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del Sodoma, c di al- al-tri celebrati artisti

Nel documento DESCRIZIONE GEOGRAFICA (pagine 150-158)

diMerherino

,

dell anni

,

diBartolo da Siena,delSalimheni,del BeccaJ'uiui

,

del

Sodoma,

cdi al-tricelebratiartisti.

Ai malati poveri è aperto inMontalcino undecentissimo Spe-dale.

Lagioventù studiosa tanto ecclesiastica che secolare trova buonaistruzione nelSeminario.

Le .Monachedi S. Caterina ac-colgonogratuitamenteleragazzecdannoloro educazionefisicae morale.

Perglisventuratiorfaniv’capertaunacasache da loro ospizio ed istruzione.

IlTeatrononégrande,

ma

divaga formacadattato alla

pi>-«^7 poliizioiK'rliir|Hiòacconrrvi,alloiclicI’ocoasiobrportadirtia a|irrto.

Scbbriiriirltrrrituiio seneselemanifatture sienotrascurate,

prevalendol’agricoltura; aMonlalcinoquestoramoutilissimodi industria è alquanto coltivato. In essa contansidifatti6conce di pelli,3tintorìe, icererie,5 fabbrichedicappelli,3tratture di seta,3 fornaciditerraglieordinaneeconsiderevolnumerodi telaidipanni canapiniliscieoperati,con unatintoriacorredata diunagualchiera.

Tuttiimercoledì edogniprimodelmeseviAmercato.Nei mesidigiugno,luglio eagosto visiadunanotrelìcrc.

Risiedono aMontalcinoiin/escavo,un ficarioRegio,un Cnnccllicrccomunitàtiro

,

unIngegnere

,

un Ministro Esattore, un MedicocdueChirurghi.

Questacittàsivanta di averdatoall’Università diPadovai lettoriMeneliinieDonnoli,e di essere statalapatria dell’arcliia-troMancini, ddl’anatomicoPinelli,del teologo c poeta Ccrvioui, delranonista Biniiacei,deiduescultori Berti c di moltialtriche persa|H-rcemaestria salirono in fama.

PIETTKA.Avantiilpontificato diEneaSilvio della nobile fa-miglia PiccolomiiiidiSiena, essaeraterrarispettabilechiamata Corsignano, QuestoPontefice,natoinessanellaoccasionechei suoi genitorividimoravano,per sottrarsi alle vicissitudini cui era es|>osta lapatria loroneitorbiditempidelincominciare del

XV

secolo,memoredella terraove avevasortitoinatali,volleonorarla diVescovado,dichiararlacittà,ablx'llirlaecantbiarleFantico

nome

in quellodiPienza,derivandolodaquello di PioII,che egliavevaassunto, salendo sulla cattedra di Pictruv

Pienza giace sul ripiano diamenacollina a tre miglia a sci-roccodaSienaaigradi19ai'di long, e43’5o' dilat.Lemirra chelesonoa difesanonsiestendonooltreilmezzomiglio, e per treporte entrasi in tre delle principali strade chelatraversano.

LastradapiùampiaAVia di

Mezzo

ed essa è purelapiù bella,perchècontornatadai migliori fabbricatidopoquelli splen-didiche vedonsi nella piazza aperta avanti alla Cattedrale.

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i38

Inunlato diquestapiazzasorge grandiosoil

Duomo

archi-tettatodaBernardosenese a spese del ricordato Pontefice sul ino»

dello di quellodiSiena.Gliornamentidella facciatasonobenissimo intesi,eneH’interno senonèbuonissimoilgusto architettonico, sonomeritevoli d’essereosservatenon pochedipintureesculture dellaScuola senese fiorente a queltempo.Di facciaal

Duomo

ele-vasiilPretorioconbellatorre,ccompisconoTornamentodella nominatapiazzal'Episcopio,laCanonicaedilmagnifico Palazzo Piccolomiiiiedificatidal ridettoPioIIconaltriedilìzidi splen-dido aspetto.

Oltreun Seminariopergliecclesiastici,sonoin Pienza pubbli-che Scuole elementari edunConservatoriobendirettoche accoglie leragazze ineducazione e dà gratuita istruzione alle fanciulle po-vere dellacittà.

IlVescovodiChiusi èancoraVescovodiPienza, sicchénon risiedeinquestache in alcune occasioni drll'anno: vistannoperò stabilmenteunVicarioRegio,unCancelliere comunitativo, un

Me-dico edun Chirurgo.

Nacqueroinquesta cittàPioIIePioIII di luinipote, edil professor Gio. Santifisicocelebratissimo.

TERRE

S.Gimigna.no.

— È

questaunadelle terrepiòillustridelia To-scana, cui dettero tanta celebritàlesuenumerosesolidissime torri, ondefudettaS.Gim.ii’nanodelle belle torri. Essa giace sul ripia-nodi considerevolealtura alla distanza di3omigliadaFirenze, tuttarecintada muraguernite di baluardi c di antiporti,mercèdei qualifusempredifficilead espugnarsi.Più piccolachealpresente essa fucertamenteneisuoiprimitivi oscurissimitempi,edelsuo ampliamento, avvenutoprobabilmente sul cadere del secolo XII, nefannoevidenteprovaiportoni delle antichemuraesistenti tuttora dentrolaterra.

Finodaliai4, dopoaveraumentatalasua popolazionecon moltidiquellichedistruttoSemifontedai Fiorentini,inessa elesserodomicilio, cconmolti delsuo contado, che per sicurezza

IJf)

entrolemuratranferironolaloroabitazione,S.Giinigiiaiio icgi'e-vasi a

Comune

sulloilgovernodi5Consoli, Priorità un Pit-testdf

ma

nelia55 volendoilpopolounaparte maggiorencU'am-ministraziouc della sua Repubblica,ìnominatiMagistratifurono convcrtiti inlaCapitani del Popolo,che neliaS7pernuova riformacambiarononomeenumero,efuronoridotti a9 Govcr~

natorieConservatori.

Vissuti cosìliberamente quei diS.Gimignanofinoali3j3,ora aformaaristocraticaorademocratica, suscitaronsi tra loro guerre civilisanguinosissime per causa delle famiglie

e

Sal-vuccidieper private discordieconturbavanolaquietecomune.

Nel volgere di questoannostancoilpopolodalleintestine tremendediscordie,domandòed ottennelaprotezioneel'ajuto della fiorentinaRepubblica, cspontaneamente adessa affidandosi, videcompostelecosedelsuocomuneesalviidirittidellesue Magistrature.

QuestaRepubblicaesteseilsuodominioinmolticastelli,e conalcunilefu forza sovente venireallemani;

ma

laguerra ve-ramenteaspra e sanguinosachefece,fuquellacheper piùanni sostennecontroiVolterrani, a sedar la qualeriuscitivanigli sfor-zidelleRepubblichelucchese esenese,sioccupòefficacementela Repubblica fiorentina, cui stava a cuorelapace diquelComune,dal qualeperesperienzacomprendevaquali valevolisoccorsi poteva aspettarsi neisuoi bisogni.

Cinque sonooggileportechedannoaccessoaquesta co-spicua terra,ovepiacevolevi sitrovailsoggiorno, gra odiosi appari-sconononpochi deifabbricati,csenonpianeggianti olfronsile vie principali,ampiepresentansi ebenissimo lastricate. Delle nomi-nate torri, vetusti e nobilimonumentidesignanti forsele molti-plicifamiglie diottimatiche in essatrovaronsi,mentrefiorivala sua repubblicanon nerimangonooggi che la. Bellae sveltissima tra queste alzasi sopralealtrequellaannessaalpalazzoPretorio giù Mantellini, tuttacondottaatraventinoregolarmentesquadrato, dalla qualependonogrossecampaneche accordandosiconquelle delcampaniledellavicinaCollegiata,nei dì solenniformano un concerto di dodicicampaneilpiùarmoniosoedilpiùimponente.

A

metàdellaviaprincipaleperlaqualeinenntransimolti edifizjcheconservanoleformedigoticaarchitettura accordata

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conlamanieraileiromani,apre*! vastaPiazzadetta del

Pozzo

cnnioriiata anch’essada decenti fabbrirati.einprossimitàdiifuesta, nelpuntodimg^ioreclevate/zadelladettastrada,inaltra piaz-zetta currispoiidonoilPretorio,laCasadel

Comune

conSala tea-trali'elagrandiosaCoHr^iata chiamala comunemente

Duomo,

una dellepocheon.nate del titoloA'insigneintutta Toscana.

Questobellissimotempio, cuisiascende per spaziosa scalina-ta,ècondottoa trenavateconarchichevoltano sucolonnedi traventino, e racchiude singolarissime operediceleberrimiartisti.

I.epareti lateralisonotuttequantefregiate di affreschi rappresen-tanti storiedell’Antico cNuovo Testamentocolorite dalPredie dal licrita senesi edaGiov. d' lisciano.Lecappelle di S.Finae dellaImmacolata Concezione contengonobelledipinture del Ghir-landaio,del

Mainardi

edelLai>i. Nelcorovedonsipreziose tavoledelPeruf-ino,delPoUajolo,<lelPocccUi

,

del Pas-sionanoe delBossclli,Traletelecheadornanoglialtariè dibuoneffettoquellarecentementeallìssaadunodiessidipinta conamorpatrio dalCannicci,giovane artista sangimignanese tut-torastudentenell’Accademiaiinrentina.11depositodiS.Fina co-stituenteraltare della cappella consacrata a detta Santa, èun0|>era classica dibuonascultura.

L'altra chiesadegnadisingnl,reosservazione c quella di.S'.

Aoostino, tempioassai vastoaduna sola navata,decorato di stu-pendi affreschi diFilippoMeniminelcoro,eadornodibuone ta-vole e di eccellenti sculture negli altari cheinesso ritrovanti.

Non mancanodidecenza c di buoni ornati tuttelealtre, tra lequali distinguesi quella delleiMonachedi.V.Girolamo, ove con-servansiunbelquadrodel

Mainardi

eunmodesto

ma

elegante mausoleo marmoreo conbusto dibianchissimo

marmo,

scolpito in

Roma

sottoladirezione delTencrani,alzatoviaspese del chiarissimopropostoIgnazio Maleiiotli allamemoriadeliasua di-letta sorellaFidaman'e,statammlellodi virtuosarassegnazione didivota ricordanza|>er lesuore di quelcouvento,cui apparten-ne,eper tuttiisuoi concittadini.

Un

comodoebentenutoSpedale accoglieipoverimalati a curarsileloro infermità, al quale è unitoungabinettocontenente

imodelli delle belle preparazionianatomicheeseguite dal

celeberri-mo

professoreMascagni, conletavoleparimenteanatomichedella

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4'

opra

diAUhert

DiiMontePio socrorroaibisogni del povero

PiibldiVliescuole diretteora da tre maestri ricevonola pioventi!studiosa.

'UnConservatorio di oblatc tienein educa-zionelefanciulle,edàgratuitaistruzione alleragazze del parse, efinalmenteconlerendite diunCollegioistituitoinS.Gimignano nelXVIIserolo dalbenemeritoDomenico Mainardi duegiovani sonomantenuti agli studi nel CollegioFerdinandodi Pisa, soc-corsiperlespeseoccorrentinelricevimento dellaLaurea,e as-sistitineltempodellepratiche dafarsi inFirenzecon55scudi all'anno,ed altrettantimantengonsiaistudi di Belle Arti.

Lapopolazionedi S.Gimignano nonoltrepassaiadoo abi-tanti,deiqualilaclasseindigenteèoccupata all'agricoltura, ritraen-done

sommo

profitto. Intuttiimercoledìvi £mercato

ma

talvolta mancanoiconcorrenti.Lefiereprò,che visiadunanotre volte all’anno, riescono assai grossecdi

sommo

vantaggio

pr

ilpaese.

Risiedono inS.Gimignano unPotestà edunCancelliere comu-nitativo.

Vantaquesta terra famigliecospicue per potenza e nobiltà e nonpochi chesidistinseroperdottrina.Conservansituttorala discendenza della famiglia nobilissima dei feudatarifìidolfìstati Conti diMontefalconc,eunultimorampollofemminile della nu-bilcasataLupi rimanenellacasaMalenotti.Salironoinfamatrai tanti,igiureconsultiMorellitMainardi,\letteratiCortesie Lu-pi, egli artistiPoccettie

Mainardi

pittori dinota celebrità.

Ascianobella egrossaterradellaVald’Ombronerisiedea sciroccolev.diSiena, ed ò traversata inlineaquasirettadalla StradaRegia, dalla quale è pure divisa induepartiineguali.Due portedannoaccesso alla piògrandee

pr

altrettantes’entra nella partemenoestesa.

Essa fu già Signoria deiScialcnghi

,

quindi passò nei Sai-vani,enel1168fu a forza occupata dai Senesi, sotto dei quali fu i smantellata l’antica rocca e lasciata senzaalcuna fortificazione. In seguitoebbe pari la sorteconlealtreterre deldominiosenese.

L’antica Pieve situata inunrialtoentrolaPorta Massini, fu dichiarata Collegiata nel15{a,essa ebenadornacdecorata di ele-gante facciata.

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Imigliori fahbriraticorritpondononellaViaRegia einaltra dettadimezzo. In questa incoiitransipureilPretorio,laCasadel Comune,latorre del pubblico orologio, l’Oratorio diS. Bernardi-noedilvastotempiodiS.Agostino.

PressolaPorta delComune,neirintcrno del paese apresiuna spaziosaPiazzadettadel Mercato confontipubbliche, nella quale intuttiivenerdì adunasi grossomercatoecinque volte all’annovi sitengonopopolosefiere.

Lemanifatturenonvisonoaffattotrascurate, trovandovisi due fornaci dimajolicbe ordinarie,duefabbriche dicappellidi j)cloeduetintorie.

Hannosede in .AscianounVicarioRegio, un Cancelliere co-munitativo,unIngegnere,un Maestrodiscuola pubblica,due Me-diciedunChirurgo.

Giovannipittore fudetto (VAscianodallasuaterra na-tale.

SANTUARJ

Monte-oliveto Maggiore.

Trale sterilibalze dimargone argillosoclicincontransiaU’Orirntc delle pendici di Siena, sorge un monte nominatoanticamenteilDeserto Hi Acconaed oggi

Monte

Oliveta, chedivennecelebrefino dal secolo

XIV

pel Ro-mitorioellevieresseilB.BernardoTolomeisenese, quasiilprimo alicbiamarealla primieraosservanzaleregole stabilite daS. Be-nedetto,quandolagenerale rilassatezza traevaiMonacilungi dalla praticadiesse.

Inquestoluogo apprendesiquantol’artepossaper far variare aspetto alla natura.Quiessa mostravasiunavolta orrida c deforme, oggi apparisce ridente,amenaedeliziosa.

GiovanniTolomeilettoredileggiinSienaseguitodaun PiccolominicdaunPatrizziritirossicolà amenarvitaeremitica, variandoilnomein quellodiBernardoc visse perpoco coni com-pagni in grotte sparse pelmonte. Inpocod’oraaumentatigli cre-miti perl’accorrenzadinuovi seguaci, neliSigfudaGiovanni

XXII

approvatal’istituzione diunnuovo Ordine monasticosotto ilnomediOlivetani,inmemoriadelrassegnatoaddio chelagran madre Mariadette al suodivinofigliuolonelMonteOliveto. In

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prrgiTtso ditempolasciatedaiMonacileamili grotte e gl’isolati tiigiirj,trasferironolalorodimorainungrandiosomonasterocui posteriormentefuronofattiannessi ecomodità dasorprendereil curioso viaggiatore, che osserva tanta magnificenzainmezzoa de-sertisquallidicdiunorrido singolare.

AvantidiarrivarealgranMonasterotrovasiunavasta fab-IiricadettailPalazzo, munitadimaestosatorreeponte a leva-toio, condottaappositamenteper uso di foresteria. Entrati da que-sta nel recinto claustrale, perampiovialegiungesi alConvento si-tuato sulla più altasommitàdelmonte,aventeairintornocolline verdeggianti diolivi,che l’industria deiMonaciviallevò, e nissun altro fahliricato.

LaChiesa pròbahilmentearchitettatada ed y/"oj/f/fo senesi, cuiposteriormente furonfattiabbellimenti e aggiunte con-sidcrovoli,presentalafigura diunacroce e offreall'amatoredelle artibellecommcndevolioggetti di pittura, discultura ediragionata architettura.In essaaccordanobenissimolacupolaelatribuna, costruitemodernamente, conl’architetturasemplice emaestosadei tempi antichi,egliornatiaggiuntivisembranorichiestidalla fog-gia architettonicaconcui ècondotta.Lepittureconlequalila fregiaronoilLìguazzi,ilRossi,ilKeroni,ilSalinitàilNasini i’abbellano infinitamentee larendonomeritevole di esser veduta.

Tralealtre opere belleche racchiude questosacrotempio,sono mirabili perlafinezzadelletarsieeperlaintelligenza e pelgusto dellesculture,^2stallirimasti nelcoro,maestrevolmente inta-gliatida

Fra

Giovanni Feroncse.

L’annessoMonasterovastodaracchiudere tre spaziosi chio-stri,spartito in800stanze abitabili,corredato diuna scuderiaca-paredid.^oeavalli,òquantonissun altro grandioso e

sorprenden-te.Inessopureconservansi affreschi pregievolissimi delRazzi di / crinelle dettoil

Sodoma

cdi

Luca

SignorcllidiCortona,che dipinserolavitadi.S.Benedettonelle36lunette delprimo chio-stro,estupende dipinturecheFrancesco Solimenc,\\ Riccio

WCa-solani cAaltrieseguirono nelrimanentedel claustraleedifizio. Ri-mangonotuttorada vedersigliumili abituri dei primi fondatori

,

cheoggivagamenteabbelliti,formanoconvenienteornamentoal descrittoSantuario,soggiorno adattatissimo pergliamatoridella solitudine c del quieto religioso riposo.

Nel documento DESCRIZIONE GEOGRAFICA (pagine 150-158)