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Cori parlati e polifonia

Nel documento come regalo, un diario 5 (pagine 106-110)

Mediazione didattica

Tempi: nell’arco dell’anno scolastico. Strumenti: spartiti tratti dal libro in

adozione, fotocopie fornite dal do-cente, lettore CD.

Spazi: aula di musica.

Articolazione dell’apprendimento: dopo aver preparato e scaldato l’ap-parato fonatorio e la voce con eserci-zi che possono essere scelti tra quelli presentati nella proposta didattica precedente, l’insegnante propone un coro parlato da eseguire insieme. Il coro parlato consiste nella lettu-ra intonata di un testo di poesia o di una canzone, su un’unica nota. Questa espressione “musicale” ha trovato nel Novecento una delle

 'SRSWGIVI MP JYR^MSREQIRXS HIM TVSTVM ETTEVEXM VIWTM ratorio e vocale e imparare ad utilizzarli in modo più con-sapevole;

YXMPM^^EVIP´IWTVIWWMSRIZSGEPIIGSVTSVIETIVVETTVIWIR tare idee e stati d’animo, imparando ad ascoltarsi, a cono-WGIVI WI WXIWWM I E HIGSHM½GEVI PI TSWXYVI I PI KIWXYEPMXk proprie e degli altri;

IWIKYMVIMRQSHSIWTVIWWMZSGSPPIXXMZEQIRXIIMRHMZMHYEP mente, per imitazione e in autonomia, brani vocali di diversi generi e stili a una o più voci;

SVMIRXEVIPEGSWXVY^MSRIHIPPETVSTVMEMHIRXMXkQYWMGEPI ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il TIVGSVWSWZSPXSIPISTTSVXYRMXkSJJIVXIHEPGSRXIWXS VMGSRSWGIVIIGPEWWM½GEVIERGLIWXMPMWXMGEQIRXIMTMMQ portanti elementi costitutivi del linguaggio musicale. _____________________________________________ -PVIWTMVSREXYVEPIIPEVIWTMVE^MSRIHMEJVEQQEXMGSMRXIV costale;

PETSWXYVEIPEGSVVIXXEIQMWWMSRIHIPPEZSGI

P´MRXSRE^MSRIHMMRXIVZEPPMWGEPIIWIQTPMGMQIPSHMIEYRE voce, per imitazione;

IWIGY^MSRIHMFVERMTEVPEXMIGERXEXMEYRESHYIZSGMTIV imitazione e in autonomia, rispettando ritmo, dinamiche ed agogica.

Unità 4

Obiettivi ___________________ Contenuti MUSICA

s

cuola in atto

espressioni più caratteristiche della vocalità d’insieme contemporanea e offre numerosi esempi in opere di autori classici rinomati come, ad esempio, Penderecki e Cage. L’into-nazione è fornita dall’insegnante che sceglie una nota comoda, facilmente eseguibile dai ragazzi, ma è impor-tante che sia più acuta del comune parlato, per dare alla parola una maggiore sonorità. Nell’esecuzione, il docente deve cercare di ottenere un buon livello di amalgama tra le varie voci, sia a livello ritmico che sonoro. Si potrebbe partire da modelli molto semplici come le fi lastrocche. Un in-teressante esempio è fornito dal libro di Ida Tosto La voce musicale, in cui viene riportata una conta friulana1. Le prime esecuzioni, su un’unica nota, sono volte a far interiorizzare soprattutto il ritmo del testo e le pa-role. La performance successiva può essere proposta dall’insegnante in modo differente, ricercando varietà espressiva, timbrica e articolatoria. Una modalità suggerita è quella di dividere gli alunni in due gruppi, tali che il primo “reciti” il testo in un registro acuto e il secondo

into-ni il brano in un registro più grave, o lo declami in modo sussurrato. Il testo della Tosto fornisce, a questo proposito, numerose varianti relati-ve a possibili esecuzioni. Dopo arelati-ver eseguito il coro parlato, il docente può procedere all’esecuzione corale di brani vocali a due voci. Il mon-do dei canti popolari italiani fornisce moltissimo materiale, che può essere tranquillamente utilizzato per la sua semplicità, ma soprattutto perché concede la grande occasione di far conoscere ai ragazzi il ricco reper-torio della tradizione e della cultura vocale italiana. Esempi esemplifi ca-tivi sono forniti dai canti delle mon-dine a due voci, con la stessa melo-dia che viene cantata alla distanza di un intervallo di terza2. La scelta del repertorio potrebbe diventare anche un’occasione di didattica inclusiva, prevedendo l’esecuzione di canti ap-partenenti ad altre culture. Il docen-te procede per gradi, insegnando la melodia base a un gruppo di alunni e poi la stessa melodia, una terza so-pra o sotto, al secondo gruppo. L’u-nione delle due parti deve avvenire lentamente, prevedendo

l’esecuzio-ne contemporal’esecuzio-nea di poche battute per volta, procedendo solo quando l’esecuzione da parte di tutti gli alun-ni è sicura. Anche il repertorio dei “canoni” potrebbe essere molto utile e signifi cativo perché, sperimentan-do alcuni brani contrappuntistici, gli alunni possono addirittura approfon-dire alcuni importanti aspetti tipici delle tecniche della composizione.

Modalità di verifi ca: le attività

con-sentono una verifi ca immediata sia da parte dell’insegnante che in for-ma di rifl essione all’interno del grup-po classe. Saranno valutate le perfor-mance dei singoli alunni e, in itinere, la partecipazione attiva alle singole lezioni e il contributo personale di ogni alunno.

1 I.M. Tosto, La voce musicale. Orienta-menti per l’educazione vocale, EDT,

To-rino 2009, pp. 235-240.

2 F. Castelli, E. Jona, A. Lovatto, Senti le rane che cantano. Canzoni e vissuti po-polari della risaia, Donzelli, Roma 2005.

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cuola in atto

Classe terza

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Mediazione didattica

Tempi: 8 ore

Strumenti: spartiti tratti dal libro in

adozione, fotocopie fornite dal do-cente, lettore Cd, PC o Lim e connes-sione a internet.

Spazi: aula di musica o laboratorio

d’informatica.

Articolazione dell’apprendimento: l’argomento può essere trattato in

for-ma interdisciplinare con il program-ma di Storia, oppure affrontando il tema della guerra in generale. Nel primo caso, l’esperienza può essere divisa in due momenti, prendendo come riferimento rispettivamente il primo e il secondo confl itto mondia-le. Questa scelta offre l’opportunità di analizzare anche la funzione politica della musica, soprattutto nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Nel

secondo caso si farà riferimento al panorama internazionale della musi-ca “leggera”, ispirata ai temi dei con-fl itti e della pace.

Per quanto riguarda la prima opzio-ne didattica, dopo un inquadramen-to sinquadramen-torico-politico, culturale e musi-cale del periodo oggetto di studio, il docente propone musiche del tempo, avvalendosi anche di video storici tratti da internet. Ne segue un’ana-  )WIKYMVI MR QSHS IWTVIWWMZS GSPPIXXMZEQIRXI I MRHMZM

dualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche;

MQTVSZZMWEVIVMIPEFSVEVIGSQTSVVIFVERMQYWMGEPMZSGEPM e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici;

VMGSRSWGIVIIGPEWWM½GEVIERGLIWXMPMWXMGEQIRXIMTMMQ portanti elementi costitutivi del linguaggio musicale;  GSRSWGIVI HIWGVMZIVI I MRXIVTVIXEVI MR QSHS GVMXMGS opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali;

HIGSHM½GEVIIYXMPM^^EVIPERSXE^MSRIXVEHM^MSREPIIEPXVM sistemi di scrittura;

SVMIRXEVIPEGSWXVY^MSRIHIPPETVSTVMEMHIRXMXkQYWMGEPI ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il TIVGSVWSWZSPXSIPISTTSVXYRMXkSJJIVXIHEPGSRXIWXS EGGIHIVIEPPIVMWSVWIQYWMGEPMTVIWIRXMMRVIXIIYXMPM^^EVI WSJX[EVIWTIGM½GMTIVIPEFSVE^MSRMWSRSVIIQYWMGEPM _____________________________________________ -PVIWTMVSREXYVEPIIPEVIWTMVE^MSRIHMEJVEQQEXMGSMRXIV costale; PETSWXYVEIPEGSVVIXXEIQMWWMSRIHIPPEZSGI EWGSPXSIHEREPMWMHMFVERMWGIPXMHEPP´MRWIKRERXIXVEMPVI pertorio dei canti del periodo delle due guerre mondiali; IWIGY^MSRIHMFVERMEYRESTMZSGMWGIPXMXVEMPVITIV torio dei canti del periodo delle due guerre mondiali, per imitazione e in autonomia, rispettando ritmo, dinamiche ed agogica.

MGERXMGLILERRSGEVEXXIVM^^EXSPIHYIKYIVVIQSRHMEPMMR Italia (canti di trincea, canti partigiani e canti fascisti): conte-stualizzazione storica, analisi critica ed esecuzione di alcuni brani scelti dal docente.

Unità 4

Obiettivi

___________________

Contenuti

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cuola in atto

lisi delle caratteristiche ritmico-me-lodiche e testuali dei canti, andando alla ricerca di eventuali onomatopee. Gli alunni sono guidati a formula-re ipotesi in merito alle ragioni che hanno ispirato la composizione del canto e a rifl ettere sulle funzioni del brano stesso. In seguito, il docente insegna la melodia e fa eseguire il canto ai ragazzi, con eventuale ac-compagnamento, timbrico e ritmico, realizzato dai ragazzi stessi.

Per quanto riguarda la prima guer-ra mondiale, l’insegnante può sce-gliere brani tratti dal repertorio dei cosiddetti “Canti di trincea”. Due esempi possono essere rappresentati dai canti: Ta-pum e La leggenda del

Piave, che offrono molti riferimenti

geografi ci, storici, ma anche emoti-vi, legati alla condizione dei soldati in guerra. Rispetto al tema della Se-conda Guerra mondiale, l’insegnante può scegliere di attingere dal reper-torio dei canti che hanno caratteriz-zato, in modo antagonistico, parti-giani e fascisti, anche per mostrare le due opposte visioni del confl itto. Uno tra i più popolari brani, intonati tra i combattenti partigiani, è Fischia

il vento, composto dal partigiano G.

Sibilla, sulla melodia della canzo-ne russa Katjuša e rivisitato da F. Cascione e dai partigiani stessi. Un altro brano molto signifi cativo è

Sia-mo i ribelli della Sia-montagna, uno dei

pochissimi canti partigiani originali di cui sia rimasta traccia, composto,

secondo la tradizione, da E. Casalini e A. Rossi.

Tra i canti del regime fascista, esem-pi di studio possono essere Faccetta

nera e Giovinezza. Questo tipo di

proposta offre l’opportunità di ri-fl ettere sul ruolo del canto utilizza-to con fi ni politici, per arricchire o rafforzare una specifi ca propaganda. Segue un’analisi testuale e musicale, per giungere eventualmente all’ese-cuzione vocale. Nel caso in cui si preferisca affrontare altri repertori, l’insegnante può riferirsi a generi più familiari ai ragazzi, come la musica Pop e Rock. Esempi di canti di pace sono: Give peace a chance, oppure

Imagine di J. Lennon e Blowing in the wind di B. Dylan. Canzoni che

fanno riferimento alla guerra, inve-ce, sono: Sunday bloody Sunday de-gli U2, Civil war dei Guns N’ Roses,

o, ancora, Zombie dei Cranberries. Ci sono canzoni rappresentative an-che nel repertorio della musica leg-gera italiana, come: La guerra di

Pie-ro di F. de André, Il mio nome è mai più di Jovanotti, Ligabue e Pelù e Il mio nemico di D. Silvestri.

Attingendo da questi repertori, sa-rebbe importante che il docente e gli studenti procedessero alla composi-zione di controcanti e melodie, per realizzare perfomance polifoniche.

Modalità di verifi ca: le attività

con-sentono una verifi ca immediata da parte dell’insegnante. Saranno valu-tate le performance dei singoli alun-ni e, in itinere, la partecipazione atti-va alle singole lezioni e il contributo personale di ogni alunno. A scelta dell’insegnante, è possibile introdur-re prove orali sui temi affrontati.

Luigi Fabemoli

Insegnante di Sostegno, I.C. di Orzinuovi (Brescia), abilitato all’insegnamento con disabilità; musicoterapista.

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cuola in atto

Percorso didattico:

Nel documento come regalo, un diario 5 (pagine 106-110)