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Scuola della mente: «Provvedere alla propria Vita»

CAPITOLO IV. UNA CONVERGENZA DEL MATERIALISMO

IV.4.2. Scuola della mente: «Provvedere alla propria Vita»

200 N. Tirinnanzi, l’introduzione in De rerum principiis: una riforma della magia, a cura di N. Tirinnanzi, p. 24- 5.

201 M. Ciliberto, Giordano Bruno: dalla “nova filosofia” alla reformatio mundi, in Le filosofie del Rinascimento, Milano, 2002, p. 546.

202 Ibid., p. 548. 203 Ibid, pp. 548-9.

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In maniera analoga, anche per i confuciani e Wang Yangming, il corpo materiale o la vita personale costituiscono il punto cruciale della disciplina filosofica.

Wang Yangming dice che «il sommo bene è la tranquillità della persona, che a sua volta realizza il grande fondamento di tutto il mondo»204. Ponendo l’accento

sull’importanza del corpo e del proprio sé, egli opera una rivalutazione dell’esistenza dell’individuo che non va interpretata, tuttavia, in senso individualistico, perché collega bisogni, desideri ed esigenze a quelle del prossimo.

L’opera Addenda alle domande e risposte, particolare dell’esegesi del Daxue di Wang Yangming, diviene la base teorica per tutta la Scuola di Taizhou sul tema inerente all’individuo e il concetto di corpo205. Uno dei più importanti esponenti della

Scuola di Taizhou, Wang Gen (王艮, 1483-1541), sposta il centro della propria teoria dalla mente-cuore del maestro Wang Yangming al “corpo”: esso è da curare e

rispettare, in quanto fonte di moralità e di responsabilità verso gli altri e la società. Quindi l’importanza della fisicità dell’individuo, “provvedere alla propria vita” (zhisheng, 治生), “provvedere al proprio mantenimento della salute” ( anshen liming, 安身立命), “l’amore e il rispetto di sé” (aishen 爱身, jingshen 敬身, aiwo 爱我, jingwo 敬我), sono posti alla base della vita.

Dall’individuo questo processo si diffonde poi ai rapporti familiari e a quelli socio-politici, come leggiamo in un noto passaggio del testo canonico confuciano

Daxue (大学):

«Se mi curo dell’intera famiglia, tutta la famiglia si prende cura di me, e di conseguenza la mia vita è protetta. Ma la mia sopravvivenza significa l’esistenza di tutta la famiglia. Applicando questo stesso principio all’amministrazione dello stato,

204 Cit. la traduzione in Santangelo, 2015, Addenda alle domande e risposte(答问补遗), p. 166 («止至善者, 安身也;安身者, 立天下之大本也»).

205 Dal suo insegnamento partì una delle principali scuole della mente-cuore 心学, che prese il nome dalla città natale di Wang Gen, Taizhou(泰州).

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sono in grado di amare l’intero paese, ed allora sarà necessariamente l’intero stato a proteggermi, e ciò significa la protezione del singolo. La mia vita è allora la

protezione del paese. Applicando questo stesso principio all’amministrazione dell’universo, sono in grado di amare l’intero universo, ed allora tutto il popolo possiederà vitalità e rispetterà la propria parentela, ed ognuno sarà protetto. Ciò significa la protezione dell’universo. Questa è la virtù dell’umanità, nella completa sincerità e senza limiti, nella piena unità del Dao»206.

Il punto di partenza della Scuola di Taizhou è che gli individui non possono essere studiati senza tener conto dei vincoli sociali a cui appartengono e dei loro rapporti con l'ambiente. Il vincolo di dipendenza che regola tali rapporti non implica mancanza di spiritualità individuale. Secondo Wang, è fondamentale riabilitare la società. Dobbiamo costruire una società in cui vivere in modo naturale e riscoprirsi vicendevolmente.

Invece, per Bruno, lo studio delle funzioni cognitive, e in particolare della conoscenza politica, ha subito per lungo tempo l'influsso di una tradizione filosofica che può essere fatta risalire a Platone e anche al concetto di Philautia (l'amore per sé stessi), la quale ha una tradizione molto più importante in Occidente che in Cina. Per i greci antichi, la Philautia viene distinta in due forme: nella sua forma negativa essa rappresenta l'egoismo che mira al piacere, alla fama e alla ricchezza che superano il semplice bisogno. Narciso, che si innamora del proprio corpo, esemplifica questo tipo di amore. Invece, nella sua forma positiva, la Philautia si riferisce ad una forma di orgoglio o amor proprio. Possiamo amare gli altri a patto che amiamo noi stessi; e i

206 Della consapevolezza di preservare il proprio corpo (明哲保身论), in Opera omnia di Wang Xinzhai, p. 41 («能爱一家, 则一家者必爱我矣。一家者爱我, 则吾身保矣。吾身保, 然 后能保一家矣。以之治国, 则能爱一国矣。能爱一国, 则一国者必爱我。一国者必爱我, 则吾 身保矣。吾身保, 然后能保一国矣。以之平天下, 则能爱天下矣。能爱天下, 则天下凡有血气 者, 莫不尊亲。莫不尊亲, 则吾身保矣。吾身保, 然后能保天下矣。此仁也, 所谓至诚不息也, 一贯之道也»).

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sentimenti gradevoli che estendiamo agli altri provengono dai buoni sentimenti che possediamo per noi stessi. Se sei disgustato di te stesso, scarsa sarà anche la tua capacità di filantropia207.

Bruno ci propone, pertanto, una concezione che non separa mai nettamente l’uomo dal proprio corpo o l’intellettuale dalle masse popolari, laddove ai primi, addirittura, viene attribuito un fondamento più materiale e corporale. Secondo il Nolano, l'errore tradizionale è quello di non capire che la natura ha costruito

l'apparato della razionalità non solo al di sopra di quello della regolazione biologica, ma anche a partire da esso e al suo stesso interno.

207 Parallelamente, anche Jean-Jacques Rousseau ha indicato una distinzione tra ‘amour-propre’ e ‘amour de soi’. ‘Amour de soi’ è una forma naturale dell'amor di sé; naturalmente noi badiamo alla nostra conservazione e ai nostri interessi e non c'è nulla di sbagliato in questo. Al contrario, ‘l'amore-propre’ è una specie di amor per sé stesso che può sorgere quando ci confrontiamo con gli altri. Nella sua forma corrotta, è una fonte di vizio e miseria, che porta gli esseri umani a basare la propria autostima sul loro sentimento della superiorità rispetto agli altri.

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