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Organizzazione dell’attività

Nel documento come regalo, un diario 5 (pagine 33-39)

Allo sport, spesso, vengono asso-ciati luoghi comuni come il suc-cesso, la riuscita, l’essere “primi”; la competizione sportiva si

identi-Finalità

Lo “sport” è l’argomento di questa Uda, un tema che, generalmente, riscuote interesse IETTEWWMSREWSTVEXXYXXSMKMSZERM2SRrVEVSGLIWXYHIRXMHMUYIWXEIXkXVEWGSVVERS parte del loro tempo a contatto con eventi sportivi, vissuti direttamente, cioè prati-cando sport, o indirettamente, seguendo avvenimenti sportivi in televisione o negli stadi. Il percorso di questa UdA è volto ad accompagnare gli studenti alla scoperta HMYRERYSZEHMQIRWMSRIEJEVWTIVMQIRXEVIPSVSQSHEPMXkHMJJIVIRXMHMMRGSRXVSIHM scoperta degli altri che, con la loro presenza, permettono di realizzare la partita più importante, quella della vita. Se la vita si gioca con passione, con cura, con altruismo IEFRIKE^MSRIIWIGSRHSMPTEVEHMKQEHIPPEWSPMHEVMIXkEPPSVEERGLIMPTEVIKKMSTY{ MHIRXM½GEVWM GSR MP WYGGIWWS MR UYERXS UYEPM½GE IRXVEQFM KPM EZZIVWEVM I WERGMWGI PE riuscita di tutti.

Obiettivi formativi

%GUYMWMVIPITVMQIGSRSWGIR^IWYPPEWXVYXXYVEIWYPJYR^MSREQIRXSHIPPEPMRKYEIHIPPE comunicazione, progredendo verso un agire linguistico consapevole e intenzionale.  6MGIVGEVI WZMPYTTEVI GSRJVSRXEVI HMJJIVIRXM MHII MQTIKRERHSWM MR TIVGSVWM HM ET TVIRHMQIRXSEYXSRSQMEXXVEZIVWSMUYEPMWMTMERM½GERSWMSVKERM^^ERSIWMVMZIHSRSM contenuti di un testo.

9XMPM^^EVIYRVIKMWXVSEHIKYEXSEPPEJSVQYPE^MSRIGSRWETIZSPIHMSTMRMSRMTIVIWTVM mere stati d’animo e per presentare argomenti di studio.

)WTSVVIMRQSHSGLMEVSIGSVVIXXSIZMHIR^MERHSMGSPPIKEQIRXMJVEMGSRXIRYXM -RXIVEKMVIMRQSHSGSRWETIZSPIGSRQIWWEKKMTIVXMRIRXMVMWTIXXERHSXIQTMQSHEPMXk di intervento e opinioni dell’interlocutore.

Obiettivi disciplinari 7ETIVWIPI^MSREVIMGSRXIRYXMQEKKMSVQIRXIWMKRM½GEXMZMMRFEWIEPPSWGSTSTVIHI ½RMXS 7XVYXXYVEVIWGEPIXXIIWGLIQMGSIVIRXMGSRMGSRXIRYXMXVEXXEXM %VKSQIRXEVIIVMJIVMVIXIQMSKKIXXSHMWXYHMSYXMPM^^ERHSYRPMRKYEKKMSETTVSTVMEXS e scorrevole. 6IEPM^^EVIXIWXMGSRRSXERHSPMGSRGSRWMHIVE^MSRMTIVWSREPM %QTPMEVIMPTEXVMQSRMSPIWWMGEPIVMGSRSWGIRHSKPMEWTIXXMWIQERXMGMHIPPITEVSPI 6MGSRSWGIVIIWXEFMPMVIVIPE^MSRMXVEHMZIVWIWMXYE^MSRMHMGSQYRMGE^MSRIJVEHMJJIVIRXM interlocutori e con peculiari registri linguistici.

Strumenti

Videocamera, videoproiettore, cartelloni, materiale di facile consumo, libri per la lettura.

Unità 4

fi ca nel paradigma della vittoria, in cui il vincere diviene sinonimo di “emergere, imporsi”. E la vit-toria presuppone la presenza di una sconfi tta, di una esclusione. Per uno che emerge, altri vengono

sommersi. Ma non sempre è così. Talvolta, infatti, possono verifi carsi condizioni di pareggio, come uno 0 a 0, piuttosto che un 2 a 2. Scopri-re in che modo il paScopri-reggio, diScopri-ret- diret-tamente sperimentato, favorisca e

s

cuola in atto

mantenga comunque una tensione volta a superare la sfi da, possibi-le proprio per la partecipazione di ogni singolo membro del gruppo, è quanto cerca di attuare l’insegnan-te in questo percorso didattico. Gli studenti, quali membri attivi di un gruppo, sono impegnati a portare

il proprio personale contributo, per raggiungere l’obiettivo comune.

Fase 1

Setting

L’aula è organizzata in modo da fa-vorire la partecipazione: i banchi sono disposti in isole, poste verso

Prodotto Mappa Testo argomentativo Brainstorming Mappa Rifl essione e condivisione Elaborazione testo argomentativo Il setting (Organizzazione degli spazi...) Gruppo-classe Attività individuale (Attività 1) Gruppo-classe (in classe) Piccolo gruppo eterogeneo Insegnante (l’aula)

1 Per esempio, un brano tratto da: J.

Amado, La palla innamorata, Monda-dori, Milano 2010; J. Kinney, Diario di

una schiappa. Ora basta! Vol. 3, Il

Ca-storo, Torino 2010; M. Crossick, Da soli

non si vince, Rizzoli, Milano 2010; L.

Garlando, Buuu, Einaudi, Torino 2010; A. Pau, Rugby Rebels. Uniti alla meta.

Fuori dalla mischia, E. Elle, Trieste 2014;

D. Facchini, C. La Gastra, È un gioco da

ragazzi, la Costituzione scende in campo con parole semplici, Ave, Roma 2012.

l’esterno, mentre al centro sono col-locate le sedie in cerchio.

Attività n. 1

L’insegnante presenta l’argomento: lo “sport”, introducendo l’attività con un brainstorming. Raccolte le parole-chiave degli studenti, li in-vita a strutturare individualmente una mappa, che abbia quale pun-to di partenza, per tutti, la parola “sport”.

Successivamente li invita a rifl et-tere intorno al tema che, di solito, suscita entusiasmo presso alcuni e indifferenza presso altri. Allo sport sono spesso associati il successo, l’esito positivo, la riuscita. Vincere signifi ca “riuscire”, “superare”, ma, talvolta, non vi è vittoria. L’esito di un incontro può anche essere un pareggio. In questo caso, che cosa si prova? Il pareggio è sinonimo di vittoria o di sconfi tta? Il pareggio, di fatto, decreta “più di un

vincito-re”. Lo sport e la vita, la solidarietà

e l’indifferenza, la generosità e l’e-goismo: tanti riferimenti utili al di-battito. Il momento di condivisione delle opinioni può essere accompa-gnato dalla lettura di un brano, da cui trarre spunti di rifl essione1. Partendo da questi spunti, l’inse-gnante, dopo aver diviso i ragazzi in piccoli gruppi, li si sollecita ad

ela-borare un testo che faccia tesoro del

confronto e dei contenuti riportati nella mappa di ciascun alunno.

Prodotto

Mappa o schema Domande per il gioco

di squadra Tiri a canestro Problem Solving: individuare strategie Consegna dell’attività Lettura Elaborazione domande Gioco di squadra Un canestro per il pareggio Il setting (Attività preparatorie: spazio; registrazioni...) 2 gruppi eterogenei (Attività 1) (Le due opzioni)

Attività individuale (Nel gruppo) Attività di gruppo Insegnante (Organizzazione palestra) ITALIANO Fase 1 Fase 2

s

cuola in atto ITALIANO

Fase 2

Setting

L’organizzazione dello spazio è fun-zionale all’attività didattica, in quan-to ne supporta l’azione e, al tempo stesso, ne valorizza il signifi cato. Il

setting pedagogico, fornendo

vinco-li per quanto “avviene all’interno di ogni specifi ca interazione educati-va”2, produce “regole generative di nuove esperienze da cui è possibile elaborare nuovi signifi cati”3. La di-sposizione degli arredi stimola l’inte-resse, invita a scoprire e predispone alla proposta didattica (fi g. 1). La seconda attività dell’UdA si svol-ge in palestra, assecondando così anche una proposta

interdisciplina-re. Lo spazio è organizzato come

“un campo di basket”, in cui gio-cano due squadre, chiamate a con-frontarsi in modo un po’ diverso da come solitamente si gioca una par-tita. Ai due lati della palestra sono collocati i “due canestri”, che ven-gono utilizzati nel gioco del basket e di cui ogni palestra, generalmen-te, è dotata. Nella parte intermedia, fra il canestro e la linea centrale di divisione del campo, sono sistema-te, a cerchio, le sedie e, al centro di ciascuno dei due cerchi, un cestino. L’insegnante divide la classe in due gruppi equi-eterogenei, invitandoli a sedersi sulle sedie e pone dinanzi a sé un pallone.

Attività n. 1

L’attività prevede una gara che vede impegnate le due squadre nella lettu-ra del libro La fantastica storia della

prima Olimpiade di Andrea Valente.

Ipotizzando una classe di circa 20 alunni, l’insegnante porta in palestra 20 copie del libro. Gli studenti devo-no avere tre fogli, una penna, una matita, una gomma e un evidenzia-tore. L’insegnante ricorda che tutti devono partecipare alla riuscita del gioco; quindi distribuisce 10 libri a ciascuna squadra, specifi cando che ogni studente ha a disposizione 20 minuti per la lettura di circa 10 pagi-ne e 10 minuti per formulare almeno 3 domande, attinenti a quanto letto, da scrivere su fogli che, arrotolati,

vanno poi collocati nel cestino della propria squadra.

Sono possibili due varianti.

L’insegnante estrae un foglio da uno dei due cestini, legge la domanda ri-portata e, la pone alle due squadre. Alla squadra che per prima risponde correttamente, viene assegnato un punto. La squadra avversaria può “pareggiare” se uno dei suoi compo-nenti, a turno, riesce a far canestro (ad ogni risposta esatta di una squa-dra, la squadra avversaria ha diritto ad un lancio).

In questo modo, è abbastanza proba-bile che si verifi chi la condizione di “pareggio” (anche se non è escluso che una delle due squadre superi l’al-tra, ma sicuramente di pochi punti). L’insegnante, al termine del gioco, in-vita gli studenti a rifl ettere sul pareg-gio realizzato o meno, sottolineando come sia stata essenziale e irrinun-ciabile la partecipazione attiva di ogni componente della squadra. Se ognuno fa la sua parte, ne benefi ciano tutti. E ognuno può sentirsi gratifi cato per il suo contributo. La rifl essione comune aiuta a sostenere la motivazione, a po-tenziare l’autostima e ad aumentare la fi ducia nelle proprie possibilità.

2 I. Salomone, La scena educativa. Un approccio internazionale alla consulenza pedagogica, Libreriauniversitaria.it

edi-zioni, Padova 2013, p. 75.

3 Ivi.

Fig. 1

a) La prima consiste nell’affi dare agli studenti di ciascun gruppo il compito di “organizzare” il loro modo di procedere in un tempo pari a 15-20 minuti: come è possibile leggere un libro di circa 100 pagine in 20 minuti? Gli studenti devono individuare la modalità più effi cace e ade-guata allo scopo. L’operazione richiesta è di “problem solving”. Essi devono scegliersi la strategia più opportuna.

b) La seconda è gestita dall’insegnante, che assegna a ciascun componente della squadra una parte del libro (suddiviso in parti uguali al numero degli studenti). Ognuno elabora tre domande attinenti alla parte assegnata. In questo modo ognuno è responsabile della riuscita del gioco. Nella suddivisione, l’insegnante tiene conto della presenza di studenti con disabilità (per i quali, se necessario, prepara in anticipo una semplifi cazione del testo) o di studenti con DSA (anche in questo caso prepara una registrazione o si offre come “lettore” vicariante).

Dopo che gli studenti hanno dispo-sto i fogli con le domande nel rispet-tivo cestino, leggono ancora un paio di volte il brano loro assegnato e, a questo punto, inizia il confronto fra le squadre.

s

cuola in atto

ITALIANO

Fase 3

Attività n. 1

In aula, il docente chiede agli stu-denti quali sport praticano, quali preferiscono, quali li incuriosiscono invitandoli a motivare la scelta. Rac-colte le risposte cerca di far sorgere in loro la curiosità di conoscere an-che il punto di vista di altri compa-gni e di documentarlo. Viene così lanciata un’indagine nella scuola. Partendo dall’analisi di alcuni testi e dalla lettura di articoli di giornale4, l’insegnante li orienta a cogliere ele-menti che possono essere utilizzati per un’indagine.

Costruzione del questionario

Vengono individuate le domande da rivolgere ai compagni, analizzando quali elementi si possono ricavare da un’indagine di tipo quantitativo e qua-li, invece, da un’indagine qualitativa. Gli studenti, suddivisi in piccoli

lizzati con l’insegnante di italiano, mentre per i dati quantitativi viene coinvolto il docente di matematica, che aiuta gli studenti ad esaminarli e a strutturarli in rappresentazioni grafi che. Nuovamente suddivisi in gruppi, gli studenti si raccordano per realizzare una presentazione in 0OWER 0OINT 004  IN CUI RIPORTANO i prodotti della loro analisi (alcuni commenti signifi cativi e i grafi ci).

Attività n. 2

Indagine nella scuola

Successivamente l’indagine viene estesa ad altre classi della scuola. Un gruppo di studenti, alternandosi, realizza le interviste con la videoca-mera, riprendendo alcuni studenti mentre rilasciano le loro dichiara-zioni. Ultimata la raccolta dei dati, questi vengono analizzati dapprima con l’insegnante di italiano (analisi qualitativa) e quindi con il docente di matematica (analisi quantitativa). I dati raccolti per classi (1, 2, 3) e per item vengono sistematizzati e ripor-tatati per una presentazione in PPT. I fi lmati vengono ritagliati e collegati in un unico fi le (con Movie Maker o altro programma).

Conclusa la parte di raccolta e di analisi, l’insegnante invita gli stu-denti a commentare quanto rilevato. Gli argomenti, dapprima condivisi, vengono sinteticamente trascritti alla lavagna, mentre gli studenti cercano di prendere appunti; subito dopo ognuno ritorna al proprio gruppo. Ogni gruppo si impegna ora a sten-dere un “commento”, con cui ac-compagnare alcune slide della pre-sentazione, che saranno proiettate insieme a spezzoni delle interviste effettuate nella scuola, cercando di organizzare un “servizio

giornali-Prodotto Questionario qualitativo e quantitativo Presentazioni in Power Point Raccolta video-registrazioni Defi nizione commento per fi lmato e presentazioni in PPT Piccolo gruppo eterogeneo

Analisi dei dati Presentazione in PPT Raccolta fi lmati Piccolo gruppo eterogeneo (In classe) Costruzione questionario e intervista in classe

Analisi dei dati (PPT)

Gruppo classe Piccolo gruppo

eterogeneo

Intervista agli studenti delle classi

prime, seconde e terze della scuola con

questionari e con videoriprese Piccolo gruppo eterogeneo (Attività 2) (Nella scuola) Lettura di articoli e di pubblicazioni:

indagine sullo sport fra gli adolescenti

Gruppo-classe

(Attività 1)

gruppi, si raccordano per la “costru-zione” del questionario, individuan-do i quesiti da inserire nel questiona-rio (“Qual è il tuo sport preferito? Il gioco di squadra o quello individua-le? Perché? Pratichi qualche sport? Se sì, quali sono le tue aspirazioni? Quante volte alla settimana ti alleni? Perché vorresti diventare un campio-ne?”). Individuate le domande, la classe si riunisce e viene defi nito il testo del questionario per l’indagine.

Indagine nella classe

Inizia la fase delle interviste; la pri-ma intervista viene effettuata in classe (gli studenti sono in gruppo). L’insegnante segue l’attività e super-visiona il modo in cui gli studenti si rapportano durante l’intervista, dando suggerimenti sull’approccio e sulle modalità di registrazione. Rac-colti i dati, si procede alla loro let-tura: i dati qualitativi vengono

ana-4 Suggerimenti: Assessorato ai Servizi

Ci-vici, Sistemi Informativi, Sport e Tempo Libero (a cura di), La statistica nello

Sport  IN HTTPWWWCOMUNETORINO

ITSTATISTICAPDFSTATISTICA?SPORTPDF - Tucci, Adolescenti e sport: il 40% non

lo pratica  IN HTTPWWWCORRIEREIT

SALUTEPEDIATRIA?FEBBRAIO?ADOLE SCENTI SPORT?CFE BA E BA 3fd719869bcf.shtml

s

cuola in atto ITALIANO

stico” sull’argomento. Il commento

deve essere scritto con una struttu-ra coerente, secondo una scaletta che prevede: un’introduzione (che comprende una sintesi di quanto verrà esposto in seguito); un ap-profondimento (in cui vengono po-sti in risalto alcuni aspetti emersi dall’indagine, come dati rilevanti o, al contrario, insignifi canti, aneddoti o aspetti originali); una conclusione (che lasci trasparire una forma di va-lutazione-considerazione generali).

Fase 4

Attività n. 1

a) L’insegnante suddivide gli stu-denti in piccoli gruppi ed affi da a ciascuno almeno tre frasi idioma-tiche”, invitandoli a rifl ettere e ad

individuarne il corretto signifi cato.

Alcune espressioni potranno essere non note, tuttavia il docente lascia agli studenti il tempo e la possibilità del confronto, invitandoli a riportare la loro interpretazione su un foglio.

Frasi idiomatiche sh:EROAZERO PALLAALCENTROv sh0ROMETTEREMAREEMONTIv sh5NNEBBIONECHESITAGLIAVAAFETTEv sh4AGLIARELACORDAv sh6UOTAREILSACCOv sh%SSEREINALTOMAREv sh0ORTAREACQUAALPROPRIOMULINOv Prodotto

Breve testo o frasi contenente un “modo

di dire”

Elaborazione di un breve testo o di una

frase con “frase idiomatica” Piccolo gruppo

eterogeneo

(Attività 1)

Gruppo classe

(Il docente coordina)

Individuale

5 Si consiglia: H. Melville, Moby Dick,

Feltrinelli, Milano 2007.

b) Successivamente il gruppo-classe si riunisce, in cerchio, e l’insegnante chiede di illustrare il signifi cato attri-buito ad una frase, che normalmente viene indicata come “modo di dire”. Accompagna gli studenti nella sco-perta dei signifi cati, evidenziando che non esiste una lettura univoca e spiegando loro che la consuetu-dine infl uisce in modo signifi cativo sull’attribuzione di senso. Questa at-tività è particolarmente utile per gli studenti che, siccome provengono da altri Paesi, manipolano la lingua con diffi coltà e si stanno avvicinan-do alla cultura ospitante. Al tempo stesso è funzionale per gli studenti con DSA che, generalmente, fatica-no a rapportarsi con espressioni il cui signifi cato non sia immediato. L’attività non solo è propedeuti-ca per quando si affronterà il testo

poetico e quindi l’uso delle fi gure retoriche, ma induce a rifl ettere su come la lingua non sia un sistema in continua evoluzione. Essa è la chiave di accesso ai saperi, ai signi-fi cati, al passaggio di informazioni. Emerge anche la dimensione deno-tativa (il signifi cato letterale di un termine) e quella connotativa (ad uno stesso termine possono essere attribuiti più signifi cati). Alcuni testi classici possono aiutare a lavorare su questi aspetti tipici della lingua. c) Come conclusione del percorso, ogni studente prova a formulare un breve testo o una frase utilizzando il “modo di dire” che l’insegnante gli assegna. I testi prodotti vengono letti a tutta la classe5.

%XXMZMXkHMZIVM½GE

L’attività di verifi ca consiste nel pro-porre alla classe il commento prepa-rato per accompagnare il “servizio giornalistico”, pensato e costruito insieme. Ogni componente del grup-po esgrup-pone oralmente, sforzandosi più di “raccontare” che di “leggere”, imitando cioè la modalità di agire di un giornalista televisivo. A conclu-sione, lo studente che espone può aggiungere considerazioni personali sui dati analizzati, sulla modalità di lavoro e sul signifi cato dell’attività in generale.

Fase 4

Frasi idiomatiche

Ricerca del signifi cato

Condivisione del signifi cato attribuito

s

cuola in atto

ITALIANO

Riferimenti bibliografi ci

s3&ERRIO Fino all’ultimo GOL, Feltrinelli, Milano 2014.

s ! 6ALENTE  La fantastica storia della

prima olimpiade, Gallucci, Roma 2008.

s 0 :ANNONER La linea del traguardo, Mondadori, Milano 2003.

Letture per adolescenti

s HTTPPANIZZICOMUNEREITALLEGATI 0ANIZZI*20$&#ALCIOMANIA? *UNIORPDF

s * +INNEY  Il diario di una schiappa.

Il Film, Ed. Il Castoro, Torino, 2011. Cfr.

http://www.castoro-on-line.it/libri/sche-dadellibro.aspx?IDCollana=2&ID=650 Attività di verifi ca Esposizione orale individuale Supporto: materiali realizzati nelle attività Individuale (insieme al piccolo gruppo) Attività conclusive Confronto e condivisione Visione videoregistrazione con commento Studenti della scuola

Valutazione

Si valutano la correttezza espositiva, la padronanza e la fl uidità lingui-stica, la capacità di argomentare il tema trattato e di saper esporre con-siderazioni critiche.

Si considerano anche la capacità di lavorare profi cuamente in gruppo, apportando contributi utili per gli obiettivi fi ssati; viene vagliata, infi ne, anche la competenza nel risolvere eventuali confl itti in modo assertivo (per le attività in gruppo).

Valutazione

Individuale

Evelina Chiocca

Docente a contratto di Didattica speciale, Università Cattolica. Le videoriprese possono essere

proposte, in un unico fi lmato, a tutte le classi, in un’attività comu-ne. Alcuni studenti presteranno la loro voce per accompagnare il fi l-mato. Quindi gli studenti presenti potranno rivolgere alcune doman-de ai compagni doman-della classe secon-da, dando vita ad un confronto e ad una condivisione di pareri sul tema dello sport e sui signifi cati at-tribuitigli e/o veicolati nella nostra società.

s

cuola in atto ITALIANO

Nel documento come regalo, un diario 5 (pagine 33-39)