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Principi di Lund e NRG Il consiglio europea di Feira svoltosi nel giugno del 2000 si conclude con l'approvazione

dell'iniziativa eEurope 2002 e con l'attuazione del suo Piano d'azione. Uno degli obbiettivi principali è centrato nel promuovere il contenuto europeo da collocare sulle reti globali con l'obbiettivo di sfruttare a pieno le opportunità che nasceranno con l'avvento delle tecnologie digitali. Il coordinamento per le politiche e i programmi di digitalizzazione coinvolgono tutti gli Stati membri ed è per questo che si reputa necessario un incontro dedicato unicamente a queste tematiche. Il 4 Aprile 2001 la Commissione europea si riunisce nella cittadina svedese di Lund, in quello che diventerà un incontro di portata storica, e che decreterà la nascita del Gruppo dei rappresentanti nazionali (NRG). L' incontro fra rappresentanti ed esperti degli Stati membri ha come missione l'identificazione di un modello per la messa in atto di un meccanismo di coordinamento di politiche e programmi di digitalizzazione negli Stati membri e incentivare e stimolare i contenuti culturali europei sulle reti globali. Un modello di riferimento per lo scambio di buone pratiche e di esperienze.

Il risultato dell'incontro è la redazione dei Principi di Lund, a partire dai quali è stato poi sviluppato il Piano d’azione di Lund.

3.1.1 Principi di Lund Le azioni prioritarie di questi principi sono rivolte alla piena valorizzazione delle attività di digitalizzazione sostenibili nel tempo. L'obbiettivo primario è quello di promuovere la creazioni di contenuti europei condivisi da collocare sulle reti globali sfruttando le tecnologie digitali nella loro totale portata, creando un sistema di coordinamento dei programmi di digitalizzazione che siano validi a livello collettivo. I principi di Lund partono dal presupposto che «Le conoscenze culturali e scientifiche europee formano un patrimonio esclusivo di pubblico valore che riflette la memoria collettiva in perenne evoluzione delle diverse società che caratterizzano l'Europa, fornendo al contempo una solida piattaforma di partenza per lo sviluppo dell'industria europea dei contenuti digitali in una società del sapere a dimensione sostenibile.»47 Partendo dai risultati di un precedente incontro avvenuto nel Novembre del 2000 a Lussemburgo, sono stati sottolineati alcuni valori importanti come il fatto che il patrimonio culturale deve essere alla portata di tutti e allo stesso tempo rientrare nel principio di sostenibilità; che bisogna lavorare per sostenere le diversità culturale tenendo conto del loro impatto positivo su istruzione, turismo e industria; che bisogna essere consapevoli che le risorse digitali di cui si dispone sono varie e di notevole ricchezza e che bisogna quindi incentivarle a dovere.

I Principi di Lund stabiliscono che il progresso è ottenibile solo se vengono superati degli ostacoli rilevanti come l'approccio frammentato delle varie attività di digitalizzazione, che spesso comporta una duplicazione dei risultati; se si supera il problema dell'obsolenza dettato dai costi troppo alti che comportano l'utilizzo di tecnologie inadeguate; bisogna permettere un accesso semplice e universale ai cittadini; se si lavora nel pieno rispetto dei diritti di proprietà intellettuale; è importante superare la mancanza di collaborazione tra i programmi culturali e le norme che regolano le nuove tecnologie ed infine se si riesce a ricavare maggiori investimenti e impegno da parte delle istituzioni della memoria.

47 Principi di Lund, I contenuti europei sulle reti globali, meccanismi di coordinamento dei programmi

di digitalizzazione, Svezia, 4 Aprile 2001, p.1. Riferimento:

http://ftp.cordis.europa.eu/pub/ist/docs/digicult/lund_principles-it, consultato il 15 Aprile 2015 ore 12.53, p.1

Per superare questi limiti è necessario compiere varie azioni che sostengano strategie e accordi su produzione e qualità dei contenuti: innanzitutto istituendo e sostenendo un piano di coordinamento; attivando dei forum per la coordinazione delle varie politiche che siano a sostegno di una visione comune europea per definire azioni e programmi; lavorando tutti insieme per dare visibilità al patrimonio culturale digitale, valorizzando i contenuti digitali europei attraverso un piano di collaborazione dell'Unione per istituire un infrastruttura e-culture e sensibilizzando i soggetti culturali verso i problemi della valorizzazione del patrimonio; è importante, inoltre, attivare programmi di scambio di buone pratiche per armonizzare le varie attività sia a livello nazionale che comunitario e la realizzare linee-guida per la formazione dei soggetti culturali; sviluppare paramenti di riferimento per gestire e guidare i processi di digitalizzazione attraverso analisi comparate e studi sulle operazioni di digitalizzazione ed infine, incentivare la divulgazione di tutto ciò che concerne queste tematiche relative al patrimonio culturale digitale per aumentare le risorse e l'interoperabilità.

3.1.2 Piano d'azione di Lund Il Piano d'azione,48 nato a seguito della riunione di esperti a Lund, propone un quadro di attuazione delle azioni di coordinamento della digitalizzazione in Europa che gli Stati membri e la Commissione europea devono portare avanti sia a livello nazionale che comunitario. Nella prima parte viene illustrata una serie di iniziative per migliorare la digitalizzazione e conseguire i principi di Lund.

Queste iniziative sono divise per settore ed ognuna di essere è divisa ulteriormente per azioni specifiche in cui sono individuati obbiettivi, soggetti, e risultati.

Il primo settore prevede il miglioramento delle politiche e dei programmi attraverso cooperazione e benchmarking, agendo attraverso la realizzazione di siti web nazionali per garantire lo scambio di informazioni, esperienze e competenze; adottando un quadro di riferimento49 per analisi comparative e per illustrare i progressi; sviluppando

48 Documento di lavoro intitolato: Piano d'azione per il coordinamento dei programmi e delle politiche

di digitalizzazione, contenuti europei nelle reti globali meccanismi di coordinamento per i programmi di digitalizzazione,versione 1.3, luglio 2001.

49 Si fa riferimento al Draft framework for benchmarking digitisation policies, documento elaborato dalla Commissione per la riunione di Lund, 4 aprile, 2001.

indicatori di misura e di incidenza degli obbiettivi dell'iniziativa eEurope e sostenendo attività di coordinamento creando infrastrutture dedicate.

Il secondo settore si propone come obbiettivo primario di ricercare risorse da digitalizzare facendo leva sugli archivi e inventari nazionali e definendo un'infrastruttura tecnica per il reperimento dei contenuti scientifici e culturali. Il terzo settore lavora sulla promozione della buona prassi proponendo esempi di orientamenti in riferimento alle buone pratiche e promuovendo i centri di competenza. Infine l'ultimo settore si applica per la realizzazione di un quadro di riferimento comune per i contenuti e i risultati e che proponga criteri per la collaborazione fra i vari attori in gioco e agisce secondo il principio di sostenibilità per garantire una certa durabilità dei contenuti digitali. I risultati sono destinati ad essere inseriti in un nuovo piano d'azione, più evoluto verso le azioni di sostenibilità di questo settore.

Il piano d'azione rappresenta dunque il programma operativo dei Principi di Lund da realizzare nel periodo dal 2002 al 2005.

3.1.3 NRG - Gruppo Rappresentanti Nazionali Nel 2001 viene istituito il Gruppo dei Rappresentanti Nazionali per la digitalizzazione del patrimonio culturale, denominato NRG, creato per volontà degli Stati membri e della Commissione Europea a sostegno dei Principi stabiliti a Lund. Ogni Stato membro nomina il proprio esperto nel settore culturale che insieme agli altri formano questo gruppo di esperti che lavora sotto il coordinamento della presidenza di turno dell'Unione Europea che cerca di facilitarne l'azione e il perseguimento degli obbiettivi.

Le attività del gruppo sono principalmente quelle di coordinare e armonizzare le politiche e i programmi di digitalizzazione nazionali per poi portarli unitamente a livello europeo e facilitare l'assorbimento dei principi di Lund in modo omogeneo e collettivo, come sottolineato nel Piano d'azione eEurope, che si prospetta di creare la Società dell'informazione per tutti.

Gli obbiettivi dell'NRG sono dunque rivolti a creare armonia tra le politiche e i programmi di digitalizzazione con la prospettiva di ampliare le reti globali con più informazioni e materiale possibile e garantire un ampia qualità ai cittadini europei e

internazionali; garantire forti collaborazioni anche tra i Ministeri e le varie istituzioni ed enti culturali; farsi portavoce di politiche e programmi nazionali; dare visibilità alle iniziative e ai progetti relativi al tema cultura digitale e monitorare e analizzare i progressi fatti sotto l'egida dei Principi di Lund.

Il gruppo si riuniva con cadenza di sei mesi per verificare eventuali progressi derivanti dagli sforzi nazionali, finché non si è sentita la necessità di portare l'NRG ad uno stadio più evoluto e trasformarlo in un organo più competente.

Con il crescente interesse e impegno sulla digitalizzazione e conservazione dei contenuti culturali, si necessita di strategie sempre migliori che vadano a rinforzare le politiche nazionali. Come già visto nella Raccomandazione [2006/585/CE] del 24 agosto 2006 e la Conclusione [2006/C 297/01] del 13 novembre 2006, viene sottolineata la necessità di coordinazione di sforzi e scambio di esperienze tra i vari attori e soggetti auspicando una maggiore sinergia e un arricchimento reciproco, principi portati avanti proprio dall'NRG. Il 22 marzo 2007 viene adottato il documento50 che sancisce questo passaggio creando un gruppo di esperti degli Stati membri sulla digitalizzazione e la conservazione digitale che porterà avanti il lavoro di coordinamento dell'NRG fornendo la stessa attenzione sui temi della collaborazione, del consenso sulle attività, sulla promozione delle buone pratiche e sull'incoraggiare la visibilità dei siti web culturali di qualità. La Decisione della Commissione sottolinea come la Comunità Europea si prenda piena responsabilità dello sviluppo delle culture e delle tradizioni dei paesi membri grazie alle varie iniziative come “i2010 – Una Società europea dell'informazione per la crescita e l'occupazione”, o come “2010 – Biblioteche Digitali” e le varie Raccomandazioni e Conclusioni a supporto della valorizzazione del patrimonio culturale europeo e propone di contribuire alla miglior gestione di queste pratiche creando tale gruppo.

Esso deve essere composto da esperti rappresentanti del settore e deve garantire il controllo ed il progresso delle varie iniziative. All'interno della Direttiva viene specificato come deve essere effettuato il mandato, la composizione del gruppo, come deve avvenire la consultazione, il suo funzionamento e le spese di riunione ed anche l'applicabilità del documento che rimane valido fino al 10 dicembre 2010.

50 Decisione della Commissione, del 22 marzo 2007, che istituisce un gruppo di esperti degli Stati membri sulla digitalizzazione e la conservazione digitale. [2007/320/CE]

3.1.4 Carta di Parma Il 21 e 22 Novembre 2003 si è svolta, a Parma, la conferenza europea sulla qualità del web culturale, organizzata nell'ambito del Progetto Minerva, dal comune di Parma in collaborazione con la Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali e il Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie.

Durante la conferenza sono stati presentanti diversi progetti e documenti tra cui, anche, il documento approvato il giorno precedente, 19 Novembre 2003, intitolato “Carta di Parma”. Questo nuovo documento strategico rappresenta la naturale conseguenza alle priorità dell'NRG di rafforzare la missione del gruppo di promuovere il patrimonio culturale europeo attraverso la digitalizzazione, attraverso riconoscimenti politici e raccomandando l'adozione delle linee guida prodotte. La Carta di Parma riprende e rinforza i Principi di Lund sintetizzandoli in dieci articoli, in un contesto di evoluzione che ingloba anche altre iniziative come, ad esempio, il Brussel Quality Framework51.

Il contesto di attuazione di questo documento rimane quello dell'importanza della valorizzazione e della promozione del patrimonio culturale, tenendo presente che l'avvento della nuova Società dell'informazione sta portando alla convergenza dei settori cultura e informatica. Le esigenze da soddisfare per avere un risultato ottimale in questo quadro, rimangono quelle espresse dai Principi di Lund, cioè l'armonizzazione delle attività fra Stati membri, istituzioni culturali e tutti i soggetti attivi in tale contesto, attraverso l'adozione di politiche e standard comuni, di linee guida ed esempi di buone pratiche.

Per realizzare questi obbiettivi l'NRG si propone 10 articoli:

Articolo 1 – Uso intelligente delle nuove tecnologie da parte delle istituzioni culturali

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