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Piano Nazionale Industria 4.0

5. CAPITOLO 5: LA DIFFUSIONE DELL’INDUSTRIA 4.0 IN ITALIA

5.2 Piano Nazionale Industria 4.0

Il Piano Nazionale Industria 4.0, al quale è stata data attuazione mediante la Legge di Bilancio 2017 e che ha ricondotto la politica industriale al centro dell’agenda di Governo, contiene molteplici strumenti finalizzati a rilanciare la competitività delle imprese italiane, assistendole nelle loro decisioni di investimento e di innovazione. Le linee guida del Governo si focalizzano sulla possibilità di operare in una logica di neutralità tecnologica e sui fattori abilitanti mettendo in condizione le imprese di operare (come ad esempio lo sviluppo della banda larga), di orientare gli strumenti esistenti per favorire il salto tecnologico e la produttività, di coordinare i principali stakeholder senza ricoprire un ruolo dirigenziale e sull’utilizzo di azioni orizzontali. Il Piano, al fine di cogliere le numerose opportunità offerte dal fenomeno della quarta rivoluzione industriale, cerca di adattarsi alle caratteristiche specifiche del territorio, del settore industriale e delle imprese

148 Il materiale e i documenti da cui sono state estrapolate le principali informazioni riportate in tale

paragrafo sono stati reperiti dal Sito Ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico all’indirizzo: https://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/industria40.

italiane attraverso la creazione di una governance pubblico-privata (che funga da cabina di regia a livello governativo149) e il perseguimento degli obiettivi generati da due importanti direttrici chiave e altrettante direttrici di accompagnamento (esplicitate in Fig. 16).

FIGURA 16:DIRETTRICI STRATEGICHE DI INTERVENTO,PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.02017-2020 FONTE:MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO.

Come emerge dalla Fig.16 le “due aree core” riguardano, in sintesi, lo stimolo agli investimenti e lo sviluppo delle competenze. La prima direttrice chiave (“Investimenti Innovativi”), infatti, è finalizzata ad incentivare e sostenere150:

 gli investimenti privati nell’acquisto e nell’ammodernamento dei macchinari, degli impianti e dei beni strumentali all’interno delle imprese principalmente mediante la tecnica del Super Ammortamento, oltre che gli investimenti in tecnologie digitali e strumenti inerenti all’Industria 4.0 mediante l’utilizzo dell’Iper Ammortamento.

 le spese in ricerca e sviluppo all’interno delle aziende.

149 La cabina di regia a livello governativo contiene al suo interno da un lato i vari Ministeri (dell’Economia

e delle Finanze, dello Sviluppo Economico, delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ecc.) e dall’altro i più importanti Centri di Ricerca, Poli Universitari, Mondo economico imprenditoriale, CdP e Organizzazioni Sindacali. Essa si riunisce a intervalli periodici per verificare cosa è stato fatto e cercare di risolvere i problemi che si sono presentati attraverso possibili azioni ed interventi.

150 Agenzia delle Entrate in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, CIRCOLARE N.4

 la finanza d’impresa a supporto degli investimenti relativi al Piano Industria 4.0. La seconda direttrice chiave, invece, sposta l’attenzione sulle “Competenze” e il loro sviluppo. Al fine di cogliere le molteplici opportunità offerte dalla trasformazione digitale vi è la necessità di intraprendere appositi percorsi formativi volti a sviluppare adeguate competenze digitali nelle scuole e nelle università oltre all’aggiornamento e alla riqualificazione della forza lavoro già esistente, finanziamenti diretti alla ricerca in ambito 4.0 (potenziando cluster e dottorati di ricerca) e a supportare un cambiamento culturale di più ampia portata indotto dall’adozione delle novità introdotte dal paradigma industriale emergente. Il programma prevede la creazione di appositi “Competence Center” su ambiti tecnologici specifici e complementari (ovvero dei centri rivolti a supportare il lancio e lo sviluppo di progetti innovativi, di sviluppo tecnologico e della ricerca applicata oltre alla formazione sulle tecnologie avanzate tramite il coinvolgimento dei più importanti poli universitari e i grande player privati) e di una rete di “Digital Innovation Hub” (ovvero un ecosistema all’interno del quale operano in collaborazione tra loro R&S, grandi imprese, imprese innovative, start-up, poli universitari, istituti di ricerca e investitori al fine sia di sviluppare prodotti, servizi e processi industriali innovativi sia di garantire la diffusione del fenomeno151. Esso consiste in “una sorta di ponte tra imprese, ecosistema della ricerca e dell’innovazione, con un ruolo di supporto nelle attività di assesment tecnologico e di indirizzamento verso le più opportune competenze per accelerare gli investimenti innovativi delle imprese e favorire la collaborazione pubblico-privata nel campo del trasferimento tecnologico”)152.

Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel Piano (Fig. 17) è necessario affiancare alle aree chiave appena descritte due direttrici di accompagnamento, individuate nelle infrastrutture abilitanti e negli strumenti politici di supporto. Le prime fanno riferimento sia all’insieme delle infrastrutture di rete (es. reti wireless e 5G) necessarie ad assicurare una connessione veloce ed affidabile all’interno del territorio nazionale (Piano Banda Ultra-larga), soprattutto in quelle aree dove sono situate la maggior parte delle imprese e caratterizzate dalla presenza di un unico operatore di rete a banda larga, sia il presidio dei tavoli all’interno dei quali si definiscono gli standard e i

151 Permanente, X. C. (2016). Indagine conoscitiva su «Industria 4.0»: quale modello applicare al tessuto

industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali, Documento conclusivo approvato.

152 Agenzia delle Entrate in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, CIRCOLARE N.4

criteri di interoperabilità dell’IoT, in cui l’Italia è poco presente e non in maniera organizzata, accumulando un notevole ritardo rispetto agli altri paesi europei. Le seconde si riferiscono alle azioni rivolte a rindirizzare i molti strumenti già presenti (es. Fondo Centrale di Garanzia, Contratti di Sviluppo, Nuova Sabatini ecc.) e a introdurre nuove misure finalizzate a stimolare gli investimenti in ambito digitale (es. Iper Ammortmaneto).

FIGURA 17: OBIETTIVI PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 2017-2020. FONTE: MINISTERO DELLO

SVILUPPO ECONOMICO.