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eEurope – Una Società dell'Informazione per tutti Con l'intenzione di concretizzare la Società dell'informazione, l'Europa, a fine ann

2.4 Normative europee: Storia e sviluppo del progetto Per poter capire in che modo si è arrivati a concepire il progetto della Biblioteca

2.4.1 eEurope – Una Società dell'Informazione per tutti Con l'intenzione di concretizzare la Società dell'informazione, l'Europa, a fine ann

Novanta, propone l'iniziativa eEurope per il perseguimento di obbiettivi relativi ai miglioramenti che questo nuovo tipo di società suscita. Si prospetta un'economia basata sulla conoscenza che rappresenta un forte fattore di sviluppo e di crescita, portando l'incremento dell'alfabetizzazione e all'aumento dei posti di lavoro e ad un consistente miglioramento delle condizioni e della qualità della vita dei cittadini europei.

Partendo dalle numerose azioni adottate per promuovere il nuovo concetto di società, da Libro Verde sulle liberalizzazioni delle telecomunicazioni al Libro Bianco dedicato proprio alla Società dell'informazione, l'iniziativa eEurope si impegna a far progredire i propri obbiettivi, come l'adozione di tecnologie digitali e l'acquisizione di competenze necessarie all'uso di tali strumenti, attraverso l'adozione della Comunicazione, dell'8 dicembre 1999, “eEurope – Una Società dell'informazione per tutti”32 per la sessione speciale del Consiglio europeo di Lisbona del 23-24 marzo 2000.

Alla base dell'iniziativa emerge la consapevolezza che si sta passando ad un nuovo tipo di economia. Non più l'economia tradizionale dell'era industriale, con la produzione di

32 Comunicazione della Commissione in occasione del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 – 24 marzo 2000, intitolata: eEurope – Una società dell'informazione per tutti.[COM(1999)687]

materiali e beni fisici, ma un'economia digitale basata sulla conoscenza, più dinamica e competitiva, la cosiddetta e-economy (economia elettronica).

L'uso di tecnologie digitali rappresenta il primario fattore di crescita, occupazione, competitività, crescita culturale, di miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente. Nella Comunicazione eEurope [COM(1999)687] è presente un allegato interamente dedicato all'economia elettronica in cui vengono presentate delle analisi circa le modalità di trasformazione della società che si basa sulle tecnologie digitali e sull'uso di Internet.

Innanzi tutto chiariamo che cos'è la nuova economia elettronica: essa fa riferimento alla trasformazione di attività economiche data dalle tecnologie digitali. Nello specifico conferisce accesso, elaborazione e archiviazione delle informazioni in modo più agevole ed economico, e ciò diventa rilevante dal momento che la mole di informazioni disponibili è aumentata in modo esponenziale negli anni e la portata di ricchezza che porta con se. Nonostante questa consapevolezza, si sono creati due opposti punti di vista rispetto a questo nuovo quadro; quelli a favore dell'uso delle tecnologie digitale sostengono che esse rappresentano un mutamento pari ad altri fenomeni storici come il vapore, il motore e l'elettricità e che chiaramente rappresentano un evoluzione storico/sociale. Coloro che sono contrari ad un'economia basata sull'uso di tecnologie digitali, invece, sono scettici riguardo la crescita produttiva di imprese diverse da quelle della comunicazione e dell'informazione sulla base, oltretutto, di risultati non dimostrati. Ma che ruolo ha Internet nella nuova economia? Le tecnologie esistono da trent'anni e sempre più le imprese vi hanno investito sopra, bisogna tenere presente però che è un processo di lungo periodo. Ad esempio la crescita negli Stati Uniti si è avvertita solo recentemente, nonostante le imprese statunitensi vi abbiano scommesso e investito già dagli anno Novanta con l'avvento del World Wide Web, che ha portato Internet ad essere uno strumento di comunicazione e di mercato di massa. Di fatto, anche se non ufficialmente dimostrato, Internet ha portato ad una diminuzione dei costi commerciali con il risultato di una maggior efficienza dei mercati, che parallelamente hanno aumentato la produzione facendosi più concorrenziali.

Ad ogni modo, vi sono alcuni fattori che testimoniano in che misura Internet ha portato, e può portate, benefici al commercio: acquistare prodotti attraverso Internet comporta

forti risparmi, in quanto si possono contattare diversi fornitori e creare maggior concorrenza che porta alla diminuzione dei costi della produzione. Internet propone servizi di fornitura e distribuzione che consentono di ridurre le scorte nei magazzini e quindi riducono i costi nonché le tempistiche. Le transazioni finanziarie on line sono agevolate nonostante le vendite si aprano ad un mercato globale e a mercati più vasti. Per finire, il marketing on line risulta più economico del marketing tradizionale.

L'adozione di strategie legate ai servizi di Internet ha aumentato il valore delle azioni delle imprese all'interno del mercato azionario, ma attualmente, proprio secondo l'allegato presente nella documentazione dell'iniziativa eEurope, «Queste “finestre di opportunità” sono però di breve durata. L'ingresso sul mercato on line diventa ben presto estremamente costoso, dato il potere acquisito da alcune ditte di servizi di commercio elettronico.»33

La costante e rapida evoluzione dei mercati e delle tecnologie impone alla comunità europea di adeguarsi in fretta ai nuovi sviluppi, adottando politiche chiare e concrete in linea con un'economia dinamica. Gli obbiettivi principali che l'iniziativa persegue sono vari: far si che tutti i cittadini, dagli adulti, ai giovani ai disabili, possano usufruire di servizi e collegamenti on line all'interno delle proprie abitazioni, delle scuole, delle imprese e dei luoghi di comunione, in modo tale che non si crei emarginazione ma coesione sociale e promuovere le competenze e facilitare la padronanza dei strumenti digitali. Questi obbiettivi sono alla base di dieci azioni prioritarie che l'iniziativa si propone di attuare.

1) Portare i giovani nell'era digitale facendo in modo che tutte le scuole abbiano accesso a Internet e alle risorse multimediali e che i docenti e gli allievi possano disporre di apparecchiature adeguate. 2) Un accesso più economico a Internet diminuendo i costi di utenza per creare maggior concorrenza ed offrire un'ampia scelta di servizi ai consumatori. 3) Accelerare il processo elettronico garantendo l'adozioni di direttive e di un piano giuridico relativo al commercio elettronico, agevolando inoltre l'uso di mezzi elettronici negli appalti pubblici e creando un efficiente dominio .eu. 4) Accesso rapido a Internet per studenti e ricercatori per avere una cooperazione più efficiente e

33 Comunicazione relativa ad un'iniziativa della Commissione in occasione del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 - 24 marzo 2000, Intitolata: eEurope - Una società dell'informazione

collaborazione tra istituti di formazione e laboratori di ricerca. 5) Carte intelligenti per un accesso elettronico sicuro sfruttabili per servizi sanitari, trasporti pubblici, pagamenti on line e Internet mobile. 6) Capitale di rischio per le PMI34 ad alta tecnologia, bisogna infatti favorire le condizioni di sviluppo di idee per fini commerciali portando al massimo il capitale di rischio di tali imprese. 7) ePartecipazione per disabili in modo tale che si renda conto delle loro esigenze rispetto all'approvvigionamento di prodotti e servizi e alle strutture comunitarie pubbliche. 8) Assistenza sanitaria europea on line per gestire e monitorare al meglio le prestazioni di cure sanitarie e l'efficacia dei servizi, dando accesso a strumenti informativi che aiutino il coinvolgimento attivo dei cittadini nella prevenzione e cure di malattie. 9) Trasporti intelligenti resi più sicuri e qualitativamente migliori, dai trasporti pubblici a quelli privati, con sistemi di protezione avanzati, la possibilità di pianificare il percorso, informazioni riguardanti il traffico. 10) Amministrazioni on line che attraverso internet permettono un accesso agevolato di informazioni pubbliche a livello amministrativo.

Nella sessione straordinaria del Consiglio Europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 è stato concordato un nuovo obbiettivo strategico per il decennio che prevede la predisposizione del cambiamento economico che da oggi in poi si deve basare sulla conoscenza, partendo da riforme che interessano ogni aspetto della vita dei cittadini, a livello politico ed economico, che modernizzino il sistema sociale europeo incentivando la coesione, investendo sulle persone e aiutando a sostenere l'occupazione, e a livello strutturale, lavorando sulla competitività e sull'innovazione del mercato. La Commissione è invitata ad elaborare un piano d'azione sulla base dell'iniziativa eEurope per realizzare il progresso della società dell'Informazione.

2.4.2 eEurope 2002 – Impatto Priorità

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