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DELLE CITTÀ E TERRE PRIHCIPALl del COMPARTIMENTO GROSSETANO

Nel documento DESCRIZIONE GEOGRAFICA (pagine 185-200)

CITTÀ

GROSSETO. È

cittànon grandesituatanellavastapianura dell’Ombronca

po

miglia circada Firenze e5oda Siena nella di-rezione diostro-'.ib.Essa fu certamenteunpiccolovico nel seco-loX,popolatissima essendo allora la tantoillustrecittàdiRosellc dietrovavasi a circaseimigliadidistanzaaGreco tramontana.

Avvenutal'ultima distruzione di questa città per opera dei Sarace-ni,imiseri abitanti ccrcaronsiun nuovotettoaGrosseto c am-icandoneifabbricati tanto popolato addivenne, cheancoil

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IRI

voriiRosrlle irgucnrioisuoi,uri 1 1

33trasferìeolàsuasrrire furiguardatocomecittì.

DominavanoGrossetogliAltobranrirschi;

ma

veririiriosi essi troppo deboli aresistei calleforzedellaSeneselirpubblicaclic noncessava di minacciarli,volontariamenteconcrssrro libertiai Grossetani.MalgradodiciòiSenesisottomiseroconprepotenzala rittinel133^e netiranneggiaronogliabitantifinoallacaduta dellaloroRepubblica.

DaFrancescoIeFerdinandoIsuccessorefucintadimura nellaestensione di circaunmiglio cmezzo,eavendola munitadi bastioni edifortezza, dal ricordatoFerdinandofudestinata Piaz-zad’Arme.

TralaPortaVecchia elaPortaNuovaperlequalisientra inGrosseto, apresìbuonaebellastrada dettaunavoltaGhetto, oggiFia Colonnella,e inaltre parti dellacittìtrovatisialtre stradealquantoampiec ben lastricate,condecenti fabbricati.

Piazza Granilepiù spaziosa delle altre è recinta di loggeda duelatievicorrispondonoil

Duomo,

ilPretorio elaCasadel Co-mune.

Inmezzo adessalamunificenza diLeopoldoII augustissimo Regnantefecetraforareun pozzoallaModenesefinoalla profon-diti di braccia30,990,e felicemente trovataacquapotabile, com-partìun beneinestimabilea quelpopolo,che giacendo su terreno dialtissimosedimentoera affattoprivo di vive sorgenti.

A

maggioreornamentodellamedesima piazzaquest'acqua emergeadessoda grandiosa fontana costruita di ferro delia

fonde-riadiFollonica,condottaallafoggiadimitempiettoottagono digotica struttura,laqualemostreràaiposteri l’autoreditanto bene conlaseguente iscrizionecheviò statascolpita.

CI VITATI

PriusPenuriaSalubriunAquarun Laboranti Hanc Copiam LeopoldusII.M.E.D.

Fecit A.nno

MDCCCXXXIII.

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i8a

Lealtrepiazzed'Irmr, diS.Franresno

,dell'Erbeeilei /)uePuzzi sonolepiùconsiderevolidopolapiù descritta.

Il

Duomo

ùunvasto c grandiosotempioedificato a tre nava-te incroce latinaconelegante facciata dimarmibiancliierossi di MonteAneliti.GliOratori diS.Pietro, e diS.Francescosonoi

più ornati di tuttelealtrechiese aperte nellacittA.

Lo Spedaleanticocapaceappenadi5(jletti,fuampliatodal GranI..eopoldoI.conlariunioneadesso didueConventi

soppres-si,medianteiqualiilfabbricatoappartenente allo Spedalepuòoggi contenereaoomalati, edarecomodaabitazione agl' impiegati ad-detti al pio stabilimento.

Una

Compagnia

diMisericordiasioccupadeltrasporto dei malati e soccorreaimiseriche disgraziatamenteincontrarono sven-turao morte.

DuepubblicimaestriprovvedonoalFistruzionc dellagioventù eduna Maestratiene a scuolaleragazze.

IlTeatroè decente edhapalchi repartiti indueordini.

L’insalubrità drll'aria dellainteraprovinciagrossetana ob-bligandolamaggiorpartedellapopolazione a partirneneimesi estivi,fa siche l'industria manifatturiera ed agraria languisca an-co a Grosseto.Imaggiorivantaggichesiritraggonodalla

mano

d'o|ieia in

Maremma,

sonoiltaglio delle boscaglieper far

legna-me da

costruzione,larimondaturadelle su'^'-cre,lafattura del-ledo^arelle di corro

,

lafabbricazione dellaPotassae del C'ai-Imne

;

dallequalicoseottienediscretoguadagnoilbracciantee cousiderevolutileilproprietario dei terreni.

Gli attualibonificamenti operatiinquesta provinciadall’ ot-timoGranducaregnante,dannolepiù lusinghieresperanzedi fu-tura prosperiti.

A

GrossetorisiedonounVescovo,unCommissarioRegio, un TribunalediPrimaIstanza,unVicarioRegio,un

Comando

di Piazza e del Littoralc,unUffiziodiEsazione,unaConservazione d’ipoteche,unaCameradiSoprintendenzaComunitativa, un Can-erlliereCom., unIspettorediCompartimento,un Ingegnere di Cir-condario, a Medici,un ChirurgocduealtriMedici infermieri.

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.K

ifì*-/ vi iiaccfiicrnr.non porolaillnstraioiioilCiiiirìmal.,ilCanlurri

(Saiisoviiio),ilTalli,ilVrllroiii,ill'orla,il(ìiordii,ilSoj;girii alilirairutissimiarlisti clic larbbciu a pallia.

Poppi situatanrlpianeggiantedorso diunmontea tram,di Arezzoè laterra primaria delCasentino. Essa derivò probabilmeii-teilsuonomedallaromanafamiglia allorchéconlemolte altre emigrate da

Roma

doj'oildominiodeiBarbari,viveva pos-srditiicedi latifondi in questo luogo.

Nelmedioevofusede deipotentissimiGuidi,forse originaij

longobardi,chedominandoinToscanafinodai tempidiCarlo Magno,sieranofattipadroni di oltreaoocastrili.CapodeiConti diPoppialladiramazionedella indicata famiglia fuGuido primo.-genitodelConteGuido Guerrae della bellissimaGualdrada.

LaSignoriadiquesti cessò nrl

XV

secolo,epoca in cui tutto ilCasentinoaddivenne dominiodella fiorentinaRepubblica.

Esiste tuttorailpalazzo di residenza deiConticheé condot-to sul disegno di quello delPotestàdiFirenze,oggi fi.tr^cUo.

Lachiesaprincipaleé laPropositura,lapiù bellaperò è quel-ladella celebre Badia di S. Fedele,decorata dibuonepitturee benis-simoornata.

Un

deeente Spedale accoglieipoveri malati; pubbliche Scuole

dielementigrammaticali e di belle lettereprovvedonoallaistruzio- l ne dei giovani rilConservatorio delle Agostiniane soccorre a

quel-ladelle fanciulle.

Per disposizionetestamentariadelCav.Riiliv’èapertaal jmbblicouna buonalibreria.

HasedeaPoppiunVicarioRegiocunCancelliere comu-nilativo.

Non

mancanoa questa terrauominidi celebrità per vie mag-giormenteillustrarla.Santi diCalcesefuSignorediBologna,i ContiGuidifuiono |)Otentissimi inToscana

,3Rillitraglialtri *

furono grandi scienziati c Placido da Poppiconmoltialtrisi di-stinse nellelettere.

Il

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|()S

Bibbiena èlapiù ricca epopolataterradelCasentino. Siede sulripiano di un poggio alladistanzadi20migliaaTram,da Arezzo,econta2200abitanti.In essaebbero rifugioiMedici ban-ditida Firenze, elaRepub.neliÓ09ordinòclicne fossero smantel-latelemuraperaverdatoloro riretto.LachiesaPropositura, vanta lasuafabbricazioneavantiilmille;rOratoriodellaConfraternita di S.Francesco òlachiesa piùornata,contenendo buonilavoria stucco.

Lo

Spedaleche vi i apertoaipoveri malati, è antichissimo e sulhcientemeiitecomodo.

Non

mancaalla gioventùunascuoladielementi Grammati-ealiedunadiB<-lleLettere.Leragazzesonoistruite dalle

Mona-cheCamaldolensichevihannoConservatorio.

RisiedonoinBibbienaun Potesti,un MedicoedunChirurgo.

Arreca

sommo

onoreaquestaterral’averdatolacunaal dottissimo Card. Dovizzi che tanto figurò nel pontificato diLeone X.

Inquantoallaindustria devesiavvertire,che in quasituttii paesi dei Casentinosicoltivano varjramidimanifatture.Visono lanifìci,gualchiere, tintorie, cartiere,fabbrichedicappellidi fel-tro,e officineoveiavoransi diversiutensilidifaggioediaheto.

Dalleabetine appartenentiaiMonacidiCamaldolisileva annual-menteconsiderabile quantità dilegnameda costruzioneeper l’edi-ficatoria,che colmezzodell’Arnodilassùconducesi a Firenze e a Livorno,edancoin

Roma

permezzo delTevere,come avvenne nella riedificazione della Basilica di S.Paolo inceneritadacasuale incendio nel principio del corrente secolo.

FraiLanificjmeritasingolarmenzionelafabbricaaperta aStia,oveIavoransiipanniall’uso di Francia e d'Inghilterra, da stareaconfronto di questi perilcoloreeperlamorbidezzae su-perarlinellabontà.

TantoaPoppiquantoaBibbienaviòmercatosettimanalee

visifannotrelìereannualiinambedueiposti assai grosse e di lu-cro perlepopolazioni delledueterre.Ancoallealte terre del Ca-sentinononmancanovantaggi

pT

illatodellemanifatture c del commercio,attivatoinessepureconmercati efiere,5 essendoi mercati settimanalic2^le fiereannuechesifannoora inunparse ora nell’altrodiquestaprimavalledell’Alno.

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169 MoNTEVARcni.Quetta nobile terra delValdarnosuperiore, si-tuata in deliziosapianura aponentediArezzo,ebbeoriginenel secoloXIIIdalladistruzionedrU’autieo castellodelmedesimo nomeesistente inprimasulprossimocolle.AppartenneaiConti Guidi e fucapoluogodelloroViscontadofinoalia54-epocain cuiilC.Guido GuerradaRomenalavendetteai Fiorentini.

Quanto mainessuna futribolatadarapine,daguerre eda vio-lenze,mentreladiversità di partitoteneva in guerraArezzo con Firenze: uè risorse dal suoabbattimentopersiffattidisastri, che alritorno della paceinItalia,spenteormailefazioni ecalmatigli animiinferociti dei popoli. Essaèoggi bellabenpopolata e di va-goaspetto.Lesue vie sonoampie,benissimoselciateeregolari.

Passaper questalavia regiachedaFirenzeconducead Arezzo, e ciò larende assaicommerciantee di piacevole soggiorno.

Ifabbricatiebe fiancheggianoleduevieprincipali clapiazza presentano solidità ed eleganza,agl’ altrinonmancaladecenza conveniente alle famigliecheviabitano.LaCollegiataclic corri-spondenella detta piazzaèdibellissimo aspetto.Nella facciata co-stituisceilparapettodiun lungoterrazzinounbassorilievo pre-gevole della Robbia, esprimentelaconsegna della preziosareliijuia delSacro LatteAl

Maria

cheGuido Guerra da Romenane faceva a quella Chiesa, nella quale tuttora conservasi esiveneracon par--ticolardevozione.

LealtreChiesechevirimangonoapertesonodecentie licn or-nate,ed assai bellaèquella di S.Francesco ovetrovasiun belqua-dro del Filippi.

IIpoverohainquesta terraunriccoMuntePio;pubblicbc Sruolc Elementari accolgonolagioventù studiosa, cleragazze possonoistruirsinelleScuole Normali,apertecon ottima direzio-ne direzio-nelsoppressoConventodelleAgostiniane.

Esistetuttora iliMontevarchiVAccaileiniaFaldarncsc,óiclonAò'i\dottissimo Poggio Bracciolini da'Terranuovapcrutil,perdiletto eper onore nel

XV

Secolo,mercèlecure dei presentianimatori di essa,che dal suodecadimentoneli8o4lariportarono a vita claampliarono.

RisiedeinMontevarchiunPotestà,dal cuipalazzosiha accesso alpubblicoTeatro, unCancelliereComnnitativo, unIngegnere,un Esattore del Registro 3 Medici edunChirurgo.

L’industria deiiMontevarchinièalquantoingegnosa;maili

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1^0

manifatturenonvisonoche fabbrichedicappeiii,tintorie, gual-chiere,cbuonetessitoredi tele dilinodommascatr,operate c li-scie;contuttociùlavia regiachelatraversaelevieprovinciali chelamettonoincomunicazionecoiluoghi circonvicini,sono cau-se di prospera attivitàcommercialenelmercatosettimanalechevi sifainogni giovedìenelleduefieredell’agostoesettembre.

Questa cospicua terra fu patriadinonpochi prodi nellearmi c valentissimi per sapienza. Piero daMontevarchisostenne onore-voliambascerie,AndreaBartoli lasciò diseeterna ricordanza Ixv neficandolasua patria,unFalugi fu distinto ecclesiasticoeun M.i-giottiamicodiGalileo,famosofisico.Nel

XVI

secolo fiorirono R.

Varchi

sommo

poetaescrittore eilFrancinirinomato grammati-'co,ilprimodei quali ebbe cattedrainPadova,ilsecondo a Vene-zia.Fragliartisti vinacqueroilMontevarchi»edilBolognini pit-tori, ai difettideiqualisupplìlaperfezionedeicelebriscultori F.Mochi,eM.Soldani vissuti nel secoloXVII.

S.Giovanni.Questa terraragguardevolissimaèsituatanel centro delValdarnosuperiore alla distanza di miglia:ìidaArezzo c34da Firenze. Essariconoscelasua originedai Fiorentiniche lafabbricarono nel1396pcrcliòstassca difesadellalorocittà.

Lesue viesonoregolaribenselciateccomodissime;laprincipale di esse èlastrada regiachelepassapelmezzofiancheggiatada fabbricati di bell’aspetto.

Spaziosaebella èlapiazzacircondata dadecentissimiedifizj,nellaqualecorrispondonoleprincipali chiese,laPieve cioi, l’Oratorioe S.Lorenzo.Nelmezzosorge isolato ilPretorio.Tralechiese quella di migliore architetturaè l'Orato-l’ioentro a cui conservansiinoltrepreziosidipintidiGiovanni

Mannozzi

oriundodiquesta stessaterra,artistacelebratissimo che lasciònon pochesueopereanconellecase dei particolari.

Visonoin S.Giov.un Teatro; unapubblicascuoladiretta da3 Maestri,unodielementi grammaticali, l’altro di belle lette-re,edunConventodiBenedettine cunodiAgostiniane cui ricor-ronolepovere ragazze desiderose d’istruzione.

S.Giovanniracchiude3oooabitanti,ilramod’industriapiu attivo ilamanifattura delle bulletteda scarpe, nellalavorazione

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I

delle qualitrovanolosteiitamento oltre3ofamiglie. Tuttiisabati vi«'discreto mercato,eneimesi diMaggio,AgostoeOttobre visi fannotrebuonefiere.

Vi risiedonoun VivanoRegio,unCane.,un AjutoIngegnere, aMedici condotti edunChirurgo.

Sono nomionorevoli per questa terra quellidiMasaeciostato maestroalPerugino e delMannozzidetto Gìov.daS.Giovannidi sopra citato, pittori egregjche quividerolaprimaluceequindi intantafamasalirono da rendere eterniiloronomi.

SANTUARI

Alvernu.

Sulnevosodorsodiunmonteche trale sor-gentideU’Arnoc delTeverealzasi colnome^x/ilvernìa, trovasiun Santuario popolato da Religiosi Mendicanti,degnodiesservisitato perlereminiscenze religiose c perlebellezzeche presentalanatura nella sua nudità, senza abbellimentodell’arte.

Sorprendentespettacolooffre alpasseggieròilsolomonte tut-to costituitut-to diammassidimacignospezzati edaforzaviolenta sospinti in alto,onderisultatanto orrido e tanto belloromantico della naturadanonpotersidipingere scrivendo.

Dopoaver viaggiato per circaseimiglia a traverso di selve ombrate dacastagni,montandoscabrosi sentieri, e orascendendo a valicarrumorositorrentichespumantiprecipitano di balzo in balzo,giiignesifinalmenteallefaldedell’indicatomonte,che movendosidaunimbasamentodicinque migliadiperìmetro circon-datoda massienormi cheformangli spettacoloso baluardo, va a ter-minareinpiù denti di considerevole altezza.

Ascendendoper questomonteper vianonangusta

ma

inco-modagiungesialgran Santuario.Quinonè a dirsiquante

memo-riereligiose e quanti spettacoli mirabili della naturasioffrono alla vistaovunquerivolgasi losguardo,ovunque movasiilpiede.Ora scorgonsidaunlatomuscosi scogli coperti dafruticiverdeggianti, edall’altrodirupiformati da precipizio di pietre rotolateinbasso;

ora incontransi divote cappelle, ora odesirompereilsilenzio del-la selvadalmormoriodifreseliissimeacquechescaturisconotra

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sasso r sasso;qua ammassidimariano,rlirsovrastandosi quasia piombointrrsrcatida annosi faggiedabetiformano unfrondoso bosco verticale,cisorprendono,

U

praticelli copr'rti divaghissimi fioricheintemperatastagioneilsolevicolorisceciincantano, dovein fineterraaridissimaciattrista,doveerbosissimo pratoci rianima.

Progredendolagitafinoallamassimaelevazione delmonte, che è tuttodinudosasso,incontrando semprediquesti spettacoli ddianatura arrivasialla

Penna,

equivi trovasiunabellaCappella percomododeidivotiviaggiatorialS.Monte,edunavedutala più sorprendente del Casentinononsolo;

ma

dell’Umbria,dell.i .MarcaAnconitanaedeiMontidiPerugia.

Tr.a gli altripicchidelmonte,senonper l’altezza, certa-menteperlasingolaritA della figurasono ammirabiliil

Matso

di fra Lupoedil

Masso

Spicco,ilprimodei quali staccandosidal montecome unatorre,poggia in altoingrossandonellacima,e

l’altroformatodadue pietrechesporgonoinfuoridelmonte, cuinonstanno unite che per brevissimo spazio, presentannorrida galleriache prolungasicircabracciaventi,allaqualeunadelle indicate pietreformailpavimento,l’altrala voltaove piùove menoelevata.

Nel più vasto ripiano che offronoidodici monticrlli eie val-letteinterposteehe costituiscono l’intero sacroMonte, doveil Pa-triarcadiAssisiS.Francescoabitando in orrida spelonca

PresedaCristof ultimosigillo Chelesue

membra

due anni portarno,

recintoda esteso prato, sorgeilrammentatomagnifico Santuario, compostodiunasemplicemagrandiosaChiesa, diunvasto Con-vento e di millealtrireligiosiaccessorj/allaconsiderazione dei quali,dopolaveduta delfinqui ricordato,éforzacheall’Eterno sivoltil’animo ancodel piùincuranteviatore,a cui certamente aumentanosorpresalecaverne impenetrabili,levoragini profonde, legrotte,lespeloncheeiprecipizjsopraiquali posalagran fab-brica,accordanti in tutto all’orrido singolare cheformailpregio delsacratomonte.

Fino daliai3S.Francesco fondatoredelgranConventodi

'7-^

;\ssisllilirossiiliquesta solitudineconpnriiideisuoi, menaiulocon essivitada anacoretaingrotte,clic lanatura aveva scavatetrai massi.

Ottenutoquindiilpossesso delmontedalConte Orlando Cat-tauiSignore diChiusinuovo,c fabbricate posteriormentealcune celle perricovero dei Religiosida SimonedelConteGuidoda Pop-pi,abbandonatelegrotteandaronoessiad abitarelenuovecelle, cnelia64dato

mano

allafabbricazione dellacliicsa,principiò a sorgereilnuovoSantuario.

Colvolger degl' anniaumentatiiReligiosi efavorendoloro VAriedella

Lana

diFirenze, cuiaveva raccomandatoilnascente Convento Ecoenio IVmentre concedevaildominiodelmonte allaRepubblica,ilMonasterofu latamenteingrandito elachiesa riccamente fregiata dipitture eornamenti;cosicchémolti condu-coiisia visitarequesto localeoper divozione,oper diletto, e ne ritornano meravigliati.

Iprimi a popolare questo santo Chiostro furonoiConvenutali

iqualivi simantennerofinchilneli43oilPonteficeMartino

V

ce-dendoalleistanze delConteFrancesco, ultimorampollodella fa-migliaGuidi cheavevapreso l’ahito di Terziario,ne trasferìil possesso negliOsservatai.k.questisubentraronoiRiformalinel i6a5p«'rcondiscendenzadelleReggentinellaminorità di Ferdi-nandoII,ed eglinomedesimituttoraviesercitanoilloro religioso istituto.

.\questi Fratipoveriper istituto,malgradodinulla posse-dere,non mancacosa alcunache all’onestovivereabbisogni, ed ancoa mostrarsicaritatevoliconquelliche a loroaddimandano ospitalità.Così prodigiosa fortuna da altrononvien loro, che dai frutti dinon pochesaccheportate attorno alle case deibuonida zelantiCercatori, cui peramordi S. Francescomaivien fatto di tornarealConvento odagli Ospizj sparsiamanivuote.

»

aBB

Camaldoli.

Tralecimediduefrondosemontagne amenis-simosorgeunmontea dodicimiglia a maestro dallaVerna,che primaappcllossi

Campo

Amahilc,quindi

Campo

di

Mald.do

ef-nalmeutef7ama/r/o/(.

Oh

romanticanatura!

Oh

spettacoloso

orto-R.-5

MASSA MAIUTTIWV.

Questacittà vicnlipuUtadi antichis-sima origine. Essa fu pallia diGalloCesarefigliodiCostanzo fra-tellodi Costantino edebbeilnomediMassaVetcrucse.

Non

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tissimo peròsein principio fossecittàocastello;

ma

qualeeisi foste è certo che nella distruzione deiretruschc città di f'ctuloiiia cPopuloiita che giacevano pressoalmarenonlungidaMassa, molti degli abitantirimastisenzaricoveroebberoinessarifugioe ne

tissimo peròsein principio fossecittàocastello;

ma

qualeeisi foste è certo che nella distruzione deiretruschc città di f'ctuloiiia cPopuloiita che giacevano pressoalmarenonlungidaMassa, molti degli abitantirimastisenzaricoveroebberoinessarifugioe ne

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