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Curricolo di Istituto

CREAZIONE DI SOLUZIONI

INNOVATIVE

Il Piano potrebbe subire variazioni o aggiornamenti, secondo le esigenze degli alunni e del territorio in cui si opera e sulla base di rilevati bisogni di funzionamento del sistema.

138 PIANO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO DEL PERSONALE DOCENTE E DEL PERSONALE ATA

La Legge di Riforma 107 /2015 contempla la formazione in servizio dei docenti di ruolo come componente “obbligatoria, permanente e strutturale”; tale prescrizione normativa si basa sul riconoscimento del rilievo fondamentale che la funzione docente assume nella promozione del successo formativo, essendo gli insegnanti direttamente coinvolti nelle dinamiche di progettazione del curricolo e nell’ interazione educativo-didattica con i discenti. Considerando l'importanza da attribuire ai percorsi volti all’arricchimento delle competenze afferenti alla caratterizzazione metodologica degli interventi educativo-didattici e alle soluzioni da adottare per l’impostazione anche relazionale, comunicativa e organizzativa dei processi di insegnamento-apprendimento, la Scuola dichiara nel presente documento i propri intenti in merito alla problematica in oggetto, sulla base del Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti 2016/2019 emanato dal MIUR, in stretto raccordo con le dinamiche di autoformazione, con i processi di autoanalisi ed autovalutazione, con l’evolvere delle esigenze dell’utenza e con il mutare degli assetti di disponibilità di risorse umane e materiali.

Innanzitutto, va evidenziato che si è concepita una soluzione mista per il rinforzo del profilo professionale dei docenti, nel senso che si ritiene utile combinare autoformazione ed eteroformazione. L’ autoformazione si riferisce alle esperienze di riflessione vissute dai docenti nell’ambito di gruppi variamente costituiti per lo scambio di idee, esperienze, dati e suggerimenti, nonché per l’interazione in merito a differenti sfere di conoscenza e competenza; quanto all’eteroformazione, si mette in evidenza la presa di consapevolezza del fatto che l’impegno di acquisizione e rielaborazione del contributo di figure esterne di elevata professionalità circa le problematiche fatte oggetto di specifico interesse senz’altro concorre ad alimentare l’implementazione degli approcci riflessivi e metodologici.

Inoltre, va sottolineato che, al fine di gestire flessibilmente la risorsa tempo e conciliare al meglio gli impegni di formazione e il carico di lavoro, si considera opportuno armonizzare la combinazione delle ore di autoformazione e di eteroformazione esperite in presenza con i contatti e con le opportunità di confronto e di scambio a distanza di materiali e risorse documentali praticabili sfruttando la dimensione virtuale veicolata dalle tecnologie digitali; vanno altresì segnalate le potenzialità del canale virtuale per lo sviluppo di percorsi anche proiettati in rete, oltre i confini della comunità professionale rappresentata dai docenti operanti presso Questo Istituto Comprensivo.

Essendo stata riconosciuta dalla comunità professionale rappresentata dai docenti, in fase di autoanalisi, la necessità di rivisitare l’Offerta Formativa e il Curricolo di Istituto rivolgendo specifica attenzione alla didattica per competenze, alla chiave trasversale e laboratoriale, all’innovazione anche digitale delle metodologie e alla qualità inclusiva degli approcci progettuali e didattici, con riferimento a molteplici intelligenze e alle varie tipologie di bisogni educativi speciali, si vuole concentrare l’attenzione sull’utilità della formazione anche eterocondotta rispetto a tali focus tematici prioritari.

Si mette in evidenza che le consapevolezze acquisite dai docenti attraverso i circuiti riflessivi e progettuali esperibili quali Dipartimenti, Riunioni di Consiglio, incontri di progettazione e programmazione o altre tipologie di gruppi di studio e di lavoro, da riqualificare come dimensioni di autoformazione attraverso lo scambio di sollecitazioni e l’emergere di docenti capaci di animare il confronto, fungeranno da terreno sul quale innestare l’eteroformazione, al fine di evitare la

139 recezione acritica degli input lanciati da esperti esterni e per contro favorire la rielaborazione anche successiva degli stimoli derivanti dall’eteroformazione.

Si mette inoltre in rilievo il fatto che si intende armonizzare i tempi della formazione e quelli dell’azione educativo-didattica, al fine di strutturare un ciclo virtuoso grazie al quale calibrare la formazione secondo gli spunti derivati dall’agito e al contempo testare gli esiti della formazione proiettandoli nel vivo dell’interazione educativo-didattica.

Per ciò che riguarda i Soggetti eroganti la formazione, va evidenziato che attualmente la Scuola sta valutando la possibilità di organizzare essa stessa determinati percorsi, facendo leva sulle risorse umane e professionali interne, ove possibile ed opportuno; si ritiene praticabile a medio e lungo termine la possibilità di attivare percorsi rivolti anche a docenti esterni, soprattutto entro la dimensione di Rete. Viene altresì considerata l’utilità del rivolgersi a Enti accreditati e quindi tali da garantire la qualità e l' adeguatezza degli interventi, a partire dalle Università e da autorevoli associazioni di categoria, a scopo di approfondimento di specifici aspetti.

Quanto alla definizione dei percorsi, si punterà sull’intersezione tra itinerari comuni, perché prevalenti, e itinerari opzionali, perché corrispondenti a formulazioni minoritarie o individuali , allo scopo di calibrare gli impegni di formazione secondo le esigenze manifestate da ciascun docente sia come parte di una comunità professionale implicata in determinate proiezioni di miglioramento, sia come professionista connotato da proprie necessità di potenziamento del calibro culturale e metodologico dell'azione educativo-didattica. La puntuale definizione dei bisogni individuali, da riconoscere nel quadro dei bisogni comuni emersi attraverso il confronto e la riflessione in dimensione micro e macrocollegiale, avviene sulla base della somministrazione di appositi questionari integrati dalla declinazione della motivazione sottesa alle risposte fornite, oltre che in ragione dello sviluppo della dimensione autoanalitica dell’autoformazione; non si esclude, comunque, la possibilità di avviare, in tempi più maturi, la formulazione del bilancio delle competenze prima e dopo le esperienze di eteroformazione, per rilevare le carenze iniziali e i progressi realizzati rispetto alla situazione di partenza e per individuare gli elementi costitutivi del piano personale di progressivo sviluppo professionale.

Il Dirigente Scolastico, in quanto figura dal profilo professionale complesso, espleterà la propria funzione di indirizzo, stimolo, guida e supervisione, anche mettendo in campo le proprie conoscenze e competenze in materia di riferimenti socio-psico-pedagogici e in termini di didattica generale, in modo da far convergere nel perseguimento degli obiettivi di miglioramento del sistema i processi variamente strutturati di autoformazione ed eteroformazione concernenti la ridefinizione del calibro della professionalità docente in termini di progettazione, didattica, valutazione e ricerca-azione.

Va segnalato che agli ambiti tematici di formazione individuati dal Collegio dei Docenti si aggiungono campi di interesse che il Dirigente Scolastico prospetta soprattutto, ma non esclusivamente, per i soggetti aspiranti alla collaborazione con la Figura di Vertice, vale a dire la formazione in merito ai documenti normativi e ordinamentali e riguardo ai riferimenti nazionali, sovranazionali e internazionali in materia di istruzione, educazione e formazione, nonché la formazione per quanto concerne la sicurezza e il middle management; va precisato che si tratta di ambiti che possono intercettare l’attenzione di tutti gli insegnanti, in quanto riguardano l’assetto di fondo della professione, la sua deontologia e l’area della funzione docente concernente il concorrere al funzionamento dell’organizzazione, area che rientra, ai sensi della Legge 107/2015, nelle componenti valutabili per il riconoscimento del merito e per la conseguente attribuzione

140 premiale, congiuntamente con l’innovazione della progettazione e della didattica e con l’apertura alla formazione continua .

Va evidenziato che non è definito un impegno minimo in ore, da osservare annualmente e nel triennio, avendo il MIUR prodotto orientamenti in merito alla qualità e alla pertinenza dei percorsi piuttosto che netti riferimenti riguardo alla componente quantitativa; pertanto, i percorsi esperiti concorreranno al graduale arricchimento del Curriculum di ciascun docente a prescindere dalla durata, fermo restando il fatto che l’offerta formativa articolata nella Rete di Ambito corrisponde a Moduli di 25 ore secondo suggerimento dell’Amministrazione. Si è in attesa di una puntuale rivisitazione del quadro normativo e contrattuale riguardo alla definizione quantitativa del calibro minimo di formazione da sostenere, oltre che in merito al diritto-dovere di formazione in servizio.

Va chiarito che la partecipazione a Reti di Scuole rappresenta senz’altro un’opportunità significativa per il reperimento e la condivisione di risorse umane e materiali e per l’agevole risoluzione di problematiche organizzative e logistiche; in tal senso, la prima ipotesi percorribile appare quella rappresentata dal fatto che nelle precedenti annualità la Scuola ha espresso e confermato la propria adesione alla Rete facente capo al Centro Territoriale per l’Inclusione insediato presso l’Istituto Comprensivo Statale “58° Kennedy”di Napoli, Rete che considera tra i propri scopi il favorire la formazione dei docenti in merito a tematiche rilevanti quali quelle riconducibili alla problematica dell’integrazione e dell’inclusione.

Con riferimento alla Rete di Ambito, si mette in evidenza il fatto che tale dispositivo si è attivato nelle scorse due annualità per pianificare ed attuare percorsi formativi rivolti ai docenti di ruolo sulla base di un apposito sondaggio, a partire dal range di campi tematici indicato dal MIUR; si segnala che tale sondaggio ha fatto emergere come prevalenti determinati bisogni, già rilevati dalla Scuola al suo interno ancor prima dell’intervento dell’Amministrazione, relativamente alla didattica per competenze, all’inclusione e alle competenze digitali (campo, quest’ultimo, da alcuni docenti affrontato in termini di formazione con riferimento non alla Rete di Ambito ma alle azioni di formazione in servizio previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale per l’Animatore Digitale, i Componenti del Team Digitale, la figura interna individuata come soggetto da impegnare nel Pronto Soccorso Tecnico e ulteriori insegnanti, individuati per selezione conseguente alla dichiarazione di disponibilità, in gran parte già impegnati nello svolgimento di compiti specifici). Si evidenzia che con riferimento alle iniziative di formazione organizzate nella Rete di Ambito per l’a. s. 2016/2017 e per l’a. s. 2017/2018 i docenti di ruolo hanno partecipato totalmente (salvo capi particolari connessi a problematiche oggettive o ad imminente cessazione dal servizio), per un totale di 25 ore, articolate in ore di lezione frontale, ore di laboratorio in presenza e ore di laboratorio a distanza; si attendono i nuovi interventi relativamente al corrente anno scolastico.

Va inoltre sottolineato che il Collegio dei Docenti ha inteso ribadire l’attenzione per le aree tematiche già individuate e al contempo ha sottolineato l’interesse per il rinforzo della formazione relativamente alla sicurezza; pertanto, si considereranno, in combinazione con l’offerta formativa esperibile attraverso la Rete di Ambito in riferimento a tematiche individuate tra quelle indicate dal MIUR, percorsi riguardanti le problematiche relative alla tutela della salute e alla sicurezza, valorizzando tanto la Piattaforma S.O.F.I.A. quanto l’interlocuzione con la Società cui fa capo il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, qualificata come Ente Formatore.

Si evidenzia che per l’attuazione di percorsi aggiuntivi rispetto all’offerta formativa relativa alla Rete di Ambito la Scuola terrà conto delle risorse finanziarie già disponibili e che al contempo si vaglieranno varie soluzioni per l’ eventuale acquisizione di ulteriori fondi,

141 interagendo con l’Amministrazione e con ulteriori Soggetti, istituzionali e non; per quanto concerne i docenti si farà altresì leva sulla Carta del Docente, ove possibile in base ad eventuali determinazioni volontarie individualmente assunte da ciascun insegnante.

Con riferimento ai docenti non di ruolo, va chiarito che per essi non vige l’obbligo di formazione, previsto invece dalla Legge 107/2015 per i docenti di ruolo; tuttavia, si considera opportuno sollecitarne la partecipazione ad itinerari di arricchimento del profilo professionale, in coerenza con le determinazioni macrocollegiali, che sono formulate in materia di formazione dei docenti come diretta conseguenza degli impegni assunti attraverso il PTOF e il PDM in merito alla mission istituzionale della Scuola e alla vision di sviluppo che l’Istituto intende perseguire.

Per quanto concerne il personale ATA, si fa presente che alcune unità aventi profilo di assistenti amministrativi hanno affrontato la formazione prevista dal Piano Nazionale Scuola Digitale in coerenza con ciò che la normativa stabilisce in termini di processi di dematerializzazione e digitalizzazione; si mette altresì in risalto il fatto che determinate unità aventi compiti di collaboratori scolastici hanno fruito dell’offerta formativa pianificata, secondo i casi, dalla Rete di Ambito o dall’Ufficio Scolastico, con riferimento a rilevanti dimensioni operative afferenti al profilo professionale in questione, quali, per esempio, l’assistenza di base agli alunni disabili con particolare attenzione per quelli in condizione di gravità. Si considera la necessità di ulteriori avanzamenti, a partire dal rinforzo della formazione degli assistenti amministrativi in merito alla protezione dei dati personali e alla sfera del digitale, anche intesa in chiave di sicurezza informatica, e dal potenziamento della formazione dei collaboratori scolastici riguardo agli impegni di supporto per lo svolgimento delle varie attività e alle mansioni concernenti le misure di sicurezza.

Si conclude sottolineando che è fatta salva la possibilità di sottoporre a revisione, in itinere, le componenti del presente Piano, sulla base dell’ effettiva disponibilità di risorse umane e finanziarie, dell’evolversi dell’interazione con l’utenza, dell’incidere di fattori interni o esterni attualmente non rilevati o non adeguatamente vagliati e del riscontro circa l’efficacia dei percorsi di autoformazione e formazione affrontati.

142 ELEMENTI FONDANTI PER L’INTEGRAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA, PROFILATI AI SENSI DEI DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE DI RIFORMA 107/2015 E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DEL MIUR

Le considerazioni che seguono fanno riferimento alla necessità di integrare la ratio sottesa al Piano Triennale dell’Offerta Formativa non solo dando rilievo agli esiti dell’attività di monitoraggio condotta circa lo stato di attuazione del PTOF e del PDM in esso incluso e ai riscontri derivanti dall’aggiornamento del RAV alla data del 30 giugno 2018, ma anche considerando le novità introdotte dai Decreti Legislativi attuativi della Legge di Riforma 107/2015, nonché i conseguenti interventi prodotti dal MIUR in termini di ulteriore definizione dei nuovi assetti normativi e di messa a fuoco delle implicazioni operative; nello specifico, si intende fare rimando ai contenuti dei Decreti Legislativi e degli interventi del MIUR che più strettamente impattano sulle finalità, sulle modalità di funzionamento e sull’ operato dell’Istituto Comprensivo, con particolare attenzione per la qualità inclusiva e per la dimensione della progettazione, della didattica e della valutazione.

Innanzitutto, si mette in evidenza, quale comune filo conduttore delle riflessioni espresse dal Collegio dei Docenti e delle posizioni conseguentemente assunte, la natura decisamente anticipatoria di intenti ed impegni già formulati e condotti dalla Scuola a seguito della stesura del RAV e della strutturazione del PTOF e del PDM nell’a. s. 2015/2016, secondo una linea di continuità che muovendo dalla definizione e dall’attuazione delle prime azioni di miglioramento nell’annualità propedeutica indicata si è fatta progressivamente più netta e decisa nel profilo strategico, ispirando le strutture profonde delle soluzioni di adempimento della mission istituzionale e di declinazione della vision di sviluppo, al punto che le norme di dettaglio declinate dal Legislatore e le indicazioni e gli orientamenti operativi emanati dal MIUR costituiscono la conferma e la base di rilancio di approcci positivamente innovativi che la Scuola sta conducendo già da tempo a partire da proprie autonome determinazioni e che attualmente hanno trovato chiaro riconoscimento e pieno riscontro a livello normativo.

D. LGS. 60/2017

Promozione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sostegno alla creatività

Con riferimento agli spunti di innovazione introdotti, sulla base delle prescrizioni di massima indicate nella Legge di Riforma 107/2015, dal D. Lgs. 60/2017, dispositivo che rende esplicita la necessità di promozione della cultura umanistica, del sapere artistico, della valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e della creatività, Questo Istituto Comprensivo trova conferma normativa della pregnanza dell’approccio assunto sin dall’a. s. 2015/2016, annualità da considerare come propedeutica in quanto connotata dalla prima formulazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, per quanto riguarda i propositi e gli impegni relativi al rinforzo del Curricolo attraverso l’attenzione rivolta, in orario curricolare e in orario aggiuntivo, secondo la specificità di ciascun segmento scolastico e al contempo in chiave di continuità, alla cura delle dimensioni formative concernenti il pensiero divergente e creativo, il senso estetico-espressivo

143 e l’ estrinsecazione di aspetti fondanti del vissuto e dell’immaginario, individuali e collettivi, attraverso la soluzione artistica intesa nelle sue molteplici modalità di declinazione.

Volendo accennare agli aspetti più significativi, senza pretesa di esaustività, si mette in evidenza per la scuola dell’infanzia l’importanza attribuita alla manipolazione, alle esperienze grafico-pittoriche e alla drammatizzazione, per la scuola primaria il risalto conferito pervasivamente allo sviluppo di percorsi centrati sull’integrazione tra diversi linguaggi e strategie per la codifica e la decodifica dei contenuti dell’apprendimento e delle proiezioni della comunicazione e della socializzazione mediante il contributo di tutte le discipline incluse nel curricolo, per la scuola secondaria di primo grado l’interesse rivolto alla strutturazione della richiesta di risorse da impegnare sul potenziamento dell’offerta formativa e degli interventi educativi-didattici in relazione a Cattedre di Educazione Artistica e di Tecnologia al fine di far leva sui saperi artistici e sui saperi tecnologici come chiavi trasversali di accesso al conoscere, all’operare, all’esprimersi e al relazionarsi.

Va posta altresì in rilievo l’attenzione già manifestata, anche in termini di continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, per i processi di riconoscimento e di analisi del patrimonio culturale e artistico e delle produzioni ad esso afferenti; a tale proposito bisogna segnalare non solo gli itinerari di studi geo-storici e artistici sviluppati attraverso la declinazione del curricolo basico, ma anche i percorsi curricolari e integrativi caratterizzati dalla combinazione interdisciplinare tra diversificati saperi, mediatori operativi e paradigmi espressivi: si fa riferimento ad attività miranti alla fruizione e alla rielaborazione di prodotti culturali e artistici partenopei con specifico interesse per la gastronomia e per la tradizione musicale, nonché ad esperienze educativo-didattiche finalizzate a promuovere l’osservazione della realtà sincronica del Quartiere di Secondigliano e della Città di Napoli e la riflessione sull’ evolversi diacronico del rapporto tra ambiente naturale, realtà antropica nel suo tradursi in quotidianità e in attività economiche, in elaborazioni culturali ed artistiche e in componenti artificiali, o anche agli itinerari di approfondimento centrati sul confronto, esperito per analogia e contrasto, secondo i casi, tra il patrimonio culturale e artistico del territorio di radicamento della Scuola e le caratteristiche di altri contesti.

In particolare, si sottolineano, come esemplificazioni particolarmente significative, il Progetto

“SeLF”, consistente in esperienze di letto-scrittura animata e creativa relativamente alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado, i Progetti di Educazione Musicale “Viva Bennato”

e “Napul’ è…Piazza Grande”, i Macroprogetti “MiraNapoli…a Secondigliano” e “Napoli Leggendaria: Da Partenope a… Totò” relativi all’utilizzo di fondi ex art. 9 CCNL Comparto Scuola per la scuola dell’infanzia e per il Primo Ciclo di Istruzione, aventi come cifra distintiva il focus sulla rielaborazione laboratoriale e creativa della conoscenza del contesto, delle sue proiezioni materiali e simboliche, della sue espressioni culturali e artistiche; altrettanto rilevanti appaiono in tale prospettiva, con riferimento alla scuola secondaria di primo grado e al suo raccordo di continuità con la scuola primaria, le esperienze di elaborazione grafico-pittorica e digitale risultanti dal Macroprogetto “ARTECNO” e quelle innestate su processi di conoscenza tecnico-scientifica nell’ambito del Progetto “I colori della natura”, concernente esperienze di giardinaggio in serra, nonché le attività pluriennalmente condotte in relazione alla consolidata redazione giornalistica di Istituto, il “Caro-Giornalino online”, che coniuga l’interesse cronistico e riflessivo per la realtà attuale, dalla dimensione locale a quella globale, con l’attenzione per la valorizzazione delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dal digitale e dal virtuale, per lo sviluppo di costrutti di senso connotati dal reciproco sostenersi tra

144 diversificati saperi, tecniche indagative, paradigmi operativi e strategie espressive, comunicative e rappresentative.

Si fa presente, inoltre, che la Scuola ha ricevuto riconoscimenti e premi con riferimento ad elaborazioni estetico-espressive prodotte da alunni della scuola secondaria di primo grado: si evidenziano a tale riguardo, a titolo esemplificativo, il premio attribuito dall’Assessorato all’Istruzione in merito a prodotto multimediale sul linguaggio di Totò e il riconoscimento assegnato dalla sezione di Napoli dell’Associazione Ebraica a fumetto sulla tragedia dell’Olocausto e sulla vita di Irena Sendler.

Va inoltre dato risalto al fatto che nella scuola secondaria di primo grado si è inteso integrare il curricolo attraverso lo sviluppo di itinerari formativi tali da rendere riconoscibili e valorizzabili

Va inoltre dato risalto al fatto che nella scuola secondaria di primo grado si è inteso integrare il curricolo attraverso lo sviluppo di itinerari formativi tali da rendere riconoscibili e valorizzabili