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Effetti potenziali su tasso di risparmio personale U.S.A

5. Uso dell’Economia comportamentale per aumentare i tassi di risparmio

5.1. Save More Tomorrow®

5.1.2. Effetti potenziali su tasso di risparmio personale U.S.A

Per prima cosa definiamo quello che viene chiamato “U.S. personal saving rate”: possiamo tradurlo in tasso di risparmio personale statunitense ed è definito come una percentuale del reddito

disponibile.

Il tasso di risparmio personale statunitense, al momento della pubblicazione del lavoro di Thaler e Benartzi cioè nel 2004, si aggirava intorno al 5 per cento (ancora oggi, se guardiamo i livelli pre- pandemia da COVID 19 troviamo un tasso che si muove intorno al 7 per cento). Questo veniva considerato troppo basso da molti macroeconomisti che, con varie misure, cercavano di portare ad

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un incremento tale tasso.67

I due autori, chiedendosi quale contributo a tale causa potrebbe portare il proprio piano, fanno delle proiezioni per valutarne il potenziale impatto sul tasso di risparmio.

Per prima cosa, per valutare la potenziale diffusione del piano devono trovare il numero di coloro che sono attualmente iscritti (al 2004) ad un piano 401(k) e basandosi sui dati forniti da Hewitt Associates riguardanti 15 grandi aziende, arrivano ad un numero potenziale di 539.516 lavoratori dipendenti.

Questo numero viene usato poi come base per fare le loro stime sull’implementazione del piano SMarT. Le stime hanno un orizzonte temporale di dieci anni e viene fatta una differenziazione in base a tre differenti strategie di implementazione, ciascuna delle quali abbinata ad un incremento di uno, due o tre punti percentuali, portando a nove possibili configurazioni.

Ogni possibile configurazione parte da un tasso di risparmio pari a 5 per cento e per ogni

simulazione viene assunto che ogni anno il 5 per cento degli iscritti rinunci all’adesione, lasciando il tasso di risparmio al livello raggiunto con l’ultimo incremento a cui ha aderito. Le tre possibili strategie di implementazione sono le seguenti:

A. Il piano A ricalca la prima implementazione presso l’anonima azienda manifatturiera prevedendo l’incontro faccia a faccia con il consulente finanziario per ogni lavoratore. Per tale modalità si prevede un’adesione dell’80 per cento di coloro che hanno già un piano pensionistico e del 50 per cento per coloro che non stanno risparmiando;

B. Il piano B è invece basato sull’implementazione avuta nell’azienda Ispat, e prevede l’invito all’adesione tramite una singola mail.

Tramite questa modalità, molto meno costosa ma anche molto meno efficace, si prevede

67 Definizione di Personal Saving Rate e dati sul tasso personale di risparmio statunitense preso dal sito della FED di St. Louis: https://fred.stlouisfed.org/series/PSAVERT ; I tassi post-pandemia raggiungono livelli elevati come il 33.7% registrato nell’aprile 2020.

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un’adesione del 20 per cento per coloro che sono già iscritti ad un paino pensionistico e del 10 per cento per coloro che non stanno risparmiando;

C. Il piano C prevede invece la combinazione del piano SMarT con l’adesione automatica. In questo modo tutti i dipendenti che non stanno partecipando ad un piano 401(k) sarebbero iscritti al piano SMarT, a meno che questi non dichiarino esplicitamente di non voler aderire. In questo modo l’adesione prevista è pari al 90 per cento dei dipendenti.

I risultati attesi sono riportati nella tabella 6, dove dobbiamo ricordare che i tassi di risparmio sono ponderati per i redditi e sono il risultato di una media che comprende sia i dipendenti che stavano risparmiando sia quelli che non stavano risparmiando perché non avevano aderito a nessun piano pensionistico, tra i quali il 401(k).

I tassi riportati in tabella rappresentano quindi i tassi di risparmio medi per ogni dollaro di reddito:

Come possiamo facilmente vedere dalla figura 15 la strategia di implementazione maggiormente efficace è quella del piano C, dove abbiamo un piano SMarT abbinato ad un’adesione automatica, seguita poi dal piano B, dove viene ancora una volta dimostrata l’importanza di un incontro con il consulente finanziario. Per ultima, in ordine di efficacia, abbiamo il meno costoso piano B, che comunque riesce a far salire i tassi per una media di 1,1 punti percentuali.

Tabella 6 e Figura 15: nella tabella 6 sono mostrate le proiezioni dei tassi di risparmio Fonte: tabella 7 Thaler e Benartzi in “Save More Tomorrow: Using behavioral economics to increase employee saving”, pag.184. Nella figura 15 invece è mostrato graficamente lo sviluppo dei tassi di risparmio tramite un incremento del due per cento. Questo viene fatto perché possiamo interpretare il due per cento anche come media degli incrementi. Fonte: elaborazione dell’autore utilizzando i dati presenti nella Tabella 6. Figur

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Resta da rispondere alla domanda sull’entità del potenziale effetto di un’introduzione su larga scala del piano SMarT: Thaler e Benartzi stimano, per il campione di mezzo milione di lavoratori iscritti nei piani di Hewitt, un incremento di 250 milioni di dollari di contribuzione annuale per ogni punto percentuale di incremento nei tassi di risparmio. Spostandosi dal mezzo milione di lavoratori ai 50 o 60 milioni di lavoratori che hanno accesso ad un piano 401(k) i due autori arrivano ad una stima approssimativa di 25 miliardi di dollari di contribuzione annuale per ogni punto percentuale di incremento nei tassi di risparmio. Se l’incremento fosse di cinque punti percentuali il risparmio potrebbe incrementarsi di 125 miliardi di dollari all’anno.

Inoltre, al contrario di quanto avviene con altre modalità di incremento dei tassi di risparmio, tramite il piano SMarT i guadagni maggiori in termine di risparmi derivano da coloro che stavano risparmiando poco o nulla. Questo significa che l’incremento nei risparmi può essere interpretato come risparmio “nuovo” e che non va a sostituire le altre tipologie di forme di risparmio disponibili.