7.4 Presentazione e discussione dei dati invertiti
7.4.2 Confronto sezioni verticali del volume di dati in uscita dagli algoritmi d
Informazioni altrettanto utili si possono ricavare visualizzando i dati ottenuti dall’inversione non attraverso mappe orizzontali, ma sottoforma di sezioni verticali.
Di seguito sono riportati i risultati ottenuti dalle combinazioni S1-CF (Figura 7.7), S2-CF (Figura 7.8), S1-FS (Figura 7.9) ed S2-FS (Figura 7.10). Le sezioni raffigurate sono quelle che tagliano in lungo la parte centrale del volume di dati.
Per quanto riguarda la sezione in uscita dal processo di inversione S1-CF (Figura 7.7), a partire da profondità di 0.6 fino a 1 metro circa, è possibile osservare un orizzonte avente alti valori di conducibilità (intorno a 11.5 mS/m) e congruente alla mappa in Figura 7.3-a. A 1.2 metri di profondità inizia a delinearsi un orizzonte più resistivo rispetto alla strato superiore ed avente valori di conducibilità media intorno a 2.2 mS/m. Scendendo ancora in profondità, a 2.0 metri si osserva a un orizzonte conduttivo che comincia in direzione SW e si chiude in corrispondenza della metà del cubo per lasciare spazio ad una zona più resistiva. Le caratteristiche di tale orizzonte sono congruenti con la mappa a 2 metri di Figura 7.3-b caratterizzata da una zona conduttiva in posizione SW e una più resistiva in direzione NE. A tre metri si osserva un orizzonte abbastanza continuo e altamente resistivo, mentre da 4 fino a circa 6.5 m la conducibilità inizia ad aumentare gradualmente fino a raggiungere il valore massimo in corrispondenza di 5.5 metri. Al di sotto di questo strato il sottosuolo torna ad essere di nuovo altamente resistivo.
Figura 7.7: Sezione verticale del volume di dati in uscita dal processo di inversione S1-CF. La gli estremi della scala
utilizzata sono uguali a quelli utilizzati in Figura 7.3 con la differenza che sono stati utilizzati due programmi di visualizzazione diversi, per cui non che sussiste una perfetta corrispondenza fra i colori delle due scale.
Per quanto riguarda la sezione in uscita dal processo di inversione S2-CF (Figura 7.8), fino alla profondità di 1 metro circa è possibile osservare un orizzonte avente alti valori di conducibilità alti e congruente alla mappa in Figura 7.4-a. A 1.2 metri di profondità inizia a delinearsi uno spesso orizzonte mediamente resistivo (in verde) avente valori di conducibilità intorno a 5 mS/m. Il top di tale orizzonte si trova a circa 1.2 metri di profondità mentre il bottom a circa 5.5 m. all’interno di tale orizzonte, dai 2 fino ai 3 metri si osserva una struttura abbastanza estesa e conduttiva localizzata in direzione SW. La struttura si chiude in direzione NE in corrispondenza della metà del cubo per
lasciare spazio ad una zona più leggermente più resistiva. Le caratteristiche di tale orizzonte sono racchiuse nella mappa a 3 metri di Figura 7.4-c, caratterizzata da una zona conduttiva in posizione SW e una leggermente più resistiva in direzione NE. La parte superiore della struttura si inizia ad osservare impercettibilmente nella mappa a 2 metri di Figura 7.4-b. Dopo i 5.5 tre metri si osserva un orizzonte più resistivo che sembra avere un’inclinazione in direzione SW.
Figura 7.8: Sezione verticale del volume di dati in uscita dal processo di inversione S2-CF. La gli estremi della scala
utilizzata sono uguali a quelli utilizzati in Figura 8.7 con la differenza che sono stati utilizzati due programmi di visualizzazione diversi, per cui non è detto che i colori delle due scale corrispondano.
Prima di commentare la sezione verticale in uscita dal processo di inversione S1-FS (Figura 7.9), bisogna tener presente che le mappa in Figura 7.5 hanno scale diverse tra loro e dunque anche diversa con quella utilizzata per le sezioni verticali. Di conseguenza, risulta molto difficile notare ad occhio la corrispondenza tra le sezioni verticali e le mappe orizzontali mostrate. Tuttavia si proverà ugualmente a descrivere tali corrispondenze.
Per prima cosa è facile osservare dalla superficie fino alla profondità di 1 metro circa il solito orizzonte avente alti valori di conducibilità, congruente con quanto osservato nella mappa ad un metro di profondità di Figura 7.5-a. A 1.2 metri la conducibilità si abbassa drasticamente per poi diminuire in maniera graduale.
All’altezza di 2 metri inizia a comparire una regione più resistiva. Essa si presenta più spessa in corrispondenza della parte NE dell’area in esame, per poi chiudersi nella direzione opposta. Nella mappa di conducibilità a 2 metri di Figura 7.5-b è nettamente visibile il top della struttura a cuneo inglobata (in blu), mentre nella mappa a 3 metri (Figura 7.5-c) è possibile osservare il bottom. Dopo i 4 metri fino ai 6 si osserva un orizzonte mediamente conduttivo (in verde) contenente una struttura leggermente più conduttiva che si chiude in direzione NE.
A profondità superiori a 5.5 metri infine inizia la comparsa dello strato inclinato a maggiore resistività osservato anche nel caso precedente. In effetti la parte più alta è visibile precisamente in direzione NE nella mappa a 5.5 m di Figura 7.5-d (regione in blu), mentre in direzione SW è visibile la struttura più conduttiva descritta in precedenza.
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Figura 7.9: Sezione verticale del volume di dati in uscita dal processo di inversione S1-FS.
Anche nel caso S2-FS bisogna tener presente che le mappe di conducibilità in Figura 7.6 hanno scale diverse tra loro e dunque anche diversa con quella utilizzata per le sezioni verticali. In aggiunta c’è anche da considerare che la scala utilizzata per rappresentare le mappe verticali è di poco diversa da quelle utilizzata finora per le altre. In questo modo è possibile ottenere qualche dettaglio in più dalle immagini.
Osservando la Figura 7.10 è facile osservare il solito orizzonte superficiale caratterizzato da alti valori di conducibilità. Anche in questo caso la mappa ad un metro di profondità di Figura 7.6-a ne testimonia la sua presenza (si osservi la scala dei valori).
Quello che salta all’occhio da questa sezione è la presenza nella parte NE dell’area di una regione più resistiva (in blu e azzurro) che si diparte dagli strati più profondi fino ad arrivare a profondità di circa 2 metri con una leggera discontinuità intorno ai 4 metri. La presenza della regione resistiva e la sua estensione in profondità sono testimoniate dalle mappe in Figura 7.6-b,c,d corrispondenti rispettivamente a 2,3 e 5.5 metri di profondità.
La parte opposta (SW) sembra invece assumere valori di conducibilità più alti (circa 5 mS/m in media contro i 3 mS/m della regione più resistiva).
La regione resistiva, così come compare nella sezione appena descritta, potrebbe tuttavia essere un artificio prodotto dall’algoritmo di interpolazione. Si ricordi infatti che i valori di conducibilità degli elementi del mesh, ottenuti a seguito dell’inversione, sono “costretti” ad essere non troppo diversi da quelli ottenuti negli elementi del mesh adiacenti nelle tre dimensioni (laterally constrained). In questo caso è possibile quindi che gli elementi del mesh presenti nel volume intermedio tra la regione resistiva a profondità di 2-3 metri e lo strato inclinato resistivo a circa 5.7 metri siano stati “riempiti” con valori di conducibilità intermedi tra quelli delle due features, e più bassi rispetto a quelli realmente presenti. Un effetto di ciò potrebbe essere ad esempio l’inclinazione non reale dell’ strato resistivo in basso (in effetti i valori della parte più alta dello strato sembrano “richiamati” dai valori del bottom della regione resistiva in alto).
Figura 7.10: Sezione verticale del volume di dati in uscita dal processo di inversione S2-FS. Mentre tutte le immagini viste
fino adesso per le sezioni verticali sono state rappresentate con la stessa scala, questa sezione presenta una scala leggermente diversa. In questo modo è stato possibile ottenere qualche dettaglio in più.