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Das Alphabet

Nel documento lessico famigliare 2 (pagine 48-51)

Il docente presenta alla classe l’al-fabeto tedesco. Le modalità di

ap-proccio possono essere variegate e sfruttare strumenti tecnologici diversi, come il lettore CD per l’a-scolto o internet per l’al’a-scolto unito alla visione di un video. Dopo aver sentito l’alfabeto gli alunni proce-dono a turno alla ripetizione delle singole lettere e di alcune semplici parole che iniziano con quelle let-tere (v. tabella). L’alunno: MQTEVEP´EPJEFIXSXIHIWGS WEVMGSRSWGIVIMWYSRMHIPPEPMRKYEXIHIWGE WEHMWGVMQMREVIEPGYRMWYSRMZSGEPMGMIGSRWSRERXMGM MQTEVEPEGSVVIXXETVSRYRGMEHIMTVMRGMTEPMJSRIQM

Unità 1

Obiettivi

s

cuola in atto

In internet sono disponibili diverse sequenze video con canzoni diver-tenti per imparare l’alfabeto, sempre accompagnate dalle immagini corri-spondenti. Un esempio è la canzone

Heidi Einstein del cantante rap,

non-ché docente di tedesco, Uwe Kind1, che ha ideato un metodo di insegna-mento innovativo e motivante basato essenzialmente sull’uso delle can-zoni in lingua; è sicuramente il modo ideale per coinvolgere gli studenti e spingerli ad apprendere una lingua straniera senza timori. In internet si possono trovare anche canzoni per bambini dal motivo più semplice, per imparare a recitare l’alfabeto veloce-mente e senza fatica2.

Die Vokale

Il tedesco possiede 17 vocali, unite a 3 dittonghi, e 10 grafemi per tradurle in forma scritta (a, e, i o, u, ä, ö, ü, j, y). Ciò signifi ca che vi sono alcuni grafemi non presenti nella lingua ita-liana che lo studente deve imparare a conoscere ed esercitare. Il fenomeno della metafonia o Umlaut, solita-mente introdotto nelle prime ore di lezione, non genera problemi per un madrelingua italiano, poiché si tratta semplicemente di imparare la cor-retta pronuncia del suono. Tuttavia alcune diffi coltà si possono riscon-trare nella trascrizione delle parole, perché non sempre è immediato il riconoscimento del suono arroton-dato. Su questo fenomeno si pos-sono predisporre inizialmente sem-plici esercizi di ascolto e ripetizione, eventualmente incentrati sui nomi di alcuni paesi europei o di alcune città tedesche, che possono poi essere in-dividuati su una cartina geografi ca:

! wie Apfel

B wie Blume

# wie CD

$ wie Dose

E wie Elefant

& wie Fisch

G wie Giraffe ( wie Haus I wie Igel J wie Joghurt K wie Kamel , wie Löwe - wie Mann N wie Nase / wie Oma P wie Polizist Q wie Quadrat R wie Radio S wie Sirene 4 wie Telefon 5 wie Urlaub V wie Vogel W wie Wolf X wie Xylophon Y wie Yo-Yo Z wie Zebra TEDESCO 1 http://www.youtube.com/watch?v =lG2NnGd4xaA 2 http://www.youtube.com/watch?v =zCZAlxFL8OU oppure http://www. youtube.com/watch?v=iEaQVdCwhsI

Hör zu und sprich nach. Dänemark – Österreich München – Nürnberg Köln – Göttingen Düsseldorf – Würzburg

s

cuola in atto

In un secondo momento si può chie-dere allo studente di discriminare un suono dall’altro, usando come riferi-mento cognomi e nomi tedeschi:

In uno stadio leggermente più avan-zato di acquisizione della lingua si può pensare di unire la fonologia alla grammatica. Nella formazione del plurale alcune parole tedesche prendono Umlaut e mutano la loro pronuncia, come accade per esempio per i nomi di alcuni animali, tema peraltro adeguato per alunni del primo anno:

Die Konsonanten

Le consonanti del tedesco sono 21 e ad esse corrispondono circa 40 modalità di trascrizione. Un numero così basso di possibilità (basti pen-sare che l’inglese ha più di 200 modi per scrivere i suoi 45 suoni) facilita l’apprendimento della forma scritta delle parole e al contempo della loro pronuncia. Per le prime lezioni non è necessario introdurre tutti i suoni consonantici della lingua, si prefe-risce invece esercitare i suoni più ri-correnti, che si trovano nelle parole d’uso comune oppure i più incon-sueti per un parlante italiano. Lo studente si può esercitare nel ri-conoscimento dei singoli suoni che compongono una parola; inizial-mente può distinguere i suoni iniziali e fi nali, per poi concentrarsi sui suoni centrali. Le attività si possono suddi-videre in gradi di diffi coltà differenti: ad uno stadio primario l’alunno si cimenta nella produzione spontanea dei suoni che ha precedentemente appreso, ascoltando attentamente e ripetendo le parole indicate, even-tualmente sotto” forma di fi lastrocca o poesia:

TEDESCO

Welches Wort hörst du? Kreuze an.

… Müller … Muhler

… Möller … Moller

… Jurgen … Jürgen

… Jorg … Jörg

… Barbel … Bärbel

Hör zu und sprich nach. (Uccello) Der Vogel – Die Vögel (Orso) Der Bär – Die Bären (Rana) Der Frosch – Die Frösche (Pollo) Das Huhn – Die Hühner (Gallo) Der Hahn – Die Hähne

Hörst du lange (L) oder kurze (K) Vokale? Bitte (…) – bieten (…) Stadt (…) – Staat (…) schon (…) – schön (…) offen (…) – Ofen (…) Brille (…) – Brief (…) Bett (…) – Beet (…)

Una caratteristica fondamentale del tedesco, in alcuni casi un vero e proprio ostacolo per l’apprendente italiano, è la distinzione tra vocali brevi e lunghe che può generare coppie minime e quindi differenze di signifi cato (Stadt “città” con vo-cale breve, Staat “stato” con vovo-cale lunga). L’ortografi a tedesca non ha, inoltre, un modo univoco per indi-care la lunghezza vocalica (la vocale lunga può essere trascritta come vo-cale semplice, seguita da /h/ oppure da /e/, come vocale doppia). Anche in questo caso sono utili attività di discriminazione dei suoni:

Hör zu und sprich nach Hier ist ein Spiegel,

da kommt ein Igel.

Er starrt in den Spiegel und spricht: “Jö, aus dem Spiegel schaut ja auch ein Igel-Gesicht”.

Wo hörst du “schp” oder “scht”? lustig – Stundenplan – Fenster – spielen – Tennis – Fest

Basketball – Stuhl – basteln – Sprache – Sport – Stadt

Quando le lettere “sp” e “st” si pronun-ciano sempre “schp” e “scht”? ... ... ... ...

Successivamente l’apprendente deve ascoltare e riconoscere un suono o

Infi ne lo studente prova a distinguere un suono da un altro, completando i vocaboli con le lettere mancanti, all’inizio o all’interno di parola:

Schreib die richtigen Buchstaben: sp oder st? _ _ iegel _ _ raße _ _ uhl _ _ iel _ _ unde _ _ rand

Queste attività dovranno essere ri-prese più volte durante l’anno, even-tualmente all’inizio o al termine di ogni modulo, per introdurre, eserci-tare e consolidare la pronuncia dei termini nuovi che contengono suoni diffi cili o non presenti nella lingua italiana (per esempio Ich-Laut e

Ach-Laut) e che verranno di volta in volta

appresi e memorizzati.

un gruppo di suoni, ricavando in au-tonomia la regola:

s

cuola in atto

Classe seconda

>YRKIRFVIGLIV

Per la classe seconda si unisce all’e-sercizio della pronuncia delle parole anche l’intonazione e il ritmo della frase.

Gli aspetti prosodici della lingua rara-mente trovano spazio nei materiali di-dattici e vengono conseguentemente trascurati dai docenti.

Eppure hanno anch’essi un ruolo fon-damentale nella costruzione di una buona consapevolezza fonologica. All’inizio del secondo anno gli stu-denti dovrebbero aver acquisito una buona pronuncia di tutti i suoni della lingua tedesca, tuttavia molti non possiedono ancora la scioltezza ne-cessaria per leggere scorrevolmente un testo ad alta voce e interagire oral-mente. Per questo si possono dedi-care alcune ore di lezione al ripasso della fonetica, attraverso esercizi di-vertenti e motivanti.

Gli alunni si dividono in gruppi, cia-scun gruppo riceve dall’insegnante uno scioglilingua da ripetere e impa-rare a memoria. Il migliore del gruppo viene eletto come rappresentante e ha il compito di recitare il seguente scioglilingua davanti alla classe.

di lettura ad alta voce per il riconosci-mento delle componenti sillabiche. Sarà fondamentale fare riferimento al lessico quotidiano proposto dal libro di testo e a vocaboli della lingua in qualche modo già familiari, come i nomi degli animali o le materie sco-lastiche (v. tabelle).

TEDESCO

L’alunno

- sa riprodurre e trascrivere in modo corretto i fonemi della lingua tedesca

- sa leggere alcuni scioglilingua - sa manipolare le sillabe di una parola - sa leggere una frase con l’intonazione corretta

Unità 1

Obiettivi

:UNGENBRECHER

Fischers Fritz fi scht frische Fische. Frische Fische fi scht Fischers Fritz.

:UNGENBRECHER

Jedes Jahr jammert Jäger Julius bei der Jagd, weil ihn seine Jägerhose juckt. :UNGENBRECHER

Schneiderschere schneidet scharf. Scharf schneidet Schneiderschere.

:UNGENBRECHER

Hätte Hänschen Hans Holz hacken hören, hätte Hänschen Hans Holz hacken helfen.

In un secondo momento si può eser-citare anche la competenza ortogra-fi ca, chiedendo a ciascun gruppo di cercare in internet uno scioglilingua divertente e di dettarlo al gruppo av-versario, che ha il compito di tra-scriverlo senza commettere errori ortografi ci.

Nel documento lessico famigliare 2 (pagine 48-51)