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3.1. Turismo: culturale, di massa e overtourism

3.1.1. I dati sul turismo in Cina

Fino ad oggi il flusso del turismo in Cina si è composto soprattutto dai numeri relativi al turismo domestico nazionale di massa. È possibile risalire alle origini di questo fenomeno negli anni successivi alla politica di apertura (1979) quando la nazione e i suoi stili di vita attraversarono un punto di svolta. Innanzitutto, con la crescita economica furono realizzate nuove opere pubbliche e infrastrutture logistiche (in particolare linee ferroviarie) che permisero di collegare aree precedentemente completamente isolate. I numeri sono ancora contenuti nel primo decennio di questa fase, ma a partire dalla fine degli anni 90 e con l’inizio del nuovo millennio si è assistito a un salto numerico nei fruitori e lavoratori del settore culturale e turistico, affermatosi soprattutto attraverso visite guidate organizzate. Oggi la Cina ha nei numeri il più grande turismo domestico al mondo (circa 2 miliardi di viaggi effettuati nel Paese, GlobalData, 2018) e un ruolo dominante anche nel numero di turisti che viaggiano all’estero (stima di 127 milioni di turisti all’anno, Eurostat 2018).

Tabella 3 Indicatori sui flussi turistici in Cina secondo le statistiche turistiche del UNWTO China: Country-specific: Compendium of toruist statistic dataset (dicembre 2019).

Il turismo di massa va incontro a continue nuove esigenze da parte dei visitatori, più colti e abituati a viaggiare anche individualmente e non con il supporto di grandi gruppi organizzati. La nuova generazione è composta da famiglie poco numerose e molto giovani cercano esperienze di svago e ricreative in contatto con la natura o di fruizione delle produzioni

3262 3611 3990 4435 5010 5539 2013 2014 2015 2016 2017 2018 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000

Turismo domestico nazionale in decine di milioni

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culturali offerte nelle grandi città (Liu, Nijkamp, 2018). A livello nazionale, la scelta delle mete preferite dai visitatori cinesi si orienta attraverso l’individuazione di mete culturali e naturali per mezzo di una classificazione definita dalla China National Tourism Administration (CNTA). Istituita nel 1999, la “AAAAA Tourism Attraction of China” è una lista redatta a livello nazionale e raggruppa tutti i siti culturali e naturali su cinque livelli, partendo dal più basso 1A arrivando a quello più alto 5A. Il gruppo di “eccellenze” a cinque stelle include 66 siti, aggiornato con l’inserimento di altri 20 nuovi siti nel febbraio del 2017. I criteri per l’inserimento si riferiscono a fattori di qualità e di gestione delle strutture turistiche, come la facilità nei collegamenti di trasporto, la sicurezza del sito, la pulizia, l'unicità dell'offerta turistica. L’obiettivo è dunque quello di creare strutture efficienti per garantire un’altarisposta da parte del pubblico. Il riconoscimento nella lista nazionale enfatizza il sito in quanto luogo di offertadi un servizio, differentemente dai siti UNESCO nei quali prima di tutto si enfatizza il valore culturale e storico intrinseco del bene. Comprensibilmente, l’aspirazione dei complessi museali o siti archeologici ambisce al riconoscimento in queste classifiche nazionali, per cui a visibilità e grado di apprezzamento elevati risponde un maggior numero di visitatori. Dal momento che il flusso turistico sembra destinato inevitabilmente a crescere e molti di questi siti si trovano in località poco abitate, anche le comunità locali saranno sempre più spesso messe alla provaper offrire alti standard di visita e accoglienza. A livello regionale le autorità a capo di questi siti sono stimolate a progettare nuove strategie di marketing per migliorare l'informazione e la digitalizzazione delle destinazioni, per esempio offrendo contenuti anche in lingua inglese.

È previsto da parte della UNWTO che la Cina diventerà la più grande destinazione turistica e la quarta per provenienza dei turisti cinesi nel mondo a partire dal 2020. La previsione conta 137.10 milioni di viaggiatori internazionali che si dirigeranno in Cina, occupando l’8,6% della quota globale, e una previsione da 100 a 160 milioni di visitatori cinesi (il 6,2%) che viaggeranno all’estero nello stesso anno. Il turismo in entrata internazionale è approssimativamente stimato a 31.5 milioni di visitatori74. Già nel 2018 si è registrato un anno da record nei siti culturali in Cina. Il Trading Economics, aggiornato al 2019, ha registrato un aumento dei turisti in arrivo in Cina (esclusi i cittadini di Taiwan, Hong Kong e Macao), aumentati a 3054 decine di migliaia nel 2018. Gli arrivi in Cina sono stati in media 1198,26 decine di migliaia dal 1978 al 2018, raggiungendo un massimo storico di 3054 decine di

74 China Power Team (2016), “Is China attracting foreign visitors?” https://chinapower.csis.org/tourism/ aggiornato al 22/12/2019.

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migliaia nel 2018. Per quanto riguarda il fenomeno della crescita dei turisti internazionali in arrivo nei siti cinesi, va evidenziato il fatto che la maggior parte di questi provengono da altri Paesi dell’Asia, in particolare dalla Corea del Sud, dal Giappone, dal Myanmar, dal Vietnam, dall’Australia mentre sono minoritari i turisti dagli Stati Uniti e dall’Europa. In uno studio fatto nel 2010 (Han, Yang, Lin (2010) “Analysis of international tourist arrivals in China: The role of World Heritage Sites”), agli inizi del fenomeno turistico internazionale in Cina fu osservato come i turisti internazionali prediligessero selezionare fra le mete turistiche quelle inserite nella Lista a patrimonio dell’umanità o località di classe almeno 3A e 4A (a volte coincidenti). Nonostante questi dati così come le preferenze dei viaggiatori siano sicuramente cambiati in dieci anni, è interessante vedere come nel corso del primo decennio del nuovo millennio il turismo internazionale si stesse sviluppando attraverso l’individuazione delle mete sulla base delle Liste nazionali e internazionali.

Tabella 4 Indicatori sui flussi turistici in Cina secondo le statistiche turistiche del UNWTO China: Country-specific: Compendium of toruist statistic dataset (dicembre.2019).

L’atteggiamento con cui questi due gruppi di visitatori – domestici e internazionali – si sono relazionati con il patrimonio culturale cinese è molto diverso, si differenzia notevolmente per le necessità e le aspettative di un certo tipo di esperienza da parte dei visitatori: per i primi si tratta di una scoperta di una parte della propria identità, in un Paese molto grande che contiene tradizioni e culture molto diversificate (la popolazione conta più di cinquanta etnie) che si aggiungono al racconto del millenario impero celeste; per gli altri, c’è la scoperta di un mondo

1012 893 824 1051 1593 1608 2013 2014 2015 2016 2017 2018 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800

Turismo in entrata in decine di migliaia

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lontano e misterioso di cui, specie nell’occidente, si conosce ancora ben poco. Fra questi turisti internazionali ci sono anche molti che viaggiano in Cina dopo aver vissuto o emigrato all’estero, in cerca delle loro radici o di una nuova entusiasmante esperienza75. Anche gli obiettivi dell’offerta turistica saranno dunque diversi: portano con sé considerazioni e responsabilità distinte per offrire un’esperienza di alto gradimento ai visitatori.