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Principali incentivi e strumenti agevolativi

5. CAPITOLO 5: LA DIFFUSIONE DELL’INDUSTRIA 4.0 IN ITALIA

5.3 Principali incentivi e strumenti agevolativi

Gli strumenti messi a disposizione delle imprese, per intraprendere un percorso basato sul nuovo modo di pensare e fare industria, avvolto da un alone di novità e opportunità riguardanti il mondo digitale, sono molteplici, cumulabili con le altre misure presenti nel Piano e attivabili automaticamente dalle aziende senza la necessità di ricorrere a bandi o sportelli, al di fuori dei vincoli dimensionali, settoriali o territoriali (Carlo Calenda).

Il Super Ammortamento, già presente al tempo della redazione del Piano Nazionale Industria 4.0, prevede la supervalutazione del 130% (aliquota originaria pari a 140% e 120% per veicoli e mezzi di traporto) degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing accompagnati dall’importante beneficio della riduzione del reddito su cui calcolare le imposte con un maggior risparmio sul costo netto dell’investimento.

Tale strumento si rivolge a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa153 indipendentemente dalla dimensione, dalla forma giuridica e dal settore economico in cui operano le aziende; inoltre è possibile accedervi automaticamente da parte delle imprese in fase di redazione del bilancio e tramite autocertificazione. Il diritto al beneficio fiscale (aggiornamento 2018) matura se l’ordine e il pagamento (di almeno il 20% di anticipo) vengono realizzati entro il 31/12/2018 e la consegna del bene viene effettuata entro il 30/06/2019.

L’Iper Ammortamento, al contrario del precedente, rappresenta una misura nuova introdotta con il Piano e prevede due tipologie di supervalutazione: la prima del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing e la seconda del 140%, in caso di investimenti in beni materiali e immateriali 4.0, del costo di acquisto dei beni immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica in ottica 4.0. I soggetti a cui si rivolge sono gli stessi del Super Ammortamento, mentre per quanto riguarda i benefici fiscali la consegna del bene può avvenire entro il 31/12/2019 (le altre scadenze restano invariate) e nel caso l’investimento del singolo bene superi i 500.000 euro è necessaria una perizia tecnica giurata dal perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali.

Una misura già esistente e modificata con il Piano è costituita dal Credito d’Imposta, diretto a stimolare la spesa privata in R&S per innovare processi, prodotti e garantire la competitività delle imprese. Tale strumento prevede un Credito d’Imposta del 50% delle spese incrementali in R&S che saranno sostenute nel periodo 2017-2020 fino ad un massimo di 20 milioni di euro/anno per beneficiario e computata su base fissa data dalla media delle stesse spese nel periodo 2012-2014. Può riguardare l’assunzione di personale altamente qualificato/tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, start-up, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e private industriali. I soggetti a cui si rivolge sono coloro che svolgono attività di R&S in proprio o commissionata ad altri e le modalità di accesso vengono adempiute automaticamente tramite l’iscrizione della spesa in bilancio, nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU dell’Unico e sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata.

153 comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili

Allo stesso tempo è previsto un incentivo analogo al precedente nel funzionamento (Credito d’Imposta su Spese di Formazione 4.0) con l’obiettivo di supportare la spesa nella formazione del personale dipendente e rivolto a ridurre il divario di competenze sulle tecnologie 4.0; l’incentivo è pari al 40% del costo del personale impegnato in corsi formativi concordati attraverso contratti territoriali o collettivi aziendali e l’importo massimo è pari a 300.000 euro per corsi di formazione 4.0 riguardanti le aree di vendita e marketing, informatica e tecniche e tecnologie di produzione. Tale misura sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono sostenuti.

La Nuova Sabatini è una misura diretta a supportare le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica ad uso produttivo e tecnologie digitali. Fornisce un contributo a parziale copertura degli interessi pagati dall’impresa su finanziamenti bancari di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro con istituti bancari convenzionati con il MISE, i quali attingono a appositi fondi di Cassa Depositi e Prestiti e alla provvista ordinaria. Il contributo viene calcolato su un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse pari al 2,75% e che può essere incrementato del 30% per gli investimenti in tecnologie 4.0 con un accesso prioritario al Fondo centrale di Garanzia nella misura massima dell’80%. È rivolta alle micro, piccole e medie imprese le quali (se interessate) devono presentare entro il 31/12/2018 (aggiornamento 2018) a una banca o intermediario finanziario la richiesta di finanziamento e la domanda di ammissione al contributo. La banca, dopo averne verificato l’attendibilità, delibera il finanziamento e trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse e quest’ultimo comunica alla prima la disponibilità (parziale o totale) delle risorse dell’erario.

Le detrazioni fiscali sono finalizzate a sostenere le start-up e le imprese innovative e a favorire lo sviluppo di un ecosistema nazionale dell’imprenditoria innovativa e di una cultura diretta alla collaborazione e all’innovazione. Tali detrazioni prevedono incentivi agli investimenti in capitale di rischio con detrazione IRPEF (per investimenti fino ad 1 milione) o deduzione dell’imposta IRES (fino a 1.8 milioni) pari al 30%, oltre ad un accesso semplificato al Fondo di Garanzia, un esonero dalla disciplina fallimentare ordinaria in caso di insuccesso e possibilità di cedere le perdite a società quotate sponsor (almeno il 20% delle quote). L’incentivo si può raccogliere iscrivendosi, attraverso

l’autocertificazione online del possesso dei requisiti154 nelle sezioni speciali del Registro delle Imprese e per le start up innovative può durare per un periodo di 5 anni dalla loro nascita.

Il Fondo di Garanzia rappresenta un altro strumento soggetto a modifiche con l’avvento del Piano ed è diretto a sostenere le imprese o professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario in quanto non hanno sufficienti garanzie. Esso prevede la concessione di una garanzia pubblica fino all’80% (con un importo massimo di 2,5 milioni di euro) del finanziamento per operazioni sia di breve che di lungo periodo per far fronte rispettivamente ad esigenze di liquidità o realizzare investimenti. Micro imprese, PMI e professionisti iscritti agli ordini professionali o ad associazioni professionali previste nell’elenco del MISE (considerati finanziariamente ed economicamente sani) possono beneficiare del fondo ad esclusione di quelli che operano nel settore finanziario. L’iter necessario per accedere al Fondo parte dalla presentazione alla Banca o a un intermediario finanziario della richiesta di finanziamento con la richiesta di assistenza della Garanzia, quest’ultima procede a veicolare la domanda al soggetto gestore dell’intervento (Mediocredito Centrale SPA) e una volta verificati i requisiti viene adottata la delibera.

I Contratti di Sviluppo sono rivolti a supportare gli investimenti di ingenti dimensioni nel settore industriale, turistico e di tutela ambientale con un importo minimo di 20 milioni di euro (ridotto a 7,5 per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli). Le agevolazioni riguardano il finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili, il contributo in conto impianti, in conto interessi e diretto alla spesa concesse a seconda delle peculiarità dell’impresa, del territorio e dei limiti vigenti. Possono essere siglati da una o più imprese (forma congiunta anche mediante il contratto di rete) tramite presentazione della domanda online sul sito Invitalia (gestore della misura) e Fast Track (inizio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina e completamento investimenti entro 36 mesi).

154 Start-up innovative: si tratta di società di capitali non quotate di nuova o recente costituzione, con valore

della produzione annua inferiore a 5 milioni di euro e il cui oggetto sociale è chiaramente legato all’innovazione. Presentano almeno uno dei tre seguenti requisiti: il 15% dei costi annui riguarda attività di R&S; 2/3 laureati, oppure 1/3 dottori, dottorandi di ricerca o ricercatori; titolarità di brevetto o software. PMI innovative: riguarda le imprese di piccole e medie dimensioni in forma di società di capitali, dotate di bilancio certificato. Presentano almeno due dei tre seguenti requisiti: il 3% dei costi annui riguarda attività di R&S; 1/3 laureati, oppure 1/5 dottori, dottorandi di ricerca o ricercatori; titolarità di brevetto o software.

Il Patent Box è un provvedimento diretto ad agevolare la tassazione sui redditi derivanti dall’uso della proprietà intellettuale al fine di attrarre gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine e di incentivare il mantenimento e la collocazione dei beni immateriali in Italia oltre a favorire investimenti in R&S. La tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali riguarda brevetti industriali, disegni e modelli industriali marchi registrati, know how e software protetti da copyright prevede la riduzione delle aliquote IRES e IRAP del 50%, a partire dal 2017, sui redditi derivanti dall’utilizzo diretto o indiretto dei beni immateriali e alla condizione che il beneficiario mantenga un attività di R&S correlata allo sviluppo e il mantenimento dello stesso bene immateriale. Per determinare l’agevolazione è necessario individuare il reddito derivante dall’utilizzo del bene immateriale al netto dei relativi costi (contributo economico), calcolare il rapporto tra costi qualificati di R&S155 e quelli complessivi per produrlo, quindi applicare il risultato di tale rapporto al contributo economico frutto dell’utilizzo del bene individuando il “reddito agevolabile” e infine applicare a tale quota la percentuale di detassazione riconosciuta. Chi intende usufruire dell’opzione deve esercitarla nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta in cui si intende optare per la medesima; ha validità di 5 anni dal momento della comunicazione all’Agenzia delle Entrate e può essere rinnovata per un periodo di uguale durata ed è irrevocabile. In caso di utilizzo diretto del bene immateriale occorre attivare un accordo preventivo con la stessa Agenzia e l’efficacia dell’agevolazione parte dall’accordo di ruling mentre in caso di utilizzo indiretto quest’ultimo accordo è facoltativo e l’efficacia parte una volta esercitata l’opzione.

Sulla scia del già citato Programma Quadro dell’UE, Horizon 2020, sono stati lanciati progetti di ricerca e di sviluppo riguardanti la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi nonché rivolti al miglioramento di quelli già esistenti tramite lo sviluppo delle tecnologie 4.0 identificate dal programma europeo. Tali progetti di R&S devono avere come oggetto spese e costi ammissibili tra i 5 e i 40 milioni di euro oltre ad una durata non superiore ai 36 mesi. Gli aiuti si compongono di un contributo diretto alla spesa pari a una percentuale minima del 20% dei costi e delle spese ammissibili (con possibilità di incrementarla di una quota variabile in base ai finanziamenti regionali) e un finanziamento agevolato della medesima percentuale. I beneficiari dell’iniziativa sono le

155 Costi per attività di R&S sostenuti per l’accrescimento, lo sviluppo e il mantenimento del bene

imprese italiane che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane o servizi all’industria con progetti riguardanti attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale diretti a realizzare nuovi prodotti, processi o servizi e al miglioramento di quelli già esistenti. La possibilità di accedere alle agevolazioni avviene tramite PEC rivolta al MISE contente la proposta di un progetto, la denominazione e la dimensione dei soggetti proponenti e la descrizione del progetto (importo e aiuto richiesti).