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«9 Molti sono i mezzi di buona istruzione ed educazione che

Nel documento DESCRIZIONE GEOGRAFICA (pagine 93-116)

que-stacittà offre allagioventùdiamboisestie di tuttiiceti.

Un

va-stoSeminariopergliEcclesiastici, cui i riunitounCollegio pei secolari,provvedealbeiirsseicmoraledegl'uniedegl'altri.11 LiceoForie^ticrri accoglieigiovani cittadinieriliascuole sepa-rate perilbasso popolo.Scuole Normaliassistonolefanciulle po-vere,ebuoniConservatorjsioccupanodellaeducazione delle fanciulledinascitacivile.

LagenerositàeaffettoversolapatriadeiCardinali Forte-guerri, eFabrouie delSozzomcnofecerosì,cheaiPistojesi an»a-toridellostudiorimanesseroa|iertcancodue puhMichclibrerie.

A

questimezzisiaggiungonopoiiCyrosfr ri;lacattedra di Chirurgia in Pistoja;eleScuole particolarieleiChierici desti-nitialservizio dellaCattedrale.

Volgendoora losguardoagli orfani,aimalatiedaipoveri di questa città,vediamoelicla filantropiadeicaritatevolicittadini provvide.ndessi,fondandotre Orfaiiolro/i per raccogliervi inuno gliorfanellimaselii, nell’altroleorfane povere, c nel terzo, detto iliMc./bhaiiel.'tia'.e,quelle dieivilcondizìoiiepstilucndounvasto spedale distinto colnomediSpedaimaggiorepersoccorrere alla umanitàlanguente per malattia;aprendo unsecondo Spedale detto deiPcruollanliperdar ricovero a chimancassediletto; preparan-doearitatevole osjntalità allemontanineinunterzo Spedale no-minatodiS.Antonio^efinalmenteaprendoaipoveriunmezzo diprovvedere alleurgenzeloro,mediante unliccliissimo

Monte

eliPietà,collerendite del qualeil

Comune

mantieneeziandioun Medico di sanità

,

unOstetrico cdue Levatrici;soccorrele po-vere famigliecongenerose limosine,cprovvedealcollocamentodi non pochefanciullemiserabili,dispensandolorobuon numerodi dotiannualmente.

Oltreunpiacevole Parterreriunitoalla piazza di S. France-sco,edun lungoe delizioso /'Va/c cheolirono ai cittadiniilmezzodi ricrearsi nelgiorno,sonoaperti in Pistojaun Teatroedun Casino disocietà per divertirsinella sera, tenuti contuttalaproprietà edecenza.

Laprincipale industriamanifatturiera dellapopolazione pisto-iese!'quella della lavorazione del ferro nellenumeroseoflicineche rimangonofuoridelle porte, e dellaconciatura dellecanapi gregge

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°

chevengono daBologna.Dentrolacittà àapertounlanificioe vi sonobuonnumerodi tintorie.Visitessono telerielisceed a ope-ra;visonoconcic di pelli,fabbriche dì cappelli di pelo,di can-ne dafucile,distrumenti chirurgici,diorgiiniedistrumenti musicali accreditatissime; v'éapertaunachioderia,ove sono im-piegatelebraccia dioltrei5opersone;visonoduevetreriee5 fornaci(literraglie ordiiurie;quattrosonoivalichichelavorano laseta,duedei qualia4gliirlande,enelle

Abbandonate

si con-servalatessituradelleseterie,sebbene in poca quantità.

11commerciointerno deiPistoiesi à esercitatocon due mer-cati settimanali nei giorni diMercoledìcSabato.

InPìstojarisiedonoun Fcscovo, unCommissarioliegio, un PresidenteeAuditori del Tribunale di prima Istanza, un Picarioliegio,un Giudicecivile,due Cancelliericomuni! a-tivi

,

un Ingegnere di circondario, un Ministro Esattore

,

un

Consen

atorcA'Ipotecheeun Direttore della

Dogana

coni ti-tolatidelsuoUffizio.

Pistoiafupatria amoltiche divenneroillustriper poten-zapervalore e per dottrina.LetantopotentifamiglieTedici CancellieriePanciatichifurono pistojesi.Clememente

PII

della famiglia Rospigliosi,ediCardinaliPortegucrrieFabroni nacquero inPisloja.IllegistaHanieri,ilGualfrcducci,

Fra Leonardo

matematicoedildottissimo giureconsulto, letterato e poetaCino Sinibnldi conmolti altri,che occuparono onorevolmentele cat-tedre delle università diBolognae di Pisa, ebberolacunainquesta città.Nacqueropure iu essaipoeti

Meo

Abbracciavacca

,

il Brac-ciolini,ilForteguerri,t\e.poetetteSelvaggia amicadiCino, eCi>-rillaOlimpica, coniletteratiScipione Forteguerri, Carteroma-co grecistaeJMccolò

P

Ulani

sommo

latinista

Nelle arti belle sonodistintiìnomidei Scultori

Adeodato

,

Buonanno

,Cellino e Itidolfo;e quelli dei pittoriGorino, Pite,Fra Paolo, Urbano,

Leonardo

eGiovanni,aiquali succedettero nel secolo

XVII

quelli delPiastrini, delGimignaniedelBaldi

IlPitonifu

sommo

architetto.

P‘

PBATO

anticamentefu terrarirpettabile.Keli653ottenne definitivamenteiltitolodicittàdaiMediciallora rei;nanti in To-acaiia,e l’anticapropositurafuin queltempodichiarataConcatte>

drale di Piitoja.

Questacittàsiede tutta inpianura alla distanza di io miglia daFirenze nella direzione dimaestro,traigradia84^' di long, ei4355' dilat.

Leattuali suemura formano un esagonoirregolareche haa miglia emezzodigiro.Essesono munitediunbastione in ogni an-golo, e 5sonoleportechealpresentevirimangonoaperteper entrare nella città,che tuttora conservaunfortedettoCastello dell'Imperatore,fabbricato dalfamosoGhibellinoDagomari

de-votissimoall’imperatore Federigo.

Lestrade di Pratosonosuflìcientemente larghe eben

lastrica-te; le piazzesonomolte e quasitutteornate di fontanee contor-natedadecenti fabbricati.

T

ra questeèvastissimala

Piazzadi

mei-caUileaventeunaperiferia diunmezzomiglio circa.

Gliedilizjsacrialcultosonooltre ventie perlamaggiorparte belli,mancandoa pochi pregievoli oggetti di bellearti.Sopratutti peròprimeggia in bellezzalaCattedrale condottadaGiov Pisa-no

,

nellaqualeDonatelloscolpìilpergamo chevedesiinun angolodellafacciata,ilLippidipinseglialTreschi delcoro ar-chitettatodalliuonlalcnti

,

il

Gaddi

eseguiquelli dellaricc.1 cappelladellaMadonnadellaCintola,

Mino da

Picsolclavorò ilbellissimopulpito dimarmo,ilTaccascolpiilCrocifisso

del-r

aitarmaggiore,eilZ>u/ciedilGhirlandajo \xìfcrostupende tavole suglialtari.

L’altra chiesa distinta in Prato ^ quella della

Madonna

delleCarceri,edifiziosveltoedelegantechediresse Giuliano

da

S.Gallo,echeildiluifratelloAntonio ornò nel-riutcrnocongusto particolare.

É

aperto in Pratounvastoegrandioso Collegio, checonosce lasua istituzione dalla famiglia Cicognini,provvedutodizelanti direttori.LeScuolecomunitativedannogratuita istruzione alla gio-ventù;

DueConservatoritengonoineducazionelefanciulledi civilcondizione, edunaltroconScuole pubbliche annesse accoglie lefanciullepericolanti,eprovvedeallaistruzionefisicae mo-rale delle ragazze povere.

^ionmancainPratounapubblicalibreriapercomododegli studiosi.

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» t. Gl'istituti<libenrficenza apertialmiserosonomoltissimi,pcv tendoil

Comune

elargireognianno 38a 5 o scudiindotar ragazze, in mantenergiovani a studio edinaltre caritatevoli sovvenzioni.Due sonoi.Montidipietà cuipuòaver ricorsoilliisognoso.

Un

ampio Spedale riceveipoveri malati,edallo stesso

Comune

sono mante-nutiaMedici2Chirurghie2 Medico-chirurghipersoccorrere allaumanitàlanguente.

Air angustoteatrocheviesisteva neidecorsi anni,nefu so-stituitouno nuovoassaigrande,mollo ornatoedidisegnonon comune.

1Pratesisonoindustriosissimi, esioccupanoallemanifatture quantoloroconcedeladecadenzaattuale delcommercio. Le princi-pali manifatturesonolalavorazione delramee della lana. Inpiù luoghi a destra e a sinistra del fiume Risenziovisonofahbriehcove ridiicrsiilramein lastre, e nella città oltreioofficinelo converto-noinutensili.Circaaolanificjtessonopannidilana, e già v'i stata indiodiitlamiacardaturaedunafilatura di essa amacchina.

A

questefabbrichesonodicorredobuonnumerodi gualchiere edi cimatorie, 3manganida pressare e16tintorie.Yi sonoinoltre fabbriche di berrettialialevantinacheimpieganolebiacciadi moltepersonecon

sommo

vantaggiodeiconduttori.

Non

^ trascu-ratalatrattura dellaseta, e qualchepocasene tesse nel Conser-vato! io delle Pericolanti.Letelerieliscie,variegate, eoperate di canapa sonol'oecupazionc dellamaggiorpartedelledonnedelbasso popolo.

Una

vetreria,unaconciadi pelli,3fabbriche di cappelli di pelo, ed altrettante di quelli di pagliadannocampodi occuparsi vantaggiosamenteanonpochi industriosi.

In ogni lunedì della settimanasiradunainPratoun mercato digrandissimo concorso;nelgiornoidimaggiodi ciascunanno v’èfiera dibestiami c di mercerie; e neldì9,10 e11di settem-brecadeunaltrafieradibestiami,panni,mercerieed altrodi grandissimoconcorso.

Pratofacircalooooabitanti e vi risiedonoun Ficario ."io,un Cancelliere comunilativo, unJiigegiicrcdi Circonda-rio cun Ministro Esattore.

Tragliuominicelebriche illustrano questa città,ebbe gran famailCardinal

da

Prato,ecomedottissimo fu riputato jdn-toniu Martini Arcivescovodi Firenze.Pietro

da

Pratofuprode

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9^

militare,edinventò macelline da guerra,

Paolo Da^omari

geo-metra,

Fra

Feliceteologo,ilItistorimatematicoedilCamhioni legalecon moltialtrifurono valentissiminellelorosfere. Il Con-reuet’olcche fumaestroalPetrarea,eilScntiucUìfurono let-teratidicelebrità.FrancescoriiGirolamoscultore c

Fra

Dia-mantepittorefuronoartistidi alta riputazione.

TOLTEBRA. È

questaunacittàche per antichità di origine forsesupera quelle riconosciutecomectruschc.Essa siede sopraun altomontea sciroccodaFirenze alia distanzada questa di miglia 38aigradia83a’di long, c^3*a^’di lat.Gli avanzi dei suoi an-tichiedificisonomagnifici.Sussisteancoraunaportache appella aitempi degli Etruschi, ediruderi dell'aiiticoanfiteatro,non po-chiframmentidellemuraelevestigie delle vetustetermeattestano lasuaremotissmaantichità.

Lacittàmoderna ha ungiro dimuradicircaa miglia, nelle qualisonoaperteseiporte.Essa èmunitadiunforte,oveèla casa di forza eilmaschio,torrerotonda cheuntempofutremendo carcere di stato.

Fragli edifizjsacri òcommendevoleil

Duomo

ingranditoda Niccolò Pisano,eornatoposteriormente di sculture e dipintidi

sommo

pregio.

LaChiesa di S.Giovanni,quella deiFrancescani soppressi, c l'altra diS.Dalmazio contengonobeidipintidel

Pomarancio

e Ac\ lìossetti;nell'ultimavisonostimabilisculture di lV</vio</<z FiesolecdelMonlorsoli,

IpoverihannoinVolterrauno Spedale ovecurareleloro in-fermità;un

Monte

Pio overicorrere nei loro bisogni;eunIstituto diBuonomini chesoccorreallaloroindigenza.

Perlaistruzione della gioventù visonoaperte pubbliche .<cuo-ledirette dai PP. Scolopi;gliEcclesiasticivihannounseminario;

lefemmine sonoaccolteinun Conservatorio,eperchi

ama

le arti,lacomunitàvimantienemaestri dimusieae didisegno.II Palazzo del Pubblico costruito nel contieneil

Museo

ela Libreriadei celebri|>atrizziGuarnacci.

Un

teatro elegante c vastoconstanze annesse pericittadini

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9t

rclificato(lirecriite,eunCatino perlanobiltàoffrono

modo

di ricrrarsi a chi lobrama.

Ilclima di questa cittàè rif;idnnrH'in verno,

ma

piaccvolittU

mo

nellaState;rquellapopolazioneanimatada ciò cheledà tica-ra stazione,nontrascuralemanifatture.Ivitrovantiunlanifìcio nellacasadiforza,una concia dipelli,più diuntorcitojo dicor^

dedicrino, e vitonooltre6oofficinenellequalilavorati

cl^

gantementel’alabastro.

Non

lungi dalla città esistonolerinomate Saline Folterranc,lequaliprovvedonoaibisognidituttolo stato,eda cui etto ne ritrae considerevoleguadagno.

Tuttiisabatidell'annov’èmercato, eili6 di agosto,eil primolunedidopolaterzadomenicadisettembre,vi tifannodue grottefiere.

Questacittàcontieneunapopolazionedicicra4 ooo abitan-tie in essa risiedonoun

F

(scovo,un CommissarioRegio avente

k

attribuzioni deiVicariReginelcivileecriminale,unf7a/icc/~

licre cumiinitativo,un Ingegnere di Circondario,un Ministro Esattore, aMedicie3Chirurghi.

Volterra fupatriadimoltiche salironoingranfama per consigliocdottrina.Quiebbero lacuna

Aulo

PersioFiacco portasatiricolatinoclicvisteai tempidiNri'one,eS.Lino primosuccessore diS.Pietro.Oltreiceleberrimi ^erg^iiiWi, /’«/-concini,Finta, Inghirami,Miiutcci eGuidistatiparte segretarj dei principi Medici,cparte capitanidimarina,molti delle men-tovatefamiglie e diquelledeiGuarnacci,Fillifranchi,

Da-miani,Falconcini, MaffcieGalluzzifurono di Volterra,esi di-stinsero inogni sorta dì scienza c di letteratura.Raffaello Volter-rano,ilRicciarelli cilFranceschinifuronoartisti dìgrannome.

L’attualeArcivescovo diFirenzeè paredellanobilissima fami-gliaMinuccidisoprarammentata.

PE8CIA.

dichiaratacittànel1699 da CosimoIII ò fab-bricatasullerivediunfiumeda cuiprendeilnomealla di-stanza di34miglia amaestrodaFirenze,aigradia 8ai’diLong.

i'4'l^ò 4diiat.Questabella cittàmancaquasiaffattodimura, ]icrch<-maifuronoricostruitequellechenellaRiabbatterono

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iLdcclirsi.Ifabbricati,lepiazzeeleftradedirtiaoccupano un arcadicircaduemigliadiperimetro enonmancanoaiprimi grandiositàebuonaarchitettura,nà allealtrecomoditàe am-piezza.Permezzodiduepontiunapartedellacittàcomunica conl'altraaldilàdelfiumePesciadacuiètraversata.

LeChiese diPesciasonotuttebenissimo ornate.La Catte-dralerifabbricatacoldisegno delFerrinel1690 adunasola navataiassaigrandiosa;lacappelladel SS.Sacramentot'opera prcgicvole diGiulio diliaccio d'Angiolo,e tuttiglialtari incro-statidi bellissimimarmi sono anchedecorati dibuonedipinture.

InPesciaviàunSeminarioVescovile,un Conservatorio presiedutodamonachecdungrandioso Spedale.

Kon

mancainquesta città teatro,cd è anzivastoavendo 5 ordini di palchi.

IPesciatinisioccupano moltodellalavorazione della seta.

Moltissime sonolecaldaje per farnelatrattura; treivalichiche vi esistono,epiùdii5oo donne s’impieganoper incannarla.

Vi sonoinPesciaa concedipelli;non pochefabbriche di cappelli di pelo;acartiere, emoltepiù sulleduerivedelfiumefuoridella città.Di queste peraltrolepiù accreditatesenoquelle dei Sigg. Ciui a S.Marcelloiqualitantoperfezionaronolamanifattura della carta dastarein confronto dellepiùbellecarteinglesi.Duevetrerie,e altrettantecereriesomministranod'onde vivere amolteceiitinaja di braccianti.

11commercioè attivatoconimercati settimanali chevihanno luogo intuttiisabatidell'anno.

Pesciaconta circa4 oooabitanti,edhannoresidenza in essaun Vescovo, un Vicario Fegio, unCaiicellierecomunitativo

,

un Ingegnere

,

un Ministro Esattore, un Medico, un Chirurgo, un Medico-ChirurgoeaMaestri discuola.

Questacittàebbe qualche Cardinale e più diunPrelato.Essa educòilPiceinellifamosoteologo;ilTurini medico rinomato,

Taddeo da

Pescia

sommo

grammaticosebbene vivente nel

XV

se-colo,edilFiloponovalentissimolatinistaegrecista.Diedela cuna ancoa distintiartisti,traiqualicoutansiSantarelliedil Pagni.

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é

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MODIGLIATCA

(I!c]iiarat.icittànobile(fall’augusto rr(^nante LeopoldoIIcon Motupropriodelapgiugno del correnteanno i838, fu terraragguardevolissimad< IlaRomagnatoscana eziandio nei tem-pipiù remoti. Trascuratalaquestioneseellacorrisponda all’an-ticoMutilo,basteràpernoidireche fulacapitaledeivastid(v ininjdei C<H)tiGuidiper ciòdie riguardaitempidelfeudalismo, echecadutiiFeudatariediComuni,passò sottoildominiodei Principicometuttelealtre città e terre del Granducato.

Questacittànuovapeltitolo,siedesul dorso dirupatodiun monte,edistinguesi inModigliana nuovaevecchia.11torrente Tra-mazzoda cuiitraversatadivideunaparte dall’altra, emedianteun ponte di materiale, sostituitoalaltro antico a levatojo,gliabitanti dellanuovacittàcomunicano conquellidellavecchia.

A'cH’alto delmonteoverisiedevedesil'antica roccain ro-vina^più in basso apresiunapiazzettadecoratadipubblica fon-techeprendeilnomedal Pretorio, già palazzodeiConti Guidi;non moltodistante trovasi la Chiesa dei PP. delle ScuolePie,e inaltro sitoundecenteSpedaleedun

Monte

diPietà.Laporta di egresso dalla vecchia Morligliana, prossima al ponte dicomunicazionecon lanuova,òornata di tretorri.Nellamediadi questeammirasiuna statua in

marmo

bianco rappresentante NostraDonna;inunadelle lateraliècollocatouuorologio,enell’altralacampanadel pubblico.

EntrandoinMo<ligliananuovada questa parte, incontrasi altra Piazza della dei Mercati cuicorrispondonoilTeatroe laCasadella Dogana;ediqui apresilabellaVia detta delle CaseNove,allaquale dàprincipioundelizioso Parterre.Lecase che fiancheggiano questa hannodecenza c beH'aspetto;lachiesa Collegiatachevisiincontra dedicata aS.Bernardononmancadipulizia cdiornamenti.

Inunaviatraversacheservediconfine alla sopra descritta, vi èlachiesadiS. .Stefano decorata di belle cappelle,tra lequali è quanto maielegante quellasottoilcoro, consacrata alla fcibine delCantone;pocodistanteincontrasiunConventodi Agosti-niane,equindi trovasilaCancelleria aperta inunsoppresso Conven-to diDomenicani.

IPP. Scolopiprovvedonoallapubblica istruzione della gioven-tù, ealle.àgosliiiianeincombequella delle femmine.

.Vtlnalinenle([iiestacittàconta circadoooabitanti,iquali,

Dkjiì,':;.C'oogle

97 rrcrttuatalaclasse dei facoltosi,sidedicanoattivissimamenteall’ in-dustriacd alcommercio.

A

duegualchiere c aduetintorienon manca mailavoro; vièunafornace di terraglieordinarie; euna trattura di seta avaporebenissimo ordinata impiegaannualmente 100,000libbredi bozzoli.

Ognigiovedì

ewi

ungrosso mer-cato, e cinquesonolefiereannue chevisifanno,tutte digran concorso.

Modiglianavantasi di aver datalaculla aiRonconi,e ai Ra-vn^lie aiBrocchiillustriperlecariche sostenute;aiTraversi ed aiSavelUdistintigiureconsulti eaidue RonconistatiArchiatri allaReaiCortediToscana.

Essa è sede diunVicario Regio,diun Cancellierecomuni-^

tativo, diun Ingegnere,diun Ministro Esattoree diun Con-servatored’ Ipoteche. Si crede chenontarderàmoltoa divenire tedeancodinn Vescovo.

8.

MINIATO

èpiccolacittàsituatainuncolletraifiumi ElsaedEvola,alla distanzadia4miglia aponente daFirenze, ai gradia831’di long,c 4-^eai' dilat.

Essa fuprobabilmentefabbricata nel gfiadall’imperatore Ot-tonee perciò detta S.Miniato al Tedesco,efudichiarata citta neli6a4dallaGranduchessa Maddalenadi Austria,che da Urbano Vilileottenne la sedevescovile. Deisuoiantichiedifizinonle rimangonoche pochi ruderi della fortezza costruitavidaFederigo II,equalche avanzodiun tempioconsacrato alDioPane.Il palaz-zo della Repubblica fu convertito in Episcopio.

Lechiese in questa cittàsonoil, delle quali3Parrocchiali c4appartenenti a famiglie di Religiosi.La Cattedrale rimodernata nel1775,ibella e riccamente ornata dibuonepitture e sculture.

Nella Chiesa dei Conventualisiconservanotavole di Giotto, del Ghirlandaioe delCurradi

;

in quelladeiDomenicanidipinsero

ilLippiedaltridella scuolaantica;ilCigoliedilBronzino co-lorironobuoniquadri in S.Chiara,eartistidi vaglialavorarono nellaChiesa del Crocifisso fabbricatanel1718.

In S.Miniatovisono un Seminarioper l’istruzione degli Ec-7

yS

cirsiastici

;uupubblico Istitutoconcinque scuole perlagioventù;

uuConservatorio per educarelepovere fanciulle, edunapubblica

uuConservatorio per educarelepovere fanciulle, edunapubblica

Nel documento DESCRIZIONE GEOGRAFICA (pagine 93-116)