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Diffusione delle tecnologie abilitanti e degli strumenti agevolativi

5. CAPITOLO 5: LA DIFFUSIONE DELL’INDUSTRIA 4.0 IN ITALIA

5.5 Diffusione delle tecnologie abilitanti e degli strumenti agevolativi

Sul fondamento di un indagine svolta dal MET156 realizzata su un campione di circa 24 mila imprese (appartenenti a qualsiasi classe dimensionale e intervistate tra Ottobre 2017 e Febbraio 2018), avente per oggetto il paradigma industriale e 11 tecnologie 4.0157,

156 La rilevazione è stata effettuata mediante le metodologie di rilevazione CAWI (Computer Assisted Web

Interviewing) e CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing). La ricerca è presente all’indirizzo: https://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Rapporto-MiSE-MetI40.pdf.

157 Le 11 tecnologie sono Robot collaborativi e interconnessi (Advanced Manufacturing Solutions).

emerge come l’8,4% delle imprese manifatturiere italiane utilizzi almeno una delle tecnologie individuate e come tale percentuale sia destinata a crescere (fino a raggiungere quasi il 50%) in presenza di imprese di più grandi dimensioni collocate prevalentemente nel Centro e nel Nord Italia (vedi Fig.20); sebbene le piccole e medie imprese mostrino tassi di adozione significativi e segnali incoraggianti per il futuro.

FIGURA 20: IMPRESE CHE ADOTTANO ALMENO UNA TECNOLOGIA.FONTE:MET2017-2018.INDUSTRIA

4.0 IN ITALIA: DIFFUSIONE, TENDENZE E QUALCHE RIFLESSIONE.

In generale il numero medio di tecnologie utilizzate dalle imprese italiane intervistate tende ad aumentare al crescere della loro dimensione così come la propensione alla realizzazione (da parte delle imprese) di un’integrazione tra le tecnologie impiegate all’interno della stessa azienda. Le imprese di maggiori dimensioni, infatti, sono solite dotarsi sia di tecnologie relative alla produzione (come Robot, Stampanti 3D ecc.) sia di quelle relative all’utilizzo, all’elaborazione e alla gestione dei dati (come Cloud, Big Data & Analytics e integrazione verticale/orizzontale); mentre la preferenza delle imprese di minori dimensioni ricade principalmente su quest’ultime. Rivolgendo lo sguardo verso la diffusione che le tecnologie 4.0 hanno manifestato presso le imprese italiane intervistate possiamo notare come l’Internet of Things, l’Integrazione orizzontale/verticale delle informazioni e la Cyber Security rappresentino le tecnologie in grado di attrarre il maggior numero di investimenti da parte delle aziende (Fig.21).

(Horizontal Integration). Stampanti 3D (Additive Manufacturing). Condivisione elettronica con clienti/fornitori delle informazioni sullo stato della catena di distribuzione (inventario, tracking, etc.) (Vertical Integration). Realtà aumentata (Augmented Reality). Gestione di elevate quantità di dati su sistemi aperti (Cloud). Simulazioni di sperimentazione e test virtuali (Simulation). Rilevamento e analisi di elevate quantità di dati (Big data/Analytics). Nanotecnologie e materiali intelligenti (Smart technology/materials). Sicurezza informatica durante le operazioni in rete e su sistemi aperti (Cyber Security). Comunicazione elettronica in rete tra macchinari e prodotti (Industrial Internet of Things)

FIGURA 21:DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE 4.0 PER CLASSE DIMENSIONALE DELLE IMPRESE.FONTE: https://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Rapporto-MiSE-MetI40.pdf.

In particolar modo emerge come la sicurezza informatica, l’integrazione verticale/orizzontale delle informazioni e la gestione dei dati tramite Cloud siano appannaggio delle imprese di più grande dimensione; allo stesso tempo l’utilizzo di Stampanti 3D, delle Simulazioni Virtuali e dei Robot Collaborativi prevalga nelle imprese caratterizzate da un numero di addetti superiore ai 250. Tutto ciò a testimonianza della maggiore potenza finanziaria mostrata dalle imprese più strutturate assistita dalla possibilità di usufruire di personale competente e in grado di utilizzare strumentazioni all’avanguardia. Nonostante gli ingenti sforzi e il notevole impegno mostrato da parte delle Istituzioni e dei principali attori in materia di diffusione del fenomeno 4.0, le imprese che hanno in programma investimenti in tecnologie innovative rappresentano solo il 4,7%; mentre la maggior parte delle imprese che dichiara di non aver ancora utilizzato tecnologie 4.0 e di non avere in programma interventi futuri rappresenta l’86,9% della popolazione industriale. Quest’ultimo risultato appare molto significativo ed utile nel fotografare l’attuale stato di arretratezza della situazione industriale italiana mostrata nell’avvicinamento al paradigma industriale emergente.

Vediamo adesso quali sono i principali motivi che spingono le imprese ad adottare e utilizzare le tecnologie 4.0.

FIGURA 22:OBIETTIVI PREVALENTI LEGATI ALL’UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE 4.0.FONTE:MET2017- 2018.INDUSTRIA 4.0 IN ITALIA: DIFFUSIONE, TENDENZE E QUALCHE RIFLESSIONE158.

Dalla Fig.22 è possibile dedurre come il miglioramento della qualità dei prodotti, la minimizzazione degli errori e l’incremento della produttività rappresentino gli effetti prevalentemente attesi dalle imprese che investono ed utilizzano tecnologie 4.0, seguiti dagli obiettivi di garantire una maggiore flessibilità nella produzione e un miglioramento nella sicurezza e nell’ambiente produttivo. L’ottimizzazione dei costi, la riduzione degli sprechi, degli scarti e degli errori contribuiscono a migliorare l’efficienza produttiva delle aziende garantendo loro un incremento della competitività oltre alla possibilità di concentrarsi sulle richieste sempre più attente e personalizzate provenienti dal mercato. Tra gli obiettivi attesi l’opportunità di entrare in nuovi mercati e la possibilità di adottare nuovi modelli di business vengono visti con maggior favore da parte delle imprese di più piccole dimensioni mentre le imprese medio-grandi, che adottano tecnologie 4.0, focalizzano la loro attenzione sui miglioramenti della produttività e della sicurezza. Più in generale, i benefici attesi da parte delle Istituzioni e delle imprese italiane che si avvicinano al paradigma industriale emergente riguardano: una maggiore flessibilità attraverso la possibilità di realizzare piccoli lotti di produzione ai costi della grande scala, una velocità superiore con cui lo stesso prodotto passa dalla fase di prototipazione fino alla produzione in serie mediante l’utilizzo di nuove tecnologie, come le stampanti 3D, la simulazione virtuale e al realtà aumentata, un incremento della produttività dovuto ad una riduzione dei tempi di set-up, dei fermi macchina e degli errori, un miglioramento della

qualità e una riduzione degli scarti attraverso sensori e dispositivi che controllano e monitorano la produzione e i prodotti in tempo reale e infine una maggiore competitività del prodotto grazie alla possibilità di disporre di una moltitudine di dati ed informazioni con la conseguente opportunità di rispondere tempestivamente alle richieste provenienti dal mercato.

Per concludere l’analisi del presente capitolo focalizziamo l’attenzione sulla diffusione e sull’utilizzo degli incentivi pubblici tra le imprese intervistate appartenenti al più ampio panorama imprenditoriale italiano (esplicitati in Fig.23).

FIGURA 23: DIFFUSIONE DEGLI INCENTIVI PUBBLICI TRA LE IMPRESE. FONTE: MET 2017-2018. INDUSTRIA 4.0 IN ITALIA: DIFFUSIONE, TENDENZE E QUALCHE RIFLESSIONE.

La Fig.23 mostra come il 56,9% delle imprese 4.0 dichiari di aver adottato almeno uno strumento agevolativo tra quelli proposti dal Governo e come quest’ultima percentuale si riduca drasticamente, fino a raggiungere il 22,7%, nel caso di imprese che non si sono ancora avvicinate al paradigma industriale emergente. Il Super Ammortamento e l’Iper Ammortamento rappresentano le misure più utilizzate dalla maggior parte delle imprese nonostante le imprese 4.0, data la natura di tali incentivi, mostrino percentuali di adozione maggiori. Risulta importante segnalare come anche la Nuova Sabatini, il Credito d’Imposta per le spese in R&S e il Fondo di Garanzia abbiano trovato terreno fertile presso una buona parte delle imprese intervistate (in particolar modo per quelle caratterizzate dall’adozione del paradigma 4.0). Inoltre la propensione all’utilizzo

cumulativo degli incentivi appare più diffusa tra le imprese 4.0, essendo le imprese tradizionali, nella pluralità dei casi (con percentuale pari al 70%), rivolte verso l’adozione di un solo strumento agevolativo.

L’andamento del fatturato nell’ultimo triennio delle imprese intervistate appare tendenzialmente stabile, sebbene le imprese che adottano tecnologie 4.0 abbiano riscontrato un incrementato del medesimo nella maggior parte dei casi, segnale incoraggiante sugli effetti positivi dell’adozione sia delle nuove tecnologie 4.0 sia degli incentivi predisposti dal Governo. D’altro canto le imprese che non adottano tecnologie innovative si trovano di fronte ad una riduzione significativa del loro volume di affari mentre coloro che hanno in programma interventi in ottica 4.0 dichiarano di aver incrementato i propri ricavi.

6. CAPITOLO 6: PRICIPALI AREE DI IMPATTO