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E COMPOSIZIONE DEI RELATIVI CONSIGLI

Nel documento PROGRAMMI PIANI (pagine 49-62)

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INDIR IZZO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

In im mediat a continuit à con laforma zionetradiz ional edell'arch itettosecondo un corso di laur ea non art ic o lat o in indirizzi e n eli'ambito del più complessivo problema dell a for m azio n e odiernadellaur ea t o in arch itettura, l' indir izzo Proget-tazi one Architettonica assum e quei rife riment i specif icidi base ch e si foca lizz an o suimanuf attiedilizie micro-urbani.

L'impostaz ione cultura le dell'ind irizzo si basa su lla convinzione che una co rrett a produ zione di manufatti edilizi non possa prescindere da conoscenze, fondate cr it icamente e storicamente , relative alle preesistenze antiche e rece nt i, ai modidi stru tturaz ion edelterr ito r io, alle modalità e alle tecni che diprod uz io ne,

deCristofaroMa riaGa brie lla Ga rzenaBiagio

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(segueMembriOrdinari):

TosoniPiergiorgio Vaud ettiMarco ZorziFerr uccio ZuccottiGianPio

(segueMembr iSt rao rd in ar i ):

OlmoCarlo Pist oneGiuseppe ReLuciano RoccatiRobert o Roggero MarioFeder ico SpazianteAgata TorrettaGiovanni Varaldo Giu seppe

Viglino Micaela

ZuccottiGio vanna Maria

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INDIRIZZO DI TUTELA E RECUPERO DEL PATRIMONIO STOR ICO-ARCH ITETTON ICO

L'accezione "t ute la e recupero del patrim on io st ori co e arch ite tt onico" può essere intesa come interna alla più com plessiva prob lem at icadell afo rm azion edel laureat o in architettura; in qu esto senso pare im portante l'accentuazion eprop r ia di questo indirizzo nel rapp or t o "preesistenze-innovazione ".

L'impost azio ne cul tu raledell'indirizzo èsostenuta dal l' esigenzadi riconoscere prim a di tut to i valori del paesaggio urb ano e rurale , dei manu f att i preesistenti, delle stratificazioni avvenute nel tem po, ciò ai fin i non so lo dellatutelama anche degli interve nt i progettu alidi conservazione, di resta uro ,di riuso, no nc hé di inn o-vazione.

Leindagini storic he, esteseaicam pidell ateo ri a edel la critica,sarannofo ndate su analis i rivolte ancheagliambi t i dell' antrop ol ogia,delle serie stor iche ,della st or ia quantitativa e costituiran no l'orienta mento culturale necessario per le scelt e pro-gramm atich e eper lepropost edi intervento.

L' ind i rizzo sipone come obiettivo quell odiconseguireunaform azion e profes-sionaledel laureat o in archi tett ura che attraversounapreparazion e st orica ecritica, ori enti le scelte progettu aliinrappo rtoalle valenz e del preesistent e.

I nt end eino ltrefo rn ireind ic azion i ci rca le tecnich ediconservazionedeim ate-riali e di conso lid ament o dell e strutt ure (una appr ofo nd ita preparazione su llo specif ic odovrebb e essere dem and ata ad un corsodispecial izzazio nel.

Nel co nt est o dell' ind iri zzo di "T utela e recuper o" si prevedono attività di ricerca fun zionali co ll egat e alla did att ica, nell o specifi co cam po st orico cri t ico , nel cam po dell a tecno log iadell a conservazi one, nell ' analisi del le tipo logie costrut-tive,str utturali,edi lizie, urb ane e terri t orial i.

de Cri stofa ro Mar iaGabriell a DetragiacheAngelo

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Gli strumenti did att ici dell'indir izzo sono cost ituiti dai corsi istituzio nali, dal laborat o rio di progettazione urbanistica e dai cicl i di lezio ni a caratter e rno la logica con la quale viene presentato agli student iun curriculum discip lina re nel sett ore urb anist ico e vie ne assic u ra ta una omogeneit à di contenuti ai corsi sd o p -piati.

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Urbanistica 1: un' illu st raz io ne deicaratte rie de iprob lemidellacittàcontem -pora ne a e, simmetrica mente,una illustrazionede lle propostech e lapratic a urban i-stica ha sap u t oelaborare pe r la solu zio n e diquest iprob lem i.

Teoria dell 'urben ist ice: un'an a lisi del pensiero urb an istic o contemporaneo svilu p pa ta attraverso biografiecritic h ediau tori e sc u o le di pianif icaz io ne ; a fianc o vist a come risol uzio ne di un "prob lema" di riorganiz zazi o ne fun zio n a le,gestiona le efisic a.

Proge ttazione urbanist ica 2: una prese nt az ion e de lle prob lem at iche attua li re lat ive ai rap p orti tra anali si e interve nto , tra prog etto e attua zione, tra pian o e progetto . L'inte resse sarà portato prevale ntemente verso glispaziurbaninon edif i-cati e il territorio non urb anizzat o, con pa rtic o la re riferimento a que llo agricolo propriamente detto , attraverso lo svolgimento di un'esperienza di pro gettaz io n e urba n istica vista come risoluzionediun "pro ble ma" di riorganiz zaz io nefu n zio na le, gestionale e fisica.

Pianificaz ione del territorio: un a visio ne attuale de lla scala territor iale del progetto urb an ist ico , basat o sulla ana lis i fina lizzata deifenome ni e de lle riso rse , sullacomprens ionedei rap porti trava le nze fisic he e socio-economichee sullapred i-sposiz ione diproposte di in tervent o ch e siconcretizzano in strument ipian if icatori ca ratte rizza ti da ll' avere lim itata rilevan za giurid ica sulla determinazione de ll' uso delsuolo. A fianco di ciò un'anal iside lla modellistica, del dibattit o sull'ente inter-medi o e la prese n tazio nedi esperi e nze dipian if icaz ione e gestione sovracomunale . Urbanistica 2: una illu strazio ne di concetti che definiscono e int er pr et a no fenomeni int er age n ti ne llatra sfo rmazionedel territo rio ,con partico lare riferi m e nto alle aree met ropo lita n e e in genere ai luogh i fisici e socio-eco no mici dimaggiore compless ità. La fina lit à è quella dispiega re questacomplessit à in term ine di inc ro-cio di fa ttori dive rs i: valenze locali,azion i, interes si, e mette requind iin luc e pa ral-lelamente la necessitàdiunaazionedi stu di o e di interventomulti-disciplinare.

IL LABORA TOR IO

Alcu n i inseg na me n ti sono svo lt i in part e inaula in part enel l' amb it o dellabor a-torio di progettazione urba n ist ica. Il laborat ori o è una sededi ese rci t a zio n iin t er-corso rivol t e a facilit a reeso tt oli neare i rappor ti di in t egrazi o n e fra idiversi insegna -menti ed asperimenta re in concreto con attività di analisi e diprogetto la comple-men tarietà dei cont r ibuti forniti agli stu de nti da i dive rsi corsi. Il lab o rato rio farà rifer im e n t o agli insegnamentidiPro gettazio ne urban ist ica 1° e 2°, Urban ist ic a 2°, Pia nif ic azio ne de lter ritorio , Ana liside isistemi urbani,Pro gett azion e architettonica l°, Co m po sizio n e arch itetto nic a 2°, e ai rispet tivi docenti; il labor at ori o èapertoa

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tutt igli stu denti di architett uraiscr itti al 3°, 4°, 5° an no che frequenta noalmeno uno dei corsi che part ecip ano al labo rato rio. Per garant ire il funzionam ento del laboratorio sarà necessaria una fo rmale iscriz io ne ed unco ntro ll o dell afrequen za deglist ud enti.

Il lavo ro svolto dagli stu de nt i di arch itettu ra nel laborat orio verrà via via valutat o dai docenti ed al giudiz io conclusivo si arriv eràconuna valutazio ne co -mu ne acui parteciperan no idocentiegli studenti interessati alparticolare problema che è st ato oggett o del lavor o svolto. Questa valu ta zio ne concorre al giudi zio d'esame.

La frequenza bienn aleal laborat orio sarànec essari apergli st udenti di archit et-turache vor ranno laur earsinell'indir izzo diurbanistica.

ICICLI DI LEZIONIA CA RA T TE REMON OGRA F IC O

Gl i stu dent i di architettura, iscritt i ai corsi che part ecip ano al labora t orio, chenon sono interessat i o cheno n posso no partecipare alle attivitàdel laboratorio st esso, concorderan no con i rispettivi docentidelle esercitazioni esterneal labora-torio e/o la frequenza diun ciclodi lezio ni a caratte remonografico.

I cic li di lezioni a caratteremon ografico offrono agli studenti di archite ttu ra nell' arc o di sei-ott o settim anedei temi part ic olarie dei modi di affron tarli diversi da quelli dei corsi istituzio nali (che generalmente non hanno carattere monogra-fico). Inolt re questi cicl i di lezi o n i in molti casi tendo no adare agli studenti una idea dei risultati della ricercache si svo lgeall' int erno del Dip art im ento Territ o rio.

Inf att i i ciclidi lezio ni saranno tenuti dairic ercat o ridel Dip artim ent o e sicercherà cosìunasaldaturatrail lavoro diricerca ela didattica.

CONSI GLIO DI INDIRIZZO

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(segue MembriOrd i nari) GarelliMaria LattesFranco Macchi CassiaCesare Mazza Luigi

MelaAlfredo MorasGianf ranco Morbell iGuido OgnibeneFrancesco Peano Att ilia Preto Gio rgio Quarello Riccard o Saccom an iSilvi a SirchiaGemm a Socco Carlo SpazianteAgat a Vic oFranco Vigliano Giamp iero Torr ettaGiov an n i Zepp etell aAlberico

PIANI DI STUDIO PROPOSTI DALLA FACOL TA' PER I QUATTRO INDIRIZZI DEL CORSO DI

LAUREA IN ARCHITETTURA A.A.1983/84 approvatidal Consigl io d i Facoltà del 2217/1983

PIA NO DI STUD ITIPO PREDISPOSTO DALLA FACOL TA' PER L'INDI RIZ ZO PROGETT A ZIONEARCHITET TONICA

Pianostudisecondo il nuovo ordinamento D.P.R. 806182 Pianostudisecond o il vecchioordinamentoD.P.R.995/69

Anno Cod ice Denominazione degliinsegnamenti Codice oooomtnertoredegliinsegnamenti Docent e

l

I

Al l 10o .. Com posizionearchitettonica(1"annualità) 1

I

AR116o .. Composizionearchitetto nicaE Be-ti ni fra A12l0O Composizionearchit etton ica(1'annualità) fra AR06 1a .. Composizionearchitettonic aF Sa lvest rini

l

I

A21lOo .. Urbanistica (1"annualitàJ 1

I

AR067a .. UrbanisticaE Casali

fra A2210o Urbanistica (1"annualità) fra AR223a .. Element itecnici dell 'urbanistica Morhelli

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