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4. La gestione pedagogica del Nido

2.2. Le condizioni d’accettazione

Oltre i limiti già citati dell’età, vengono richiesti dei documenti per l’accettazione dei bambini: certificato di sana e robusta costituzione fisica, attestato di esenzione da malattie infettive e contagiose ‘diffusibili’, attesta-to di subite vaccinazioni, certificaattesta-to di nascita.88 Nonostante non sia richie-sto il certificato di battesimo dei bambini, e che quindi l’iscrizione non as-suma il tono discriminante dell’appartenenza religiosa, ad essi viene impar-tita, come vedremo, l’educazione religiosa.

I dati vengono registrati dalla direttrice della comunità e aggiornati nella cartella individuale di ciascun bambino. Gli atti riportano i dati anagrafici da cui si può ricavare la filiazione (legittima, illegittima o orfano); la pro-venienza (famiglia o istituzione); le date di permanenza al Nido, le informa-zioni su eventuali vaccinainforma-zioni. Chiudono l’atto le registrainforma-zioni di avveni-menti di particolare interesse della vita di ciascun ospite: esse hanno carat-tere medico, familiare, religioso.

(14.4.1932)].

87 Il 18 gennaio 1937 viene inviato al podestà di Pavia una relazione sui lavori di ampliamento dello stabile: «Lavori di ampliamento = venne costruito un nuovo padi-glione “Principi di Napoli” con una spesa di L. 95.000 ed un aumento di 15 posti di ri-covero». ANIDO, Lettera di Antonio Cabrini al podestà di Pavia, [s.l.] 18 gennaio 1937.

[Dat. orig., copia semplice, 1 p., int.//, prot. n. 7 (18.1.1937)]. Il nuovo padiglione viene dedicato su richiesta del presidente del Nido, Antonio Cabrini, al Principe di Napoli. Cf ANIDO, Lettera di Antonio Cabrini al Generale Aymonino (1° aiutante in campo di S.A.R. il Principe di Piemonte), Pavia 6 luglio 1937-XV. [Dat. orig., fto. 1 p., int.//, prot.

n. 67 (6.7.1937)].

88 Fin dal 1931 Vianello aveva richiesto alla direttrice delle FMA, responsabile della comunità, che nel regolamento emergessero anche le «cartelle individuali di ogni fan-ciullo, ove si nota: generalità, età, vaccinazione, esito visita medica d’ingresso, Ente o persona da cui dipende. Retta da pagare e chi la paga. Parenti autorizzati alla visita e lo-ro indirizzo. Note di salute e di plo-rofitto [è cancellata la palo-rola studi] e di carattere, ag-giornate, peso mensile. La lista nominativa di tutti i ricoverati interni ed esterni del-l’asilo, deve essere affissa al muro, nell’atrio d’ingresso». ANIDO, Lettera di Carlo An-tonio Vianello alla superiora delle FMA del Nido, Milano 8 maggio 1931. [Ms. orig., f.a., 1 p., int. //, prot. n. 30].

Cartella individuale di un ospite del Nido

Nome: Z.C. Paternità: S. Maternità: V.A.

Nato: C. il: xx yyyy 1925

Provenienza: ONMI di Pavia

Entrato il: 1 luglio 1929 Uscito il: 1 agosto 1932 Vari: Piquet + Trambusti + +

Annotazioni: il padre malato di Tbc polmonare è ricoverato al Forlanini, la madre è sofferente (sospetto di Tbc polmonare) - la bambina è in condi-zioni di salute florida-robusta.

1929 viene mandata all’Asilo Gazzaniga Giugno 1930 vaccinazione antidifterica giugno-luglio-agosto cura di sole.

Settembre si ammala di morbillo - decorso regolare - nessuna complicazione.

La madre viene anch’essa ricoverata al Forlanini malata di Tbc.

Si propone di inviare la bambina ad una cura marina.

Febbraio 1931 la bambina si ammala di una leggera influenza con pochi giorni di febbre.

25 Aprile viene ammessa alla Prima Comunione nella Cappella del Nido.

31 Maggio S. Cresima, madrina la Sig.ra Palmira Ohl. Sempre in ottima salu-te - buona ed insalu-telligensalu-te.

1 agosto 1931 cura montana di Pietra Gavina.

1 settembre la bambina torna in migliorate condizioni di salute

16 Febbraio 1933 la bambina viene trasferita all’Istituto delle Derelitte.89

Questa serie di documenti, pur insufficiente per un’elaborazione statisti-ca, è preziosa perché testimonia non solo la provenienza dei bambini, do-cumentata anche dalla corrispondenza con gli enti, ma pure le loro situazio-ni familiari (stato di famiglia, ricoveri in ospedali, detenzione, tipo di lavo-ro, stato di indigenza) e il loro vissuto nell’istituto. Si può, infatti, dedurre sia lo stato di salute grazie alla descrizione dettagliata delle malattie con-tratte e agli eventuali ricoveri ospedalieri o spostamenti per convalescenza in colonie climatiche; sia il livello di istruzione perché sono spesso

segnala-89 ANIDO, Documento personale. [Ms. orig., copia semplice, 1 p., int.//, non proto-collato, ma numerato: n. 22].

te le scuole o asili frequentati; con le indicazioni della I comunione e della cresima sono segnalati i nominativi dei padrini e delle madrine; così pure il luogo in cui si sono trasferiti, dopo la dimissione dal Nido: ritorno in fami-glia, passaggio ad altro istituto o adozione. Si possono infine reperire persi-no le persi-notizie sulle fattezze fisiche, l’indole e il carattere dei singoli bambini al loro ingresso e talvolta il loro miglioramento di salute.90

Le condizioni del ricovero s’incontrano anche tra la corrispondenza in uscita, giacché alcuni enti pubblici o privati le richiedono per avvalersi eventualmente dell’opera. Nel 1934 il presidente del Nido informa il pode-stà sulle condizioni patrimoniali della beneficenza dell’ente morale e da questo documento si ricava la pensione richiesta per il singolo bambino:

«La media giornaliera dei bambini ricoverati è di 35 dei quali: N. 25 a L. 5.

giornaliere; N. 2 a L. 4. giornaliere; N. 3 a L. 2. giornaliere; N. 5 gratuiti».91 Nel 1935 si invia al podestà di Pavia il solo requisito dell’età richiaman-do un articolo dello Statuto del 1930: «A termine dell’Articolo 3° dello Sta-tuto, per essere ricoverati nel Nido, i bambini devono aver compiuto gli an-ni 2 e non aver oltrepassati i 6, salvo permanenza fino agli 8 anan-ni, secondo le disponibilità dei posti».92

Nel 1936 in risposta al podestà di Voghera il presidente del Nido, Anto-nio Cabrini, scrive tra le condizioni:

«I) per essere ricoverati in questo Istituto, i bambini devono aver compiuto i 18 mesi e non oltrepassato gli otto anni, essere dichiarati sani. II) L’impegno di soddisfare la diaria giornaliera di L. 5 (nette). Nella diaria sono comprese oltre le spese generali e di vitto, la manutenzione biancheria e vestiario, le eventuali spese mediche (escluse quelle di ricovero) ed invio a colonie climatiche».93

L’accettazione gratuita dei bambini è sempre stata un’attenzione della Lega e continua a esserlo per il Nido, in quanto l’opera intende raggiungere proprio l’infanzia più bisognosa; ciò si nota anche dalla retta giornaliera per

90 «In generale i bambini ci sono portati deperiti e in cattive condizioni di salute, noi con ogni mezzo, non guardando a sacrifici e a spese, cerchiamo di recuperarli e di rimet-terli sani e robusti». Breve relazione morale e statistica da [presidente Nido] al presiden-te della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde di Milano, [Pavia] 4 luglio 1932.

91 ANIDO, Lettera del podestà di Pavia al presidente del Nido: richiesta delle condi-zioni patrimoniali del Nido, Pavia 18 dicembre 1934-XIII. [Dat. con aggiunte manoscrit-te orig., copia semplice, 1 p., int.//, prot. n. 164 (18.12.1934), in risposta a letmanoscrit-tera del po-destà prot. n. 23090 (13.12.1934)].

92 ANIDO, Lettera dal presidente del Nido al podestà di Pavia, [Pavia] 12 maggio 1935. [Datt. orig., copia semplice, 1 p., int.//, prot. n. 22 (12.5.1935)].

93 ANIDO, Lettera di Carlo Antonio Cabrini al podestà di Voghera: risposta, [s.l.] 13 maggio 1936-XIV. [Datt. orig., copia semplice, 1 p., int.//, prot. n 2519 (12.5. 1936)].

i privati: essa è molto più bassa di quella degli enti.