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Diversità e similitudine fra Confucianesimo e Daoismo sul sensismo

CAPITOLO V. L’UNIVERSO È VIVENTE

V.1.4. Diversità e similitudine fra Confucianesimo e Daoismo sul sensismo

Rispetto alla visione ottimista della compassione e simpatia che si irradiano tramite il vincolo sentimentale, il Daoismo nega il valore della libertà umana nel contesto universale (ovvero l’universo del Daoismo si è impadronito strettamente dalla vicissitudine e il ritmo della Natura).

Scrive Laozi: «Il cielo e la terra sono inumani e trattano la miriade di creature come cani di paglia; anche il saggio è inumano e tratta le persone come cani di paglia»224.

Il famoso filosofo daoista Wang Bi (王弼, 226- 249) scrive nella nota esegetica di Laozi, che «il saggio unisce la sua potenza a quella del Cielo e della terra», intendendo che il saggio modella sé stesso secondo il Cielo e la Terra.

He Shao (何劭, 236- 301) nella Biografia di Wang Bi afferma: «Wang Bi ha detto che ciò che è superiore ad un saggio è la sua intuizione demonica (demone qui vuole indicare i demoni che dimorano fra il livello umano e quello divino, ciò che è metà umano e metà divino), ma ciò che possiede in comune con altri uomini sono le cinque emozioni. Egli è superiore, quindi è in grado di raggiungere la Moderazione (il

223 G. Lakoff &M. Johnson, Metaphors we live by, Chicago-London, The University of Chicago Press, 1980, p. 181. («The physical world is what it is. Cultures are what they are. People are what they are»).

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giusto mezzo), l'armonia e riesce comprendere il Vuoto supremo; le sue cinque emozioni sono come quelle di altri uomini, la sua corrispondenza con le cose non è priva di dolore o la gioia, eppure egli corrisponde con le cose senza essere da esse ingombrato (naturalmente le cose che suscitano i sentimenti umani non sono un pesante fardello per i saggi) »225.

Guo Pu (郭璞, 276 - 324)226, il filosofo daoista della dinastia Jin (晋, 265–420),

asserisce: «Per vedere il mondo attraverso l’‘io’, il mondo deve avere il colore del ‘me’,» e «gli esseri nel mondo non possono essere diversi da esso, essi appaiono diversi solo perché li vediamo diversamente» 227.

In altre parole, il sé è una parte della natura e altresì una parte degli altri esseri. Analizzata in questa prospettiva, la filosofia cinese risulta evidentemente calata e impregnata del mondo della Natura.

In conclusione, entrambe le filosofie cinesi apprezzano e perseguono lo stato espresso ne “Il giusto mezzo”, ossia la “aurea medietas” (un concetto etico anche di Aristotele). Ricercando l'armonia tra l’individualità dell’uomo e le norme comuni, il concetto di uomo e sentimento individuale sono considerati nella cultura cinese come

225 Cfr. He Shao, «弼与不同,以为圣人茂于人者神明也,同于人者五情也。神明茂,故能 体冲和以通无;五情同,故不能无哀乐以应物。然则圣人之情,应物而无累于物者也». Biografia di Wang Bi, dal sito Wikisource.

226 Guo è un mistico Daoista, geomante, collezionista di strani racconti, editore dei testi antichi e commentatore erudito. È uno storico naturale e uno scrittore prolifico della dinastia Jin(晋). È l'autore di Libro della Sepoltura(葬书), il quale fu la più autorevole fonte degli studi su ‘feng shui’ (风水) e il primo libro trattandosi specificamente il concetto di ‘feng shui’ nella storia della Cina, rendendo Guo Pu il primo studioso storicamente a definire ‘feng shui’, e quindi, Guo Pu è solitamente considerato il fondatore degli studi sul ‘feng shui’ in Cina.

227 Cfr. Fang xuanling, Biografia di Maestro Guo, in Libro degli Jin, vol. 42, («塞天人之心, 与神物合契,然后可以言受命矣»; «事以实应,天人之际不可不察»; «不物物我我,不是是 非非。忘意非我意,意得非我怀。寄群籁乎无象,域万殊于一归»).

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correlati e inscindibili: un individuo è concettualizzato come parte integrante dell'ambiente collettivo.

È pur vero che le basi fondanti di queste due dottrine sono lontane: per il Daoismo, si possono vivere sentimenti di dolore e gioia ma non bisogna esserne travolti; l'insegnamento confuciano è proprio volto ad analizzare la vita emotiva dell’uomo proprio al fine di controllare le emozioni e non permettere che diventino eccessive. Ciò di cui il Confucianesimo prende atto è l’emozione nella sua natura autentica, in quanto espressione che necessita di essere contenuta, mentre invece il Daoismo crede che i sensi e i sentimenti siano parte di un’esperienza che rimane ad un livello superficiale e che dunque consente all'uomo di rimanere in quiete. Pur conservando, accanto alla trascendenza dell’essere, una forte consapevolezza dei limiti dell’uomo, i confuciani riconoscono che proprio questi limiti costituiscono l’originalità della natura umana e il fondamento del legame fra microcosmo e macrocosmo.

In realtà, Wang Bi enfatizza la “comprensione del Vuoto”, mentre Wang Yangming e i confuciani parlano di preservare e moderare le emozioni dell’umanità. Dopotutto, “valutare Vuoto” (il Dao supremo) e “lodare gli accidenti delle creature della Natura” sono due filosofie fondamentalmente opposte. Questo è anche il motivo principale per cui Wang Yangming ha deciso di abbandonare la strada del Daoismo quando ha approfondito gli studi sui daoisti precedenti.

In ogni caso, seppur da due livelli diversi di analisi, entrambe queste filosofie cinesi indagano il medesimo obiettivo della conoscenza dell’universo chiarendo quanto sia stretto il rapporto della cultura nazionale cinese con la natura.

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Secondo Qian Zhongshu (钱钟书, 1910-1998) nei suoi saggi sui filosofi mistici cinesi antichi, le dottrine confuciana e daoista nella Cina antica hanno realizzato la comprensione del mondo attraverso due distinti approcci228:

1) animando gli esseri inanimati (animismo, dando i caratteri umani ai fiori, luna, erbe ecc.)

2) personalizzando le cose nel mondo. Qian Zhongshu considera questo processo come una “analogia che è astratta dai nostri corpi i quali hanno un rapporto più intimo con noi stessi (tramite i sentimenti del simile ossia la simpatia e empatia a pensare e conoscere il mondo intorno a noi)”229. In questo modo, i nostri antenati proiettano il

nostro corpo verso il mondo esterno. Secondo Qian, la speculazione cosmica è un processo di personificazione che effettivamente costituisce uno dei trasferimenti dell’empatia umana. La mentalità solo una tecnica metaforica e una espansione di empatia con cui essa costruisce la fonte della conoscenza del mondo. Inoltre, questa (la speculazione cosmica) costituisce anche il fondamento su cui si basano la cultura e la filosofia cinese e anche ciò che plasma il temperamento della nazione cinese.

V.2.1. Il ‘temperamento’ dell’epoca prima della “Rivoluzione