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CONSUMI INTERMED

rispetto all’anno precedente, valore che contrasta con il dato nazionale che evidenzia una diminuzione del 3%, mentre il settore della pesca, rispetto al 2010, incrementa i propri consumi intermedi del 6% (con complessivi 43,8 milioni di euro spesi) e, del 7% a livello nazionale.

La ripartizione della spesa tra le prin- cipali categorie di beni e servizi acqui- stati risulta così ripartita: il 42% è im- piegato per i mangimi, il 21% per se- menti e piantine, seguito da concimi

(16%), fitosanitari (13%) e spese di stalla (8%). La riduzione delle quantità utilizzate di mezzi tecnici (-0,3% ri- spetto al 2010) ha interessato, in misura differenziata, tutti i fattori impiegati (-1,2% i concimi, -2,2% i fitosanitari, -2,3% sementi e piantine, -3,5% man- gimi), ad eccezione delle spese di stalla che registrano un incremento del 2,2%. Anche a livello nazionale la spesa per i consumi intermedi mostra un calo pari allo 0,5% rispetto al 2010.

La variazione ha riguardato, in maniera superiore, la categoria di sementi e piantine (-1%), seguita dai fitosanitari (-0,9%), dai mangimi (-0,6%) e dai concimi (-0,4%) a differenza dell’im- piego per le spese di stalla che aumen- tano del 2,3%.

CONSUMI INTERMEDI

Consumi intermedi agricoltura,silvicoltura e pesca (valori in 000 di euro)*, 2011

2011 2010 Var. 2011/10 Agricoltura 1.115.828 1.075.174 4,0% Silvicoltura 5.203 6.073 -14,0% Pesca 43.845 41.239 6,0% Totale Campania 1.164.876 1.122.486 4,0% Agricoltura 23.309 21.515 8,0% Silvicoltura 100 103 -3,0% Pesca 801 751 7,0% Totale Italia 24.210 22.369 8,0% * Compreso Sifim

Andamento degli investimenti fissi lordi agricoli

Consumi intermedi dell’agricoltura, per categoria di beni e servizi acquistati, 2011

Concimi Fitosanitari Sementi e Mangimi Spese di Totale

piantine1 stalla

Campania -1,2 -2,2 -2,3 -3,5 2,2 -0,3

Italia 0,4 -0,9 -1 -0,6 2,3 0,5

1la voce comprende: le sementi, le piante da frutta, le piante orticole e le piante ornamentali Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

Fonte : elaborazioni su dati ISTAT

Concimi Fitosanitari Sementi e piantine Mangimi Spese di stalla 16,0% 12,7% 21,1% 42,2% 8,1%

La produzione agricola regionale ai prezzi di base ha registrato, nel 2011, un aumento rispetto all’anno precedente (+1,76%) ed il suo valore è pari a 3.565 milioni di euro. I principali comparti che costituiscono la produzione agricola campana sono le coltivazioni erbacee che con il 43,4% assumono il maggior peso sulla produzione. Seguono gli alle- vamenti zootecnici (19,8%), le coltiva- zioni legnose (15,6%), le attività dei servizi connessi (11,3%) e, infine, in percentuali inferiori troviamo le colti- vazioni foraggere, la pesca, la silvicoltura, le attività secondarie. In linea generale, le variazioni percentuali rispetto al 2010 di produzioni e servizi ai prezzi base presentano valori positivi, con l’eccezione delle coltivazioni legnose che scontano una variazione negativa di 9,5 punti percentuali. Si registrano variazioni di valore della PLV anche per la silvicoltura e la pesca: la prima diminuisce del 6,4%, mentre la seconda fa registrare una fles- sione di quasi 8 punti percentuali.

In Campania, nel 2011, la quota mag- giore di produzione in termini di valore monetario ai prezzi base si concentra nel settore delle patate e ortaggi (34,3%), mentre l’aggregazione delle carni (12,8%), dell’attività dei servizi connessi (12,2%), di frutta e agrumi (11,4%), del latte (6,2%), compone una ulteriore quota complessiva del

43% circa del valore della produzione. Passando all’analisi dei singoli comparti produttivi, si rileva che per i cereali l’annata agraria 2011 è stata partico- larmente negativa. In particolare si se- gnala una contrazione della produzione di frumento tenero (-9,8%), mentre la produzione di frumento duro contabi- lizza un incremento del 2,9%. Invece,

RISULTATI PRODUTTIVI

Produzione e servizi ai prezzi di base per principali comparti, 2011

Campania Variazione % 2011/10 000 euro % prezzi Coltivazioni erbacee 1.547.394 43,4 3,2 Coltivazioni foraggere 119.153 3,3 3,8 Coltivazioni legnose 555.813 15,6 -9,5 Allevamenti zootecnici 704.939 19,8 9,2 Sevizi connessi1 402.850 11,3 5,2 Attività secondarie2 53.916 1,5 5,8 Silvicoltura 72.706 2,0 Pesca 108.553 3,0 TOTALE3 3.565.324 100,0 2,13

1Comprende contoterzismo attivo e passivo, confezionamento prodotti agricoli, manutenzione parchi e giardini, servizi annessi all'allevamento, fecondazione artificiale, nuovi impianti produttivi.

2Agriturismo, trasformazione latte, frutta, carne e altre attività esercitate dalla banca agricola. 3Al lordo delle attività secondarie esercitate da altre branche di attività economica. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

le produzioni di orzo e mais ibrido è calata, rispettivamente, del 13,9% e del 45,1%. In controtendenza rispetto agli altri comparti produttivi, hanno fatto registrare un incremento le pro- duzioni di patate (+10,2%), di nocciole (+18,5%), delle fragole (+2,7%), dei mandarini (+1,8%), dei peperoni (+5,8%), dei pomodori (+1,4%).

Riguardo le coltivazioni industriali, continua a diminuire la produzione di barbabietola da zucchero (-11,1%), in ulteriore diminuzione anche la produ- zione di tabacco (-2,5%).

Relativamente alle altre colture, in linea con quanto si registra a livello nazionale, si contabilizza una calo nella produzione di olio (-25,4%), dei cavoli (-6,7%),

dei cavolfiori (-5,4%), delle melanzane (-5,8%), delle noci (-1,9%), delle arance (-4,1%), dell’actinidia (-3,9). Un trend negativo si intravede anche per la produzione vitivinicola che re- gistra una flessione sia della produzione di uva da vino (-25,7%), sia di vino (- 13%) con conseguente diminuzione del loro valore (-15,7% per l’uva da vino e -1,4% per il vino).

L’andamento dei prezzi delle produzioni segue quello delle quantità prodotte. Infatti, alla riduzione delle quantità prodotte si accompagna una diminu- zione dei prezzi: -26,6% per il mais ibrido, -19,6% per l’olio, +26,4% per le nocciole, +13,1% per i pomodori, +26,0% per i mandarini e così via per il resto delle coltivazioni.

Nel 2011, il comparto zootecnico cam- pano offre notevoli elementi di analisi, sia in termini di quantità prodotta che di fatturato originato. In merito alla quantità prodotta, il settore caseario risulta predominante insieme alle carni

Cereali e legumi secchi 3,2%

Colture Industriali 3,3% Patate e ortaggi

34,3%

Fiori e piante da vaso 6,0% Coltivazioni foraggere 3,6% Prodotti vitivinicoli 2,2% Prodotti dell'olivicoltura 2,6% Frutta e agrumi 11,4% Carni 12,8% Latte 6,2% Uova e miele 2,2% Servizi connessi 12,2%

Produzione agricola ai prezzi di base per principali settori (migliaia di euro), 2011

bovine, seguito da uova (in milioni di pezzi), carni suine e pollame. Il settore bovino e bufalino mantiene un ruolo strategico nella produzione zootecnica campana, sia in termini di produzione da latte che da carne, malgrado la leg- gera flessione registrata rispetto al 2010, rispettivamente del -1,33% per il latte (vaccino e bufalino) e -6,67% per il latte di pecora e capra.

Per quanto riguarda il fatturato rea- lizzato, il settore caseario, in particolare la produzione di latte vaccino e bufalino, conserva un ruolo di eccellenza, mo- strando un incremento percentuale di circa 12 punti rispetto al 2010; la pro- duzione di latte ovino e caprino fa re- gistrare, invece, un decremento di fat- turato del 5,5%.

Per quanto riguarda il comparto delle carni, si evince un rialzo nel valore della produzione di carni suine (+14,3%) e di pollame (+14,9%), men- tre in leggera flessione risulta la pro- duzione di carni ovine (-3,8%).

Principali produzioni vegetali, 2011

Quantità Valore2

Prodotti 000 q.li var.% 000 euro var. %

2011/10 2011/10 Frumento tenero 423 -9,8 10.373 24,1 Frumento duro 1.401 2,9 48.131 54,5 Orzo 359 -13,9 7.293 21,0 Granoturco ibrido 644 -45,1 14.583 -26,6 Patate 2.991 10,2 132.092 16,0 Fagioli freschi 572 -0,5 82.708 -8,4 Cipolle e porri 345 -4,2 19.290 -15,1 Carote 19 -5,0 805 0,2 Carciofi 231 0 21.764 -1,6 Cavoli 531 -6,7 29.963 3,0 Cavolfiori 663 -5,4 30.670 4,2 Indivia 425 0,0 19.357 0,0 Lattuga 1.065 -3,7 158.957 -8,6 Radicchio 35 0,0 2.071 11,7 Melanzane 841 -5,8 39.065 -4,1 Peperoni 621 5,8 50.169 7,1 Pomodori 3.720 1,4 169.727 13,1 Zucchine 338 -0,9 30.142 -13,7 Cocomeri 823 -0,5 14.363 -6,5 Poponi 574 -3,7 25.784 4,9 Fragole 598 2,7 130.363 3,2 Barbabietola da zucchero 32 -11,1 136 -3,5 Tabacco 350 -2,5 107.601 -0,4 Girasole 7 0,0 204 19,5 Segue

Quantità Valore2

Prodotti 000 q.li var.% 000 euro var. %

2011/10 2011/10

Uva da tavola 6 0,0 281 13,4

Uva da vino venduta 614 -25,7 11.451 -15,7

Vino (000 hl)1 1.138 -13,0 60.099 -1,4 Olio1 290 -25,4 81.403 -19,6 Arance 259 -4,1 8.199 -0,5 Mandarini 115 1,8 4.743 26,0 Limoni 231 -0,9 12.150 -15,3 Clementine 82 -1,2 2.108 -10,4 Pesche 3.067 0,2 83.385 -21,5 Mele 690 -2,1 21.951 -14,8 Pere 173 0,6 9.599 -24,9 Nocciole 410 18,5 65.330 26,4 Noci 52 -1,9 18.517 1,5 Actinidia 271 -3,9 18.179 13,0

1Secondo la metodologia SEC95, rientrano nel settore "agricoltura" il vino e l'olio prodotto da uve e olive proprie del- l'azienda, a esclusione di quello prodotto dalle cooperative e industria alimentare.

2Ai prezzi di base.

Principali produzioni zootecniche, 2011

Quantità1 Valore2

Prodotti 000 q.li var.% 000 euro var. %

2011/10 2011/10

Carni bovine 788 1,65 195.994 7,1

Carni suine 472 1,06 76.559 14,3

Carni ovi-caprine 22 -4,55 6.333 -3,8

Pollame 410 0,73 86.561 14,9

Latte di vacca e bufala (000 hl) 4.666 -1,33 199.801 12,1

Latte di pecora e capra (000 hl) 90 -6,67 6.752 -5,5

Uova (milioni di pezzi) 796 1,63 71.845 3,3

Miele 5 0,00 1.666 11,0

1Peso vivo per la carne. 2Ai prezzi di base.