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3.2. Organizzazione della visita a Mogao: aree di dispersione del flusso turistico

3.2.2. Nelle grotte

La visita all’interno del sito viene gestita dal dipartimento Visitor Management e dal Reception Department (responsabile per la formazione e organizzazione del personale delle

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guide turistiche). Non è possibile visitare le grotte in solitudine e bisogna essere sempre accompagnati da guide autorizzate. La guida turistica lavora con diverse tipologie di gruppi a seconda dell’erogazione dei biglietti: la tipologia A prevede la visita di massimo otto grotte in un’ora e si concentra nella parte settentrionale del sito; la tipologia B invece include quattro grotte in mezzora e si sviluppa nella parte meridionale. Questa soluzione serve per dividere il flusso in ingresso all’altezza della pagoda a nove piani che conserva il Buddha gigante, un must

see da includere all’inizio o alla fine di ogni visita (Appendice, Figura 5). Nonostante a Mogao

ci siano più di 400 grotte sono solo quaranta quelle aperte e visitabili al pubblico. Soltanto le grotte con una grandezza superiore ai 20 mq e accertate fuoripericolo possono essere aperte al pubblico; queste grotte sono organizzate secondo un sistema a rotazione annuale, il criterio è stabilito in modo da offrire ai visitatori un campione per ogni periodo storico e stile artistico. Sono incluse anche circa venti Grotte aperte a seconda delle necessità durante la stagione estiva. Fra queste sono presenti alcune “grotte speciali” che richiedono autorizzazioni rilasciate dall’Academy Office per gli addetti o responsabili a lavori di conservazione82. È possibile anche

visitarle, con il pagamento di un supplemento alla visita e previa l’approvazione ufficiale (solitamente per occasioni o visitatori speciali). I gruppi dei visitatori non devono superare un massimo di 25 persone, ma durante la stagione estiva, quando ci sono picchi di affluenza che raggiungono le ventimila persone al giorno, sono organizzati anche gruppi di trenta persone. I tour per stranieri includono sempre la visita ad almeno otto grotte (come per i gruppi di tipologia A) perché un visitatore straniero è sollecitato a ricevere più elementi per comprendere le opere e la storia del sito. L’offerta è molto alta con tre turni al giorno per ogni lingua (inglese, giapponese, francese, tedesco e coreano). Un’ ultima tipologia di visita, introdotta da soli due anni, consiste in visite notturne organizzate da un’agenzia di Pechino. L’esclusività di questa visita è data dal fatto di poter visitare le grotte senza la folla di visitatori in un’atmosfera suggestiva. Alla visita sono inclusi approfondimenti attraverso workshop e seminari. L’offerta di questa opzione è tendenzialmente orientata a ricercatori del settore. Ci sono comunque tre grotte “obbligatorie” per tutti i visitatori, indifferentemente dal biglietto acquistato, queste sono la library cave (17) il grande Buddha all’interno della simbolica pagoda a nove piani (96) e la grotta del Nirvana (147). La modalità dei must see è applicata molto nell’esposizione e nella narrazione delle grotte di Mogao. In parte perché, data la quantità delle grotte, si vuole concentrare l’attenzione su alcuni elementi stilistici esemplificativi. Inoltre, essendo tutte grotte

82 Wang Xudong (2014), “Conservation and Management Practices of the Mogao Grottoes Based on the Principles for the Conservation of Heritage sites in China”, p. 162.

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realizzate durante la Dinastia Tang, il linguaggio diventa spesso evocativo all’età dell’oro della Cina imperiale. Non a caso, la formazione delle guide è una parte molto importante per la DRA che vede in queste figure professionali i rappresentanti del sito. La loro preparazione ed esposizione viene strutturata nel dettaglio. Il gruppo delle guide è affiancato da un gruppo di dipendenti stagionali che viene riorganizzato annualmente nel caso ci sia bisogno di supportare l’aumento dei visitatori nel periodo di alta stagione. La formazione dura due mesi e vede un notevole aumento del personale, formato per poter lavorare a partire dalla festa nazionale del primo maggio e alleggerire il lavoro. I dipendenti stagionali lavorano fino alla chiusura della stagione che comprende la prima settimana di ottobre durante i festeggiamenti della Giornata Nazionale. Questa settimana registra spesso l’apice nel numero di visite di tutto l’anno. Per soccombere alla pressione estiva sono presenti anche numerosi volontari che aderiscono a programmi culturali nazionali. Nella stagione invernale i numeri sono decisamente molto bassi. La regione è soggetta a rigide temperature e le visite diminuiscono drasticamente. In fase di progettazione c’è la possibilità di una riorganizzazione della visita che vedrebbe l’apertura anche alla parte nord della montagna. Qui si trovano le grotte un tempo abitate dai monaci, sono sprovviste di impalcature d’accesso e sono per la maggior parte senza coperture. Queste grotte non contengono i reperti come nella parte meridionale, ma permettono di dare uno sguardo sulla superficie originaria della montagna. Le difficoltà di questo progetto sono legate alla previsione di ingenti spese che servirebbero per costruire un nuovo ponte e una nuova zona di accoglienza (terminal per i bus) da dove i turisti inizierebbero la visita camminando lungo l’esterno di queste grotte. Nonostante l’Academy abbia il potere di decidere autonomamente della sua politica gestionale, non sono inclusi questi lavori che richiedono di permessi e un lasciapassare dal Governo perché, oltre a modificare drasticamente lo stato del sito, si tratta di investimenti onerosi. Il progetto permetterebbe non solo di allungare il tempo della visita, e quindi offrire ai visitatori un’esperienza più ampia di quella che è possibile vivere oggi, ma anche di gestire più efficacemente gli ingorghi e le file che si creano nei periodi estivi all’esterno delle grotte concentrando parte dei flussi lontani dalle zone più critiche. Al momento si tratta di un progetto di difficile applicazione ma sicuramente auspicabile per una futura sostenibilità delle grotte che soffrono ad oggi un eccessivo sovraffollamento.

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Figura 18 Mappa del sito suddivisa per tipologia di biglietto. Percorso visite guidate nelle Grotte | Riferimenti immagine: http://stevewatson.info/travel/Turkestan/Gansu/diary.htm

Figura 19 l’apertura delle grotte settentrionali è prevista nel nuovo piano di ampliamento per promuovere una più lunga visita del sito di Mogao e attirare i turisti lontani dalle grotte meridionali più precarie e preziose | Riferimenti immagine: foto documentata.

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