H) Orientamento alla qualità
I) Orientamento alla RSI e alla RSP
3.4. Confronto tra bilancio sociale delle aziende private e di quelle pubbliche
Fino ad ora sono state presentate una ad una le varie tipologie di bilancio sociale che possono essere realizzate a seconda della struttura che decide di rendicontare la propria attività. Successivamente, all’interno dell’ambito pubblico, verrà proposto un approfondimento per quanto concerne la relazione esistente tra questo strumento e le università. Prima di passare però a tale tematica risulta giusto soffermarsi un attimo sulla costruzione di un quadro riassuntivo di quanto descritto fino ad ora.
Si è spesso fatto riferimento al bilancio tradizionale che, previsto dalla normativa italiana, viene redatto ogni anno. Da esso è possibile trarre preziose informazioni, ma, allo stesso tempo, può essere una fonte di “inganno”.
Questa affermazione deriva dal fatto che il bilancio d’esercizio poco dice, per esempio, sulle modalità con cui i risultati vengono concretizzati, su quale sia il cosiddetto “clima aziendale” o anche sulle attività svolte in favore dei propri dipendenti.
Proprio per superare tali problematiche, oltre che per rappresentare tutte le iniziative intraprese seguendo i dettami previsti dall’orientamento basato sulla responsabilità sociale, l’organizzazione può decidere di produrre il bilancio sociale.
Tale documento, a seconda di chi lo realizza, può avere delle valenze diverse ma innanzitutto è bene partire dalle similitudini che lo caratterizzano sia quando si considera il settore privato che quello pubblico.
In questo caso si fa un preciso riferimento a due concetti[154]:
in entrambi gli ambiti posti sotto analisi il bilancio sociale possiede una utilità sempre crescente, in quanto con esso tali organizzazioni riescono a superare i limiti riscontrati dalla pubblicazione del solo bilancio tradizionale. Tutto questo deriva dalla natura intrinseca in questo documento che, come già descritto in precedenza, riesce ad andare oltre rispetto la semplice rappresentazione della dimensione economica e finanziaria. Oggi l’insieme di indicazioni che si ottengono dalla lettura del bilancio previsto dal codice civile non sono più considerate in alcun modo sufficienti per soddisfare i bisogni informativi sia degli stakeholder in senso stretto sia della società civile considerata nella sua accezione più estesa;
anche in questo caso il bilancio sociale aiuta sia il settore pubblico che quello privato per quanto concerne il tentativo di recuperare e successivamente di valorizzare dei concetti che per troppo tempo sono stati ignorati, più o meno volutamente. Questi aspetti riguardano precisamente la dimensione sociale, al cui interno sono comprese sia le tematiche ambientali che quelle etiche. Il rispetto di questi temi è attualmente diventato un requisito quasi obbligatorio se l’organizzazione vuole continuare ad operare efficientemente sul mercato di riferimento. Se prima la registrazione di un brevetto o un miglioramento nel processo produttivo potevano essere una fonte duratura di un vantaggio economico e competitivo rispetto ai concorrenti, in questo momento storico può non essere più sufficiente. Infatti se tali innovazioni non sono accompagnati allo stesso tempo da
comportamenti responsabili la società potrebbe additare tale struttura come non morale e quindi favorire la propagazione di un atteggiamento ostile nei confronti della stessa. Il risultato di questa azione potrebbe riuscire ad annullare il vantaggio creato. Questo rischio può venire meno con la stesura di un bilancio sociale, attraverso il quale è possibile far vedere, oltre “alla vera anima” che muove l’intera organizzazione, anche tutte le iniziative intraprese nel campo della responsabilità sociale.
La redazione del bilancio sociale all’interno di entrambi i settori, oltre agli appena citati tratti in comune, presenta allo stesso tempo una serie di importanti differenze[155] che derivano proprio dalle diverse tipologie di strutture che caratterizzano tali ambiti. Gli elementi di discordanza risultano essere i seguenti:
la rilevanza della dimensione economico-finanziaria: questa tematica assume una diversa forza e rilevanza a seconda se l’analisi viene effettuata utilizzando il punto di vista del settore privato e soprattutto delle imprese profit oriented rispetto a quello che scaturirebbe se invece si prendesse come riferimento l’ambito pubblico o quello del non profit. L’importanza intrinseca dei risultati aziendali e del continuo tentativo di raggiungere delle buone performance è sicuramente più elevato nel primo campo di analisi citato che non nel secondo. Il settore privato viene sempre analizzato tenendo come primo riferimento la sua capacità a produrre ricchezza. Solo successivamente vengono esaminate le modalità con le quali la stessa è stata realizzata. Diverso è il discorso nell’altro caso. Gli obiettivi e le richieste che la società formula nei confronti dell’ambiente pubblico sono completamente differenti. Infatti al medesimo non viene preteso il raggiungimento di precisi livelli di redditività ma vi è una domanda di aiuto e sostegno effettuata soprattutto nei confronti di coloro che si trovano in una situazione di difficoltà. Quindi sono gli stessi aspetti sociali che costituiscono l’unico e vero obiettivo da raggiungere e che sarà poi successivamente oggetto di valutazione;
il ruolo del bilancio sociale: la comprensione di questa differenza è molto importante. Infatti essa, probabilmente, costituisce il punto di maggiore distanza riscontrabile tra gli ambiti considerati. Innanzitutto va sottolineato come il bilancio
155 Su tale argomento si rimanda all’articolo scritto da Di Filippo E. e Danese A. pubblicato sul periodico
sociale sia una strumento assolutamente volontario in quanto la sua creazione non è vincolata a nessuna norma vigente. Già questo aspetto fa riflettere. Tale caratteristica influisce sulla rilevanza che questo documento può assumere. Per quanto riguarda le imprese profit oriented è abbastanza immediato affermare come il contenuto del bilancio sociale costituisce una serie di informazioni aggiuntive che vengono garantite ai propri stakeholder. La principale importanza viene però sempre attribuita alla stesura del bilancio tradizionale mentre l’altro documento ha una rilevanza più residuale. È indubbio che la situazione si stia evolvendo e che il bilancio sociale stia sempre di più acquisendo un maggiore interesse, ma, al momento attuale, i due documenti non sono ancora sullo stesso livello. Completamente opposta è la situazione per quanto concerne il settore pubblico e quello non profit. In essi il bilancio sociale assume una importanza che va ben oltre il bilancio tradizionale. Infatti si potrebbe quasi dire con certezza che esso stesso è lo strumento migliore per essere utilizzato come chiave di lettura delle performance delle organizzazioni che operano in tale contesto. Attraverso questo documento è possibile collegare le richieste effettuate dalla società civile nei loro confronti con le rispettive azioni che sono state realizzate. L’obiettivo è quello di mostrare se queste ultime erano idonee al soddisfacimento dei bisogni riscontrati;
l’oggetto della rendicontazione sociale: questo aspetto risulta tanto utile quanto necessario per comprendere maggiormente le distanze esistenti tra il settore privato e quello pubblico. Infatti per l’impresa che decide di realizzare il bilancio sociale, se si considera il primo ambito, lo stesso viene utilizzato per “la valorizzazione delle
ricadute esterne delle sue attività”[156]. Più precisamente alla base di questo
processo vi è la descrizione delle ricadute sociali, ma anche ambientali, circa l’operato della struttura medesima. Se invece si sposta l’attenzione sul settore pubblico si capisce immediatamente come l’oggetto della rendicontazione sociale coincide in modo totale con la missione stessa dell’organizzazione. Quindi il bilancio sociale viene utilizzato soprattutto per far vedere chiaramente all’ambiente esterno tutto il processo decisionale e come i bisogni e le esigenze della collettività sono stati interpretati e soddisfatti.
Il bilancio sociale sia nel settore pubblico che in quello privato è, anche se con qualche differenza, uno strumento veramente utile e la sua importanza è in continua ascesa. Il suo maggiore utilizzo va di pari passo con la crescente richiesta da parte della società civile di ulteriori informazioni, che vadano oltre a quelle presenti nel bilancio tradizionale. Comunicare in modo trasparente le decisioni prese e l’attività svolta sembra essere la soluzione giusta per riconquistare la fiducia persa nei confronti della collettività.