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Nel documento lessico famigliare 2 (pagine 54-57)

'SQTVIRHIVIP´MQTSVXER^EHIPPE½KYVEHM'SWXERXMRSRIP processo di diffusione del Cristianesimo;

MRHMZMHYEVIPIHMJJIVIR^IXVEPITSWM^MSRMEWWYRXIHE'S stantino e quelle da Teodosio in materia di difesa del Cri-stianesimo;

 WETIV MRXIVVSKEVI IH MRXIVTVIXEVI PI JSRXM WGVMXXI TIV ricavare informazioni sull’epoca oggetto di studio. _____________________________________________ 2 ore (non vengono conteggiate le ore per eventuali ap-profondimenti sul tema delle “Persecuzioni dei cristiani tra passato e presente”).

Unità 1

Obiettivi disciplinari e formativi ___________________ Tempi Prima di affrontare gli argomenti

inseriti nella progettazione, l’inse-gnante è chiamato a considerare i diversi approcci possibili e a privilegiare quello che appare più effi -cace rispetto alle caratteristiche del gruppo-classe e che risulta più fun-zionale ad esplicitare i nodi concet-tuali e a delineare con chiarezza il quadro degli avvenimenti di un dato periodo. Considerando, poi, che all’i-nizio della classe prima si devono fornire agli alunni i necessari stru-menti metodologici che consentono di avvicinarsi lo studio della storia e di far emergere le abilità pregresse, si ritiene che la scelta di illustrare gli aspetti principali di un’epoca attra-verso la presentazione di personaggi-chiave, protagonisti di cambiamenti signifi cativi, possa rivelarsi effi cace. In riferimento al periodo di crisi che precede la caduta dell’Impero ro-mano, appare signifi cativo proporre un approfondimento sulle fi gure di Costantino e di Teodosio, prendendo in esame, nello specifi co, i loro in-terventi in favore della diffusione del Cristianesimo.

L’immediato accostamento alla fonte del cosiddetto “Editto di Milano” consente alla classe di percepire subito le ragioni che hanno fatto di Costantino un personaggio storico in grado di segnare una svolta nel rapporto tra comunità cristiane e mondo pagano: l’Editto garantiva ai cristiani il diritto di professare la loro fede e la libertà di culto1, rico-noscendo il cristianesimo come

reli-gio licita. La lettura del documento,

attraverso la consultazione mediante

L.I.M. del link http://www.tuttavia. eu/ecclesia/160-editto-di-milano-e-li-berta-religiosa.html, viene preceduta dalla proiezione dell’immagine della statua di Costantino situata di fronte alla basilica di San Lorenzo a Milano e da un’introduzione sugli eventi che precedettero la promulgazione dell’E-ditto: dopo che, nel 293, l’impero era stato diviso in due grandi regioni, l’Occidente e l’Oriente, e ciascuna di esse in due territori, le prefetture, il potere venne spartito tra due augusti (Diocleziano e Massimiano) e due cesari (Costanzo Cloro e Galerio). Nel 305, però, i due augusti abdica-rono e, alla morte di Costanzo Cloro, si spalancarono le porte per una sta-gione di guerre tra aspiranti impera-tori che si concluse con la vitimpera-toria, nel 312 al Ponte Milvio, di Costantino su Massenzio e la sua ascesa ad im-peratore in Occidente, e di Licinio su Massimino Daia nel 313, che segnò la conquista da parte del primo al trono

1 Già nel 311, a Nicomedia, Galerio pub-blicò, anche a nome di Costantino e di Licinio, un editto con il quale venivano concessi ai Cristiani, purché essi rispet-tassero le leggi, la libertà di culto e la riedifi cazione delle chiese.

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cuola in atto

d’Oriente. Questo fu il primo passo verso l’unificazione dell’Impero sotto un unico potere, che avvenne nel 324, quando Costantino scese in guerra contro Licinio e divenne il solo imperatore. Il docente precisa anche che l’originale dell’Editto non è pervenuto ma che è stato conser-vato nella forma più esplicita e com-pleta (sulla quale essi lavoreranno) dal De mortibus persecutorum (XL-VIII, 2-12) di Lattanzio, che scrisse pochissimo tempo dopo; e in quella più sintetica contenuta nella Historia

ecclesiastica di Eusebio (X, 5).

Si propone un’attività di interroga-zione del testo, atta a far

compren-dere come sia importante non solo una lettura della fonte ma anche una vera e propria interazione con essa. Saranno i ragazzi stessi ad in-dividuare i nodi tematici contenuti nel documento, ad operare una segnatura del testo che li metta in evidenza e a scrivere, nella colonna di destra, le domande-chiave a cui i nodi rispondono, utili per una sin-tesi successiva. Si riporta in tabella (vedi sotto) un possibile svolgimento dell’esercizio.

L’insegnante sottolinea come ai cri-stiani non venisse solo concesso il diritto di esistere, ma anche la piena libertà di praticare la loro religione.

Inoltre, venivano abrogate tutte le precedenti misure persecutorie e veniva ordinata la restituzione delle chiese e dei beni confi scati. Benché lo stesso trattamento venisse garan-tito anche a tutte le altre religioni, dal 313 divenne sempre più evidente come al Cristianesimo venissero ri-volte attenzioni particolari: Costan-tino riconobbe ai vescovi compe-tenza di giudizio nelle loro diocesi, assimilò a persone giuridiche le as-sociazioni dei fedeli, donò il palazzo del Laterano al vescovo di Roma, fece costruire edifi ci di culto sul modello della basilica cristiana. È lecito intra-vedere nelle mosse dell’imperatore

STORIA

Nella felice occasione in cui io, Costantino Augusto, e io, Licinio Augusto, ci incontrammo a Milano, affrontammo insieme tutte le questioni relative al benessere e alla sicurezza pubblica. Tra i provvedimenti che ci sembrava avreb-bero giovato a più persone e che fossero da disporre per primi, ci parve esservi questo, che stabilisce a quali divinità dovesse essere tributato onore di culto, al fine di dare, tanto ai cristiani quanto a tutti, libera facoltà di seguire la reli-gione che ciascuno voglia, sicché qualsiasi divinità risieda in cielo, essa possa essere benevola e propizia a noi e a tutti coloro che sono posti sotto la nostra autorità. Perciò ci è sembrato con sana e retta riflessione di dover stabilire che non si debba assolutamente negare il permesso ad alcuno che si voglia dedi-care alle pratiche dei cristiani o alla religione che senta a sé più congeniale, cosicché la somma divinità, alla cui venerazione ci dedichiamo con libertà di coscienza, possa manifestare in tutto il suo consueto favore e la sua benevo-lenza. […] cancellando ciò che in precedenza appariva odioso ed estraneo alla nostra clemenza; e ora ciascuno di coloro che desiderano seguire la religione dei cristiani la possa osservare liberamente e apertamente, senza ricavarne alcuna angoscia od offesa. […] E sulla base del fatto che noi abbiamo concesso questo a loro, la tua devozione comprenderà che anche ai seguaci delle altre religioni e al rispettivo culto è stata accordata la piena e libera facoltà a vantaggio della pace nel nostro tempo, cosicché ciascuno abbia il diritto di praticare libera-mente la religione che ha scelto. Noi abbiamo stabilito ciò perché appaia chiaro che non viene da noi sminuito alcun atto di culto e alcuna religione. E, oltre a ciò, riguardo ai cristiani abbiamo ritenuto di dover stabilire che siano loro re-stituiti, gratuitamente e senza richiesta di indennizzo, senza alcun inganno né sotterfugio, quei medesimi luoghi nei quali in precedenza erano soliti radunarsi, sui quali mediante lettere al tuo ufficio erano state anche date prima d’ora determinate disposizioni, qualora tali luoghi risultino essere stati acquistati dal nostro fisco o da chiunque altro; e anche coloro che li hanno ottenuti in dono li restituiscano quanto prima ai medesimi cristiani, sia quelli che li hanno comprati, sia quelli che li hanno ricevuti in dono. […], senza alcun sotterfugio né opposizione ai medesimi cristiani, cioè alla loro comunità e ai loro gruppi locali, seguendo ovviamente il medesimo criterio sopra menzionato, […], affin-ché il nostro comando trovi il più rapido compimento, in modo tale che anche in questo si provveda alla quiete pubblica per mezzo della nostra clemenza. In tal modo, come si diceva in precedenza, accadrà che il favore divino nei nostri confronti, di cui abbiamo fatto esperienza in circostanze così importanti, si manterrà per sempre propizio in ogni nostra prossima impresa, con felicità della popolazione. Affinché possa giunger notizia a tutti delle prescrizioni di tale nostra benevola disposizione, sarà opportuno che tu diffonda ovunque queste norme, accompagnate da un tuo ordine, e le renda note a tutti, così che questa nostra benevola disposizione non possa restare sconosciuta.

Quale problema destava la preoccupazione dei due imperatori?

Solo ai cristiani è concessa la libertà di culto? Vi è l’imposizione di un’unica religione da parte degli imperatori?

A quale principio comune si richiama? Che cosa si impedisce che prima invece era am-messo?

Viene concesso anche ad altri di professare la religione dei cristiani?

Quale vantaggio deriverà dalla concessione della libertà di culto?

Viene riconosciuta, in termini di importanza, qualche differenza tra una religione e l’altra? Che cosa dovrà essere restituito ai cristiani? A quali condizioni?

Dovranno sottostare all’obbligo anche coloro che avranno ricevuto in dono le proprietà dei cristiani?

Che cosa viene raccomandato per questa ope-razione? Si prevede che essa avvenga nel pieno accordo?

Quali sono i tempi previsti per l’adempimento di quanto richiesto? Che cosa si ritiene come prioritario?

Quale dote si attribuiscono gli imperatori? Che cosa sperano di ottenere dalla divinità? Come viene defi nita la disposizione contenuta in questo Editto? Dove dovrà essere diffusa?

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cuola in atto

la chiara consapevolezza dell’entità della penetrazione della religione cristiana entro i confi ni dell’impero e dell’impossibilità di estromettere o emarginare un movimento la cui vastità stava aumentando sempre più. Appare innegabile come egli avesse fatto prevalere il principio della convenienza, ritenendo oppor-tuno salvaguardare l’unità, la com-pattezza e la coesione delle diverse componenti dell’impero. Più tardi, dopo le battaglie di Adrianopoli e di Crisopoli (attuale Scutari), crebbe la benevolenza di Costantino nei con-fronti dei cristiani, resa manifesta attraverso l’esenzione delle imposte per il clero, la concessione della fa-coltà delle chiese di ricevere legati, eredità e donazioni, l’affi damento ai vescovi della giurisdizione sul clero, il riconoscimento della validità degli arbitrati episcopali, il riconoscimento della domenica come giorno festivo, l’assunzione dei cristiani negli uffi ci e l’avvio della costruzione dei san-tuari di Betlemme e Gerusalemme. Per mantenere la concordia e la pace sociale e nell’intento di favorire la diffusione del Cristianesimo, Co-stantino intervenne in maniera deci-siva anche nelle dispute interne alla Chiesa, soprattutto quelle scismati-che scismati-che vedevano coinvolti il Dona-tismo e l’Arianesimo.

Un’altra figura di rilievo che si schierò apertamente dalla parte dei cristiani e che si spese per difendere la causa del Cristianesimo fu Teodo-sio. L’insegnante dovrà, però, chia-rire che se con Costantino si pose fi ne all’epoca delle persecuzioni e dei martiri, dando inizio ad una stagione di pluralismo religioso, quest’ultima venne soffocata dalla proclamazione teodosiana del cristianesimo come religione di Stato. Accendendo al link http://www.claudiopenna.it/se-conde/costantino.html, la classe po-trà analizzare una parte dell’Editto di Tessalonica del 380, dove il Cristiane-simo fu riconosciuto come religione uffi ciale dell’impero e dove vennero

STORIA

proibiti i culti pagani. Il docente met-terà in evidenza come tutti coloro che non erano cristiani venissero ri-tenuti, contro ogni principio di tolle-ranza, “persone senza intelletto”, da condannare all’infamia come eretici e a cui infl iggere pene severe. Poiché il sito riporta anche altri de-creti teodosiani inerenti la materia, l’insegnante può stimolare la ricerca di nuove informazioni affi dando ai ragazzi il seguente esercizio di riem-pimento:

)NSERISCINEGLISPAZIVUOTIUNADELLE SEGUENTIPAROLE

Abitazioni – pena di morte – Petra – multe – distruzione – pena di morte – quarto – templi – Egitto – pagane – bando – Gaza – santuari –

Costantinopoli – giochi olimpici a. Nel decreto del 24 febbraio 391 viene messo al ____________ (bando) ogni tipo di sacrifi cio e si vietano sia le tra-dizionali cerimonie di Stato che l’accesso ai ________________ (santuari) e ai ___________ (templi).

b. Nel decreto del 16 giugno 391 le prece-denti disposizioni vengono estese anche all’_________ (Egitto).

c. Sempre nel 391, si assiste alla ______ _____________________ (distruzione) dei templi pagani in molte località, come a _________________ (Petra, Gaza). d. Nel 392, a __________________ (Costantinopoli), viene emanato un __________ (quarto) editto che pre-vede la ___________________ (pena di morte) per chi effettua pratiche divinato-rie e sacrifi ci.

e. Nello stesso editto si fa riferimento alla confi sca delle _______________ (abita-zioni) dove avvengono i riti incriminati e a pesanti __________ (multe) per i decu-rioni che non applicano la legge. f. Nel 393 Teodosio pone fi ne ai _______ _____________ (giochi Olimpici) perché annoverati tra le festività ___________ (pagane).

verifi cando la capacità degli alunni di saper formulare degli interrogativi sul testo e di evidenziare i nodi-con-cettuali, nel caso della prima fonte; prestando attenzione all’abilità de-gli alunni di cercare, all’interno di un sito internet segnalato, informa-zioni utili a completare una serie di frasi date, relativamente alla seconda fonte.

Infi ne, l’analisi di questi documenti può fornire l’occasione per ulteriori approfondimenti sulle persecuzioni subite dai cristiani, in una prospet-tiva di confronto tra vicende pas-sate e tristi fatti d’attualità. Per quel che riguarda l’antichità, l’inse-gnante può pensare di sintetizzare in una tabella le disposizioni prese da Quinto Decio, Valeriano, Aure-liano e Diocleziano contro la libertà di culto, traendo informazioni dal link http://www.maat.it/livello2/ cristiani-romani.htm. In merito alle persecuzioni dei cristiani che si verifi cano ancora al giorno d’oggi, la lettura di http://magna-carta.it/ content/persecuzione-cristiani po-trebbe costituire la base di un’at-tività interdisciplinare con l’inse-gnante di italiano o di IRC.

Quanto all’apprendimento dei me-todi di lavoro e alla progressiva ac-quisizione dei contenuti, essi ver-ranno monitorati durante la lezione,

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cuola in atto

Classe seconda

Nel documento lessico famigliare 2 (pagine 54-57)