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Dalle avanguardie europee alle moderne pubblicazioni mondiali

LE ORIGINI DEL GIORNALISMO GRATUITO E IL SUO RECENTE SVILUPPO IN CINA

2.1   Dalle avanguardie europee alle moderne pubblicazioni mondiali

Già durante la Rivoluzione Industriale erano apparsi in Europa gli antenati dei moderni giornali gratuiti, chiamati allora “Volantini” e pubblicati una volta a settimana. Questi “volantini” erano pensati principalmente per le industrie cittadine, alle quali fornivano una vera e propria piattaforma pubblicitaria, e secondariamente per i cittadini, attraverso spazi dedicati a brevi notizie di cronaca o ad annunci di servizi di diverso genere. Questo fenomeno si era tuttavia spento durante gli ultimi anni della Rivoluzione, nella seconda metà del 1800.

Uno studio del Dipartimento di Scienze delle Comunicazioni dell’Università di Amsterdam,

guidato dal professor Piet Bakker57, ha invece accertato che la prima copia mai apparsa di

un giornale gratuito (come noi lo intendiamo oggi) è stata pubblicata a Stoccolma nel 1995,

dal gruppo Metro58, fondato l’anno prima da tre giornalisti – Pelle Anderson, Robert

Braunerhielm e Monica Lindstedt.                                                                                                                

57     Piet   Bakker   ha   studiato   Scienze   Politiche   all’Università   di   Amsterdam.   Dopo   la   laurea,   ha   lavorato   come   giornalista   per   molte   testate.   Dal   1985   al   2007   ha   lavorato   presso   l’Università   di   Amsterdam  nel  dipartimento  “Communication  Research”.  Dal  2007  insegna  alla  “School  of  Journalism   and   Communication”   presso   la   Hogeschool   di   Utrecht.   Nel   2004   ha   lanciato   un   blog,   “Newspaper  

Innovation”,   che   è   oggi   la   più   importante   piattaforma   di   discussione   riguardo   la   stampa   e   la  

distribuzione  di  giornali  gratuiti.    

58     Il  gruppo  Metro  nasce  nel  1994  in  Svezia  dal  Modern  Time  Group.  È  l’inventore  del  quotidiano   gratuito  d’informazione,  pensato  per  essere  distribuito  nei  luoghi  di  trasposto  pubblico  ed  essere  letto   nel  tempo  impiegato  per  raggiungere  i  posti  di  lavoro  o  di  studio.    È  oggi  il  quotidiano  gratuito  più  letto  

Da allora fino ad oggi la distribuzione di giornali gratuiti, legata soprattutto ai mezzi di trasporto pubblico, si è diffusa in più di venti nazioni, nella maggior parte dei casi in Europa. Molti di questi sono pubblicati proprio dal gruppo Svedese, che solo nel 2000 ne possedeva già nove in altrettante nazioni.

Nel 2000 è stato anche pubblicato il primo esempio di giornale gratuito asiatico, a Singapore. Pochi anni dopo, la prima copia di un giornale gratuito è stata stampata in Cina, ad Hong Kong.

La distribuzione di giornali gratuiti è un fenomeno venuto alla luce negli stessi anni in cui il settore della stampa giornalistica affrontava una forte crisi delle vendite: gli anni in cui, a causa della grande diffusione delle reti televisive e delle connessioni internet, il pubblico ha cominciato ad usufruire sempre meno dei giornali cartacei.

È stato proprio sul finire degli anni ’90 che, per fronteggiare questa situazione, sono fioriti esempi alternativi di giornalismo: in particolare quello dei giornali online e quello dei giornali gratuiti. Tuttavia, in tutte le nazioni in cui questo fenomeno ha preso piede, è stato registrato, nei mesi successivi, un ulteriore calo delle vendite dei tradizionali quotidiani a pagamento. Solo per fare alcuni esempi, in Inghilterra, dopo la prima uscita del “Metro” (Marzo 1999, Londra), le vendite dei maggiori quotidiani nazionali sono calate complessivamente del 14% in soli due mesi; in Italia è successo lo stesso, e da quando “Metro” è stato pubblicato per la prima volta (Luglio 2000, Roma), si è registrato un calo

complessivo di vendite del 20%.59

La distribuzione di giornali gratuiti ha avuto un rapido ed imponente successo, soprattutto nelle nazioni che nei primi anni del XXI secolo stavano vivendo il loro boom economico, come è stato proprio l’esempio della Cina: non soltanto infatti ha creato nuovi spazi di azione per il settore editoriale, ma soprattutto ha permesso di raggiungere facilmente un                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  

al   mondo,   con   84   edizioni   distribuite   in   23   nazioni   e   in   più   di   100   città.   Conta   un   numero   come   22   milioni  di  lettori  ogni  giorno,  il  70%  dei  quali  di  età  inferiore  ai  45  anni.  

59     聂静虹,“试从免费报纸的生存空间谈传统报业的生存空间”, “Henan SocialScience”, n.4, 2003, pag. 144.

larghissimo e sempre più vasto numero di lettori, arrivando alle classi sociali più giovani e a quelle meno abbienti.

Riguardo a questo punto, ho trovato interessante la “classificazione delle tipologie di lettori” riportata nell’articolo del “Jinan University Journal”:

“[…] 一种是经常读者,他们已经养成了每天阅读报纸的习惯,一天看不到报纸就难过,这部 分人是传统付费报纸读者的主要群体; 二是偶尔读者,他们渴望了解各种信息,但较少把时 间和金钱花在读报上; 三是非读者群,这些人没有读报的习惯,或者认为报纸不值得花费金 钱或者时间。”60

Secondo questo studio, i tradizionali giornali a pagamento hanno sempre dato maggiore importanza alla prima categoria di lettori, quelli abituali, e in parte alla seconda, quella dei lettori occasionali; la forza dei neonati giornali gratuiti, invece, stava proprio nell’attenzione che questi ultimi riservavano alla terza categoria, quella dei cosiddetti “non lettori”. Se fossero riusciti ad attirare l’attenzione di questa fetta di pubblico, avrebbero potuto creare una nuova e ben distinta categoria di lettori, cioè quella “degli affezionati”, che avrebbero continuato a leggere i giornali gratuiti e a non acquistare quelli a pagamento. La pubblicità è il pilastro fondamentale su cui poggia tutta la gestione economica dei giornali gratuiti, ed è ciò che ha reso possibile la loro nascita e il loro incessante sviluppo: parliamo di vendita di spazi pubblicitari di ogni tipo, dall’abbigliamento all’elettronica, dalla sponsorizzazione di una nuova bibita all’annuncio di un evento in un famoso locale, dal settore alimentare ai prodotti per l’estetica. Sfogliando tra le pagine, si osserva che gli spazi pubblicitari più grandi e rilevanti (e in particolar modo quelli di copertina), sono tutti                                                                                                                

60     “Un  tipo  sono  i  lettori  abituali,  che  leggono  i  giornali  ogni  giorno  e  che  quando  non  riescono  a   leggere  non  si  sentono  a  loro  agio.  Questo  gruppo  di  persone  rappresenta  il  fulcro  dei  lettori  abituali  dei   tradizionali  quotidiani  a  pagamento.  Il  secondo  tipo  sono  coloro  che  leggono  occasionalmente,  che  sono   in   grado   di   comprendere   e   di   interessarsi   a   qualsiasi   tipo   di   notizia   ma   dedicano   relativamente   poco   tempo  e  denaro  alla  lettura  dei  giornali.   Il   terzo   tipo   è   composto   dai   “non-­‐lettori”,  da  coloro,  cioè,  che   hanno   l’abitudine   di   non   leggere   mai   i   giornali,   e   che   ritengono   non   valga   la   pena   dedicargli   denaro   e   tempo”.   (Da 曾凡斌,“传统付费报纸和免费报纸的博弈及其启示”,“Journal   of   Jinan   University”,   n.5,   2010,  pag.  150).

acquistati e utilizzati da imprese immobiliari. Per capire quanto sia importante questo fattore, basti pensare che tra il 1995 e il 2005, la media annuale degli introiti, provenienti dalla vendita di spazi pubblicitari, del gruppo Metro è cresciuta del 41%.

Nonostante le pubblicità siano piuttosto diverse da quelle presenti all’interno dei quotidiani mondiali più famosi, sono comunque di qualità, interessanti e inerenti ad agenzie, marchi e locali piuttosto famosi. L’obiettivo è sempre (anche nella selezione degli annunci) quello di rivolgersi a diversi gusti ed interessi, cercando di coinvolgere e attirare l’attenzione del maggior numero di persone. Così, ad esempio, un ragazzo giovane può essere inizialmente spinto a procurarsi il giornale perché sa che ogni giorno vengono pubblicizzate le offerte migliori riguardanti telefoni cellulari, computer e altri oggetti elettronici, e questo lo porterà indirettamente, in un secondo momento, a dedicare attenzione anche alle notizie pubblicate; una persona che cerchi casa può essere “attirata” nello stesso modo, poiché sa che tra le pagine del giornale potrebbe trovare moltissimi annunci, e così via.

Il 2006 è stato sicuramente un anno di svolta per questo nuovo tipo di business giornalistico: se nel 2005 le testate pubblicate e distribuite a livello mondiale erano 150, il salto più grande si è avuto proprio l’anno successivo, quando questo numero è salito a quota 230. Il 4 settembre 2006 era stato pubblicato il primo giornale gratuito inglese, “The

London Paper”, distribuito fino al 18 Settembre del 2009.61

Una ricerca condotta in Europa due anni dopo, nel 2008, costatava che, mentre i giornali a pagamento stavano vivendo un costante ed incessante declino, i giornali gratuiti avevano un pubblico di lettori sempre più numeroso; per fare solo alcuni esempi, 470.000 al giorno in Francia, circa 1.300.000 in Germania. In Svizzera, il 91,7% degli abitanti sopra i quattordici anni dichiarava di leggere almeno una copia di un giornale gratuito al giorno.

I luoghi prescelti per la distribuzione, erano solitamente le stazioni dei principali mezzi di trasporto pubblico (metropolitane, treni, autobus): questo permetteva, come già detto, di                                                                                                                

61     La   pubblicazione   di   “The   London   Paper”   era   gestita   della   News   International,   anche   proprietaria   di   celeberrime   testate   come   “The   Sun”   e   “The   Times”.   Il   giornale,   che   era   distribuito   dal   Lunedì  al  Venerdì  in  diversi  punti  del  centro  città,  fu  pubblicato  ininterrottamente  per  quattro  anni.    

raggiungere una vasta gamma di lettori di diversa estrazione sociale, ma soprattutto, in questo modo era la natura stessa della distribuzione a creare l’occasione di lettura, proprio per riempire quei minuti di viaggio da un luogo all’altro. Per migliorare la fruibilità di questi giornali, anche il formato era importante, così come il layout: dovevano essere piccoli, maneggevoli, catturare immediatamente l’attenzione delle persone attraverso prime pagine a colori e immagini.

L’anno successivo, infatti, un’indagine portata avanti da alcuni editori americani su un vasto campione di cittadini, rivelò che se la gente non leggeva più i giornali cartacei, era principalmente per due motivi: mancanza di tempo e poca praticità dei giornali stampati. I canali di distribuzione e l’organizzazione tecnica si rivelarono dunque due caratteristiche fondamentali del successo della stampa gratuita.

Le persone intervistate, inoltre, affermarono che i giornali gratuiti non aveva nulla da invidiare a quelli tradizionali, e che anzi spesso si rivelavano più moderni, più chiari e più completi, un’unione tra il modo tradizionale di fare giornalismo e lo sforzo di essere al passo con i tempi, che era proprio il punto di forza anche dei giornali online.

Negli ultimi anni si è venuta a creare quella che viene definita una vera e propria comunità, formata dai nuovi lettori dei giornali gratuiti, spesso persone che non erano solite leggere quotidiani prima della comparsa di questo fenomeno e che sono unite da caratteristiche comuni: sono tutti utenti della rete; la loro età varia dai 18 ai 40 anni; usano quotidianamente i trasporti pubblici per andare al lavoro.

Gli editori dei giornali gratuiti si basano sulle informazioni che possiedono riguardo le caratteristiche socio-culturali di questa nuova fascia di lettori, scegliendo in base a queste le notizie che ritengono più interessanti: solitamente quelle di attualità, di cronaca nera e sportive. È interessante notare come, in linea di massima, questa tipologia di giornali riservi un posto secondario alle informazioni economiche e politiche: non tanto perché la gente non sia interessata a questi argomenti, ma piuttosto perché ne sono saturi tutti gli altri media moderni. Inoltre, il contesto in cui viene letto il giornale, non è adatto ad articoli lunghi, tecnici e complessi: piuttosto richiede notizie fresche, interessanti ma allo stesso tempo leggere, facili da “digerire”. Lo spunto per la selezione delle notizie proviene spesso

dalla rete stessa, dai blog della gente comune e dai forum più vari, principalmente per avere la certezza che siano notizie di interesse popolare; in secondo luogo, non meno importate, per ridurre le spese e rendere più facile la sopravvivenza delle testate gratuite.

I dati raccolti in una prima ricerca da parte della World Association of Newspapers62, datata

Novembre 2007, hanno rivelato che dal 2002 al 2007 il volume di circolazione dei giornali gratuiti è passato da 12.000.000 a 28.000.000 di copie distribuite ogni anno, per una

crescita complessiva del 137% in 5 anni.63

L’ultima ricerca a livello mondiale, datata 2012, conta che ad oggi più di 20 paesi pubblicano e distribuiscono giornali gratuiti; il gruppo Metro International ha sede stabile in 16 di queste nazioni e pubblica più di trenta diverse testate gratuite all’anno, per un volume di circolazione giornaliero di 4.610.000 copie, che interessa all’incirca 13.000.000 di lettori.64

Con questi numeri è facile capire perché la lettura dei giornali gratuiti si venga profilando di giorno in giorno sempre più come un vero e proprio fenomeno sociale caratteristico del nostro secolo, e come sempre più persona siano interessare a studiarne il funzionamento, le logiche sottese, i possibili futuri sviluppi.