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CONSIGLIERE CORALBO:

“Grazie Presidente. L’argomento posto in discussione dal collega Ambrosio io credo che sposti l’attenzione più che sull’intervento relativo al deposito di materiale esplosivo, lo sposta in maniera molto più pesante, molto più concreta sui provvedimenti che dovremo votare dopo questa proposta di deliberazione ovvero su quei provvedimenti di urbanistica altamente impattanti, come gli articoli 6, che di fatto trasformano il tessuto urbano. Bene ha fatto il Sindaco a prendere parola

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quando ha dichiarato poc’anzi, e spero che queste dichiarazioni continuino nel proseguire della discussione, ma soprattutto nell’affrontare le nuove proposte di deliberazione, perché quando il Sindaco dice, ovviamente in riferimento al proprio mandato, di dover rispettare anche una giusta condivisione e un giusto inserimento del nuovo rispetto all’esistente in una logica di armonia anche urbana oltre che di tessuto proprio economico e produttivo, io credo che questo concetto vada assolutamente trasportato e mutuato sui provvedimenti che andremo a vedere.

Quando il Sindaco prendeva la parola, in questo caso mi rivolgo all’Assessore, ma in modo particolare alla professoressa Chierchia, mi veniva in mente la parola

“vicinato” che in urbanistica assumeva un significato particolare, perché per vicinato si intendeva proprio la piazza, l’aia dove affacciavano le varie abitazioni e siccome le case erano case povere e non avevano tutti gli strumenti, nel vicinato si svolgevano le attività tipo la cottura del pane piuttosto che altre attività che allora all’interno delle abitazioni non potevano essere realizzate, quindi c’era un giusto connubio tra quello che era l’abitare e quello che era il vivere comune e di qui la parola vicinato e le regole del buon vicinato che sono state mutuate fino ai giorni d’oggi, proprio perché c’era questa comunione di interessi e questa comunione di tutelare l’abitare. Credo, quindi, che questo concetto debba essere mutuato più sugli interventi futuri che andremo a discutere. Tornando allo specifico di questa pregiudiziale, io le perplessità le ho manifestate tutte, le ho manifestate da un punto di vista tecnico, nel senso della Convenzione, nel senso del, tra virgolette, non verificato rispetto di alcune procedure che poi nel corso della discussione e nella Commissione sono state chiarite, così come restano in essere alcuni dubbi relativi un po’ a tutto l’impianto che è vero quello che diceva il Sindaco, non è impattante perché abbiamo un indice di copertura, un indice di fabbricabilità che è

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dello 0.3, quindi di poco superiore a quello della zona agricola, è vero pure che da un punto di vista puramente ambientale l’intervento è impattante, per la realizzazione dei fossati, per la realizzazione di tutta una serie di norme di sicurezza e di salvaguardia che vanno assolutamente poste in essere, ma queste sono state tutte difficoltà che da un punto di vista tecnico, di relazione paesaggistiche e quant’altro sono state già ampiamente discusse e chiarite. Il nostro ruolo, e ritorno al discorso che è stato fatto nella precedente pregiudiziale, che deve necessariamente essere esclusivamente di natura politica e di natura di indirizzo, purtroppo non riesce ad avere risposta fino a quando, speriamo, lasciatemi passare il termine, di estorcere all’Assessore una dichiarazione in quest’Aula, fino a quando l’Assessore non ci dichiarerà in quest’Aula che la linea politica di indirizzo di questa Amministrazione va nella direzione di voler destinare quell’area in una futura area di espansione, perché è ovvio che i piani devono essere dei piani flessibili, cioè il tessuto urbano, il tessuto sociale, il tessuto urbanistico crescono a una velocità esponenziale rispetto ai tempi della politica che purtroppo sono troppo lenti, quindi è la lungimiranza di questa Amministrazione, in modo particolare dell’Assessore all’Urbanistica, che con questo provvedimento vorremmo tastare in modo specifico, quindi la pregiudiziale che sia o meno in contrasto con le linee programmatiche del Sindaco, io purtroppo non lo riesco a definire questo, perché non riesco proprio a definire le linee programmatiche del Sindaco, cioè io dopo un anno e mezzo non vedo proprio linee programmatiche, quindi non posso avere assolutamente un termine di paragone. Quanto è scritto sulla pregiudiziale, ahimè, è il classico copia e incolla delle campagne elettorali, quindi quello che era il programma elettorale è stato poi mutuato nelle linee programmatiche del Sindaco che in quest’Aula sono state espresse, quindi non

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avendo proprio gli strumenti di paragone e non avendo proprio la possibilità di poter valutare un operato di questa maggioranza perché a oggi non c’è almeno per quanto riguarda questo settore, io sul provvedimento e sulla pregiudiziale non posso far altro che astenermi. Grazie”.

CONSIGLIERE PRAITANO:

“Grazie Presidente. Motivo l’astensione del gruppo Movimento 5 Stelle: secondo noi questa pregiudiziale è irricevibile, l’Ufficio di Presidenza non l’avrebbe dovuta ricevere, mi verrebbe da aggiungere i panni sporchi lavateli in famiglia, sicuramente è motivazione che noi addurremo successivamente motivando il nostro voto all’interno della discussione, però fondamentalmente questo è un aspetto politico che non può essere pregiudiziale alla discussione. Arriviamo alla discussione e poi questo stesso aspetto dovrà essere cavalcato da chi è convinto che è motivazione per cui il provvedimento, come credo il Consigliere Ambrosio vorrà fare, non debba essere votato favorevolmente, però porla come pregiudiziale e accettarla, secondo me dà a noi la stura per la prossima volta e porre le questioni politiche a pregiudiziali degli argomenti di delibera, quindi è anche abbastanza grave che un Ufficio di Presidenza accetti questo tipo di pregiudiziale. Vorrà dire che noi avremo la possibilità di utilizzare strumentalmente la prossima volta di porre una questione politica come pregiudiziale a un provvedimento. Grazie”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Do l’esito della votazione: 3 favorevoli, 6 astenuti e 14 contrari. La proposta pregiudiziale numero 18 viene respinta.

Passiamo alla proposta di pregiudiziale numero 19. <<Proposta di deliberazione:

“Variante al P.R.G. ai sensi del articolo 5 del D.P.R. 447/1998 per la realizzazione di un deposito di materiale esplodente”. Ai sensi e per gli effetti di

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quanto disposto all’articolo 19 del Regolamento interno del Consiglio comunale, si pone la questione pregiudiziale rispetto all’argomento in discussione. In particolare si chiede il ritiro dell’argomento al fine di potere procedere alla pubblicazione di legge in quanto non è stato dato compiutamente seguito a quanto disposto all’articolo 3 dello Statuto comunale: 1) il Comune di Campobasso garantisce il diritto di informazione e di accesso come diritto fondamentale del cittadino; 3) l’esercizio delle funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale deve garantire l’adeguata conoscenza di ogni fase del procedimento da parte del cittadino; e all’articolo 39 del Decreto Legislativo 14 – 03 – 2013 numero 33 così come peraltro evidenziato in sede di discussione in Consiglio comunale ed in Commissione Urbanistica>>. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ambrosio”.

CONSIGLIERE AMBROSIO:

“Il Presidente ha fatto bene ad accettare le pregiudiziali perché non è scritto da nessuna parte che le pregiudiziali riguardano questioni tecniche, giuridiche, Amministrative e non anche questioni politiche, questioni di programma e quant’altro. La pregiudiziale in senso lato non è regolamentata nel nostro Regolamento ed è appunto una pregiudiziale a proseguire una proposta di deliberazione rispetto a una serie di convinzioni e di parametri che non sono elencati in nessuna parte e possono essere di qualsiasi natura, quindi anche politica e spero che questo si sia chiarito in modo evidente. “Il Comune di Campobasso garantisce il diritto di informazione e di accesso come diritto fondamentale del cittadino; l’esercizio delle funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale - ribadisco ed il territorio comunale - deve garantire l’adeguata conoscenza di ogni fase del procedimento da parte del cittadino” e

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questo va abbinato all’articolo 39 del decreto legislativo numero 33/2013, argomento sul quale è intervenuta anche una nota della Prefettura che è stata trattata da questo Consiglio comunale, da questa Presidenza senza alcun riscontro effettivo. A parte una comunicazione dell’Avvocato Iacovelli che dice: “Quello che mi danno, io pubblico, senza entrare nel merito di quello che è stato pubblicato” anche se l’Avvocato Iacovelli cita espressamente quelli che sono, invece, le prescrizioni del decreto 33, quindi da un punto di vista elenca quelle che sono le prescrizioni e gli obblighi, dall’altra parte non si esprime dicendo: “Quello che mi arriva io pubblico. Non spetta a me fare il controllo del rispetto del decreto 33”, il che è un po’ soggettivo, lascia adito a delle interpretazioni. Quella che manca, invece, è la risposta del Dirigente della Struttura Urbanistica e Lavori Pubblici a cui il Presidente del Consiglio si è rivolto e che non ha avuto alcun riscontro. Per cui restiamo anche su questo aspetto nell’empasse se è stato o meno dato seguito oltre che a quanto recita il decreto 33/2013, anche se il Comune di Campobasso ha dato seguito alla norma statutaria che è l’articolo 3 che stabilisce che oltre al diritto di informazione, il Comune garantisce l’adeguata conoscenza di ogni fase del procedimento da parte del cittadino per ciò che concerne le funzioni che riguardano il territorio comunale. Rispetto a questo, io posso capire che le mie pregiudiziali possono essere interpretate a seconda dei casi di chi è a favore o di chi è contrario, positive, negative o neutre, però rispetto a una richiesta della Prefettura che viene lasciata sospesa, senza alcun riscontro e senza alcuna risposta, mi sembra veramente grave, per non dire gravissimo, anche perché da questa risposta discendono tutta una serie di passaggi e di aspetti che riguardano il merito della stessa delibera. Io non so se il Presidente in qualche modo voglia autodeterminarsi per chiedere al Dirigente se quello che dice l’Avvocato Iacovelli

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nella sua risposta citando ciò che deve essere pubblicato è stato pubblicato integralmente o meno, così come recita l’articolo 39 del decreto 33/2013 e non in modo surrettizio, sintetico o astratto da quella che è la norma di riferimento a, b, c), d) e), f) g)”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Grazie Consigliere Ambrosio. Invito la dottoressa Iannelli a esprimersi sulla pregiudiziale, anche se è un argomento, anche se ho condotto i lavori a singhiozzo, già ho visto in altre pregiudiziali su dispositivi superiori. Giusto per fare chiarezza visto che c’è anche un poco di ilarità nell’Aula, queste pregiudiziali potevano essere anche irricevibili nella mia persona, ma il lavoro a singhiozzo che devo svolgere quando manca il titolare, mi porta a dover avere rispetto del suo lavoro e quindi portare all’attenzione del Consiglio, quindi cerchiamo di non avere atteggiamenti troppo ilari perché non fanno bene al tono dell’Aula”.

ARCHITETTO IANNELLI:

“Per quanto mi attiene, sì, è stato seguito l’iter per la pubblicazione”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Grazie dottoressa Iannelli. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ambrosio”.

CONSIGLIERE AMBROSIO:

“Prendo atto che l’architetto Iannelli dichiara che tutto quello che è previsto all’articolo 39 del decreto legislativo 33/2013, quindi la proposta di delibera, gli allegati, la relazione e quant’altro è stato pubblicato per dar modo ai cittadini di essere a conoscenza dell’intervento che il Consiglio oggi va a approvare in variante. A me risulta diversamente tant’è che la stessa Struttura, lo stesso Domingo Iannantuono ha comunicato diversamente, così come diversamente ci ha comunicato l’architetto De Camillis che ha pubblicato solo una sintesi solo una

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sintesi, uno stralcio che lui riteneva sufficiente per far capire ai cittadini di che cosa si stesse trattando che è diverso dall’elenco che riporta l’articolo 39. È una dichiarazione molto importante, mi auguro che sia stata fatta con cognizione di causa. Devo dire al Presidente del Consiglio, al di là dell’ilarità che spesso vi è in quest’Aula, ha fatto bene, gliel’ho detto anche prima, le pregiudiziali vanno accettate in quanto non vi è alcun riferimento regolamentare che discriminano una pregiudiziale rispetto a un’altra, le pregiudiziale sono tali perché si vuole porre una questione di improcedibilità amministrativa, tecnica o politica su un provvedimento che viene all’attenzione del Consiglio comunale. Non è una questione di verifica di legittimità o di itero quant’altro, per cui ogni pregiudiziale non può essere che presentata, discussa e votata. Grazie”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Grazie Consigliere Ambrosio. Ha chiesto di intervenire l’architetto Iannelli”.

ARCHITETTO IANNELLI:

“L’articolo 39 è chiaro, tra l’altro nel caso di specie si è seguita la procedura della Conferenza dei Servizi e già in uello è un momento clou per quanto attiene alla trasparenza, quindi io non ho motivo di dubitare che la finalità della legge è stata osservata. Per quanto attiene alla documentazione che è stata puntualmente allegata alla proposta di delibera, faccio riferimento alla dichiarazione dell’architetto De Camillis in merito sia alla nota del Segretario sia alla documentazione allegata che è quella che puntualmente fa comprendere dove ricade l’intervento e in che cosa si concretizza l’intervento, quindi se la domanda è se è stata assolta la pubblicazione…”

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CONSIGLIERE AMBROSIO (interloquisce fuori microfono):

“La domanda non è quella. La domanda è se sono stati pubblicati tutti gli atti che dice l’articolo 39”.

ARCHITETTO IANNELLI:

“L’articolo 39 recita: “ Le Pubbliche Amministrazione pubblicano: a) gli atti di governo del territorio, quali tra gli altri piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici generali e di attuazione nonché le loro varianti. Per ciascuno degli atti di cui alla lettera a) sono pubblicati tempestivamente gli schemi di provvedimento prima che siano portati all’approvazione, le delibere di adozione o approvazione e i relativi allegati tecnici, quindi la documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e di approvazione delle proposte di trasformazione…”

CONSIGLIERE AMBROSIO (interloquisce fuori microfono):

“Mi deve dire solo se sono stati pubblicati o meno”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Consigliere Ambrosio, non è ammesso il contraddittorio, lei deve lasciar finire l’intervento alla dottoressa”.

ARCHITETTO IANNELLI:

“… Urbanistica di iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale comunque denominato vigente e nonché delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a fronte dell’impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri – e non è il caso – o della cessione di aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse è pubblicata in una sezione apposita”. Per quanto attiene alla

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dizione letterale della norma non c’è un elenco puntuale e preciso di ciò che debba essere allegato, quindi per quanto mi riguarda secondo la procedura seguita, secondo la Conferenza dei Servizi e secondo gli atti che sono stati pubblicati, posso sostenere sicuramente che la pubblicità è stata eseguita in modo corretto.

Grazie”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Grazie dottoressa Iannelli. Ha chiesto di intervenire per mozione d’ordine il Consigliere Ambrosio”.

CONSIGLIERE AMBROSIO:

“La mozione d’ordine è un richiamo al rispetto di leggi, regolamenti e norme.

L’articolo 39 dice che devono…”

PRESIDENTE RAMUNDO:

“L’articolo 39, come lei ha evidenziato, è già stato discusso in Consiglio comunale e in Commissione Urbanistica, stiamo parlando dell’articolo 3 dello Statuto comunale, altrimenti è uguale a una pregiudiziale che abbiamo già fatto”.

CONSIGLIERE AMBROSIO:

“Certo, ma è connesso all’articolo 39 tanto è che l’architetto Iannelli…”

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Sull’articolo 39 il Consiglio già si è espresso”.

CONSIGLIERE AMBROSIO:

“Il parere che ha espresso l’architetto Iannelli riferito all’articolo 39 recita che devono essere pubblicati, non possono, devono essere pubblicate le delibere e i relativi allegati tecnici, cioè tutti gli allegati tecnici che sono relativi a quella delibera, non uno, non due, non mezzo, i relativi, quindi tutti, quindi se sono stati pubblicati tutti è un discorso, se invece sono stati pubblicati parzialmente o in

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modo diverso, non è stato dato seguito a quanto recita l’articolo 39 del decreto legislativo 33. Tra l’altro la pubblicità a cui fa riferimento l’architetto si riferisce all’articolo 4 del D.P.R. 447 che si è chiarito, anche a seguito dell’emendamento del collega Bucci, che non esiste in questa delibera, perché è il D.P.R. 160/2010 che regola questo procedimento. Tra l’altro il decreto 33/2013 supera tranquillamente anche l’articolo 4 del D.P.R. 447/98, quindi se l’architetto sostiene che sono stati pubblicati i relativi allegati tecnici è un ragionamento, altrimenti non è stato dato seguito e occorre rispondere non solo a me come Consigliere, ma anche alla Prefettura che non è stato dato seguito alla pubblicazione degli allegati tecnici alla delibera”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Grazie Consigliere Ambrosio. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Praitano”.

CONSIGLIERE PRAITANO:

“Io stavolta parlo a favore perché io resto allibito da questo atteggiamento da parte del Consiglio comunale, ma in modo particolare della Struttura: noi abbiamo un responsabile sulla trasparenza che è stato nominato perché c’era qualche problema ai riguardo, c’è stata una nota del Prefetto che dice: “Vedete che dovete fare”.

Interviene il dirigente preposto al controllo alla verifica di quello che è il rispetto della norma, in modo particolare proprio quella del 39 che è richiamata nuovamente in questa nuova pregiudiziale e stamattina sentiamo che ha provveduto, si è preoccupato, io ho cercato anche di rileggere quello che ha scritto, purtroppo l’Ufficio di Presidenza non è stato in grado di fornirmi una nota di quello che è stato rilasciato dal Dirigente preposto al controllo sulla trasparenza, ma io resto allibito perché da quello che ricordo, sembrava che in qualche modo si fosse sanato con la pubblicazione di tutti gli atti. Ora ho la possibilità di accedere a

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internet e verificare che cosa è stato pubblicato e nulla è cambiato rispetto a prima:

io resto allibito, perché si sta dando per scontato che i documenti che sono stati allegati sono sufficienti. Io voglio stigmatizzare questo comportamento perché per me non sono sufficienti: se la norma stabilisce che deve essere pubblicata la proposta di delibera e i relativi allegati tecnici, se nella proposta di delibera c’è scritto che gli allegati tecnici sono una serie di allegati che sono elencati, i relativi significa che almeno quelli che sono elencati devono starci online. Per me questo è italiano: i relativi allegati tecnici significa che quelli che sono elencati devono starci online e non ci sono. Pensavo si fosse superato, se non avessi avuto la possibilità di guardare su internet questa cosa, non avrei potuto capire che si è deciso che gli allegati tecnici sono alcuni anziché altri. Per me questa cosa è insuperabile, è assurda: quale difficoltà poteva avere il Comune a sanare quelle che sono le varie pregiudiziali che sono state poste? C’è una nota del Prefetto che è un elemento di novità rispetto a prima, c’è l’intervento del responsabile della trasparenza che è un elemento di novità, si poteva in qualche modo andare a sanare e non si è fatto. vuol dire che si sta dando poca importanza a questo aspetto. Io a questo non ci sto, perché lo si è ribadito anche prima, va bene la possibilità di superare, ma facciamo quello che serve, invece oggi vedo che non è stato fatto niente. Per me questo è assurdo anche perché crea il precedente e andrà, a mio avviso, avvisato di questa cosa chi di dovere, perché a questo punto non ci possiamo fermare al fatto che si può accettare che i relativi allegati tecnici sono stati pubblicati, perché non è così, è sotto gli occhi di tutti. Invito tutti quanti ad andare su internet a verificare che tutti gli allegati tecnici che sono richiesti e che non costava nulla pubblicare, perché sono già scansionati, visto che a noi via PEC sono stati inviati, su internet non sono stati pubblicati. Ci riserveremo di votare

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successivamente la pregiudiziale, però resto allibito da questo comportamento.

Grazie”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Grazie Consigliere Praitano. C’è qualcuno che interviene contro? Non ci sono interventi contro, quindi pongo in votazione la pregiudiziale per appello nominale come richiesto dai Consiglieri Ambrosio, Colarusso, Coralbo, Praitano e Cretella”.

DICHIARAZIONI DI VOTO CONSIGLIERE AMBROSIO:

“Prima che siano portati all’approvazione, vanno pubblicate le delibere di adduzione, i relativi allegati tecnici e i relativi allegati tecnici sono quelli elencati al punto 2) della delibera e sono il progetto planimetrie e particolari costruttivi, il progetto piante, prospetti e sezioni, la tavola sistema della viabilità, la relazione tecnica illustrativa, la documentazione fotografica del settembre 2013, la relazione paesaggistica integrativa del luglio 2014, la relazione geologica a firma del dottor Cortese, lo schema di Convenzione e il disciplinare dell’intervento in variante al P.R.G.. Questi sono i relativi allegati tecnici che devono, non possono, essere

“Prima che siano portati all’approvazione, vanno pubblicate le delibere di adduzione, i relativi allegati tecnici e i relativi allegati tecnici sono quelli elencati al punto 2) della delibera e sono il progetto planimetrie e particolari costruttivi, il progetto piante, prospetti e sezioni, la tavola sistema della viabilità, la relazione tecnica illustrativa, la documentazione fotografica del settembre 2013, la relazione paesaggistica integrativa del luglio 2014, la relazione geologica a firma del dottor Cortese, lo schema di Convenzione e il disciplinare dell’intervento in variante al P.R.G.. Questi sono i relativi allegati tecnici che devono, non possono, essere