• Non ci sono risultati.

eEurope 2002 – Impatto Priorità L'iniziativa eEurope, dopo l'accoglienza favorevole degli Stati Membri e della

2.4 Normative europee: Storia e sviluppo del progetto Per poter capire in che modo si è arrivati a concepire il progetto della Biblioteca

2.4.2 eEurope 2002 – Impatto Priorità L'iniziativa eEurope, dopo l'accoglienza favorevole degli Stati Membri e della

Commissione Europea al vertice di Lisbona, ha dato vita al progetto eEurope 2002. Il piano d'azione35, adottato il 24 maggio 2000, è stato discusso, nella prospettiva della sua

34 Piccole e medie imprese.

35 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, del 23 – 24 marzo 2001, intitolata: eEurope 2002: Impatto e Priorità. [COM(2001)140]

applicazione, al Consiglio europeo di Feira del 19-20 giugno 2000.

L'obbiettivo del piano d'azione è quello di perseguire le finalità espresse al consiglio di Lisbona: far diventare l'Europa una delle economie più competitive e dinamiche del mondo attraverso l'adozione delle strategie della new economy, sfruttando in particolar modo Internet e basando la società sulle conoscenze culturali e scientifiche. All'interno dell'iniziativa eEurope sono stati individuati dieci settori su cui lavorare per garantire il progresso. Nel piano d'azione eEurope 2002 questi punti sono stati rivisti e raggruppati in tre obbiettivi principali: accesso più economico, più rapido e più sicuro a Internet, investire sulle persone e sulle competenze e stimolare l'uso di Internet.

Il primo obbiettivo prevede un accesso meno costoso e più veloce ad Internet sulla base delle liberazioni dei servizi di telecomunicazione avviati nel 1998. Nonostante questo incentivo la concorrenza è rimasta scarsa e il mercato è indietro rispetto ai prezzi, che rimangono alti, e alle tecnologie di trasmissione. Il piano d'azione interviene proponendo una diminuzione dei costi per avere un flusso e un'utenza più elevata di Internet e propone di adottare le cinque direttive36 facenti parte della direttiva quadro sulle telecomunicazioni elettroniche37. Propone inoltre dei lavori per avere maggior concorrenza per le reti locali e la disgregazione dell'anello locale e istituisce una migliore politica europea per le frequenze, anche per i sistemi senza filo, il tutto tenendo conto delle fase più basse della popolazione e delle regioni più svantaggiate.

Viene considerato prioritario anche il miglioramento delle reti elettroniche per le comunità scientifiche, i ricercatori e gli studenti, innanzitutto migliorando i finanziamenti di mezzi e infrastrutture e potenziando le reti nazionali di ricerca; aggiornando i sistemi Internet delle università rendendo l'accesso più veloce e ad alto flusso; stimolando la tecnologia World Wide Grid (WWG)

«La maggiore rapidità di accesso ad Internet introduce un nuovo concetto nel mondo dell'informatica: l'elaborazione distribuita sulle reti. Tale nozione trova la sua espressione concettuale nell'immagine del cosiddetto 'World Wide Grid' o WWG. L'idea consiste nel facilitare la cooperazione tra gruppi geograficamente distanti appartenenti a

36 Relative al quadro generale: l'accesso e l'interconnessione, l'autorizzazione e le licenze, il servizio universale e la protezione dei dati e la Direttiva sulla concorrenza nei servizi di telecomunicazione. 37 Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica. [2002/21/CE]

tutte le discipline scientifiche e a tutti i settori industriali, consentendo loro di condividere i dati e le infrastrutture informatiche e di collaborare in tempo reale. Le nuove attività di sviluppo, integrazione e l'omologazione delle tecnologie legate al WWG consentiranno di creare un sistema perfettamente unificato di reti, computer, terminali e sistemi di memorizzazione dei dati».38

La sicurezza delle reti e degli accessi è un altro elemento rilevante per il piano d'azione che prevede l'uso di carte intelligenti per le transazioni on line del mercato elettronico. Sono previste tecnologie e piattaforme con interfaccia migliore e funzionale che garantiscono il rispetto della privacy e promuovono la facilità d'impegno. Il secondo obbiettivo si base sull'investire risorse e sforzi sulle persone e le competenze agevolando l'entrata dei giovani nell'era digitale, adeguando le scuole e l'istruzione ai requisiti che emergono dal contesto digitale, attivando l'iniziativa eLearning ( l'insegnamento per via elettronica) collegando le scuole elle reti di ricerca e fornendo risorse multimediali come piattaforme di apprendimento e formando gli insegnanti sulle tecnologie digitali attraverso corsi di formazione, tutto ciò per garantire che al termine del ciclo di istruzione, tutti gli studenti abbiano le capacità per usufruire dei servizi digitali.

Il piano d'azione sottolinea che per lavorare all'interno dell'economia della conoscenza bisogna garantire capacità di adattamento a questo nuovo contesto creando nuove competenze e riorganizzando il lavoro, trasportando la manodopera all'interno del mondo digitale e facendo acquisire competenze in campo informatico anche attraverso l'istituzione di diplomi di certificazione e creando centri di apprendimento e formazione. Investire nelle capacità e potenzialità delle persone non deve essere un fattore discriminatorio, ma far si che ci sia la partecipazione di tutti all'interno dell'economia della conoscenza, compresi disabili e tutti coloro che fin'ora non sono stati in grado di beneficiare di questi strumenti. E quindi bisogna lavorare per concretizzare le politiche europee contro la discriminazione e l'infoesclusione e stilare norme per rendere accessibili a tutti i prodotti delle tecnologie dell'informazione.

Il terzo obbiettivo prevede di stimolare l'uso di Internet sviluppando il commercio elettronico attraverso la realizzazione di un mercato dedicato e del rafforzamento della

fiducia dei consumatori con proposte normative sui diritti d'autore e sulla soluzione di controversie e incoraggiando le PMI alla conversione al digitale per poter sfruttare nuove opportunità presenti sul mercato dell'Unione europea.

E' indispensabile anche un accesso elettronico ai servizi pubblici, ad esempio con la promozione di software liberi per il settore pubblico e proponendo procedure amministrative più semplici, un'assistenza sanitaria gestibile on line, realizzare programmi che rendono disponibili e stimolano l'utilizzo di contenuti digitali e realizzare un piano per il trasporto intelligente che risolva i problemi delle reti di trasporto come la congestione, la sicurezza e la mancanza di nuovi servizi.

Il piano d'azione eEurope 2002 prevede interventi ben definiti, necessari a trovare soluzioni che permettano lo sviluppo della nuova economia e della nuova società dell'informazione e della conoscenza. Si basa principalmente sulla creazione di un buon piano giuridico, l'applicazione di un metodo di coordinamento e analisi comparativa per gestire le azioni in modo efficiente e dare sostegno a nuove infrastrutture e servizi dell'Europa. Le tempistiche di attuazione sono sono legate a scadenze e progressione della nuova economia ma è stato posto come obbiettivo simbolico il 2002 per raggiungere le proprie finalità (anche se di per sé l'intero progetto eEurope ha prospettive di sviluppo a lungo termine date proprio dal fatto che il mondo da un punto di vista economico e sociale è in continua evoluzione). Nonostante eEurope è rivolto al contesto europeo, non sfugge che esso possa avere un ruolo a livello globale sviluppando una politica forte nel settore dell'economia e dell'istruzione collettiva mondiale.

A seguito dell'attuazione del piano d'azione eEurope 2002 è stata redatta la Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni - Relazione definitiva eEurope 2002 - [COM/2003/0066], in cui si valuta l'efficacia del piano d'azione e si constata il raggiungimento dei suoi obbiettivi, in particolar modo l'aumento della connettività e la nascita di un quadro giuridico per lo sviluppo di una società della conoscenza.

Questi dati sono confermati anche nella Comunicazione della Commissione, del 13 marzo 2001, eEurope 2002: Impatto e priorità, [COM (2001)140] che mostra l'impatto dell'iniziativa eEurope sulla società della conoscenza, quanto quest'ultima si sia diffusa

e da una panoramica delle valutazioni comparative degli obbiettivi, concludendo che l'impatto delle tecnologie digitali ha avuto forte riscontro sia a livello di occupazione sia a livello sociale con una forte penetrazione nell'ambito familiare. Nonostante i miglioramenti si è consapevoli che per avere il pieno utilizzo delle nuove tecnologie si ha bisogno di apprendimento e assimilazione.

Ad ogni modo eEurope 2002 ha generato forti cambiamenti tra cui l'aumento dei cittadini e di imprese collegate ad Internet, ha ridefinito la disciplina che gestisce le reti e i servizi di comunicazione elettronica compreso il commercio e offre alle persone varie opportunità di partecipazione ad una vita sociale collettiva aprendo la strada alla prossima fase di sviluppo della società dell'informazione che trova attuazione nel piano d'azione eEurope 2005.

2.4.3 eEurope 2005 – Una Società dell'Informazione per tutti

Outline

Documenti correlati