CITTÀ
SIENA —
Traletante opininiiidegli scrittori sullaorigine di questa città,reiidesiimpossiliile determinare inqualepocaella sor-gesse,menochenondispiacesseaccomodarsia quelli diesenza fa-vnleemoltaprobabilità cougetturaronoesserestatafondataai tem-pi dellafamigliaGiuliadiRoma,
ondeperavventuratrasseilnome
diSiena Juliadieebbeneisuoi primitivi tempi.Essa fueertamente Colonia romana,el>enristretto fuilgiro dellesueprimitivemura,opinandosidiel’antica città risiedesse tutta in linadelle tre colline dieoggi comprendoiisidentrolemura,e pre-cisamente in quelladieconservailnomediSienavecchia,ove
ri-Diqilìzedby
n(>
inaileIII1.1torreilell.i<H S,/usano,prestolaqualefuronolasede elacliiesadeiprimi Veseovi.
Col voli;er depli anni divenuti popolosiisubborglii di Comn/-/ia tdiS.Marlino,circail1170ilgiro dellemurafuampliato, e racebiudeiido essoimentovatisiibburglii,vennea stendersi quat-tromiglia ed ebbe38porte.
Passatiitempi calamitosi delle Iiarbare invasioni c delle sebia-vitù feudali,Sienapure costituitainrepubblicasiacquistòunesteso dominioconlearmi,edivennerirea epotente perilcommercio, cui dibuonorasiaddiede. Ella possedeva// l‘or!odi Trlawonce ricambiavalesuemanifatture in lanacongliesteric più partico-larmente coi Francesi, ritracndonc
sommo
guadagno.Essa fu pertanto ricca e potente;
ma
quanto mainessuna agi-taladalleinternediscordieacausa digovernovariatolemille volte, senzamaiottenere universaletranqiiillitù.Ad esempiodiFirenze ebbeiConsoli, scelse quindiunPotesti straniero;fuuntempoaristocratica,ebbeilgovernodegliOttimati diviso colpopolo,fudemocratica,istituìMagistratiindiverse for-me,inunaparola tantifuronoitumultipopolari pcrsilfalta causa, che molti dei nobiliabbandonaronolacittàeritiraronsinelleloro campagne, ove mentreaspettavanoilgiornodi umiliarelaplebe loro contraria,nonvolendo, favorirono all'industria campestre e maggiormenteoccuparonsi delcommerein.
Alle indicate vicissitudini unironsiitempitorbidi delle fazio-niGuelfa e Ghibellina,cheaumentandoidisastri allacittà, la ren-devanoogni giorno piùdesolata coppressa.Stanca (ìnalmente di sostenere più a lungolesciagureondetrovavasiafflitta, lefuforza implorarelaprotezionedelPlmperatore, fidandosidimigliorarela sua sorte, e rottenne.
Ricomparvealloralacalmanella città;
ma
per breve ora, che ancoilDucadiAmalfimandatovidaCarloV
mal comportavasi con quella cuiavrebbedovutofavorire.LusingatiiSenesidimigliorarlaloro sorte sottoil patroci-nio dei Francesi, scacciaionoilpresidospagnoloesidetteroad essi,comprandosisventuratamenteunaguerrasanguinosissima e laperdila dellalibertà.DifattiCosimoI,alloraDucadeldominio diFiienze, unito agiiSpagnoliandòa oste contro Siena,laobbligò collafame ad unaumiliante resa, equindiavutaladallaSpagna
, Digitizedby GocJgle
incompensoileicreditiche conessateneva,eglinedivenne l'a»-solutoSignoreelauni all’altrosuo dominio.
Terminalecosilegesteantiche della città di Siena, essahen prestotorno dall'abbattimentoallo splendore, educandosicoiitem*
poraneamenteallasoggezione diunPriiiciix;e a dimenticarel' in-dipendente sua potenza.
Oggiquesta nobile e bellacittà vederitorreggiare su tre col-line e valletteinterposte,alladistanzadi6omiglia aostroda Firenze, cuifanno coronaleMontagnolemenoelevate del Chianti, quelle diM. MaggioediCarole,rimanendoleduelarghivarchi apertiperleValli
AtW
j4rbia
edellaMerse.
Settesonoleporte perlequalientrasiattualmentenella cit-tà,lequali perlamaggiorpartefanno mostradigrandiosità e di pregi architettonici.
—
LaPortaliomaiiaprobabilmentecostruita circaili3a7 da /4ngeloe ^ffostiiio architetti senesi, èmaestosa cdecorata di nobile e ricco antiportoconalTrcscbi diAnsano
di Pietroda
Siena,—
NellaPorta detta dei Pispinivisono bel-lissime pitture diG.An*.Itazzi dettoilSodoma. —
Portaa CamnlUa
presentaunmagnifico prospetto, ed i ornata di amplis-simoantiportocuicorrispondeun giocondopasseggio.—
Porta a Tufi,Portaall’Ovile,PortaS-Marco
ePorta aFontehran-da
hanno unacertamaestosità e nulla di particolare.Lestrade di questaamenissimacittàmodernamenteselciate nellamaggiorparte, sebbenepocopianeggianti,non sono incomo-de, eccetto alcune rimaste tuttora lastricate amattoniper ritto pocogradevoli a praticarsi.
Ifabbricaticheiìanclieggiannlevie erecingono le piazze mo-strano perlamaggiorparte solidità c magnificenza di antica costru-zioneogalanteria di architetturamoderna.
Lapiazzaprincipaleèveramentemeravigliosaesingolare.
Essa ènonpiana nè regolare;
ma
fattaaconca marinarovesciala dispaziosadimensione,contornata dai più bei palazziche possano rammentarelacospicuitàpassala edillustropresente, traiquali èsplendidissimo per l'architettura epi
dipintipreziosiche rac-chiude, quello dell'anticaSignoria.Nelbasso di essasorge svel-tissimaunatorre dettadelAlamelaaltaloobracciacongrossa campanaepubblicoorologio,chele fapomposo ornamento,nè lemanca unafontana ricchissimad’acquapr
maggiormenteabbel-DigitizedbyGoogle
ìtfi
lirla.Nrlie altre piazzeminoriediiibuonnumerodistrade trovatisi fontane diacqualimpidissima, e tra questeuna nominata
Gaja
alimentala fonti eifSocisterne.Tantadoviziadiacquainuna rittaellenonItaairintoino montipiù elevati di quello sulquale essaposa,costòaiSenesiriccliitesori,avendoper cosi direvuotato ilmonteellercpgesuldorsolacitti,per costruirvi recipienti sotter-ranei nei qualisideposital'acquaclicper diversescaturigini fil-trando nel terreno, tuttasiraccogliein essi, vi sipurga,cprovvede quindi per diversediramazioniaivarj pozzi e allemoltecisterne dellacittà.Questigrandiosiacquedottidie esteiidonsi peruncircuito dicinque migliatuttipraticabili,meritanodi esserconosciutisì perla vastità c lunghezza, die percomprenderecome arduane fosse l'impresa.Lafonte però diesorprende perlaricchezza delleacque èFoutehvandasituata nelpiùbasso di Siena in quello dei Brandi, chesidiflonde in moltiplieilavato)'efaagirenonpochi mulini, su-gli elfettidellacuiacquatantoscherzaronoper far risultare nei Senesi quel brillante di cuisonoparticolarmente dotati.VantandoSienacelebratissimiartistieperfinounascuola
avantiCimabucrianimatore delle arti belle, tanti chevifiorirono epiù che altrovelavorarono, ridussero altrettante gallerieitempi sacri elecase di quelli chefavorendoefficacemente allearti, offri-vanoagliartistieziandìoimezzi di far vedutalaloro maestrìa.
Oltrecinquanta sonolechieseesistenti in questa città, tutte decenti e benissimo ornate:s|dendideperò pei dipinti e perla va-stitàsonoilDuomo,S.Oiovanni,S.Domenico,S.Francesco, Provenzano,S.Spirito,S.Martino,ilCarmineelaChiesa dei Servi
di Maria.
Il
Diomo
racchiude tantimonumentidelle arti sorelledi va-riotempo, dariguardarsicome unpieziosomuseodirarioggetti di bellearti.Lafabbricazione di esso fu più volte interrotta a causa delcambiamentndellevicende, cdavarj architettiguidala, jicrchè giungessealsuo termine.Lafacciataètuttacondotta amarmibianchi e dialtricolori sul disegno diGiovanniPisano,chelaeseguivaalcadere delXIII secolo, e|ioeaincuiilsacro edifiziofnprolungato.
Ammiransiinquestafacciatagrannumerodi statue, busti, edornamentiin
marmo
edinbronzomeritevolid’ammirazione, almenoiuriguariloaitempineiqualifuronoeseguiti,essendoDio'lized bv'"Inogh
lap
l’ai'tctemprenririnfazia,iqualitanto larrndonoornata, da to-glierle forteilvero bellomaettotodicuidovrebbefarmnttra.
Ognirimanente delle pareti etterne è incrottato dimarmibianclii c neri alittreorizzontali.
Entrandoneltacrotempio,tpartito a tre navate torretteda pilattriincroft,itidimarmi,conricco cornicione topralearcate, econpareti tuttequantecopertedimarmibianchi c neri a ttriicc orizzontali, l’oftervatorenontadovepotar lo tgiiardo alprimo incontro, tantitonogliornamentiche alui tioffrono inun mede-timotempo.Volte azzurreconbrillantittelledoratenetollevano l'occhioilialto; belliitimestoriesegnate a musaiciincolori nel pavimento,loritraggono in basso; tavole di egregi pennellie scul-ture mirabili lodivaganoattorno alle pareti,ed inunsubito ne comprende ranimo unpiacevolissimoincanto.Ovunque munvesi
ilpiede incontranti sulpavimentolavoridi pietrecommesse rap-presentantistoriedelvecchioenuovo Testamentoeseguitecon emulazione da Baccioinventore di questo genere diornatocirca
ili35o,da
Urbano
da Cortona,daÀn’onioFcderii’hi ,da Matteo di Giovanni,eposteriormente dalBecca fumi che rafll-naiidorarte,nel15oonecondusse alcuni pezzicheilVasari giudicò
ipiù magnifici chemaifosserostati fatti.
—
Giuntialcoro contor-natodi sedilimaestrevolmenteintagliati,vedonsi nelle pareti dipin-turepregevoli diFentnraSalimheniedelBecca fumi,e nell'al-taremaggiorebellissimosimostrauntabernacolodibronzo lavo-ralo daLorenzoFccchictti, cuifanno decorsoornamento due an-gioli scolpitiparimente inbronzodaFrancesco di Giorgio.Agli altariche incoiitransi nelle navate inferiorisonoafitsK tavole distinte dei pittoriBernardino Mei, Baffaello Fauni, P, Dandini, Carlo Maratta, G.
Maria Morandi
,MattiaPreti, FrancescoFauni
eSalvatoreFon’ana.In vari punti dei sacro edilìziosorgonoeziandìoopere commen-devnli disculturaadaumentarnelebellezze.Veramentesplendide primeggianotra questeilPergamoscolpito in
marmo
bianco daA tr-eolòPisanoeilFontecondottodaGiacomo
dellaQuerce con statua di S*GiovannieseguitadaDonatello,
lestatue deiSS. An-sanoeCaterina delNeroccio,ilMausoleoalzatoa monsignor Te-sta Piccolomiiii,ilCrocifuso diBuonarroti
,
lastatua diPioII delMazzuoli,l'altra diPiolìldiPietro Balestracmolte altre
DigitizedbyGoogle
i3o
sculture del Jìaff^t, delFerrala,delMaini,delBraccie di al-tri artistidieunironsi arender sorprendente la magnifica cappella, che Alessandro VIIcommettevaall’architettoGiovanncUi.
Preziosi alTreschiperò e splendidimonumentidiscultura am-mii ansi nella Z./ércM'a contigua alla chiesa,oveconservatisistu]>eiidi cotticisuperbamenteornatidivaghissime miniature. Nelle pareti di juesta stanzavisonocolorite le gesta del ponteficePio IIdal Pin-tiiricchio suidisegni delgranRaflaello,edinmezzo ammiransi lastatua inbronzodelSalvatore risorto, gettata daFulvioSif^no riiiiedilgruppodelle treGraziedigreco antico lavoro, merite-voledituttal’ammirazionedicolorocheamanoilvero bello.
Mediantevastascalinatamarmoreadallapiazza del
Duomo
scendesiadaltrachiesaconsacrata aS.Giovan.m, checorrisponde precisamente sotto Io spazio cheoccupanoilcoroedilmaggior altare delsovrappostoDuomo.Dallaformadella facciata essa com-pariscecondotta daAgostinoedAngelo
architettisenesidopoili388.Ilsuoornatoesternotuttoamarmiòaffattogotico enon mancadimagnificenza. Nell’internorimangonoaffreschinella voltache appellano allametàdel secolo
XV,
iquali dalcolorito e dallamanierasembranoeseguitinelladecadenzadella Scuola sene-se.Non
cosiperaltrosonoidipintideglialtari,ammirandovisi buonilavori diAndrea
del Bresciano,deiduefratelli/'acni ini, delMcchcrino ovvero Beccafumi,
delMartellidettoilMutolo e diNiccolò Franchinichelavoraronoaltempodelrisorgimento dell'arte.Alleparetiancorapendono buon numerodiquadri di minorgrandezza,tuttidellaScuola senese c meritevoli di osserva-zione.
Un
capod’opera però di bella scultura a basso ed alto rilievo èilFonte BallesiinaledisegnatodaGiaeomo
dellaQuerce,e decorato di varie storie rappresentanti diverse gesta del santo Pre-cursore, gettate inbronzo contuttalamaestriada Donatello,Aaì Gliiherli,òa\Pollajolo,dalFecchicttiedaLorenzoB
artoli.Questoèun
monumento
degnodeisommiartistiche emulandosi unironsi a condurlo.Per l’ampiezza e pcibuonidipinticheracchiude e commende-volelaChiesa diS.Domenico ovetralealtrecosedegnedi es-serevedute,conservansiicartoni suiqualiilBeccafumi disegnava
lestorie,che poieseguia pietrecommessenelpresbiterio della Cattedrale.La Chiesa diò\Francescosenonraggiunge lanominata
DigilizedbyC'oogic
i3i nrllagrandezzalasorpassanegliornamenti,e tutteiealtredie
rammentammo
traleprimarie,meritanodi esser visitate per eo-noscerne quelle bellezze delle quali ciascunaèparticolarmente ador-nata.Idueteatrichevisonoapertipresentanobuona architet-tura ccommendevuliornamenti.Ilmaggiore(^Veatrogrande)t condottodalBibbiena,l'altrodeiBozzidpiù piccolo delprimo,
ma
di elegantissima forma.Accresce bellezza allacittàunamenoevagamenteadorno passeggiodettolaLizza, cheapresiinbelpuntoentroilrecinto dellemura,cui percommissionediP.LeopoldoIi riunitoil con-tiguopiazzale dellafortezza,cheadannodei'Senesi vi costruìil tristo
Don
DiegodiMendozza MinistrodiCarlo V,neitempi cala-mitosi di quellaafflittaRepubblica.A
maggiormente promuoverelapubblica istruzione fino dal ia^5ìSenesiriaprironounaUniversità,cui accrebberofamai PrincipiMedicieLotaringio austriaci destinando valenti professori a coprirnelecattedre; per lochevedesi oggi frequentatadamolli giovani studiosi.Accreditato èpureilCollegiofondatovi dalla nobil famiglia T’o/omei, e diretto dai Padri delle Scuole Pie, nel qualesono accet-tatiunicamenteinobili,ebenissimo guidata èl’./rrar/eniin Belle
Ani,
alquanto fiorente oggidì perlecure del chiarissimo suo Direttore.Allo zelo religioso deldottissimoPadre PendoladelleScuole Pie,ed alla filantropia delPrincipe e dei Senesichegli sommini-stranoimezzi,èdovutalaesistenzadiunIstitutodi Sordo-muti,nelquale facendolaeglidadirettoreconamordivero pa-dre,vedonsiquei miseri cui fu ingrata natura,amorevoliversolui ammaestrarsipremurosamenteinciòchelorodàa considerare
,
alleviandograndementea seildannodellaloroimperfezione, e rimeritando coi progressi portentosilesollecitudinidel loro impa-reggiabilemaestro.
Pubbliche scuole dirette daglistessiSeolopi,ed altre di Re-ciprocoInsegnamentoprovvedonoallaistruzionedelbasso po-polo.UnaSala d’Asilo accoglieibambinipoveri cdàloro istru-zionemoralecfisica.
Trale
Accademie
IcllcraricclicfiorisconoitiSienahachia-DigitizedbyGooglf
i3a
i-at'ama(yurlladeiFisiocrilici, nel cui locale creteeunbel
Museo
di Storia Naturale.A
«occorso dei poveri inalati v’c in questa cittàilvasto Spe-dale dellaScalaistituitoprobaliil niente daiCanonicidella Catte-draleintornoalmilledell’eranostra,cuiintempi più prossimi fu aggiuntounycafroanatomicoeOrto hotauicoprristruzione dei studenti.Ilmateriale di così vasto edilìzio,condottoa terminedopo molteinterruzioni,mostrasigrandiosoedornato.Airesternoù incrostato dimarmibianchi e neri disposticonregolarsimetrìa c iicirinternoracchiudemoltepitturecommendevolidiDomenico di Z/ar/o/o eseguile nelXV
secolo,conaltre Ix-llissime del Bcccafu-mi.—
Riunita allo Spedale evviunavasta chiesa nella quale meri-tanodi esser vedutigliaffreschicheilConcacolorì nella tribuna, sebbenenontroppofelicipeldisegno;unastatua inbronzodel Redentorecheposa sulmaggiorealtaregettalal(Mlevolmentedal Fccchietti,
due.AngioliedunaPietàcondottain
marmo
dal Mazzuoli,elaVerginedipinta a fresco dalmentovatoD.di
Bar-tolo.Un
altroSpedalepiùpiccolo accoglieimaiali alla cute; cu-stodisceinadattato localeleincinteocculte; e veglia alla custodia deidementichevisonoportati.Pergliesposti ù apertaunacasa apposta;pergliorfaniicittadinimaiitcngonoun Ospizio di Mendicità.Il
Monte
deiPaschieunMonte
Pio somministrano denaro perun tempoa quellicui è forzafarcontodelle proprie vestio suppellelliliperprovvedersenenei loro bisogni.Risiedono a Sienaun GovernatoreeLuogotenente generale, e«lunyircivescovo.Visono unTribunale di prima istanza con un/'rcJùZc/i/cquattroAuditori, Procurator regioeSosliiuto, unGiudiceCivile, edun Direttore degli Atti Criminali,cquindi visitrovano
unaCamera
di Soprintendenza Comunitaliva, una Direzione diAcque
eStrade, uniDogana,
gV\Uffizjdel Begi-stro, diGaranziaedelSaleeTabacco,
una
Magona
egli ArchividelleBiformagionie dei Contratti.Isenesisonozelantissimiperpromuoverelemanifatture ele molliplicifabbriche daessidirettene fannoevidentelaprova. Si conta.ininSiena circa!^olanificidi lavoro ordinario,euuudi
|>aiinifiniLenissimopiovvcduto, «ebbenesfortunato per la
raan-DigitizedbyGooj^U
in
ranxatirilecommi<tioiii.
—
Tre «onolemanifattiirediteUrie in unadelle quali(itessono drappi a operaiM'liissirai,elóole fal>-lirielicdinastridiseta.—
Di ogniqualitàvi sitessonoleteledi lino e dieanape,nonesclusequelleall'uso diultramonte; edal intrapendente fabbricante Bandini ^ riuscito diporneincommercio dellebellissime.—
DalmentovatoBandinisiestraepurelo zuc-clirro dallebarbebietole;ma
conmigliorfortunaegli siaddiede alladistillazione deglispirilidi varie qualità,avendootteiinto in questoanno i838 unprodotto di libbre aoo,ooo.—
Inio fabbri-chesilavoranocapitellidipelomoltostimati perlafinezza c pel morato;induequellidipaglia.—
Sonoaccreditatissimeotto concedi pelli; settesonoletintorie, trelecererieenumerosele botteghe di tarsie e intagli in legno, e di altri oggetti piùcomuni.Due sonoimercatisettimanalichesitengonoinSiena,e quattrole fiereannueneimesidigiugno,agosto, ottobre e di-cembre.
Lenobilifamiglie senesi,chepossonovantarsi di celebratis-simi antenationdeillustrarelaloro patria,sonomoltissime. Atte-nendoci anominare unicamenteiprimarj traigrandi ingegni, oltie lagran SantaCaterina daSiena eS.Bernardino,rammenteremo
6
Pontefici,5oCardinali e moltissimi Prelati distintisi nella gerar-chia ecclesiastica;TAccarigi,l’Agostini,ilBargagli,il Beleari, ilBenvoglienti,ilSermoneta,Catarino,Ochino,iSocini, Moca-to,ilMalevolti,ilPetrucci,ilPiccolomini,ilSansedoiiiedil Tom-masiconmoltialtricommendatiletterati;ivalenti sturici Barto-lommei.DatieDei;ipoetiFoleacchieroeLodovico;igiiirecmi-siiltiDonati e Dotti; edifisiciBiriogucci,Ferroui, Gabbrielli e Mattioli.
TragliartistivantandoSienaunascuolaavantiCimabue, direiquasi infinito essereilnumerodiquellichenellediverse epo-chediessa, salironoinfamapeilorotalentibeneeducatinelle arti.
—
Gli architetti celebratidiSienafurono Angelo, Agostino,
Neruccio,Landò,ilPeruzzi,ilPomerelli,MaestroBircio,il Gon-nella,lo Schifardini re.
—
Scultori dìchiarafama furonoRomano
daPaga nello,IacopodellaQuerce,DucciodiBuoninsegna,il Vecchietta,ilSignorini,ilRedi,ilMazzuoliec.Ansano, France-scodiGiorgio,ilCazzerelli,ilMartini ed altri all’architettura riu-nirono ludcvoimcutclascultura.
—
Dei tantipittorisono sempreDigitizedbyGoogle
ritjM'tlaiùliinomidiGuido,MinoeUgolinodir fiorirono nel ircolo XIII;i
Mommi,
ilLorriizetti,ilLaurati cdilBrrna conaltri la-vorarono conlode nelXIV;
cquindiridistinsero Bartolo, Ansa-no,ilVrcdiirtta, cmoltopiù tardiilPaccliiarotti,ilSodoma, Ru-stidiiiio,Scalabrino, Mcclirrino odilPcruzziclicfocoso progredirel’artrfiiioallametàdel secoloXVI. CadutalaRepubblica Sonoro,le arti puro languirono in qurlla città e soloquandoglianimidei citta-dini furono calmatioTordinedoliocoso fu afiattocambialo,i Sa-limlx'iiitornaronoa rianimare l'anticascuola,allevandoiCasolani
l’artrfiiioallametàdel secoloXVI. CadutalaRepubblica Sonoro,le arti puro languirono in qurlla città e soloquandoglianimidei citta-dini furono calmatioTordinedoliocoso fu afiattocambialo,i Sa-limlx'iiitornaronoa rianimare l'anticascuola,allevandoiCasolani