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LA DISTRIBUZIONE DEL SOSTEGNO AL SETTORE I settori produttivi interessat

Nel documento L'agricoltura nella Campania in cifre. 2012 (pagine 144-152)

A partire dai primi anni ’90 l’INEA ha avviato un’attività che esamina la spesa pubblica in agricoltura sulla base dei bilanci preventivi e consuntivi delle varie regioni, che ha permesso di elaborare e di consolidare sia un’am- pia base dati di riferimento per la spesa settoriale, sia una metodologia specifica per l’analisi delle diverse ti- pologie di intervento.

Tale metodologia partendo dai docu- menti ufficiali e prendendo a riferi- mento il capitolo quale unità di misura base del bilancio che descrive sinteti- camente le finalità cui è destinato lo stanziamento, l’impegno e il paga- mento, permette di caratterizzare la spesa in funzione della destinazione del finanziamento, dei beneficiari, delle modalità di erogazione, delle fonti finanziarie e del settore produt- tivo che riceve il sostegno.

Di particolare interesse è una delle voci del codice di riclassificazione

INEA: cioè quella economico-funzio-

nale (che individua le tipologie di in-

tervento tipiche della politica agra- ria).

L’analisi della distribuzione della spesa per destinazione economico-

funzionale evidenzia che, in termini

di stanziamento, pertanto a livello intenzionale, la politica di maggior peso nel 2012 è stata i finanziamenti per gli investimenti nelle aziende cam- pane (circa 28 milioni di euro), seguita dagli interventi per la realizzazione di infrastrutture e spese rivolte ad investimenti esterni alle singole aziende (25 milioni di euro) e dalle azioni per la conservazione e il miglioramento del patrimonio forestale (24 milioni di euro). La tendenza viene confermata anche per quanto riguarda gli impegni assunti, ma va evidenziato che con- sistenti risorse sono state destinate anche alle attività di ricerca, promo- zione e sperimentazione in campo agricolo.

Circa il 90% delle risorse sono state stanziate a favore di quelle che ven- gono solitamente definite come poli- tiche tradizionali. Queste comprendono sia gli interventi di tipo territoriale (infrastrutture, forestazione, difesa idrogeologica), sia quelli destinati alla filiera di produzione (gestione e in- vestimenti aziendali, trasformazione e commercializzazione). In particolare l’azione più rilevante si registra per gli interventi di tipo territoriale, a cui viene dedicato circa il 53% del totale degli stanziamenti; in questo ambito le somme stanziate sono equa- mente divise per i contributi concessi per la conservazione ed il migliora- mento del patrimonio forestale e per le infrastrutture territoriali. Il secondo, per ordine di importanza, è quello dedicato alla filiera di produzione, che nel suo insieme concentra il 36,6% delle somme disponibili: per gli inve- stimenti aziendali vengono stanziate l’84% delle risorse, seguiti dagli aiuti

0 10 20 30 40 50 60 70 80 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011

Aiuti al reddito Investimenti

aziendali

Promozione e Marketing

Attività forestali Infrastrutture Contributi ad

Organismi associativi

Assistenza tecnica e ricerca

Altro

Stanziamenti di competenza Impegni totali Liquidazioni totali

Finanziamenti agricoli per destinazione economico-funzionale, 2011-2012 (valori in milioni di euro)

Fonte: elaborazioni INEA su dati BCA

al reddito (15%) e dagli interventi dedicati alle strutture di trasforma- zione e commercializzazione (1%). Di contro le cosiddette nuove politiche, che comprendono l’assistenza tecnica,

la ricerca e la promozione, si attestano al 7,3% (in diminuzione dell’11% ri- spetto al 2011) e risultano concentrate per il 64,2% sull’assistenza tecnica e formazione, per il 29% sulla ricerca

e sperimentazione, per il 6,8% sulla promozione e marketing.

Le restanti somme stanziate risultano destinate (3,5%) ad altre politiche o ad interventi non classificabili.

Dal Grafico, infine, possiamo notare le differenze tra il livello intenzionale (gli stanziamenti) e quello reale delle poli- tiche di intervento (impegni e liquida- zioni) della Regione nel 2012. Se si prendono, infatti, in considerazione gli impegni effettuati nel 2012 si nota come gli interventi di tipo territoriale abbiano un’incidenza del 68,6% sul totale (molto più alta rispetto a quella sugli stanziamenti pari al 53,2%), con gli impegni per la conservazione ed il miglioramento del patrimonio forestale che si attestano al 35,2%, mentre quelli a favore della filiera produttiva scendono al 16,5% (l’incidenza sugli stanziamenti si era attestata al 36%).

Tuttavia, è di rilievo notare come, al- l’interno delle politiche a favore della filiera produttiva si assista ad un effetto trainante da parte degli impegni per gli investimenti aziendali (60,7%), se- guiti dagli aiuti al reddito (36,7%) e, infine, gli interventi nelle aziende di trasformazione e commercializzazione

dei prodotti agricoli (1,7%). Aumenta il peso delle nuove politiche (dall’inci- denza del 7,3% sugli stanziamenti a quella del 9,5% sugli impegni). La maggior parte delle risorse sono desti- nate all’assistenza tecnica e formazione con il 62,4% e alle attività di ricerca e sperimentazione (30,6%). Ultima la promozione e marketing delle produ-

zioni agricole campane (7%). Le attività forestali, come la lotta antincendio ed il miglioramento del patrimonio forestale si confermano preminenti ma, va evi- denziato, un incremento degli investi- menti aziendali soprattutto nel settore della pesca. Si registra un forte calo, invece, delle attività di promozione ri- volte a favorire l’inserimento sul mercato

0% 20% 40% 60% 80% 100% Stanziamenti di competenza Impegni totali Liquidazioni totali Filiera di

produzione Interventi di tipo territoriale

Assistenza tecnica

e ricerca e promozione Altro

Stanziamenti, impegni e liquidazioni per destinazione economico-funzionale, 2012

dei prodotti agricoli e la valorizzazione della qualità dei prodotti agro-alimen- tari campani.

La distribuzione territoriale degli interventi

Le analisi fin qui riportate si riferiscono al territorio regionale nel suo complesso. La fonte principale utilizzata, rappre- sentata come noto dal bilancio regionale, non consente alcun riferimento terri- toriale, né a livello provinciale né tan- tomeno a livello comunale. Si è, per- tanto, ritenuto opportuno realizzare un’analisi che, per quanto sintetica, possa fornire elementi aggiuntivi di valutazione sulla distribuzione territo- riale degli interventi a sostegno del- l’agricoltura.

Le elaborazioni che hanno condotto a una prima analisi sulla distribuzione territoriale della spesa, sono state ef- fettuate a partire dai dati ottenuti dal sistema operativo “AGRIWEB” che consente, oltre all’inserimento dei dati

contabili per capitolo, anche la gestione degli impegni per beneficiario e la sua collocazione nella provincia di appar- tenenza.

Il Grafico in basso dimostra come Sa- lerno sia destinataria del 40,7% della spesa complessiva, seguita dalla pro- vincia di Napoli (18,2%), Caserta (11,8%), Avellino (9,4%) e, infine, Be- nevento (7,5%). Nella categoria “Altro”

è stata inserita, invece, la parte di spesa che si riferisce ad impegni erogati a beneficiari localizzati al di fuori del territorio campano e, incide sul totale nella misura del 12,4%.

La stima del sostegno che riceve il settore agricolo nella provincia di Salerno ammonta, nel 2012, a 27 milioni di euro. Il 34,7% è costituito da impegni a favore delle Comunità montane presenti sul territorio (9,3 milioni di euro), se- guono le somme assegnate ai Settori Provinciali che ammontano a 5 milioni di euro (pari al 18,8% degli impegni nella provincia). Infine circa 4,7 mln. di euro sono destinati ai Consorzi di Bonifica per finanziare le varie attività. La provincia di Napoli riceve finan- ziamenti per circa 12,1 milioni di euro, pari al 18,2% del sostegno complessivo; all’Amministrazione Provinciale sono destinate il 25,2% delle risorse impe- gnate; le risorse stanziate per gli enti ed istituti di ricerca , come ad esempio l’Istituto Sperimentale per la Selvicol-

Avellino 9,4% Benevento 7,5% Caserta 11,8% Napoli 18,2% Salerno 40,7% Altro 12,4%

La distribuzione degli impegni per provincia, 2012

tura, il CRA CAT-Colture Alternative al Tabacco e il Consorzio per la ricerca applicata in agricoltura, sono pari a 2 milioni di euro, mentre per le Aziende Ittiche vengono stanziati 1,9 milioni di euro.

La provincia di Caserta riceve finan- ziamenti per circa 7,8 milioni di euro, pari all’11,8% del sostegno complessivo. Il 49,1% è costituito da impegni a favore dei Settori Provinciali, seguono le somme stanziate per i Consorzi di

Bonifica (pari al 24,4% degli impegni nella provincia) e delle Comunità Mon- tane (15,6%).

La stima del sostegno che riceve il set- tore agricolo nella provincia di Avellino ammonta, nel 2012, a 6,2 milioni di

Impegni per provincia della spesa pubblica in agricoltura, 2012 (valori in percentuale)

Fonte: elaborazioni INEA su dati BCA

Provincia

Beneficiri Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Altro Totale

Complessivo Ditte Private 0 0 0 0,6 0,2 67,1 8,5 Settori Provinciali 30 32,5 49,1 7,5 15,9 0 18,9 Province 6,5 7,6 8,5 25,2 18,8 0 14,4 Consorzi di Bonifica 6,9 41,6 24,4 3,2 17,5 2,4 14,7 Comunità Montane 56,1 17,2 15,6 0 34,7 4,2 23 Istituti di ricerca 0 0 0 18,4 0,2 1,8 3,6

Associazioni di produttori e Organismi Professionali 0 0 0 5,8 0 0 1,1

Cooperative e Consorzi 0 0 0 0 0 0 0 Agenzie di Sviluppo 0 0 0 6,9 0,1 8 2,3 Regione 0 0 1,6 7,8 0 0 1,6 Comuni 0,3 1 0,8 8,8 7,3 0 4,8 Editoria e pubblicità 0 0 0 0 0 0 0 AGEA 0 0 0 0 0 0 0 Aziende Ittiche 0 0 0 15,9 5,3 0 5,1 Non classificabile 0 0 0 0 0 16,5 2

euro; nella fattispecie sono le Comunità montane a beneficiare di oltre la metà delle erogazioni (3,5 milioni di euro). Non trascurabile la quota assegnata ai Settori Provinciali, che ammonta a 1,8 milioni di euro (pari al 30% dei tra- sferimenti nella provincia).

Infine, la provincia di Benevento che riceve finanziamenti per circa 5 milioni di euro; in questo caso sono i Consorzi di Bonifica e i Settori Provinciali a be- neficiare della parte più cospicua delle erogazioni (rispettivamente 2 e 1,6 mi- lioni di euro). Non trascurabile la quota assegnata alle Comunità Montane (circa 1 milione di euro).

Le province di Salerno e Napoli si con- fermano, anche per il 2012, come quelle che ricevono i maggiori finan- ziamenti (59% in totale).

Tra gli enti delegati le Comunità mon- tane si confermano leader nelle asse-

gnazioni, anche se l’incidenza sul totale passa dal 33,6% del 2010 al 23% del- l’anno 2012 (-10,6%). Aumentano, invece, le risorse a favore dei Consorzi di bonifica, infatti, l’incidenza sul totale passa dal 5,1% del 2011 al 14,7% del 2012. Si conferma l’incidenza delle Aziende Ittiche destinatarie dei fondi FEP, attive esclusivamente nelle pro- vincie di Salerno e Napoli.

Gli argomenti trattati nelle pagine pre- cedenti testimoniano come sia sempre più necessario che il settore agricolo sia sostenuto dalla collettività con in- centivi volti a migliorare la qualità della vita, di quanti, impegnati in agri- coltura, in mancanza, e di fronte a redditi notoriamente bassi, abbando- nano il comparto in cerca di lavori più remunerativi e meno gravosi. Il mancato presidio delle popolazioni rurali su ter- ritori tradizionalmente svantaggiati,

determina un naturale e progressivo degrado, con conseguenze visibili a breve e lungo periodo. Ecco perché lo scenario in cui vanno inserite le scelte e le strategie di tutela e sviluppo del territorio sempre più in futuro si muo- veranno verso forme di incentivazione a sostegno socio-economico finalizzato all’agricoltura sostenibile (anche detta ecocompatibile) ovvero di un processo produttivo agrario capace di soddisfare le esigenze economiche (di alimenti per i consumatori e di reddito per gli agricoltori) senza compromettere il “capitale ambientale”, patrimonio di tutti e risorsa per le future generazio- ni.

Un ambito quest’ultimo, nel quale è necessario l’impegno congiunto degli enti locali (Comuni, Provincie, Comu- nità montane) per la tutela e la riqua- lificazione delle aree più vulnerabili.

GLOSSARIO

Nel documento L'agricoltura nella Campania in cifre. 2012 (pagine 144-152)