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“Per parlare contro ovviamente. Io non mi posso esimere, mentre mi sono astenuto su altre pregiudiziali, su questa è chiaro che non mi posso astenere. Se ci fossero state aree idonee, non saremmo venuti in Consiglio comunale a porre la questione di una variante al Piano Regolatore su una iniziativa che certamente rispetto a tutte le varianti al Piano Regolatore che possono interessare le attività produttive è tra le meno invasive e perché c’è stata una Conferenza dei Servizi e perché ci sono stati diversi pronunciamenti e perché dei circa 10 mila metri quadrati che vengono utilizzati, soltanto una parte veramente piccola viene utilizzata per l’attività oggetto dell’ordine del giorno, fino a generare un assurdo: se uno lì ci avesse fatto una stalla, sarebbe stato più invasiva che l’attività che noi andiamo a generare, quindi aree idonee non ce ne sono, ma potranno mai esistere aree idonee per questo tipo di attività anche in chiave prospettica? Io penso proprio di no, perché anche nella riorganizzazione del territorio, anche nella programmazione di cui si parla e bene all’interno delle linee di governo che abbiamo approvato un anno fa, comunque l’utile finale rispetto a questa attività è molto basso per cui un utilizzo di circa 10 mila metri quadrati per farci un’attività di quel tipo, certamente non sarebbe conveniente, quindi inserita all’interno di una zona PIP, probabilmente queste zone avrebbero un costo più elevato che l’utilizzo in una zona agricola,

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quindi addirittura intorno quegli spazi saranno non utilizzati, quindi non confligge certamente con quello che abbiamo approvato con il piano di governo circa un anno fa. Probabilmente va proprio nella direzione di preservare, ma ci sono anche altri concetti che oggi gli urbanistici indicano, è finito il periodo delle zone ad insediamento specialistico, cioè da una parte ci facciamo tutte le stalle, dall’altra parte tutte le fabbriche, da un’altra parte tutte le officine, tutto artigianato, tutto commercio, quel periodo è finito, oggi ci sono altre filosofie, c’è un’integrazione dei territori, all’interno e nelle vicinanze di aree edificate si possono generare attività commerciali, c’è un sistema di vicinanza a livello urbanistico. Io mi posso fermare qua, anzi Consigliere, lì raccolgo l’appello del Consigliere D’Anchise, proprio per questa mia dichiarazione, io la invito a ritirare considerato che chi ha scritto e chi ha firmato quelle linee di governo, è quello che adesso sostiene l’inesistenza della pregiudiziale, la stessa persona e considerato che lei ha votato quelle linee di governo, io la invito a ritirare la pregiudiziale legata a questo tipo di argomento. Questa è una bella città, è una città che, però, ha bisogno di muoversi, lo so, lo si fa con grande fatica e i momenti non sono certamente buoni, però con coraggio, moviamoci. Questo meccanismo che sembrerebbe un meccanismo che vuole far perdere semplicemente tempo per esasperare gli animi, non porta da nessuna parte. Questa comunità ha bisogno di amministratori coraggiosi, speriamo che ce ne sono tantissimi”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Grazie Sindaco. Ha chiesto di intervenire a favore il Consigliere Ambrosio”.

CONSIGLIERE AMBROSIO:

“Battista Pietro Micca, se mi è consentita una battuta! Asserire che chi vuole fare qualcosa di qualsiasi cosa purché si faccia, lavora nell’interesse della città, è grave

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rispetto a chi, invece, vuole ordine, organizzazione, rispetto delle regole, rispetto del territorio, rispetto dell’ambiente, rispetto dei doveri, rispetto alle deroghe che si vogliono dare. Questa Amministrazione si sta contraddistinguendo per un percorso parallelo: ad alcuni cittadini le deroghe, ad altri cittadini le regole. A chi si applicano le regole e a chi, invece, queste si interpretano e si applicano le deroghe, come in questo caso, una deroga, perché si vuole fare, perché l’importante è fare.

Rispetto a una delibera, a un programma che porta la data di novembre 2014 già si è cambiato idea, già non si vuole più il rispetto dell’ambiente, non si vuole più il disegno coerente urbano, non si vuole più la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, non si vuole più puntare su una serie di interventi quale quello turistico, quale quello escursionistico e quant’altro. Eppure la stessa Giunta che fa?

Sulla scorta di queste linee di principio, sulla scorta del mandato amministrativo, qualche mese fa revoca una delibera per l’insediamento di un intervento di edilizia già approvato che riguardava le Forze dell’Ordine, citando una gran parte di questi principi contenuti nel mandato amministrativo, quindi nessuna addizione etc. etc., invece addirittura oggi il Sindaco dice che quell’intervento è perfettamente compatibile: Io chiedo che questo venga stampato a caratteri cubitali e messo a manifesti in gigantografia in questa sala consiliare: un intervento dei deposito di materiale esplosivo è compatibile con la zona agricola, purché si faccia, purché si diano risposte ai cittadini, diamo qualsiasi tipo di risposta in barba a tutte le regole e a tutti gli strumenti urbanistici. Io non credo che sia questa la linea che ci siamo dati, ho votato quella delibera, sulla maggior parte di quello che è scritto sono d’accordo anche se in quella sede non si è tenuto conto in nessun modo degli interventi dei gruppi consiliari, è stata fatta, come si suol dire, nelle segrete stanze tra qualche Assessore, il Sindaco e qualche altro Consigliere comunale che già

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sapeva di essere il delegato a qualcosa e quindi io resto su quel voto, resto su quell’aspetto che riguardava la tutela del territorio e la salvaguardia dell’ambiente.

Grazie”.

PRESIDENTE RAMUNDO:

“Grazie Consigliere Ambrosio. Passiamo alla votazione della pregiudiziale numero 18 per appello nominale come richiesto dai Consiglieri Ambrosio, Colarusso, Coralbo, Cretella e Praitano”.

DICHIARAZIONI DI VOTO