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2. LA DIMENSIONE NON VERBALE

2.4 LA DIMENSIONE CINESICA

2.4.1 DEFINIZIONI DELLA DISCIPLINA

Il termine cinesica deriva dalla parola greca kinesis e significa movimento, come ci fanno notare Hans e Hans (2015, p.47)143. Finnegan (2002, p.109) afferma che “il movimento è un elemento importante del nostro comunicare. Ciò è in parte dovuto a una delle limitazioni della vista: che le cose possono sfumare nello sfondo o diventare troppo familiari per essere notate. L’occhio umano è tuttavia allertato dal movimento, che è quindi un mezzo efficace per attirare l’attenzione visiva in un determinato momento e spazio”144. Ne deriva dunque che la cinesica “riguarda la capacità di comprendere e utilizzare i gesti, le espressioni del viso, i movimenti del corpo” (Balboni 2012, p.129). Ricci Bitti e Cortesi (1977, p.71), riprendendo la definizione di Eco e Volli (1970), aggiungono anche “l’universo delle posizioni corporali”, sebbene Dael et al. (2015, p.557) affermino che la “postura del corpo è stata indagata estensivamente sia dalla cinesica che dalla prossemica”145. Il fatto è che nel corso degli anni, come osserva Waiflein (2013)146, gli studi sulla cinesica hanno via via coinvolto diverse discipline. La cinesica è stata suddivisa in diverse sottoclassi, tra cui appunto anche la prossemica (insieme agli studi sullo sguardo e sulla dimensione aptica) e viene così definita da Waiflein (2013)147: “La cinesica comprende messaggi comunicativi non verbali come la postura, i gesti e le espressioni facciali come metodo per trasmettere informazioni ed emozioni”148.

Una definizione piuttosto completa del termine cinesica la troviamo in Poyatos (2002, p.186), il quale la descrive nei seguenti termini:

“Movimenti del corpo consapevoli e inconsapevoli e posizioni immote risultanti o frapposte, acquisiti o somatogeniche, derivanti da percezioni visive, visivo-acustiche, tattili e cinesiche che, se isolate o combinate con le strutture linguistiche e paralinguistiche e con altri sistemi

143 http://www.iosrjournals.org/iosr-jhss/papers/Vol20-issue2/Version-4/H020244752.pdf Data ultima consultazione: 13/09/2018

144 “movement is a major strand in our communicating. This is partly related to one of vision’s limitations: that things can fade into the background or become too familiar to be noticed. The human eye is alerted to movement however, so this is an effective means for attracting visual attention at a particular time and space”

145 “body posture has been investigated extensively in both kinesics and proxemics” 146https://ir.library.illinoisstate.edu/sta/3 Data ultima consultazione: 25/06/2018 147https://ir.library.illinoisstate.edu/sta/3 Data ultima consultazione: 25/06/2018

148 “Kinesics encompasses nonverbal communicatory messages, such as posture, gestures, and facial expressions, as a method to convey information and emotion”

comportamentali oggettuali e somatici, possiedono un valore comunicativo intenzionale o non intenzionale”149

A suo avviso, dunque, la cinesica dovrebbe realisticamente coinvolgere lo studio dei seguenti aspetti: la postura, i movimenti e la direzione dello sguardo, i movimenti delle mani, del petto che si espande e si contrae, l’incedere di una persona, “e altri movimenti perfino più sottili o posizioni statiche che certamente sono portatrici di significato ma non sono mai integrate sistematicamente nell’osservazione o ricerca cinesica”150 (Poyatos 2002, p.185-186). Secondo Dael et al. (2015, p.556), al contrario: “La cinesica si riferisce allo studio del movimento dell’apparato scheletrico del corpo, o meglio, dei movimenti della testa, del torso e degli arti, escludendo lo sguardo e le espressioni facciali”151. Per Harrigan (2005, p.137) la cinesica si occupa di “azioni e posizioni del corpo, della testa e degli arti”152. Colman (2009), nella sua definizione di cinesica citata da O’Reilly (2012, p.15)153, allude invece alla classificazione dei movimenti del corpo di Ekman e Friesen (1969): “La cinesica è definita come gesti e altri movimenti del corpo nella comunicazione non verbale … spesso classificati in emblemi, illustratori, adattatori, regolatori e indicatori emozionali”154. Ruhleder (2016, p.100) sostiene in particolare accordo con Poyatos che gli “gli ambiti di espressione della cinesica sono la mimica, la postura, il corpo intero, il modo di camminare, la gestemica, il movimento di gambe e piedi, l’aspetto così come le zone di distanza”155. Anche la classificazione dei comportamenti cinesici di Bonaiuto e Maricchiolo (2003, p.21) mostra delle affinità con le precedenti. Essi infatti assimilano all’ambito della cinesica i “movimenti di busto e gambe, i gesti delle mani e del capo”, dedicando allo sguardo e alle espressioni facciali un gruppo a sé stante. O’Reilly (2012, p.16)156 suggerisce inoltre

149 “Conscious and unconscious psychomuscolarly-based body movements and interventing or resulting still positions, either learned or somatogenic, of visual, visual-acoustic and tactile and kinesthetic perception, which, whether isolated or combined with the linguistic and paralinguistic structures and with other somatic and objectual behavioral systems, possess intended or unintended communicative value” 150 “and so many even more subtle movements or still positions which certainly carry meaning but are never systematically integrated into kinesic observation or research”

151 “Kinesics refers to the study of skeletal body movement, that is, movements of the head, torso, and limbs, excluding gaze and facial expressions”

152 “actions and positions of the body, head and limbs”

153 https://gupea.ub.gu.se/bitstream/2077/30570/1/gupea_2077_30570_1.pdf Data ultima consultazione: 13/09/2018

154 “Kinesics is defined as gestures and other body movements in nonverbal communication … often classified into emblems, illustrators, adaptors, regulators and affect displays”

155 “Audrucksfelder der Kinesik sind die Mimik, die Haltung, der gesamte Körper, der Gang, die Gestik, die Bewegung der Füße und Beine, das Äußere sowie die Distanzzonen”

156 https://gupea.ub.gu.se/bitstream/2077/30570/1/gupea_2077_30570_1.pdf Data ultima consultazione: 25/06/2018

di considerare una nuova categoria, a suo avviso trascurata negli studi a lui precedenti o considerata solo da una letteratura più popolare che scientifica, ovvero la Bipedics o

Bipedic Gestures, attirando l’attenzione sulle posizioni e sui movimenti di gambe e piedi.

Abbiamo dunque visto che non esiste una definizione universale e unanimemente condivisa della disciplina cinesica. Ciò è dato dal fatto che diverse discipline si sono occupate di essa, tra cui l’antropologia, la linguistica, la psicologia, la comunicazione e la sociologia. Ad ogni modo gli studi provenienti da questi ambiti disciplinari servono a testimoniare che “la postura, l sguardo, le espressioni facciali e il movimento contribuiscono alla costituzione di importanti attività interazionali”157 (Müller et. al 2013, p.104).