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eEurope 2005 – Una Società dell'Informazione per tutti eEurope 2005 39 è il nuovo piano d'azione approvato dal Consiglio europeo di Siviglia

2.4 Normative europee: Storia e sviluppo del progetto Per poter capire in che modo si è arrivati a concepire il progetto della Biblioteca

2.4.3 eEurope 2005 – Una Società dell'Informazione per tutti eEurope 2005 39 è il nuovo piano d'azione approvato dal Consiglio europeo di Siviglia

del 21-22 giugno 2002 che segue la scia di eEurope 2002 di cui riporta e concretizza l'obbiettivo di tradurre la connettività in produttività economica creando un ambiente favorevole agli investimenti e alla creazione di posti di lavoro, attraverso la modernizzazione di servizi e tecnologie.

Come le precedenti attività legate al progetto eEurope anche questo piano d'azione è iscritto nella strategia di Lisbona, e quindi si punta a trasformare l'economia dell'Europa in uno strumento di crescita, dinamico e competitivo, ma si punta anche a contribuire all'integrazione digitale, alla coesione sociale e ad eliminare la discriminazione culturale. eEurope 2005, più di tutti gli altri strumenti europei, punta a rafforzare la cosiddetta e-partecipazione, puntando a diffondere Internet attraverso la banda larga che permetterà di collegare tutto il mondo in modo più veloce.

Il lavoro portato avanti da eEurope 2002 è stato un vero successo e si è tradotto in una formula vincente, grazie all'accelerazione dell'adozione di nuove norme giuridiche, alla revisione di piani già esistenti e ad obbiettivi chiari.

39 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni del 28 maggio 2002 – Piano d’azione eEurope 2005: una Società dell'informazione per tutti [COM(2002)263].

Partendo da questa base eEurope 2005 punta a rafforzare la crescita trasformando le connessioni a Internet in attività economiche, stimolando servizi, applicazioni, e contenuti per avere un mercato accessibile a tutti sia da un punto di vista sociale, con lo sviluppo di piattaforme alternative (TV digitali e sistemi 3G) e dell'uso della banda larga, sia da un punto di vista economico, aumentando la produttività e aprendo nuovi canali di comunicazione. Dunque l'obbiettivo principe del piano d'azione è di stimolare l'offerta di applicazioni, servizi e contenuti che siano sicuri e che si basino su infrastrutture a banda larga.

Per soddisfare queste esigenze il piano d'azione è strutturato seguendo quattro linee di condotta: dotarsi di misure di politica generale, rivalutando e adattando le norme nazionali ed europee in modo tale che non ostacolino la nascita di nuovi servizi, elaborare e diffondere esperienze di buona prassi, per imparare da esperienze sia positive che negative precedenti, monitorare il proprio andamento attraverso un'analisi comparativa, e infine, adottare uno strumento di coordinamento generale delle politiche esistenti.

La prima linea di condotta prevede l'adozione di misure di politica generale che riguardano, innanzitutto, i moderni servizi pubblici on line.

i) e-Government - per quanto riguarda l'amministrazione pubblica on line, già con il programma eEurope 2002 si prevedeva che a fine 2002 vi fossero tutti i servizi fondamentali in linea. Sono stati raggiunti molti risultati ma non tutti i servizi sono disponibili come era previsto e presentano un basso livello di interattività. Le azioni proposte sono: il collegamento a banda larga che permetta di collegare tutte le amministrazioni pubbliche; l'interoperabilità intesa a promuovere servizi di e- government a tutti i cittadini; servizi pubblici interattivi accessibili a tutti attraverso accessi multi-piattaforma e sfruttando le reti a banda larga; appalti pubblici offerti attraverso procedure elettroniche; punti di accesso pubblico a Internet attraverso dispositivi aperti a tutti; cultura e turismo dovranno essere promossi attraverso servizi on line ed accessibili da tutti i terminali digitali.

ii) e-Learning - l'insegnamento elettronico prosegue sulla base anche dell'iniziativa eLearning40 che prevede il collegamento di tutte le scuole con un accesso adeguato a

40 Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo, del 28 marzo 2001, intitolata: Piano d'azione eLearning - Pensare all'Istruzione di domani. [COM(2001) 172]

Internet per studenti e insegnanti e che viene integrata dalle azioni propositive del piano d'azione: collegamenti a banda larga per tutte le scuole e le università, ma anche di biblioteche, musei e di tutte le strutture che hanno un ruolo chiave per l'apprendimento elettronico entro la fine del 2005; adozione del programma specifico di eLearning; campus virtuali per tutti gli studenti che hanno come scopo quello di ottimizzare qualità ed efficienza di attività di apprendimento; avviamento di un sistema di azioni per la cooperazione tra università e ricerca attraverso un sistema informatizzato di piattaforme; lancio di azioni di formazione per adulti in modo che acquisiscano le capacità per lavorare nella società della conoscenza.

iii) e-Healt – evidenzia come le tecnologie digitali possano essere un grande vantaggio nel contesto dell'assistenza sanitaria e nella gestione della salute e il piano d'azione prevede alcune azioni come: l'uso di tessera sanitaria elettronica che andrà a sostituire tutti i moduli cartacei e permetterà un'identificazione del paziente e il suo fascicolo più veloce ed efficace; costruire una rete di informazione sanitaria tra i vari centri di cura; un sistema di servizi sanitari on line come informazioni sull'igiene, la prevenzione di malattie ed eventuali rimborsi.

In materia di politiche generali assume un ruolo importante l'e-business inteso sia come commercio elettronico di acquisto e vendita on line, sia come ristrutturazione di processi aziendali per agevolare e stimolare la crescita e la produttività, tutto ciò attraverso: una nuova legislazione che partirà dalla revisione di quella esistente, con lo scopo di rendere più flessibili le regole attualmente in uso del commercio elettronico, e di creare servizi off line per evitare discriminazioni tra esercizi; nel contesto delle PMI si punta ad istituire una rete a sostegno e coordinamento delle imprese, per avere raggruppamenti locali e geografici e stimolare iniziative innovatrici; elaborazione di soluzioni interoperabili, da parte del settore privato, per transazioni, sicurezza, approvvigionamento e pagamenti elettronici.

Per quanto riguarda la sicurezza, l'Europa prevede già delle politiche generali come Risoluzioni e Direttive, inoltre il Sesto Programma Quadro prevede delle azioni in materia di sicurezza per le infrastrutture, individuando elementi di debolezza e vulnerabilità del sistema. eEurope 2005 prevede una Task force sulla sicurezza informatica con la creazione di unità per la cybersicurezza; definendo una “cultura della

sicurezza” per la progettazione di prodotti di informazione e comunicazione; cercare di rendere più sicure le comunicazioni tra servizi pubblici.

Infine per quanto riguarda le politiche di carattere generale, il piano d'azione prevede un accesso a banda larga ampiamente disponibile, proponendo l'uso di un nuovo quadro normativo per le comunicazioni elettroniche che incoraggia gli investimenti delle infrastrutture e promuove l'innovazione e prevede novità sullo spettro radio per garantire l'efficacia delle radiofrequenze; si vuole estendere la banda larga alle regioni svantaggiate e ultra periferiche; eliminare eventuali ostacoli alla diffusione della banda larga come quelli di tipo legislativo; portare più velocemente la transazione della televisione digitale.

La seconda linea di condotta prevede l'elaborazione, l'analisi e la diffusione della buona prassi, che fa riferimento alle attività attuate dalle applicazioni commerciali e politiche che costituiscono una fonte di conoscenza e maestria e che il piano d'azione eEurope 2005 vuole fare proprie e portare ad uno stadio di evoluzione adattandolo ai propri scopi. Le attività di buona prassi saranno attentamente individuate e selezionate, eventualmente potenziati, ove possibile, per poterne ampliare l'efficacia e le caratteristiche, diffondere i risultati attraverso campagne promozionali e con strumenti come conferenze, workshop e reti di supporto.

L'analisi comparativa del piano d'azione è la terza linea di condotta è prevede tre fasi: la definizione di indicatori per evidenziare i risultati e il grado di raggiungimento degli obbiettivi; adottare misure e analisi in tempi rapidi, in quanto l'universo Internet è in continua evoluzione, e i dati risultano presto obsoleti; la definizione di un'azione politica che accomunata allo scambio di buona prassi risulta più efficace.

Infine, l'ultima linea guida riguarda i meccanismi di coordinamento delle e-politiche per creare una dimensione elettronica delle varie politiche sia a livello nazionale sia a livello europeo, per avere una maggior coordinazione tra i due livelli e una migliore visione d'insieme. Nonostante gli impegni risultino ambiziosi e il riscontro di alcuni punti deboli riscontrati nel piano d'azione, il programma di e Europe 2005 ha evidenziato un ritorno positivo degli sforzi e numerosi passi avanti nella creazione di una Società dell'informazione per tutti, esercitando un impatto significativo sulla crescita, la coesione sociale e la produttività dell'Europa.

2.4.4 i2010 – Una società europea dell'informazione per la crescita e l'occupazione

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