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3.2. Organizzazione della visita a Mogao: aree di dispersione del flusso turistico

3.2.3. Exhibition Center

La struttura fu completata nel 1994 e costituisce il vero motore museale del sito. Alla sua costruzione partecipò anche il governo giapponese. La visita nel Centro Espositivo aiuta le guide a defluire i visitatori lontani dall’area archeologica, attraendoli con mostre permanenti e temporanee di varia natura. L’edificio si struttura con tre aree espositive: la prima, consiste in otto grotte costruite a grandezza naturale in modo da dare ai visitatori l’opportunità di continuare un self guide delle grotte. Le riproduzioni sono costruite una in fila all’altra cronologicamente per periodi dinastici (275, 249 e 285 Wei Occidentali, 419 e 276 Sui, 220 e 217 Tang) ed è inserita anche la riproduzione del secondo sito più famoso dopo Mogao, Yulin (grotta 29 Dinastia Yuan). Le grotte sono ricoperte da duplicati su carta dipinti a mano in scala 1:1. Queste copie sono il segno distintivo del lavoro, dello studio e della documentazione effettuata del personale della DRA a partire dagli anni Quaranta. A partire dal 1944, quando a Mogao fu fondata la prima organizzazione ufficiale per la protezione e la conservazione del sito, la riproduzione delle pitture murarie aveva avuto un posto di rilievo per la salvaguardia e lo studio delle grotte. Fu il famoso artista cinese Zhang Daqian a realizzare nel 1942 le prime rappresentazioni dei dipinti portandole per la prima volta all'attenzione di un pubblico più vasto in Cina83. Da allora, molte generazioni di artisti hanno portato avanti questa tradizione ponendo accento sulla creazione di copie meticolose dei murali studiando e comprendendo l'arte buddista di Mogao. Questa collezione rappresenta un patrimonio estremamente prezioso per il futuro dell’Academy, diventando opere d’arte a sé stante usate anche in occasione di mostre temporanee. Manifestano l’entusiasmo della prima generazione di artisti della DRA e la continuità di un dialogo spirituale tra gli antichi pittori e la contemporaneità. La seconda area espositiva si organizza in un corridoio: accoglie una collezione di pavimentazioni su pietra provenienti dall’area archeologica. Realizzate in basso rilievo, rappresentano per la maggior parte fiori di loto combinati con decorazioni di viti, nuvole, gemme, e immagini di cammelli, cavalli e leoni. Questi reperti sono una testimonianza dell’integrazione di capacità artistiche e artigianali all’interno dell’iconografia di Mogao. Segue un’installazione che mostra le antiche tecniche di costruzione adottate per gli scavi delle grotte: l’applicazione delle pitture murarie sul granito, la costruzione delle statue intorno a strutture in legno, i pigmenti minerari raccolti intorno a Mogao o provenienti da altre zone dell’Asia. Questa installazione permanente è l’unica a contenere riferimenti sia in cinese che in inglese. La terza area è destinata ad accogliere

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mostre temporanee. L’eredità di città di frontiera dell’antico Impero cinese offre a Dunhuang un contesto molto fertile dove riflettere sugli scambi artistici e culturali avvenuti fra Europa, Centro Asia ed Estremo Oriente. Sono molte quindi le mostre che hanno rielaborato il tema dell’interculturalità nell’arte orientale. Il Centro Espositivo gode di una ricca esperienza nell’accogliere mostre internazionali che hanno permesso il riconoscimento del Centro con Istituzioni e Musei di fama mondiale, per esempio l’Hermitage e il National Gallery. Quando non ci sono esposizioni, viene reinstallata la mostra intitolata “The History” organizzata con 150 grandi stampe con fotografie che riportano i primi scatti risalenti ai primi del 900. Questa esposizione si concentra soprattutto descrivendo le tecniche e le modalità di conservazione operate dall’Academy per sensibilizzare il pubblico sulla fragilità del sito. Il museo ha adibito anche una sala cinematografica dove vengono ripetuti ogni giorno quattro documentari- reportage e rielaborazioni grafiche realizzati ispirandosi ad alcuni dei racconti rappresentati nei murali. Negli ultimi anni il museo ha incrementato anche la promozione di attività didattiche per scolaresche, studenti delle accademie delle arti, seminari, letture e corsi di pittura. La maggior parte dei workshop sono organizzati con la prenotazione di pacchetti, di tre o quattro giorni, che includono nel prezzo un’esperienza completa fra soggiorno, visita e attività organizzate. Per il momento le attività sono esclusivamente in cinese e su prenotazione. Alcune di queste attività sono: un corso di pittura su modelli di terracotta, corso per sperimentare abilità artigianali tradizionali (tessitura, incisione, taglio della carta). Si propongono anche attività digitali per ricreare cimeli o manufatti con la tecnologia, un corso di scrittura tradizionale a mano “per coltivare la mente e il corpo” (auto-coltivazione)84 e prove costumi con riproduzioni

ispirate agli abiti storici nei murali, antichi rituali, trucco e acconciature. Alcune di queste attività infine propongono corsi per sensibilizzare i concetti applicati alle pratiche di conservazione per affrontare criticamente lo stato di vita delle Grotte e far conoscere il lavoro di preservazione. La comunità locale ha un forte senso di orgoglio nei confronti del sito. L'Accademy ha elaborato un piano che permette alla comunità locale di visitare le Grotte a tariffe scontate e riserva agli studenti delle scuole di Dunhuang visite gratuite. Ai fenomeni che associano Mogao come meta del turismo di massa, l’Academy risponde con molte attività, esposizioni e progetti per arricchire la visita giornaliera dei visitatori. L’Exhibition Center opera in prospettiva di diventare un luogo vitale di apprendimento e approfondimento della storia e dell’arte. Nonostante Mogao rimanga un sito ancora molto lontano dai grandi centri urbani,

84 Una serie di pratiche fisiche e mentali che prendono ispirazione dal Buddhismo pensati per disciplinare e allenare la morale e la virtù.

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l’Academy si proietta ambiziosamente di servire la società contemporanea e trasmettere una ricca eredità culturale alle generazioni attraverso una conoscenza sempre più approfondita del sito. L’Exhibition Center è il Dipartimento che sostiene l’aspetto internazionale di questa previsione: l’obiettivo è quello di sviluppare nuove tecniche espositive per facilitare l’installazione fuori da Dunhuang e dalla Cina, per esempio utilizzando tecnologie, realtà virtuale e riproduzioni per sostituire l’apporto di logistiche e imballaggi. L’Exhibition Center si augura di sperimentare anche nuovi mezzi espositivi per i visitatori (quest’anno per esempio sono state introdotte audioguide digitali nel museo) utilizzando anche i social network. Parte di questo lavoro è già stato fatto: ben 118 grotte dispongono all’entrata di un codice QR da scannerizzare utilizzando l’app per eccellenza cinese, WeChat. Il link si apre su una descrizione che include la presentazione storica e dinastica, gli elementi strutturali e architettonici, l’esposizione iconografica di murali e statue insieme al supporto di immagini (Digital

Dunhuang (https://www.e-dunhuang.com/index.htm). La comunicazione fra l’autorità DRA e

il pubblico è gestita dal Centro il quale detiene tutti i diritti sui dipinti murali, statue e documenti secondo le leggi cinesi sui diritti di proprietà intellettuale. Nessun'altra entità, impresa o istituzione, può riprodurre, trasmettere o visualizzare le immagini in qualsiasi forma senza il consenso del titolare del diritto. La DRA è dunque l’unica intermediaria dei suoi contenuti, un espediente che serve a gestire e proteggere la riproduzione delle grotte. La proprietà intellettuale mira inoltre a prestare particolare attenzione alla visione e all’esclusività nell'era digitale.

Figura 20 Attività didattiche per le scolaresche di Dunhuang presso mostra temporanea nell'Exhibition Center | Riferimenti immagine: foto documentata.

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