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Proiezioni di sviluppo da avviare, mettere in pratica e modulare con riferimento al triennio scolastico 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019

190 Indice

Premessa: Elementi per la consultazione del Piano di Miglioramento (pag. 191) Riscontri RAV a. s. 2015- 2016, a. s. 2016-2017, a. s. 2017-2018 (pag. 196) Quadro di riferimento: Relazione tra priorità e riscontri attesi (pag. 197)

Caratteri innovativi del Piano di Miglioramento, concepiti in coerenza con la Legge di Riforma 107/2015 e con gli orientamenti dell’INDIRE (pag. 199)

Aree di intervento, obiettivi di processo, azioni, traguardi attesi (pag. 201)

Progressi rilevati; Criticità riscontrate; Nuove proiezioni di avanzamento, attuate o da attuare (pag. 210)

Andamento Piano di Miglioramento:aa. ss.2015/2016,2016/2017,2017/2018, 2018/2019 (pag. 251) Condivisione interna della definizione del Piano di Miglioramento (pag. 255)

Diffusione dei risultati del Piano di Miglioramento all’interno della Scuola e all’esterno(pag.257) Figure di Sistema a. s. 2018/2019 (pag. 260)

Gruppo per l’Autovalutazione e il Miglioramento (pag. 261) Declinazione dei compiti afferenti ai diversi profili (pag. 262)

191

Premessa

Elementi per la consultazione del Piano di Miglioramento

Allo scopo di agevolare la consultazione del Piano di Miglioramento, concepito in conseguenza del Rapporto di Autovalutazione, si producono, in forma di premessa, riflessioni in merito al nesso sussistente tra la fase di autoanalisi, sfociata nella stesura e nell’aggiornamento del RAV, e la definizione delle proiezioni di sviluppo, a breve, medio e lungo termine, da far convergere nel Piano di Miglioramento, inteso quale parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa così come analiticamente formulato per il corrente anno scolastico e profilato, a grandi linee, per le prossime annualità del triennio di riferimento, considerando, comunque, la possibilità di periodica revisione.

Innanzitutto, va sottolineato che già nel RAV è stata messa in evidenza l’importanza dell’impegno all’incremento dei risultati scolastici, considerato come prioritario poiché gli esiti formativi rimandano direttamente alla specifica finalità di funzionamento del sistema scuola e alla pertinenza delle azioni di supporto all’azione formativa e all’interazione con l’utenza garantite dagli operatori ATA. Mirare a potenziare i risultati scolastici implica dunque impegnarsi ad intervenire con propositi di miglioramento sui molteplici fronti del funzionamento del servizio scuola, fermo restando il voler centrare il focus della vision di sviluppo sulla mission formativa e sul suo concreto tradursi in congrue modalità di progettazione e in valide strategie di mediazione educativo-didattica.

Appare opportuno rendere esplicito il fatto che per risultati scolastici si intende il complesso delle dimensioni di maturazione su cui l’azione della Scuola vuole incidere: in tal senso si considerano non solo gli interventi volti a promuovere e sostenere il raggiungimento di adeguati esiti di profitto riguardanti i saperi inclusi nel palinsesto curricolare, ma anche le azioni volte a sollecitare negli alunni approcci utili all’attivazione sinergica di conoscenze, abilità e competenze nella risoluzione di situazioni problematiche assimilabili alla realtà, in coerenza con il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente e delle competenze chiave di cittadinanza delineato nei documenti sovranazionali e nazionali prodotti in materia di istruzione e formazione.

Per quanto riguarda i risultati delle Prove Standardizzate Nazionali elaborate dall’INVALSI, si ritiene opportuno considerare anche questa componente come priorità da affrontare nella definizione e nell’attuazione del Piano di Miglioramento , tenendo conto delle criticità che la lettura dei dati fa riscontrare in riferimento al divario degli esiti rispetto al quadro nazionale e in relazione alla difformità tra le classi parallele coinvolte nello svolgimento delle Prove; si vuole rivolgere particolare attenzione alla Scuola Primaria perché si ritiene che insistere su tale segmento scolastico possa poi riflettersi positivamente sul segmento successivo.

Si sottolinea che il potenziamento degli esiti delle Prove INVALSI come ulteriore priorità da perseguire non è scindibile dall’impegno assunto in merito al miglioramento dei risultati scolastici nel loro complesso, in quanto sia l’incremento dei risultati scolastici sia il miglioramento degli esiti delle Prove INVALSI dipendono strettamente dalla qualità della progettazione e della mediazione didattica, fermo restando il riconoscimento della possibilità che fattori extrascolastici, non sempre pienamente prevedibili e controllabili, incidano positivamente o negativamente sulla motivazione degli alunni alla partecipazione e all’impegno: si pensi per esempio all’importanza della qualità degli stimoli esperiti in

192 famiglia e nel contesto socioculturale di appartenenza e al rilievo dell’evoluzione della vicenda individuale di ciascun alunno in quanto persona.

L’approccio con cui si vuole affrontare la problematica del miglioramento va dunque basato sul valutare analiticamente e criticamente il quadro interno e il contesto esterno, per mettere a fuoco le azioni da condurre e i traguardi da perseguire nel promuovere lo sviluppo di apprendimenti significativi per rilievo culturale, sociale e valoriale, non solo considerando la necessità di rivisitare gli input espressi dalla Scuola come istituzione formalmente deputata alla promozione della maturazione della persona, ma anche valorizzando le positive opportunità di apprendimento informale e non formale fruibili in altri contesti di conoscenza e comunicazione e contrastando i fattori di condizionamento negativo.

In merito alla peculiarità del proprio contributo, la Scuola ritiene di poter incidere sull’incremento dei prodotti intervenendo adeguatamente per l’ottimizzazione dei processi. Nello specifico, si vuole puntare al potenziamento della qualità della progettazione e della mediazione didattica mediante il rinforzo delle buone pratiche e attraverso lo sviluppo del nesso tra autoformazione ed eteroformazione in percorsi di aggiornamento finalizzati all’arricchimento del profilo professionale del personale docente; va inoltre messo in evidenza che la proposta della Scuola si caratterizza come volontà di riqualificazione delle situazioni di apprendimento, comunicazione e socializzazione esperibili dagli alunni nel rapporto con i docenti e con i compagni, attraverso l’intreccio, nella dimensione della didattica laboratoriale articolata per competenze trasversali piuttosto che meramente settoriali, tra la chiave operativa e manipolativa, il calibro analitico e l’approccio anche digitale e tecnologicamente mediato.

Si mira all’attivazione e alla valorizzazione , mediante la diversificazione degli stimoli didattici, delle molteplici intelligenze, potenzialità e inclinazioni di cui gli alunni sono variamente dotati, anche prendendo in considerazione l’utilità del far leva su modalità del conoscere e del comunicare che attengono strettamente al vissuto delle giovani generazioni nell’età contemporanea, per rendere opportunamente eclettica e flessibile la gamma dei paradigmi cognitivi, operativi ed espressivi. La Scuola vuole infatti connotarsi come ambiente autenticamente inclusivo e come efficace nucleo di promozione del successo individuale e del progresso collettivo, sollecitando attraverso la diversificazione degli approcci il conseguimento di risultati congrui con le potenzialità di ciascun alunno.

Priorità, obiettivi di processo, traguardi attesi

Coerentemente con quanto indicato nel RAV, si è scelto di individuare quali priorità fondamentali per la definizione e l’attuazione delle azioni di miglioramento l’ incremento dei risultati scolastici ed il potenziamento degli esiti delle Prove Standardizzate Nazionali elaborate dall’INVALSI, considerando che le due dimensioni, in sé e nel loro connettersi, testimoniano il grado di adeguatezza dell’operato della Scuola conseguente alle scelte poste in essere sul piano della progettazione e della didattica.

Nello specifico, si intende puntare a :

193 - Ridurre i casi di insuccesso, abbandono e dispersione e limitare l'impatto dei casi più gravi di condotta scorretta e di insofferenza verso le caratteristiche e le regole dell’evento scuola;

- Migliorare gli esiti formativi nel profitto e nella padronanza delle competenze chiave per l’apprendimento permanente e delle competenze chiave di cittadinanza;

- Incrementare i risultati delle Prove INVALSI come riduzione dello scarto rispetto ai dati nazionali;

- Ridurre le difformità di risultato tra le classi dell’Istituto coinvolte nello svolgimento delle Prove INVALSI.

La vision di sviluppo qui esposta si riferisce prevalentemente ai segmenti di scuola primaria e scuola secondaria di primo grado; pur riconoscendo le rispettive specificità, si intende dare rilievo alla continuità dell’ itinerario formativo corrispondente al Primo Ciclo di Istruzione, come percorso di apprendimento e socializzazione che permette agli alunni il confronto con saperi sempre più nettamente profilati, fermo restando il riconoscimento dell’unitarietà della conoscenza e della persona in quanto soggetto epistemico, e al contempo consente di valorizzare le migliori potenzialità individuali a livello comportamentale e relazionale.

Per quanto concerne la scuola dell’infanzia, si produrranno successivamente ipotesi più circostanziate di miglioramento, considerando l’eventuale prossima definizione di orientamenti da parte del Legislatore e del MIUR in merito all’intenzione, già prospettata, di innovare il servizio da esprimere con riferimento alla fascia d’età articolata da 0 a 6 anni; al momento, comunque, l’Istituto intende integrare il quadro delle azioni di miglioramento già profilato nel RAV, destinando alla scuola dell’infanzia la dovuta attenzione, come segmento specifico e come realtà propedeutica all’accesso alla scuola dell’obbligo, con particolare attenzione per i bambini di 5 anni, a vantaggio dei quali vanno strutturate adeguate esperienze di apprendimento, comunicazione e socializzazione, con specifico interesse per la dimensione del linguaggio in quanto connotata da rilievo trasversale perché permette di proiettarsi nelle esperienze di conoscenza e di relazione.

Gli impegni di miglioramento verteranno fortemente sulla progettazione e sulla didattica come aspetti che immediatamente condizionano i risultati scolastici con riferimento a ciascuno dei tre segmenti in cui l’Istituto Comprensivo si articola e in relazione al compiersi del Primo Ciclo di Istruzione secondo una linea di proficua continuità; a tale scopo non va trascurata la necessità di incrementare l’incisività dei processi di valorizzazione delle risorse umane e professionali, soprattutto in riferimento ai docenti in quanto direttamente coinvolti nella definizione e nell’attuazione dell’azione formativa, anche considerando il rilievo dell’autoformazione e dell’ eteroformazione per il rinforzo del profilo professionale in termini di sensibilità sociopsicopedagogica, di bagaglio culturale e metodologico e di capacità di comunicazione ,di relazione e di articolazione degli itinerari educativo-didattici.

Allo stesso tempo, si punterà alla razionalizzazione e alla costante ottimizzazione di ulteriori livelli e componenti del funzionamento del sistema scuola, che indirettamente influenzano i risultati formativi: si considera a tale proposito il rilievo della comunicazione interna, del supporto logistico ausiliario, tecnico e amministrativo ai processi di insegnamento-apprendimento e dell’ interazione con le famiglie e con l’esterno.

194 Obiettivi di processo

In relazione alle priorità indicate e alle loro possibili declinazioni, si impone la necessità di intervenire su tutte le aree di processo implicate, in un’ottica sistemica, a partire da quelle che concernono il nesso curricolazione-progettazione-valutazione e l’ambiente di apprendimento: propedeutica a qualunque altra azione è apparsa, infatti, l’esigenza di potenziare la qualità della progettazione formativa e della mediazione didattica, non solo affrontando l’impegno di articolare il curricolo per competenze, secondo un coerente sviluppo verticale, ma anche sostenendo lo sforzo di caratterizzare gli itinerari di insegnamento-apprendimento in chiave trasversale, oltre che settoriale, e con un taglio più spiccatamente laboratoriale, allo scopo di attivare percorsi formativi più stimolanti perché maggiormente rispondenti ai bisogni di crescita personale, culturale, sociale e civile degli alunni .

Tale prospettiva non può prescindere, ovviamente, dall’incrementare il livello di inclusione in relazione alle varie tipologie di BES; il presente Piano di Miglioramento mira infatti a rafforzare le condizioni poste dalla scuola allo scopo di promuovere e supportare il successo formativo di tutti gli alunni e di ciascuno, con specifica attenzione rivolta sia agli alunni in particolare difficoltà o in situazione di svantaggio, sia agli alunni per i quali vanno prodotti interventi di recupero, rinforzo, consolidamento o potenziamento, senza trascurare il riconoscimento e la valorizzazione di particolari talenti e dei casi di eccellenza in uno o più campi dell’ apprendimento, dell’espressione e della comunicazione.

L’attenzione per la qualità trasversale della progettazione e della didattica nello svolgersi del continuum del curricolo rappresenta la cifra costitutiva della presente pianificazione , in quanto delineando e conducendo azioni di insegnamento più fortemente connotate in chiave di ecletticità si sollecita un maggiore coinvolgimento degli alunni, secondo la peculiarità delle caratteristiche individuali, e si favorisce la neutralizzazione di quei casi di frequenza irregolare, di condotta scorretta e di insofferenza per l’evento scuola che la carenza di diversificazione degli approcci può innescare o esasperare fino a determinare il configurarsi di situazioni di insuccesso, abbandono e dispersione. In tal senso va intesa anche l’attenzione per le dimensioni di intervento riguardanti continuità e orientamento, da considerare sia in termini di impegno all’accompagnamento lungo l’intero itinerario formativo, sia in chiave di facilitazione del passaggio al segmento successivo e della scelta del percorso da seguire dopo il compimento del Primo Ciclo di Istruzione.

Gli aspetti organizzativo-gestionali, relativi alle aree definite nel quadro del RAV come orientamento strategico e organizzazione della scuola e come sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, rappresentano il motore del processo di cambiamento e di miglioramento che si intende avviare: infatti, adottare politiche e strategie di ottimizzazione del funzionamento e delle prestazioni implica un adeguato grado di partecipazione del personale, che deve essere adeguatamente motivato valorizzandone il curriculum, l’impegno e la capacità di concorrere al miglioramento del servizio, nonché sollecitandone il coinvolgimento in percorsi di aggiornamento e formazione e la disponibilità ad assumere incarichi specifici e peculiari responsabilità di presidio, coordinamento e monitoraggio del sistema. L’attenzione per i docenti, in quanto direttamente implicati nella progettazione formativa, nella mediazione didattica e in forme di ricerca-azione finalizzate alla sperimentazione di nuove soluzioni, dovrà combinarsi con l’interesse per il potenziamento dei profili

195 professionali del personale ATA e delle relative performance, essendo innegabile l’incidere del loro operato sul funzionamento del sistema e quindi sugli esiti formativi.

Il riferimento all’ultima versione del Piano Nazionale Scuola Digitale concorrerà a riqualificare le professionalità degli operatori scolastici e le modalità di comunicazione interna e di interazione con l’utenza e con l’esterno anche in termini di sviluppo e radicamento della cultura e dell’uso del digitale.

L’area riguardante le questioni afferenti alla sfera individuata come integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie chiama infine in causa il contesto di radicamento dell’Istituzione Scolastica e i soggetti rispetto ai quali essa espleta la propria funzione di comunità educante; a tale proposito si impone la necessità di riconoscere i vincoli e di valorizzare le opportunità, allo scopo di sviluppare diversificate soluzioni di partnership, funzionali alla definizione e all’attuazione del processo educativo secondo obiettivi condivisi, il cui perseguimento va proiettato in una prospettiva di promozione dell’apprendimento permanente, concernente non solo gli alunni, impegnati nella strutturazione del proprio personale percorso di vita, ma anche i genitori, in quanto soggetti adulti chiamati a sollecitare e sostenere la maturazione dei giovani e al contempo ad esprimere adeguatamente le proprie connotazioni quali cittadini consapevoli e responsabili.

Traguardi attesi

Considerata la stretta correlazione tra gli obiettivi di processo formulati e le priorità individuate, si sottolinea che si è concepito il presente Piano di Miglioramento non come una sequenza di azioni da avviare e condurre in distinte annualità del triennio di riferimento, ma come un complesso di impegni da riferire a tutte le annualità implicate, ferma restando l’attesa, nel passaggio da un’ annualità all’altra, del progressivo incremento dei risultati rispetto alla situazione di partenza. Si precisa inoltre che la definizione dei traguardi di risultato si è basata sul criterio di oggettività del riscontro sia tenendo presenti elementi misurabili secondo parametri quantitativi, per quanto riguarda il potenziamento dei risultati scolastici e degli esiti INVALSI, sia facendo riferimento all’effettiva rilevabilità di forme osservabili di incremento qualitativo del funzionamento del sistema scuola e delle sue prestazioni.

196 RISCONTRI RAV

A. S. 2015- 2016, A. S. 2016-2017, A. S. 2017-2018

La presente Tabella rappresenta i riscontri riportati nel Rapporto di Autovalutazione, su scala da 1 a 7, con riferimento agli esiti formativi e a dimensioni fondamentali del funzionamento del sistema scuola; si prende atto di una sostanziale tendenza al miglioramento, ma al contempo si registra fluttuazione in merito alle risultanze delle Prove INVALSI, ragion per cui si insiste sulla costante ottimizzazione della progettazione formativa e della mediazione didattica, pur proseguendo nelle concomitanti azioni di potenziamento relativamente agli altri campi, il cui contributo converge sulle priorità corrispondenti all’incremento dei risultati scolastici complessivamente intesi e al rinforzo degli esiti delle Prove INVALSI.

A.S. 2015-2016 A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018 Ottobre 2015 Giugno 2016 Luglio 2017 Giugno 2018 Sezione “Esiti”

Risultati Scolastici (Competenze

chiave di Apprendimento

e Cittadinanza)

4 4 4 5

Esiti Prove INVALSI

5 3 4 4

Curricolo, Progettazione,

Didattica, Recupero, Potenziamento

4 4 4 5

Continuità e

Orientamento 4 4 4 5

Organizzazione

e Gestione 4 4 4 5

Valorizzazione Professionalità

Docenti, Gruppi di

Lavoro, Formazione

3 3 4 5

Interazione con l’Utenza e con

l’Esterno

4 4 4 4

197 Quadro di riferimento: Relazione tra priorità e riscontri attesi

ESITI

198

Incremento del numero degli alunni con profilo di competenze di grado superiore al “livello iniziale”, in una scala a 4 livelli,al termine della scuola primaria e a compimento del Primo Ciclo di Istruzione Risultati nelle

Prove Standardizzate Nazionali elaborate dall’INVALSI

Incremento dei risultati per la riduzione dello scarto rispetto ai dati nazionali

Riduzione della quota di alunni collocati nei livelli 1 e 2 per italiano e matematica sia per la scuola primaria sia per la scuola secondaria di primo grado

Riduzione delle difformità di risultato tra le classi dell’Istituto coinvolte in parallelo nello svolgimento delle Prove

Riduzione della varianza di risultato tra le classi parallele coinvolte nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado

199 Caratteri innovativi del Piano di Miglioramento, concepiti in coerenza con la Legge di Riforma 107/2015 e con gli orientamenti dell’INDIRE

Connessione con la Legge di Riforma 107/2015 e con gli orientamenti dell’INDIRE

 Programmazione flessibile anche con riferimento all’articolazione del gruppo classe

 Potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell’autonomia di cui al comma 5, tenuto conto delle richieste dell’utenza

Comma 7

 Alfabetizzazione all’arte alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini

 Sviluppo delle competenze digitali degli studenti

 Valorizzazione competenze linguistiche

 Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

 Potenziamento competenze matematico-logiche e scientifiche

 Potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte e nel cinema.

 Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’auto-imprenditorialità

 Rispetto della legalità, sensibilizzazione alle problematiche della sostenibilità ambientale

 Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con BES attraverso percorsi individualizzati e personalizzati

 Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni

 Individuazione di percorsi funzionali alla valorizzazione del merito degli alunni

 Potenziamento delle discipline motorie

 Sviluppo di comportamenti ispirati allo stile di vita sano Declinazione in verticale degli obiettivi di

apprendimento, comunicazione e socializzazione con riferimento ai campi di esperienza, agli assi culturali e alle competenze chiave per l’apprendimento permanente e la cittadinanza

Progettazione didattica per competenze e mediazione didattica di tipo laboratoriale anche supportata dalle nuove tecnologie

200

Ampliamento dell’offerta formativa attraverso la definizione di soluzioni di integrazione del tempo scuola, in orario aggiuntivo, con implementazione di laboratori per lo sviluppo di competenze

 Apertura pomeridiana della scuola e riduzione del numero di studenti per classe o per articolazione di gruppi classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario

 Definizione di un sistema per la continuità e l’orientamento

 Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva aperta al territorio Orientamenti formulati dall’INDIRE

 Trasformare il modello trasmissivo della scuola

 Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare

 Creare nuovi spazi per l’apprendimento

 Riorganizzare il tempo del fare scuola

 Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza

 Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (comunicazione interna e comunicazione con l’utenza e con l’esterno, insegnamento frontale e apprendimento tra pari, valorizzazione delle professionalità interne e reperimento di risorse esterne)

 Promuovere l’innovazione come impegno sostenibile e vantaggio trasferibile