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Il bilancio ambientale nel settore pubblico

H) Orientamento alla qualità

I) Orientamento alla RSI e alla RSP

3.2. Il bilancio ambientale come strumento di comunicazione

3.2.2. Il bilancio ambientale nel settore pubblico

La tematica ambientale è diventata molto importante anche nel settore pubblico, basti pensare, per esempio, ai problemi che sono stati causati dalla mancanza di severi controlli da parte delle autorità pubbliche e che hanno favorito il dilagare della pratica dell’abusivismo edilizio.

139 Il bilancio ambientale, considerando il suo aspetto dinamico, è stato oggetto nel corso del tempo ad un

ampliamento negli argomenti che sono compresi al suo interno. Sempre più spesso si fa esplicito od implicito riferimento ad altre due tematiche che sono: la salute e la sicurezza. Inoltre, negli ultimi anni, si sta assistendo anche ad un’altra tendenza molto particolare, che è quella di una integrazione sempre più forte tra i temi sociali e i temi ambientali. Si prospetta, in un prossimo futuro, che non vi sarà la continua effettuazione di due documenti distinti ma che si realizzerà una loro convergenza verso un unico bilancio da presentare all’esterno dell’impresa.

Oggi la protezione del territorio in cui risiede la comunità di riferimento è un punto fondamentale che si riscontra in molti dei programmi elettorali che di solito vengono presentati. Spesso, trattando questo argomento, esso viene associato anche alla difesa delle generazioni future che dovranno vivere sullo stesso territorio e proprio per tale motivo questo ultimo non deve essere depauperato e rovinato da chi attualmente vi risiede. Ovviamente le azioni che devono essere prese non sono influenzate solamente da tale pensiero, il quale comunque deve essere sempre tenuto in considerazione come variabile che consente di fare una scelta giusta verso uno sviluppo più sostenibile. Il bilancio ambientale costituisce proprio per questo un “rendiconto politico-

istituzionale in materia ambientale, costruito su una base di dati (sistema dei conti ambientali) inerenti lo stato dell’ambiente e le pressioni del sistema antropico

sull’ambiente stesso”[140]

.

Sono due i momenti cruciali in cui si registra il bisogno da parte delle pubbliche amministrazioni ad effettuare tale rapporto:

 nella fase di programmazione delle strategie da seguire: si ha in questo caso un bilancio ambientale preventivo;

 nella fase di definizione dei risultati raggiunti: si ha invece questa volta un bilancio ambientale consuntivo;

Tali strumenti sono legati, e proprio per questo si riscontra l’esigenza a far sì che siano strutturati in modo tale da permettere di capire se e come i risultati previsti all’inizio dell’esercizio considerato sono stati raggiunti. Inoltre, nel caso in cui si sono registrati degli scostamenti, esso deve consentire di capire in modo chiaro e diretto le motivazioni che hanno favorito la creazione di tale situazione.

Anche nel settore pubblico come in quello privato la realizzazione del bilancio ambientale va percepito come un processo assolutamente dinamico, in quanto favorisce la concretizzazione di politiche utili per cercare di modificare e quindi migliorare le strategie che l’ente vuole attuare nel futuro, soprattutto nel caso in cui queste non stiano dando i frutti sperati.

Si può fare ordine nel processo di rendicontazione di questo determinato ambito segmentandolo in tre momenti diversi ma complementari tra di loro:

 la definizione delle politiche ambientali: questo rappresenta il punto di partenza della rendicontazione. Ciò comporta che l’ente, una volta capita l’importanza che assume la tematica ambientale, si attivi affinché, nel territorio di sua competenza, chiunque rispetti i vincoli imposti dallo stesso su tale materia. L’accettazione di tale responsabilità comporta inevitabilmente la necessità di comunicare all’esterno gli obiettivi che la struttura pubblica vuole raggiungere, mostrando chiaramente quali sono gli impegni passati, presenti e futuri che hanno una esplicita connessione con il tema ambientale;

 la costruzione del sistema contabile: il passo successivo è caratterizzato da una precisa e attenta definizione dei metodi di misurazione e controllo per quanto concerne le conseguenze prodotte dall’implementazione delle politiche ambientali precedentemente definite. Tale sistema non deve essere rappresentato attraverso un insieme indistinto e poco correlato di indicatori ma dovrà essere caratterizzato da un puntuale elenco di parametri utili a fare venire alla luce anche gli aspetti più nascosti, che riguardano, oltre al campo ambientale, anche altri settori ad esso molto vicini, come ad esempio la tematica energetica e quella urbanistica su tutte;

 il reporting ambientale: esso rappresentata il momento conclusivo della rendicontazione. Attraverso il processo di reporting si cerca di valutare, comprendere e comunicare i risultati raggiunti comparandoli con quelli fissati negli obiettivi di partenza. La comunicazione rappresenta un punto focale, in quanto l’ente deve dimostrare il successo o meno delle sue iniziative in campo ambientale. Nell’eventualità che i valori raggiunti non siano positivi, avrà l’obbligo morale di fornire una chiara e trasparente spiegazione che aiuti a comprendere tale esito negativo nei confronti di chiunque ne abbia interesse.

Il bilancio ambientale segue, in ambito pubblico, lo stesso iter del bilancio tradizionale e questo permette di poter attribuire allo stesso una valenza maggiore, in quanto collegato direttamente al processo decisionale e politico.

Un aspetto che va rimarcato è quello che riguarda il coinvolgimento degli stakeholder. Questo dovrebbe consentire alle amministrazioni pubbliche la creazione di un confronto costruttivo con tali figure. L’obiettivo è quello di sforzarsi nell’individuazione di piani e di azione migliori, resi tali anche attraverso una vera condivisione degli stessi con i portatori di interesse. Vale a dire che con questa collaborazione si può realizzare una

scelta consapevole, che si basa su una classificazione di siffatte azioni seguendo un ordine di priorità che viene definito insieme. Tale assetto è notevolmente influenzato dagli avvenimenti che si registrano nel preciso momento storico in cui tali opinioni vengono esposte. Proprio per tale motivo risulta essere opportuno che tale confronto sia duraturo nel tempo, in quanto dovrà, di volta in volta, subire degli aggiornamenti per restare al passo con i cambiamenti che si osservano nell’ambiente circostante.

Per concludere risulta utile precisare che soprattutto quando si parla di Enti pubblici[141] la tematica ambientale viene suddivisa in aree di competenza che sono distribuite su diversi livelli. Tale differenziazione comporta una uguale diversificazione per quanto riguarda le politiche e il sistema contabile ambientale definito. In tali aree è compito dell’ente di riferimento definire gli obiettivi da raggiungere e le modalità attraverso le quali questi saranno ottenuti, avendo sempre come riferimento primario la volontà di aspirare a sviluppare e a migliorare la gestione ambientale del territorio circostante.