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Curie e Montessori: determinazione e

Nel documento come regalo, un diario 5 (pagine 71-74)

coraggio!

La classe può essere coinvolta nella ricerca e rielaborazione di informa-zioni sulle due straordinarie fi gure 7ETIVIUYEPMJYVSRSMGEQFMEQIRXMWSGMEPMIHIGSRSQMGM GLI GEVEXXIVM^^EVSRS PE ½RI HIPP´3XXSGIRXS I P´MRM^MS HIP Novecento, e quale ruolo assunsero le donne nella lotta TIVPETEVMXkHIMHMVMXXM

 ETTVSJSRHMVI PE GSRSWGIR^E HM HYI ½KYVI WXSVMGLI HM rilievo quali M. Curie e M. Montessori, e saper riferire in che misura esse apportarono un cambiamento decisivo nell’ambito delle scienze.

_____________________________________________ 2/3 ore

Unità 4

Obiettivi disciplinari e formativi ___________________ Tempi STORIA Marie Curie

s

cuola in atto

Inserisci negli spazi vuoti una delle pa-role contenute nel box qui sotto

a. Di lei Einstein diceva che era il _____ ________ (miglior) scienziato che cono-scesse.

b. Figlia di un ____________ (fi sico), nacque a __________ (Varsavia). Lavorò come ____________ (istitutrice) per ra-cimolare qualche soldo.

c. A 24 anni arrivò in ________ (Francia) e studiò alla Sorbona, dove incontrò il suo futuro ________ (marito), Pierre Curie, docente universitario.

d. Il _________ (polonio) fu uno degli elementi radioattivi scoperti da Marie. e. Ottenne ____ (due) premi Nobel, uno con il marito e uno da sola.

f. Marie, che morì di ___________

(leu-cemia), è l’unica donna ad essere stata

sepolta nel ____________ (Pantheon), monumento parigino dedicato ai “grandi uomini della nazione”.

Pantheon – Francia – marito – Varsavia – polonio – istitutrice –

leucemia – miglior – fi sico – due

STORIA

Quanto a Maria Montessori, viene proposta la visione della prima par-te del documentario Maria Monpar-tes-

Montes-sori. Una rivoluzione per l’infanzia,

Dopo aver letto il contributo riportato in http://www.formazione.eu.com/_do-cuments/cagranda/articoli/2007/0103. pdf, correggi le affermazioni false ripor-tate qui di seguito.

a. In qualità di scienziato donna non rice-vette particolari onorifi cenze.

b. Amava stare in pubblico ed essere ac-clamata.

c. Era una donna interessata solo a se stessa e poco attenta agli altri.

d. Fu facile per Pierre Curie convincere Maria a sposarlo.

e. I coniugi Curie non amavano per nulla la campagna e se ne stavano tutto il tempo in città.

f. Marie capì che solo l’uranio era radio-attivo.

g. Marie non scoprì mai il “radio”. h. Per trarre maggiore profi tto dalla loro scoperta, i Curie decisero di servirsi di un brevetto.

i. Dopo la morte del marito, Marie non in-segnò in alcuna università.

l. Nessun Paese dimostrò interesse per gli studi di Marie.

m. La studiosa riteneva che la società e i governanti comprendessero appieno il va-lore della scienza.

n. Le doti di Marie erano piuttosto comuni.

Correzioni

a. Fu la prima donna ad essere ricevuta, nel 1903, alla Royal Institution di Londra, fu la prima donna ad ottenere, nello stesso anno, il premio Nobel, risultò essere la prima donna professore alla Sorbona, fu la prima donna a essere nominata, nel 1922, all’Accademia di Medicina francese. b. Era una donna discreta che, nonostante i suoi successi, conservò la sua timidezza, il suo timore per la folla e che fu sempre lontana da ogni vanità. Riteneva che fos-sero più importanti le opere dell’uomo che le persone che le avevano compiute. Dopo aver ottenuto il Nobel, confessò al fratello che la sua vita “era stata sciupata dagli onori e dalla gloria”, e temeva che le sue giornate non potessero più ritrovare l’equi-librio, l’ordine e la laboriosità di prima. c. Fin dalla giovinezza mise in pratica gli ideali di solidarietà e risparmiò del denaro per far studiare la sorella a Parigi. In età adulta, poi, quando iniziò la prima guerra mondiale e si rese conto che nei campi di battaglia ci sarebbe stato bisogno di appa-rati di radiologia che sostenessero l’attività dei chirurghi nel curare i feriti ed estrarre le pallottole, convinse alcune industrie a costruire apparati adatti ad essere montati su automobili e lei stessa viaggiò su que-ste auto attraverso la Francia, il Belgio e il Nord Italia per portare il suo aiuto. Si

calcola che questa sua azione salvò la vita a migliaia di soldati.

d. Marie resistette per ben dieci mesi prima di accettare di sposare Pierre. La scienziata voleva tornare in Polonia e lasciare Parigi. e. I due coniugi amavano fare lunghe bici-clettate in campagna.

f. Marie comprese che, oltre all’uranio, anche il torio aveva la capacità di emettere spon-taneamente radiazioni ionizzanti invisibili in grado di impressionare lastre fotografi che. g. La scoperta del “radio” da parte dei due coniugi fu resa nota pubblicamente nel 1898. h. Non presero alcun brevetto e pubblicarono i loro risultati in modo che tutti li potessero conoscere. Marie amava defi nire lei e il ma-rito dei “sognatori” che avevano condotto la loro impresa in maniera “disinteressata”, senza pensare ai “benefi ci materiali”. i. Dopo la morte di Pierre, a Marie venne assegnato il corso di Fisica all’università della Sorbona, in sostituzione del marito. l. Gli Stati Uniti dimostrarono grande interesse per gli studi di Marie e fi nanziarono le sue ricerche. m. Riteneva che la società non riconoscesse alla scienza il suo vero valore e sosteneva che né il potere pubblico né i privati appoggias-sero adeguatamente la ricerca con sussidi. n. Tra le principali doti che resero unica Marie, vanno messe in evidenza quelle di infaticabile sperimentatrice e lavoratrice, di guida sicura per tanti ricercatori e di didatta di grande cultura.

AL LINK HTTPSWWWYOUTUBECOM WATCHVX)L'UF.HJN-MIN  e viene richiesto agli studenti di rac-cogliere dati utili al completamento

s

cuola in atto

di un’ipotetica carta di identità (tra parentesi e in corsivo le informazio-ni mancanti).

Serviti delle informazioni contenute nel video per completare la seguente carta di identità

A questo punto, prendendo spunto dal titolo del video, si sollecita la curiosità dei ragazzi e ci si interro-ga sui motivi che resero il metodo pedagogico Montessori tanto rivo-luzionario. Quali erano i suoi prin-cipi? I ragazzi potranno scoprirlo leggendo l’articolo riportato al link HTTPWWWSPAZIOBAMBINOCOM pedagogia.html. Dopo una lettura in

plenum, l’insegnante coinvolgerà la

classe nella stesura di un elenco alla lavagna dei principi-cardine del me-todo. Verrà messo in evidenza come la studiosa riconoscesse all’educa-zione, intesa come approccio globale alla persona, il ruolo di “aiutare alla vita”. Secondo il metodo Montessori, il bambino va innanzitutto osservato e compreso nei suoi bisogni e nel-le sue potenzialità, deve essere ac-compagnato nella crescita in modo da potersi esprimere liberamente e da esplorare la realtà che lo circon-da. Ecco, allora, che il bambino non deve essere costretto ad imparare ma deve essere, il più possibile, lascia-to sperimentare. Non a caso, però! L’ambiente di apprendimento dovrà essere studiato e scientifi camente programmato affi nché il bambino possa trovarvi stimoli diversi in gra-do di rispondere ai suoi interessi e alle sue inclinazioni naturali. In esso il bambino ha l’opportunità di im-pegnarsi spontaneamente con varie attività e di servirsi di materiali mul-tisensoriali e autocorrettivi opportu-namente predisposti dall’insegnante, il tutto in un clima di concentrazio-ne, ordine e di auto-disciplina, che favorisce la capacità di scelta e di de-cisione in piena autonomia, e dove

risulta fondamentale che al bambino sia data la libertà di organizzare il proprio tempo. Le attività mirano a fornire informazioni immediate ma sono anche strutturate in modo da preparare il bambino ad attività successive di crescente complessità. L’ambiente, dunque, è esso stesso fonte di conoscenza e di

esperien-za, e per questo non vi si trovano cattedre o lavagne che indichino una eventuale posizione dominante dell’insegnante, il quale non occupa una posizione fi ssa ma ha il compito di spostarsi nell’aula, di coinvolgere attivamente gli alunni e di osservare in maniera attenta le esigenze, gli in-teressi e i progressi di questi ultimi.

Cognome e nome: Montessori Maria s!NNOELUOGODINASCITA????????????? (1870, Chiaravalle)

s/RIGINEFAMILIARE?????????borghese) s!NNODELLA,AUREAIN-EDICINA???????? (1896)

(Si ricordi che alla fi ne dell’Ottocento le donne ammesse all’università e in un’aula di anatomia erano pochissime! La Laurea le costò un grande sforzo: dovette affrontare l’ironia dei colleghi maschi, fu costretta ad effettuare da sola le autopsie e, nelle aule, doveva essere sempre accompagnata da un maschio.)

s#ARATTERISTICHEPERSONALI????????????? _______ (coraggio, determinazione, grazia,

eleganza, spirito di emancipazione)

s0ROFESSIONESUGGERITADALPADRE??????? (maestra)

s 0RIMO IMPIEGO PRESSO LA &ACOLTÌ DI Medicina di Roma: ______ (1891) s)MPEGNOINDIFESADEIDIRITTIDELLEDONNE chiedeva pari dignità _______________ (intellettuale) con gli uomini, le stesse condizioni di lavoro e di retribuzione, uguaglianza sociale e diritto di ______ (voto). Venne reclutata nelle fi le del movi-mento ___________ (femminista) e venne scelta come rappresentante uffi ciale delle donne nel primo Congresso Internazionale delle Donne, svoltosi a ________ (Berlino) nel 1896.

s #ONVINZIONI IDEOLOGICHE SOSTENNE IL ____________ (positivismo), credeva nel potere salvifi co della ________ (scienza), amava defi nirsi un “rigoroso investigatore scientifi co” e rifi utava di essere parago-nata ad un “letterato idealista”.

Foto

s !TTIVITÌ A CONTATTO CON I BAMBINI MA lati: in qualità di assistente alla clinica di ___________ (psichiatria) dell’Università La Sapienza di Roma, osservò quelli che venivano defi niti i bambini pazzi e idioti; diresse, insieme al collega G. Montesano, la Scuola ____________ (Ortofrenica) di Roma, una scuola che formava insegnanti impegnati a lavorare con bambini cosid-detti “ritardati”. Giunse alla conclusione che all’origine delle malattie mentali vi fossero spesso cause _________ (sociali) ed (ambientali), non solo ereditarie. Lo af-fermò pubblicamente a Londra, nel 1899. Intuì che il metodo utilizzato per i bambini affetti da malattie mentali poteva e doveva essere utilizzato anche per i bambini sani. s#AMPODIATTIVITÌDEDICÛLASUAVITAALLA scoperta dell’infanzia, promosse un’edu-cazione che permettesse al bambino di ___________ (esprimersi) nei suoi bisogni e bandisse metodi troppo ______ (severi). Cercava di vedere nel fanciullo l’uomo, di vedere in lui l’opera del Creatore.

s3EGRETINONRIVELÛDIAVERAVUTOUN????? (fi glio) da una relazione _________

(extra-coniugale) con lo psichiatra G. Montesano.

Il bambino verrà affi dato ad una famiglia della campagna laziale, anche se fi n dall’età dei 15 anni le sarà sempre accanto, pubbli-camente presentato come un nipote.

Sonia Pase

0ROFESSORESSADI)TALIANO 3TORIAE'EOGRAlA SCUOLASECONDARIADI)GRADOh':ANELLAvDI0ORCIA0N 

s

cuola in atto

+ISKVE½E

Sonia Pase

Classe prima

Nel documento come regalo, un diario 5 (pagine 71-74)