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DELLE CITTÀ E TERRE PRIMARIE DEL COMPARTIMENTO PISANO

Nel documento DESCRIZIONE GEOGRAFICA (pagine 117-138)

CITTÀ

PIRAreli-bratissimacittàdigrecaorigineesistenteda ol-tredusecoli

,dalsuoprimitivoincomiiieiaiiieiilogiunse rapida-mentea divenirelaprimariatra le citt'iiantielied'Italia.

Primaclicsorgesse lionialenavipisanespiegavanolilicrele vele sututtiimaricuuusciuti) c lintantoelièrini|>ernromanosi

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soslcniio,rlla srrlx'itlisfallariputazionedipolente e ricca, quale

larendevailsuocomodissimoporto.

Cadutoilrnmano Impero,questa fiorente città cedette alla fu-riadeiLail>ai'i,c ledevastazioni e grineeiidj cui soggiacquele va-riarono aspetto, elaridussero squallida etriste.

Dopolamiserandabarbariedie oppresse e spogliòl'Italiadei vetustiornamentisuoi piùbelli,Pisarecuperòlaprimieralilx'rtà;

edicittadinisalitiinpotenza,csegnalatisipeitrionfiriportati suiSaraceni,conlespoglie diquestiposeromentea risarcirela devastata loro città,eadabbellirla di fabbrieatidiecompensassero la perdila di quellianticlii.Daciòprovennein principiola fabbri-cazione del

Duomo

cquindidelS,Giovanni

,

delCampanilee del

Camposantn

,

edifizjdipregioinestimabileperlaricchezza e magnificenzaonde sonocondotti.ProseguendoiPisaniad arric-chirsisuinominatibarbari,nonchegiovandoa chidomandava loro soccorso,inpoco d’oraPisatornò adesserfiorente, bella e di considercvol possanza.

Ma

comelaRepubblica fiorentinacominciòa farventilarela sua bandiera trionfante oltreilprimitivosuoterritorio, e di ami-cadivenneaspranemicadeiPisaniperdiversità di partito, alle glorie antichesubentraronolepiù crudeli vicissitudini,eseper Pi-sa,»più tardava acomparirsuH'orizzonte l'astromediceo,lesue nrovine sarebbero adessod’impaccioal solitariobifolco. »

Cessati questitempicalamitosi, colfavore dei principiMedici essa vide nascere sulle rovine del suoSenatoVOnlinc equestre di S.Stefano,prosperareglistudj etornarelafloridezza; equindi munincentementesoccorsa dai Granduchil.otaringio-austriaci, rieb-be quello splendoreche le eradovutoper tornare nelnoverodelle liellecittàitaliane.

Lemura dacui òrecinta lamodernaPisanonsiestendono oltre

4migliainfigura quasiquadrangolare;c5sonoleporte in esseaperte,trascurandodueaccessichevihannolenavi

dcl-r

Arno.

Lestrade di questa cittàsonotuttepianissime elien lastrica-te,lepiazzesono contornateda pregevoli fabbricati, ediprimarj edilizisacrisonodiunagrandiositàcsplendidezza sorprendente.

L’ArnotraversaPisadescrivendouna curva,eladividein dueparti disuguali,comunicantitraloromediantetre ponti, dei

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lo.l

quali, èfamosoquello dimezzo,perilGiuoco del Ponte,clicin tempimenoinciviliti,visieseguivafesteggiando.Ilpasseggio amplissimodettoLungarniche apersi da amlieleparti delfiume, ('delizioso, e grandiosisonoifabbricatiche lo fiancheggiano par-ticolarmente a destra.Ognitreanni nella sera diS.Ranieri haluogo in questiLungarni,e nelrimanentedella cittàunailluminazione che chiamasi

Luminara,

così bene intesa c cosisplendida, da ri-chiamares|iettatorìdaogni parte,vincendo conreflcttoglisforzi dellapiù fervidaimmaginazione.

Tralepiazzementanodi esserconsideratequella dei Cava-lieri e l’altra di S.Caterina.La primadecorata di bella fontana c diunastatua colossalediCosimoIcondottain

marmo

dal

Fran-cavilla,ùrecinta dalla bellissimaChiesa dei

C

avalieri,da tuttii

fabbricatiappartenenti a questi, dalla Chiesa di.S.Rocco, dal Col-legioPuteanoedal palazzoove haresidenzailTribunale Civile e Criminale. In questa piazza corrispondevalafamosa Torre della fante, oggi sullefondamentadi essasorgeunpalazzoconorolo.gio pubblico c avanzidibuonepitture nelle facciatelaterali.

Laseconda piazzachiamatadi Caterina da unagrandiosa chiesachevicorrisponde, fu ampliata neli8 15, econtornandolain giro ovale di platani e di acacie, fu ridottaundeliziosopasseggio.

Nelcentro di questalaComunitàdiPisariconoscente alle be-neficenze ricevute,inauguròsu grandiosabaseunastatuain

marmo

«al

Granduca

Leopoldo lquaranC unni dopolasua morte,» dellaqualeneaffidò lascolpituraalchiarissimo LuigiPampaloni fiorentino.

Rivolgendosi adessoaisacri tempi, inunaaperta piazza vedesi sorgermaestosaì»Primaziale (Duomo)architettataincroce la-tinada Bruschetto,ccondottaa terminedaItinaldo valentissimi architettipisani delsecoloXI,lasciandociconessoun modellodi architetturarinascente.La primapietradiquestotempiofu get-tata nel^5marzo 1064,giornoprimodelnuovo annoperiPisani, c fucondottoa terminesulcadere del secoloXI(1). Conscrvossi Cattedrale vescovile fino al pontificato diUrbanoII,cda questi

di-(1)tPisanisrgintnrnnoacontareilprincipiodriraonnnuovoal Marzo(liciaaciinannolino al i'|N'caincuiFranrtV'trnIIGraDducadi Tn.’icanaordinòclicintuttoil.suo.staloilcomputo deiraiiunTosm: uiid’or*

Qw:c fiaso al priiuogiuruodiGcnuajo.

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cliiarala arcivcscovilf,Daibcrtoebbeilprimol’onore dell'Arci-vescovato.

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Duomo

di PisanonvedesiOfr£;ineirinternocomefuornato nei suoi primitivitempi;

ma

comeInridusserolainuiiifirenza di l'diliumutoIcla geiiernsit.ìdei Pisani,dopo unfuiiosoincendio cui soggiacque neliSpK.Essoèlungoesternamente braccia 171'/«>

largo nelcorpo 60*/s)nellacrociatai2.f,altonellafacciata 58Vs•’ ^llacupola88.

Ilsuoesterno e tutto incrostato dimarmiconbuonaarcliitettura spartiti,enella facciata decorata di5 statueneircstremità dei frontespizj,vcdnnsi58 colonne di-sposte in cinque ordini,clicpresentano4loggiatiunosopra all’al-tro.Corrispondonoinquesta tre porte dibronzosostituite a quelle distrutte dallincendio, cui diedero operailFrancnvUln

,

il

Tac-ca

,

ilSusiniedaltriscolari di Gin.Bologna, modellandolesui disegni dri loro maestro,clicv’immaginòlaintera vita della Ma-donna,ediprincipalimisteri dellaRedenzione.

Entrati nel sacro recinto perqueste,cmirandolo condottoa cinque navate nelcorpoprincipale, c a tre neilatitrasversali della crociata,condivota luceprovenienteda100 finestre colorite, e ricebissiraodiornati,sculture, cpittured’ognigenere,

ranimo

restacompresoinuntempoda meravigliaeda compiacenza.

Ventiquattrocolonne di granito dell’ ElbacdelGiglio sor-reggonolearcate dellanavatamaggiore,largabracciaa 3 ed alta 57. Altrecolonnediminorcaltezza;

ma

dimaggiorpregio per gl’in-taglieper1anticliità,sembrandoavanzi degli antiebiedifizi ro-vinali dai barbari,sostengonolenavate inferiori.

Un

soffitto in-tagliato a rosoni e riccamente dorato, sostituito all’anticocondotto a pitture,chiudelanavatadimezzo;lenavaleminorisono co-perte da volte.

— Una

ringbierapraticabile nelle navate laterali

,

cherecinge tuttalachiesa,concededi vederlatuttaquantaanco dall’alto,mediantearcateaperte nella parete della navata princi-pale,aumentandoa questa grandiositàebellezza. Riccodirare pie-tre òilpavimento condottoamusaicocherimanenelquadratoche formanoiquattropilastrisu di cuiposanogliarchisostenentila cupola dipinta dallUminalAi

,

cbello peimarmibianchiescuri è ilrimanentedeirimpiantitodituttalachiesa.Portandolosguardo alla grantribuna dimezzo oveèilcorochiuso damarmoreo para-petto inlaisialovagamentedi diaspri,cdecoralodidue statuein

loy

bronzodiGio.Bolognaall'ingresso,sìoffreprimieramenteallo sguardol’altaremaggiorerifulgente pei lapislazzuli, pei broccatelli diSpagna,

pi

prsicliini, epei giallidìSiena dei qualièincrostato;

quindi vedousiunbellissimo Crocifisso di Bologna; colonne diporfidoconsopra candelabriinbronzo;mosaici di

Gaddo

Gad-die di

Mino

da Torrita;affreschi diOrazio Biminaldiedel Ghirlandalorestaurati dalMarinitpitturesuperbe di

Andrea

del Sarto,delBcccafumi

,

delSo"liani

,

delRosselli, del Bili-vert, delGamheruccic di altri pittori valentissimi.

Corrispondonoinquestagrancapplla due Organidipregio singolarissimo

pr

lamoltiplicitil dei registri, e per la squisita imi-tazione degli strumenti musicali di ogni genere.

Lanavata trasversale costituisceduecappelle,clicunaè con-sacrata aS.Rìnieriprotettore dellacittà, cl’altradestinata a con-servareilSantissimoSacramento,arabiduericche

pv

lesculture, adornedipitture edecorate di heimonumentid’arte.La urnache racchiudeleceneri di S.Ranierinellaprima,èopera bellissima delFo^"inieseguita in

marmo

verde di Poisevera, posata sopra grandioso piedistallo di granito egizio rosato,ornatodi giallo an-ticoedibroccatello diSpagna.

IlCiborio di argentosodoche vedesì nella seconda, edigradi dell’altare condotti a lastre storiate delmedesimometallo dal

Tamhu)

inipisano suidisegni del

Fo"-^ini,conlaspesa di ventiquatromilascudipiamenteelargitida CosimolII,oltre essereapprezzabili perlaricchezza intrinseca, am-miransiancoracome monumentiportentosidisculturadiquel tempo.

Ma

comeadesso far parola dei magnifici quadri, dei grandiosi cenotafi e deicospicuialtaricheadornanotuttoquantoilsacro edìfizio?quil’abbondanzadellamateria scoraggisce chi è legatoda doveri di brevità, sicchénon potendoiuciò trattenermi,aggiungerò chegirandoattornolepareti laterali di questotempio,nonescluse quelle dellecappelle della crociata,incontransidotlicialtari,che.

sprtisconoledetteparetiadogniterzo intercolonìo,disegnati Aa\Buonarroti,ed eseguiti inmarmivarjdalloSla^idi Pietra-santa, suiquali,cominciandoa destradellaporta principale, veg-gonsi belle tavole dell’ .///ori, del annisenese,

X Andrea

del Sarto,del

Fa"a

fiorentino, del

Cwradi,

delSaliniheniedel Passionano.Cheognirimanentedelledette paixtinon ingombrate

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<laaltariiit^<lapilastri,sonoricnpcrtrila'i3 f;raU(liteledipinto, ornatodibollo cornioi dorato, nollorjiialilavorarono,aprendere r ordino indicato,ilCavallucci,ilCarvivitorbosc,ilFerretti,

ilTempesti,ilConcadiGaeta,ilMancini,ilMitratoci bolo-pnoso,ilLatiodilMelatafiorontini,ilCnrradi,G,

Ctirra-<ionapolotano,ilLatitipisano,ilCostanzi,ilCij^narali voro-noso,ilPeccltetix lionoso,G.CoUif'tion

,

ilGandoljiboloi»uese ePietro Benvenutiaretino,conaltriartistidi

sommo

credito.

llseondodaijuestabasilica,inpocadistanzadicontro alle porto, ricliiamatuttaTattenzionedolpasteggieròl’altrotempio consacrato a S.Giovanninelquale conservasiilfonte battesima-le,dettoporeiòIIBsTTisTEno.Trontaduomilafamiglie concor-rendo alla sposa della fabbricazionediquesto,icapidisilTatta im-presane allìdarnnoildisegno eladirezione a Diotisalvi celebra-lissinioarcliitettopisano, c nelii53,instilepisano, ne incomin-ciaronolafabbrieazione.

Questoartista loimmaginòdifigurarotondaalto bracciar)f, eaventeunaeirconferenzailibracciai83V4 tuttoincrostato di inarniibianeliitramezzatidalisteceruleedentroe fuori.

I.'esterno è diviso in tre ordini, nelprimodei quali vedonsi venti belleeolonne, sopraieapitelli dellequalivoltanoardii or-nalissimiacentro pieno, diesostengono unacornice costituenteil teruiiiie dell'ordine indicato. .Sopra a questa compari.seeun peristi-liosorrettoda sessantacolonnepiùpiccole e piùfinidelleprime concapitelliedareliisemicircolari, cterminato dauna coronadi bizzarriornamentitriangolari, aventi nel vertice statue tramezzate da tempietti,diesorgonotraun triangolocl’altro,riccamente adornidi lioraini edirabesdii.IIterzo ordine ricorre intornoalla fabbricascompartitoda 18 pilastrieaofinestre,ed ù terminato da triangoli sopralefinestre,eda tabernacolisopraipilastri.Dì sopra a quest’ordinecomeda suotamburosorgelacupola circolare condottaaguisadi|iera,eterminanteinuncupolino serrato, nelcomignolodelquale vedesilastatua inbronzodelSanto Precur-sore.Asimagnifiei ornati esternicorrispondonoidueperistili in-terni sorrettidacolonnee pilastridibellissimo

marmo,

edil gran-dioso fonte, cuisiascende pertrescalini,ricco d’intaglie di or-natiamusaico, e decorato del simulacro diS.Giovanniinbronzo.

Tralasciandolepitturechevedonsi in questa cliicsa,per

cs-Oigitized

lop

jcrpocheenonprrgiahili,meritano(ingoiarattenzionegli al-tariilibellissimomarmo,eun pergamoscolpilo dal

sommo

Arcco-la|jùa«o,opera classica perricorrbre a<jualpuntodiperfezione questo artista avesse portatalascultura nelsuotempo.

Lequattroportediquestachiesasono conimcudcvoliper gl’intaglieperlaricchezza degli ornamenti.

NellaparteoppostaalS.Giovannisorgedaterra lino al-l’altezza di bracciapd’/s torre di figura cilindrica di braccia afiYs diametro,cheservedicampanilealla Cattedrale,veramente portentosa perlafigura, esplendidaperlaricchezza deimarmi.

Bonawio

pisano eGuglielmod’Inspruck architetti idearono qnesta torrependentesettebraccia c*/sal difnori e5‘/ssi diden-tro,tuttacondotta amarmi,enecominciaronolacostruzione nell’agosto delii74*

H

*<toesternopresenta sette loggearcate, vagamentespartite esorretteda 207 colonneapprezzabilissimeper l’anticaloro variata scultura.La primadiquestelogge impratica-bile servedisostegno alle altreseitutte praticabili, cuisiascende permarmoreascalacomodissimadiapdscalini,econaltra a chioc-cioladi37scalinigiungesiall’ottavoripiano più stretto degli al-tri,dacuipendonosettebuonissimecampane.Gli ornatiin

marmo

chedecoranolaportac lepareti diquesta particolarissima torre

leaccrescono magliifieenza,elasuaconsiderevole inclinazionela ren-de meravigliosa. Daiduesuoi ultimi ripiani guarniti di ringhiera of-fronsiallavistalacittàsottopostae leadiacentipianure,con luttiibeiquadripittoriciche presentanoleverdeggianti colline

deidintornidiPisa. "’t '

j

DaquestasommitàI’immortaleGalileoeseguìnon poche esperienze, che allafìsicaarrecarono notabileavanzamento.

Ilquarto grandioso edilìzio che distingue nei Pisanilapietà pei trapassati, èilCamposa.vto daessifabbricato nel1378 con di-segno diGiovannipi.iano a brevissima distanza dal sopradescrilto

Duomo.

Lafacciata chediessogodesidallapartedimezzogiorno ove apresilaporta principaled'ingresso,ituttaincrostatadimarmi benissimocommessiedùscompartitain44pil^^^triequidistanti c 43arcate semicircolari dibellissimaforma.Lafiguradel fabbri-catoiinternamenteunparalellogrammoaventeloggiatiall’intorno edun arca di terra nelmezzodivisa in tre parti,laqual terra fu iviportatadall'arcivescovoUbaldodeiLanfiaiichi,chetornando

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(laSorìa,l’avcva fattascava rrnelMonteCalvario e seco portala iirllrnavi anteriormente alla fabbricazione delCimitero. Quest’arra servìun tempodi sepolturacomune,ediloggiatifuronodestinati a contenerelesepolture delle famiglie distinte.

Lalunghezza di questo sacro recinto,occupanteunasuperficie dibra(xiaquadrateitiSjn.iidi bracciaai^;lalunghezza di brac-cia7a;iloggiatisonolarghi braccia iS channo ungiro dibraccia 578. Essi tutti condotti a

marmo

biancoconlistecerulee,ricevono Inceda 6a. arcaterotondechevoltano suicapitelliintagliati di(i6 pi-lastriposantisopra solidoimbasamento,sulquale alzandosialtri pi-lastri ecolonnesottilitramezzoaigrandi pilastri, ogni arcata ro-tondavicnesparlitainaltriarchi a sestoacutoadorni d'intagli bellis-simi a vedersi.Leparetiintrruesono fregiate delle migliori opere dei primi maestridipicturafz/ot/o,^«^//Macco,gli Orca^iin,ìì Meni-mi,Laurati,ilVeneziano, Spinello, Piero

da

Ori’ieto epiù tardiilGozzoli,iquali olireilpregio di questi loro dipinti,ci la-sciaronoconessilastoria delprogredimentodell’arte alla loro età.

Sparsiconbell’ordinepergl’indicati loggiatiposanosui marmoreipiantiti oltre600monumentisepolcrali di scultura

an-ticaemoderna,quiviraccoltidallecure del cav.CarloI.asiuiogià Coiuservalorc delCamposanto,ora Direttore della pisana Accade-miadibellearti,iqualisegnano mirabilmentel'età,Tiudolee le viceude della scultura,potendoravvisarsi inessiformeetrusche rozze, ed emulantilanatura; sculture greche dellamaggior perfe-zione,ed italiane cadenti; e fiiialmentegli sforzi dei scalpelli pisani perridonar vita all’arte cleopere deimoderni onoratamentecolà collocate.

RiunitepertantoinquestoCimiterotantebellezzediarti, grandiosità di loggiati,vaghezzadiarchi,sveltissimecolonne, di-pinture inestimabili, sarcofaginumerosi,e mille c millememorie diuominivalorosi,sorprendono certamente1'osservatore, istrui-sconomaggiormentel’artista equalificanoquesto luogoperl'unico sacro ediliziodi talgenere in tuttoilCristianesimo.

, Delle altre chieseche trovansiinPisatroppo lungosarebbe ilparlarne,sorpassandoilnumerodi70;essepcn')sonotutte de-cz'iitissimc eIh-iiadornate,esingolarmente ammirabili sono S. Ste-fano dei Cavalierie S.Francescaperimonumentidìarte;S,

Paolo

a Ripa d'ArnoeS.

Maria

dellaSpinaperlaloro anlìchit.i.

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La prima condotta daGiorgio Varavi nelió65 ad unasola graiidioiOnavataconpilastriccolonnestaccate,cuiterminò lafacciata

Don

Giovanni de Medicinel è vaghissima nel suo insieme, sebbenenontutteleparti architettoiiicheconcordino traloro,c(amostradisplendidezzapeilucentissimimarmidi Lunidicui èinternamenteincrostata. CosiinoIlafabbricò dai fon-damenti,FerdinandoIfigliorabbellìecondussea termine.Kcl soffittodiessaspartito in sciquadriadorni d’intagli do-ratidalPeronifiorentino, vedonsi dipinteleglorie maggiori del-l’Ordine dalCifoli,dalLi^nozzi,

àaW M

Ilari cA»\VEmpoli.

Daquestiuniti alVasarifuronpuredipinteachiaro-scurole teleche copronoglispartimenti delle pareti inferiori, lasciando di-sadorne quelle superiori,occupateoggidatrofeie bandiere anti-cheappartenentiaiCavalieri. L’altaremaggiore ovecouservaiisi le ceneri diS,Stefanoin riccaurnaporfirea, òun’operaportentosa discultura in porfido diretta dalFop^ini con adornamentidi pie-treduree di statue digrandissimopregio.Inunodeiquattro altari lateraliAaffissounCrocifisso diargentoscolpito in

Roma

sui di-segnodelTcncrani,per la pietà diFeiMNANDOIIIchevolle ripa-rarealrapimento avvenutodialtro consimile; dagli altri altari pen-donotavole classiche delVasari

,

delBalie delBronzino.

Deidue Organi chevedonsi lateralmenteall’aitarmaggiore, unoè cosìnumerosodi registried eccellente dibontà, chepouesi traimigliori di tuttal’Italia.

Chiesa di S.Eranceseo.(ìntslo maestosoedifiziocon rannes-soconventoriconosconoprobabilmentelalorofondazione dal 6.

Ap,ncllo AgnelliedalB.AlbertoseguacidiS.Francesco.Kel cadere del secoloXIIIcredesicheperopera di artisti pisani ella fosseingrandita,fabbricandolacomevedesi dipresente a croce la-tina edecorandoladifacciata distilegotico,chelasciarono imper-fetta.Lafacciatachevi sivedeora fu edificata uell’anuoi6o3per la munificenza deiGranduca FerdinandoI.

L’interno di questotempio condotto ad unasolanavata, lun-ga bracciai.36clarga3oVi> presenta maestosità e ricchezza. Gran-diosiarchi a sestoacutoapronol’ingresso alla crociata, ed altri archi delmedesimosestostaccaiisidaimuridelleseicappelleche contornanolatribunamaggiore.

Leparetielavolta di questa tribunafuronotuttecolorite

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I13

daTadtìeoGaddi,

ma

oranonrottanochelepitture della volta.

Suftli alt.iridelleseieappelleindicatetrnvansi quadri del Passì-fiiiiiio,delSalimheni,diOtlaidii

f’anni,M

Cut radie del /ìos-srUi. Nellanavata grande corrispondonoio altariche sono deco-ratidibuonedipinture

MVEmpoli,

del

Pa

genovese,Ar\ no-minato diSanti di Tilo,Ae\Casolani,i\c\

ranni

rammentato,diNicrolaoydliot, deiSalimheni, d\Frnncesc.o

da

Castelloedel Cifoli.Inunacappellamodernamenterestaurata ededicata aS.Filomenacolorìmaestrevolmente unatelaGiuseppe

Suftli alt.iridelleseieappelleindicatetrnvansi quadri del Passì-fiiiiiio,delSalimheni,diOtlaidii

f’anni,M

Cut radie del /ìos-srUi. Nellanavata grande corrispondonoio altariche sono deco-ratidibuonedipinture

MVEmpoli,

del

Pa

genovese,Ar\ no-minato diSanti di Tilo,Ae\Casolani,i\c\

ranni

rammentato,diNicrolaoydliot, deiSalimheni, d\Frnncesc.o

da

Castelloedel Cifoli.Inunacappellamodernamenterestaurata ededicata aS.Filomenacolorìmaestrevolmente unatelaGiuseppe

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