°: Dalla morte del fondatore al 1° Capitolo generale 2.1. Avanti: la Missione continua ………...………….…. “ 41
2.2. Dall’Africa, notizie inquietanti ……….. “ 43
2.3. Il successore di Daniele Comboni ……….. “ 47
2.4. Il ritiro da Khartum ……… “ 52
2.5. Dall’Istituto alla “congregazione gemella” ………... “ 57
2.6. Apertura di nuove comunità in Egitto ………... “ 60
2.7. Il Visitatore apostolico in Egitto ……… “ 64
2.8. Risultato della visita apostolica ………. “ 67
2.9. Ridisegnati i confini del Vicariato ………. “ 70
2.10. La divisione amministrativa ……… “ 72
2.11. Approvazione delle Regole e 1° Capitolo generale ……… “ 74
Capitolo 3°: Espansione missionaria in Africa dopo la Mahdia 3.1. Fine della Mahdia e ritorno in Africa Centrale ………….………. “ 77
3.2. Morte di Maria Bollezzoli: elezione di Costanza Caldara ………. “ 80
3.3. 1906: approvazione dell’Istituto ………..…….. “ 84
3.4. 1912: approvazione delle Costituzioni ……….. “ 85
3.5. In Asmara: apertura all’Africa Orientale ………... “ 87
3.6. Il conflitto bellico del 1914-18 ……….. “ 88
3.7. Ripresa dell’espansione missionaria in Africa ……….. “ 89
Avviato a Verona il processo informativo per la canonizzazione di Daniele Comboni ………... “ 97
3.8. Il passaggio del testimone: madre Pierina Stoppani ……….. “ 101
Capitolo 4°: Missione senza frontiere… 4.1. Dalla Francia al Medio Oriente ………….……… “ 105
4.2. Celebrazione del 7° Capitolo generale ……….. “ 105
4.3. In Transgiordania… ……….. “ 107
4.4. La grande guerra e le sue conseguenze ……….. “ 107
4.5. Si riprende il cammino ………... “ 109
4.6. L’Africa Centrale allarga i suoi orizzonti ……….. “ 110
4.7. Verso le Americhe ………. “ 113
4.8. Il passaggio del testimone ………. “...121
130 Capitolo 5°: La Missione e il concilio Vaticano II
5.1. Ripresa dell’espansione missionaria… ……… “ 123 5.2. Il Vaticano II: un concilio missionario? ……… “ 124 5.3. Il Capitolo straordinario del 1969-70 ……… “ 125
1970 - 2022
(una storia ancora da scrivere) “ 130